ACQUE PUBBLICHE

D.P.G.R. 27 gennaio 2000, n. 12

Legge 5 gennaio 1994 n. 36 - Legge regionale 20 gennaio 1997 n. 13 - Nomina del commissario ad acta per l’esercizio del potere sostitutivo regionale nei confronti dei Comuni di Bardonecchia, Bruzolo, Busano, Bussoleno, Cambiano, Chialamberto, Chianocco, Coassolo Torinese, Exiles, Favria, Frassinetto, Giaglione, Gravere, Mattie, Mezzenile, Mompantero, Moncenisio, Novalesa, Osasco, Osasio, Perrero, Pragelato, Prali, Pramollo, Rondissone, Roure, Salbertrand, San Colombano Belmonte, Salza di Pinerolo, Tavagnasco, Vallo Torinese, Vistrorio, Usseaux ricadenti nell’ambito territoriale ottimale n. 3 - Torinese

AGRICOLTURA

D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 33 - 29305

Attuazione per l’anno 2000 del Programma regionale “Agricoltura e Qualità” di realizzazione del Programma Interregionale Cofinanziato (PIC). Misura I azione 4 promozione e sostegno all’avviamento degli organismi di controllo

COMMERCIO

D.G.R. 31 gennaio 2000, n. 47-29265

Legge Regionale 12 novembre 1999 n. 28, art. 17 - Formazione professionale per l’accesso all’esercizio del commercio relativamente al settore merceologico alimentare - Direttiva

CONTENZIOSO

D.G.R. 17 gennaio 2000, n. 4 - 29150

Autorizzazione a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale di Torino instaurato da U.S.L. 34 contro Regione Piemonte ritenuta legittimata passiva per i debiti delle soppresse U.S.S.L. 34. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Pier Carlo Maina

EDILIZIA/OPERE VARIE

Codice 25.2
D.D. 17 settembre 1999, n. 970

L.R. n. 18/84 - Comune di Pramollo (TO) - Lavori di ampliamento cimitero in località Murise. Determinazione definitiva e liquidazione del contributo di L. 49.000.000.= - Cap. 27190/99

Codice 25.2
D.D. 16 novembre 1999, n. 1224

LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Gottasecca (CN). Lavori di ampliamento cimitero e costruzione loculi. Progetto generale di massi. ma L. 260.000.000.= - Progetto stralcio I lotto L. 210.000.000=

Codice 25.2
D.D. 18 novembre 1999, n. 1233

LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Favria (TO). Lavori di costruzione ossario comunale - L. 55.000.000=

Codice 25.2
D.D. 18 novembre 1999, n. 1234

LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Castagnole Monferrato (AT). Lavori di costruzione loculi cimiteriali e sistemazione aree interne del cimitero - L. 160.000.000=

Codice 25.2
D.D. 18 novembre 1999, n. 1235

LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Torino. Lavori al cimitero municipale VIII Ampliazione Campo 6 - 7 Fabbricato a croci - L. 4.051.800.000=

Codice 25.2
D.D. 18 novembre 1999, n. 1236

LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Frabosa Sottana (CN). Lavori di costruzione loculi ed ossari nel cimitero comunale - L. 350.000.000=

Codice 25.2
D.D. 18 novembre 1999, n. 1237

LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Felizzano (AL). Lavori di ampliamento cimitero comunale, sistemazione e recinzione dell’area - L. 320.000.000.=

Codice 25.2
D.D. 22 novembre 1999, n. 1248

LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Pozzol Groppo (AL). Lavori di costruzione n. 12 loculi nel cimitero comunale - L. 25.410.000=

Codice 25.2
D.D. 23 novembre 1999, n. 1261

LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Rocchetta Tanaro (AT). Lavori di realizzazione nuovi loculi cimiteriali - L. 155.000.000=

Codice 25.2
D.D. 23 novembre 1999, n. 1262

LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Toceno (VB). Opere cimiteriali. Perizia di variante e suppletiva - L. 290.997.539=

Codice 25.2
D.D. 23 novembre 1999, n. 1263

LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Melle (CN). Lavori di costruzione loculi cimiteriali - L. 123.000.000=

Codice 25.2
D.D. 23 novembre 1999, n. 1265

LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Mornese (AL). Opere cimiteriali. Perizia di variante e suppletiva - L. 77.130.749= costruzione loculi cimiteriali - L. 123.000.000=

Codice 25.2
D.D. 29 novembre 1999, n. 1270

LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Cortandone (AT). Opere cimiteriali. Perizia di variante e suppletiva - L. 35.937.527=

Codice 25.2
D.D. 29 novembre 1999, n. 1272

LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Feisoglio (CN). Lavori di ristrutturazione cimitero comunale - L. 125.000.000=

Codice 25.2
D.D. 30 novembre 1999, n. 1288

LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Crissolo (CN). Lavori di costruzione loculi cimiteriali e cellette ossario - II lotto - L. 144.000.000=

ENTI LOCALI

D.P.G.R. 7 febbraio 2000, n. 17

Aggiornamento della nomina dei componenti della Conferenza Permanente Regione Autonomie-Locali

Codice 5.1
D.D. 23 dicembre 1999, n. 136

D.G.R. n. 100-29029 del 20.12.99 - Primi interventi a sostegno dell’avvio dell’esercizio delle funzioni conferite dalle leggi Bassanini e dalle leggi regionali da parte degli Enti Locali - Impegno di spesa di L. 2.385.000.000 (cap. 16005/99)

Codice 5.1
D.D. 7 febbraio 2000, n. 9

_Primi interventi a sostegno dell’avvio dell’esercizio delle funzioni conferite dalle leggi Bassanini e dalle leggi regionali da parte degli Enti locali - Individuazione definitiva dei destinatari e dei contributi assegnati.

NAVIGAZIONE INTERNA E PORTI

Codice 26.4
D.D. 5 luglio 1999, n. 434

Opere di navigazione interna. Lago Maggiore. Comune di Oggebbio (VB). Realizzazione pontili galleggianti. Approvazione. Impegno e liquidazione 1^ SAL al Comune di Oggebbio. L. 93.463.841.= Cap. 27190/99

Codice 26.4
D.D. 5 agosto 1999, n. 512

Opere di Navigazione Interna. Lago Maggiore. Comune di Cannero Riviera (VB). Realizzazione pontili galleggianti per ormeggio imbarcazioni. Importo L. 120.000.000. Approvazione nuovo “Quadro Economico”. Approvazione, impegno e liquidazione competenze professionali e I SAL al Comune di Cannero Riviera. L. 91.746.091. Cap. 27190/99

Codice 26.2
D.D. 16 settembre 1999, n. 585

Opere di Navigazione Interna. Lago d’Orta. Comune di Gozzano (NO). Realizzazione di pontili galleggianti. Importo L. 120.000.000.=. Approvazione nuovo “Quadro Economico” e Contabilità Finale. Impegno e liquidazione al Comune di Gozzano della somma di L. 111.027.292.=. Cap. 27190/99

NOMINE

Comunicato della Commissione consultiva per le nomine

Integrazione dell’elenco delle nomine da effettuarsi nel primo semestre 2000

OPERE PUBBLICHE

Codice 25.2
D.D. 11 maggio 1999, n. 511

L.R. n. 18/84 - Comune di Piode (VC). Lavori di sistemazione della sede municipale. Determinazione definitiva e liquidazione del contributo di L. 20.000.000= Cap. 27190/99

Codice 25.2
D.D. 13 maggio 1999, n. 523

L.R. 18/84. Comune di Vanzone Con S. Carlo (VB). Lavori di costruzione strada di Battiggio. Corresponsione contributo di L. 30.138.401= (Cap. 27190/99)

Codice 25.2
D.D. 25 maggio 1999, n. 553

L.R. 18/84. Comune di Cuorgnè (TO). Lavori di sistemazione della sede municipale - 3 lotto - Corresponsione contributo di L. 36.000.000= (Cap. 27190/99)

Codice 25.2
D.D. 27 maggio 1999, n. 565

L.R. 18/84. Comune di Lu. Lavori di sistemazione sede municipale. Rideterminazione definitiva e liquidazione del contributo di L. 21.000.000= Cap. 27190/99

Codice 25.2
D.D. 27 maggio 1999, n. 566

L.R. n. 18/84 - Comune di Campiglione Fenile. Lavori di opere stradali sistemazione Via Gerbidi. Determinazione definitiva e liquidazione del contributo di L. 50.000.000= - Cap. 27190/99

Codice 25.2
D.D. 31 maggio 1999, n. 580

LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Calamandrana. Lavori di pronto intervento per sistemazione strada comunale del “pozzo”. Contributo L. 70.000.000=

Codice 25.2
D.D. 6 agosto 1999, n. 853

LL.RR. 38/78 e 18/84 - Comune di Cassine. Lavori di costruzione di nuovo pozzo acquedotto com.le. Contributo L. 119.499.240.=

Codice 25.2
D.D. 26 agosto 1999, n. 910

LL.RR. 38/78 e 18/84. Comune di Alfiano Natta. Lavori di p.i. riprofilatura scarpata sovrastante Via S. Spirito in loc. Cardora. Contributo L. 11.000.000

Codice 25.2
D.D. 2 settembre 1999, n. 923

L.R. N. 18/84 - Comune di Vespolate (NO) - Lavori di sistemazione strade comunali. Determinazione definitiva e pagamento a saldo del contributo di L. 29.006.444 (Cap. 27190/99)

Codice 25.2
D.D. 15 settembre 1999, n. 962

L.R. n. 18/84 - Comune di Varallo (VC) - Lavori di sistemazione del tetto della sede municipale. Determinazione definitiva e pagamento a saldo del contributo di L. 100.000.000.= - Cap. 27190/99

Codice 25.2
D.D. 27 settembre 1999, n. 1017

LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Ferrere. Lavori di pronto intervento per sistemazione strada comunale Bricco-Calosso. Contributo L. 33.000.000

Codice 25.2
D.D. 27 settembre 1999, n. 1018

LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Villarbasse. Lavori di pronto intervento per sistemazione ponticello sul rio S. Quirico. Contributo L. 15.000.000

Codice 25.2
D.D. 27 settembre 1999, n. 1019

LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Prarostino. Lavori di pronto intervento per consolidamento strada comunale per b.ta Cardone. Contributo L. 85.000.000

Codice 25.2
D.D. 11 ottobre 1999, n. 1064

LL.RR. 38/78 e 18/84 - Comune di Montemarzino. Lavori di consolidamento a monte della strada com.le via Roma. Contributo L. 80.000.000.=

Codice 25.2
D.D. 25 ottobre 1999, n. 1135

LL.RR. nn. 38/78 e 18/84 - Rettifica D.G.R. n. 124-43637 del 06.03.1995. Comune di Angrogna

Codice 25.2
D.D. 18 novembre 1999, n. 1238

Alluvione novembre 1994 - L. n. 35/95 - Città di Garessio. Devoluzione economia di L. 240.000.000.= realizzata dalla Comunità Montana Alta Val Tanaro a favore dei lavori di sistemazione acquedotto comunale di Garessio

Codice 25.2
D.D. 18 novembre 1999, n. 1239

Alluvione novembre 1994 - Comune di Lessolo. Devoluzione economia di spesa per L. 27.381.277.= a favore di interventi di sistemazione idraulica del Rio Riò

Codice 25.2
D.D. 22 novembre 1999, n. 1249

D.L. 646/94 - L. 22/95 - Alluvione novembre 1994 - Impegno delle somme di L. 490.714.903.= sul cap. 24076-99 per consentire il pagamento delle obbligazioni in scadenza sui programmi precedentemente approvati

Codice 25.2
D.D. 22 novembre 1999, n. 1250

D.L. 646/94 - L. 22/95 - Alluvione novembre 1994 - Impegno delle somme di L. 20.000.000.000.= sul cap. 24076/99 per consentire il pagamento delle obbligazioni in scadenza sui programmi precedentemente approvati

Codice 25.2
D.D. 22 novembre 1999, n. 1251

LL.RR. nn. 38/78 e 18/84 - Comune di Zubiena (BI). Lavori di messa in sicurezza condotta acquedotto. Contributo di L. 30.000.000=

Codice 25.2
D.D. 22 novembre 1999, n. 1252

L. n. 471/94 - LL.RR. nn. 38/78 e 18/84 - Alluvione autunno 1993. Comune di Locana. Lavori di ripristino collettore fognario e attraversamento torr. Orco. Importo L. 80.000.000=

Codice 25.2
D.D. 29 novembre 1999, n. 1271

L. n. 438/95 - art. 1 sexies. Alluvione novembre 1994. Pagamento somme relative a lavori di ricostruzione ponti comunali danneggiati di cui alla D.G.R. n. 1-12788 del 10/1071996 - L. 670.091.953.= - Cap. 24093/99

Codice 25.2
D.D. 29 novembre 1999, n. 1286

Nubigrafio luglio 1996. Comune di Cossogno. Variazione ai programmi approvati. Utilizzo di minori spese accertate su opere precedentemente programmate per l’esecuzione dei lavori in località Al Sasso. Pagamento di L. 15.090.448.=

Codice 25.2
D.D. 30 novembre 1999, n. 1287

LL.RR. nn. 38/78 e 18/84 - Comune di Calosso. Lavori di pronto intervento per ripristino S. C.le “Calva”

PERSONALE REGIONALE

D.U.P.C.R. 26 gennaio 2000, n. 1/2000

Determinazione modalità e numero delle unità di personale da acquisire all’Ufficio di Comunicazione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale, funzioni e relative retribuzioni (art. 1, comma 7, L.R. 39/98) - Amadio Giuseppe, Baravalle Manuela, Cardia Emiliano, Gerbi Giovanna, Marino Maria Stella, Pavone Roberto Aristide, Rogna Luciana e Boccia Giovanni (GA)

D.U.P.C.R. 26 gennaio 2000, n. 7/2000

Determinazione annuale dei compensi spettanti alle Commissioni Giudicatrici delle procedure concorsuali - Intesa dell’Ufficio di Presidenza (AA)

D.U.P.C.R. 26 gennaio 2000, n. 9/2000

Designazione esperto nella Commissione Giudicatrice per avviso di selezione pubblica per esame ai fini della formazione di graduatorie da utilizzare per le assunzioni a tempo determinato di personale di categoria D3 in possesso del Diploma di Laurea in Architettura (AA)

SANITA’

D.P.G.R. 3 febbraio 2000, n. 16

Profilassi dell’influenza aviare - Decreto di zona di protezione e di zona di sorveglianza per il focolaio insorto nel Comune di Spigno Monferrato

TRASPORTI

Codice 26.4
D.D. 2 giugno 1999, n. 374

LL.RR. 43/94, 40/95, 10/96 - Fondo Investimenti Piemonte (FIP 96) - Scheda Centro Intermodale di Novara ed Interporto di Torino Orbassano - “Potenziamento del terminale ferroviario dell’Interporto”. Impegno e liquidazione di L. 900.000.000 sul Cap. 27190/99

Codice 26.4
D.D. 2 giugno 1999, n. 375

LL.RR. 43/94, 40/95, 41/65 - Fondo Investimenti Piemonte - Scheda n. 5 - “Terzo stralcio attuativo di opere al fine di attivare la realizzazione delle strutture di magazzinaggio delle merci del Centro Intermodale di Novara Boschetto”. Impegno e liquidazione di L. 900.000.000 sul Cap. 27190/99

TURISMO

Codice 21
D.D. 7 febbraio 2000, n. 17

Legge Regionale 8.7.1999 - n. 18 “Interventi regionali a sostegno dell’offerta turistica” - Dossier di candidatura per la presentazione delle domande ai sensi del “Programma annuale degli interventi 2000"

D.G.R. 31 gennaio 2000, n. 52 - 29270

L.R. n. 18/99 art. 5 - Approvazione Programma annuale degli interventi 2000. (L. 40.000.000.000= cap. 25810 del Bilancio 2000 )

D.C.R. 1 febbraio 2000, n. 615

Modifica alla deliberazione del Consiglio Regionale del 26 maggio 1977, n. 179-4170 - Sostituzione parziale della tabella C dell’allegato n. 0 (zero) con l’inserimento di coefficienti riduttivi dei valori tabellari riferiti alle attività turistico-ricettive, commerciali e direzionali

TUTELA DEL SUOLO

Codice 25.2
D.D. 16 giugno 1999, n. 664

LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Armeno. Lavori di disalveo e sistemazione idraulica rio Sogna in prossimità cabina di filtraggio e clorazione acquedotto c.le. Contributo L. 30.000.000=

Codice 25.2
D.D. 6 agosto 1999, n. 852

LL.RR. 38/78 e 18/84 - Comune di Grondona. Lavori di sistemazione idraulica torr. Spinti in corrispondenza passerella per Formighezzo. Contributo L. 30.000.000.=

Codice 25.2
D.D. 26 agosto 1999, n. 911

LL.RR. 38/78 e 18/84. Comune di Grognardo. Lavori di costruzione briglia e muri per difesa della spalla del ponte e opere di sistemazione alveo sul torr. Visone. Contributo L. 40.000.000

Codice 25.2
D.D. 2 settembre 1999, n. 925

Nubifragio 8.7.1996. Comune di Pettenasco. Lavori di ricostruzione difese in sponda destra e sinistra del T. Pescone, tratta terminale tra la ss. e la foce del lago. Contributo L. 140.000.000

Codice 25.2
D.D. 25 ottobre 1999, n. 1107

LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Tavagnasco. Lavori di pronto intervento per eliminazione pericolo caduta massi da parete rocciosa. Contributo L. 21.000.000

Codice 25.2
D.D. 25 ottobre 1999, n. 1108

LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Quagliuzzo. Lavori di pronto intervento per demolizione masso sovrastante l’abitato in loc. Luvera. Contributo L. 15.500.000

Codice 25.2
D.D. 27 settembre 1999, n. 1016

LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Quincinetto. Lavori di pronto intervento per sistemazione Rio Renanchio. Contributo L. 90.000.000

Codice 25.2
D.D. 27 settembre 1999, n. 1021

LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di S. Pietro Val Lemina. Lavori di pronto intervento per consolidamento sponda destra torrente Lemina. Contributo L. 70.000.000

Codice 25.2
D.D. 11 ottobre 1999, n. 1065

LL.RR. 38/78 e 18/84 - Comune di Cabella Ligure. Lavori di ripristino briglie rio Centassi. Contributo L. 76.000.000.=

Codice 25.2
D.D. 25 ottobre 1999, n. 1109

LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Novalesa. Lavori di pronto intervento per lavori di disalveo torrenti Claretto e Mardarello. Contributo L. 140.000.000

Codice 25.2
D.D. 23 novembre 1999, n. 1268

Alluvione novembre 1994 - Comune di Chiaverano. Revoca contributo L. 150.000.000=

Codice 25.2
D.D. 29 novembre 1999, n. 1269

Alluvione novembre 1994 - L. n. 35/95 - Comune di Isola S. Antonio. Devoluzione economie per L. 6.635.997.= a favore dei lavori di impianto di potabilizzazione dell’acquedotto comunale

Codice 25.2
D.D. 30 novembre 1999, n. 1290

L.R. 38/78 - Nubifragio maggio 1999. Comune di San Pietro Val Lemina. Variazione ai programmi approvati con DD. 685 del 23.6.99. Integrazione oggetto dei lavori. Nessuna variazione agli impegni già assunti

URBANISTICA

D.G.R. 7 febbraio 2000, n. 36 - 29308

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Alessandria (AL). Approvazione del Piano Regolatore Generale Comunale

URBANIZZAZIONE

Codice 25.2
D.D. 27 settembre 1999, n. 1020

LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Paderna. Lavori di p.i. per il ripristino del tratto terminale del collettore fognario. Contributo L. 10.000.000

VIABILITÀ

Codice 26.2
D.D. 20 maggio 1999, n. 346

L.L.R.R. n. 18/84 e n. 33/90 . - Impegno ed erogazione L. 37.500.000 quale rata unica a saldo del contributo concesso al Comune di Cossato, per la realizzazione della pista ciclabile denominata “Via residenziale in Via Milano” sul Cap. 27190/99

Codice 26.2
D.D. 1 giugno 1999, n. 372

L.L.R.R. n. 18/84 e n. 33/90 . - Impegno ed Erogazione di L. 26.982.247 pari al secondo acconto del 30 per cento del contributo concesso al Comune di Vaprio D’Agogna (NO) con D.G.R. 529-4220 del 30.11.95 per la realizzazione della pista ciclabile denominata “Itinerario n. 1" cap. 27190/99

Parte I
ATTI DELLA REGIONE


DECRETI DEL PRESIDENTE
DELLA GIUNTA REGIONALE

Decreto del Presidente della Giunta Regionale 27 gennaio 2000, n. 12

Legge 5 gennaio 1994 n. 36 - Legge regionale 20 gennaio 1997 n. 13 - Nomina del commissario ad acta per l’esercizio del potere sostitutivo regionale nei confronti dei Comuni di Bardonecchia, Bruzolo, Busano, Bussoleno, Cambiano, Chialamberto, Chianocco, Coassolo Torinese, Exiles, Favria, Frassinetto, Giaglione, Gravere, Mattie, Mezzenile, Mompantero, Moncenisio, Novalesa, Osasco, Osasio, Perrero, Pragelato, Prali, Pramollo, Rondissone, Roure, Salbertrand, San Colombano Belmonte, Salza di Pinerolo, Tavagnasco, Vallo Torinese, Vistrorio, Usseaux ricadenti nell’ambito territoriale ottimale n. 3 - Torinese

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

(omissis)

decreta

a) di nominare, per le motivazioni di cui in premessa, Fiorenza Veglia, Segretario Vicario della Sede di Torino del Comitato Regionale di Controllo, commissario ad acta per il compimento, entro il termine di venti giorni dal ricevimento del presente decreto, di tutti gli atti necessari all’adesione da parte dei Comuni di Bardonecchia, Bruzolo, Busano, Bussoleno, Cambiano, Chialamberto, Chianocco, Coassolo Torinese, Exiles, Favria, Frassinetto, Giaglione, Gravere, Mattie, Mezzenile, Mompantero, Moncenisio, Novalesa, Osasco, Osasio, Perrero, Pragelato, Prali, Pramollo, Rondissone, Roure, Salbertrand, San Colombano Belmonte, Salza di Pinerolo, Tavagnasco, Vallo Torinese, Vistrorio, Usseaux alla convenzione di cooperazione tra gli enti locali dell’ambito territoriale n. 3 - Torinese prevista dall’articolo 4 della l.r. 13/1997 e approvata nella conferenza dei servizi del 8 giugno 1998, ivi compresi i provvedimenti sostitutivi delle deliberazioni dei rispettivi Consigli comunali e le conseguenti sottoscrizioni della convenzione medesima;

b) di disporre la tempestiva trasmissione del presente decreto al commissario ad acta Fiorenza Veglia, ai Comuni di Bardonecchia, Bruzolo, Busano, Bussoleno, Cambiano, Chialamberto, Chianocco, Coassolo Torinese, Exiles, Favria, Frassinetto, Giaglione, Gravere, Mattie, Mezzenile, Mompantero, Moncenisio, Novalesa, Osasco, Osasio, Perrero, Pragelato, Prali, Pramollo, Rondissone, Roure, Salbertrand, San Colombano Belmonte, Salza di Pinerolo, Tavagnasco, Vallo Torinese, Usseaux, nonchè alla Provincia di Torino in qualità di ente incaricato per l’ambito territoriale 3 - Torinese del coordinamento delle attività necessarie alla stipula della convenzione istitutiva dell’Autorità d’ambito.

Avverso il presente decreto è ammesso ricorso, entro il termine di sessanta giorni dalla data di ricevimento dello stesso, innanzi al Tribunale amministrativo regionale.

Enzo Ghigo



Decreto del Presidente della Giunta Regionale 3 febbraio 2000, n. 16

Profilassi dell’influenza aviare - Decreto di zona di protezione e di zona di sorveglianza per il focolaio insorto nel Comune di Spigno Monferrato

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

(omissis)

decreta

Art. 1 Si dichiara “zona di protezione” per influenza aviare

- il territorio del Comune di Spigno Monferrato (AL), Mombaldone (AT).

Al limiti della zona di protezione sulle vie di accesso devono essere apposte a cura delle Amministrazioni Comunali, tabelle ben visibili con la scritta: “Zona di protezione per influenza aviare”.

Art. 2 - Si dichiara “zona di sorveglianza” per influenza aviare:

- l’intero territorio del Comune di Olmo Gentile (AT), Roccaverano (AT), Serole (AT), Merana (AL), Denice (AL), Ponti (AL), Castelletto d’Erro (AL), Montechiaro d’Acqui (AL), Malvicino (AL), Pareto (AL).

Ai limiti della zona di sorveglianza, sulle vie di accesso, devono essere apposte, a cura delle Amministrazioni Comunali, tabelle ben visibili con la scritta “Zona di sorveglianza per influenza aviare”.

Art. 3 - Nell’ambito delle zone di protezione e di sorveglianza il Servizio veterinario della ASL, territorialmente competente provvede ad organizzare ed effettuare:

1. il censimento degli allevamenti che detengono volatili e la numerazione per categoria degli animali presenti;

2. le ispezioni sanitarie e i controlli volti ad accertare il rispetto delle misure di profilassi e polizia veterinaria disposte dal presente Decreto; i controlli sanitari negli allevamenti che detengono volatili della zona di protezione devono essere eseguiti con urgenza e annotati su verbale;

3. la vigilanza straordinaria negli stabilimenti di macellazione dei volatili.

Art. 4 - Nella zona di protezione devono essere applicate le seguenti misure:

a) sequestro dei volatili presenti nei locali di stabulazione o altri luoghi che ne consentano l’isolamento, con divieto di spostamento anche delle uova da cova; gli animali di specie diversa presenti nelle aziende che detengono volatili possono essere trasferiti, previa autorizzazione veterinaria;

b) l’effettuazione di controlli clinici, integrati da eventuali esami di laboratorio, con particolare riferimento ai controlli di cui all’O.M. 14 gennaio 2000;

c) divieto di introdurre nella zona volatili ad eccezione di quelli destinati alla immediata macellazione;

d) divieto di trasporto dei volatili sulle strade pubbliche e private, ad eccezione del trasporto in transito nella zona per ferrovia, autostrada o grandi assi stradali, purché senza effettuare soste, e dei trasporti per l’immediata macellazione di cui alla lettera c), appositamente autorizzati;

e) divieto di accesso, nelle aziende che detengono volatili, di veicoli e personale estraneo non autorizzato;

f) divieto di trasferire fuori dagli allevamenti di volatili qualsiasi possibile vettore animato o inanimato dell’agente patogeno, compresi lettiera e deiezioni non opportunamente trattati, carne e prodotti carnei, carcasse, parti o resti di volatili; gli automezzi utilizzati per il trasporto di volatili, nonché veicoli o attrezzature venute in contatto con animali o materiali possibili vettori di infezione, non possono lasciare la zona di protezione se non sottoposti alla disinfezione sotto controllo veterinario, secondo le modalità di cui all’articolo 64 del vigente regolamento di polizia veterinaria; il trasferimento delle uova da consumo può essere autorizzato previa adozione di idonee misure cautelative;

g) controllo dei movimenti delle persone addette alla manipolazione dei volatili e delle uova;

h) sospensione di fiere, mercati e di ogni concentramento di volatili o altri uccelli, compresa la raccolta e la distribuzione ad opera di commercianti;

i) obbligo di porre in atto adeguati sistemi di disinfezione negli allevamenti di volatili e presso i relativi accessi;

j) divieto di introduzione e immissione nel territorio di selvaggina avicola cacciabile e sospensione delle attività venatorie della selvaggina da piuma;

Dopo che siano trascorsi ventuno giorni dall’estinzione dell’ultimo focolaio nella zona di protezione si adottano i provvedimenti in vigore nella zona di sorveglianza, di cui al successivo art. 5 del presente decreto.

Art. 5 - Nell’ambito della zona di sorveglianza, si applicano le seguenti misure:

a) divieto di spostamento dei volatili e delle uova da cova, ad eccezione dei casi di cui al seguente articolo 7;

b) controllo clinico e sierologico degli allevamenti come previsto dall’O.M. 14 gennaio 2000;

c) divieto di introduzione di volatili vivi appartenenti alle specie sensibili, con l’eccezione di quelli destinati direttamente all’immediata macellazione;

d) sospensione di fiere, mercati e di ogni concentramento di volatili, compresa la raccolta e la distribuzione ad opera di commercianti;

e) divieto di trasporto dei volatili sulle strade pubbliche e private, ad eccezione del trasporto in transito nella zona per ferrovia, autostrada o grandi assi stradali, purché senza effettuare soste, e dei trasporti per l’immediata macellazione di cui alla lettera d), appositamente autorizzati;

f) obbligo di adeguati trattamenti di disinfezione per i veicoli e le attrezzature utilizzate per il trasporto di volatili, di altri animali o materiali che potrebbero costituire veicolo di infezione, comprese deiezioni e lettiere;

g) obbligo di segnalazione di qualunque sintomo riferibile a influenza aviare e dei casi di morte di volatili, qualora si discostino dalla percentuale consueta dell’azienda;

h) divieto di introduzione e immissione nel territorio di selvaggina avicola cacciabile e sospensione delle attività venatorie della selvaggina da piuma.

Art. 6 - In deroga al divieto di spostamento di volatili dalla zona di protezione, di cui all’articolo 4, il Servizio veterinario della ASR può autorizzare:

- la raccolta dei volatili morti dalle aziende per essere trasportati in un impianto di trattamento dei rifiuti ad alto rischio con l’adozione delle misure precauzionali necessarie;

- lo spostamento di volatili destinati direttamente alla macellazione immediata in un macello situato all’interno della zona di protezione o, qualora non sia possibile, in un altro, preferibilmente nella zona di sorveglianza, designato dalla Regione.

Art. 7 - In deroga al divieto di spostamento dei volatili dalla zona di sorveglianza di cui all’art. 5 il Servizio Veterinario ASL, può autorizzare:

- lo spostamento dei volatili per l’invio diretto in un macello, anche situato al di fuori della zona di sorveglianza, designato dalla Regione.

Art. 8 - Lo spostamento dei volatili dagli allevamenti della zona di protezione e della zona di sorveglianza, secondo i precedenti articoli 6 e 7, deve essere effettuato previo rigoroso accertamento sanitario volto ad escludere il sospetto di influenza aviare in tutti i soggetti presenti nell’azienda interessata e adottando le modalità previste dagli articoli 14 e 15 del vigente regolamento di polizia veterinaria.

Per il trasferimento è necessaria l’autorizzazione della ASR di destinazione, con la quale devono essere preventivamente concordati tempi e modalità di inoltro.

Nei macelli di destinazione gli animali devono essere isolati e macellati separatamente, subendo visita sanitaria ante e postmortem particolarmente accurata. Le carni così ottenute devono essere marchiate conformemente all’art. 5, comma 1 del D.P.R. 30/12/92 n. 558 e successive modifiche.

Gli automezzi di trasporto devono essere immediatamente disinfettati sotto controllo veterinario.

Art. 9 - Le misure della zona di sorveglianza restano in vigore per 30 giorni dopo l’esecuzione della operazioni di disinfezione dell’ultimo focolaio denunciato.

Art. 10 - I sindaci dei Comuni, i Servizi veterinari delle ASR della Regione, gli agenti tutti della Forza Pubblica, sono incaricati dell’esecuzione del presente Decreto.

Art. 11 - I contravventori al presente Decreto sono puniti a norma di Legge.

Art. 12 - Il presente Decreto stante l’urgenza di adottare provvedimenti per contenere la diffusione dell’influenza aviare entra immediatamente in vigore.

Enzo Ghigo



Decreto del Presidente della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 17

Aggiornamento della nomina dei componenti della Conferenza Permanente Regione Autonomie-Locali

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

(omissis)

decreta

si prende atto della nomina del Sig. Orazio Garbella quale Presidente della Comunità montana Valle Mosso, nomina che ha effetto ai fini della composizione della Conferenza Permanente Regione-Autonomie Locali.

Enzo Ghigo


DELIBERAZIONI
DELLA GIUNTA REGIONALE

Deliberazione della Giunta Regionale 17 gennaio 2000, n. 4 - 29150

Autorizzazione a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale di Torino instaurato da U.S.L. 34 contro Regione Piemonte ritenuta legittimata passiva per i debiti delle soppresse U.S.S.L. 34. Patrocinio nel giudizio e nella successiva esecuzione dell’avv. Pier Carlo Maina

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale a costituirsi nel giudizio avanti il Tribunale di Torino in premessa descritto ed all’esplicazione di ogni conseguente attività processuale a tutela dell’interesse dell’Ente nel giudizio e nella eventuale successiva esecuzione, ivi compresa ogni opportuna eccezione e domanda anche in via riconvenzionale e nei confronti di terzi da chiamarsi in giudizio, mediante la rappresentanza e difesa dell’avv. Pier Carlo Maina ed eleggendo domicilio presso la stessa in Torino, Piazza Castello n. 165.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 31 gennaio 2000, n. 47-29265

Legge Regionale 12 novembre 1999 n. 28, art. 17 - Formazione professionale per l’accesso all’esercizio del commercio relativamente al settore merceologico alimentare - Direttiva

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

- di approvare i criteri e le modalità di svolgimento dei corsi di formazione professionale per il conseguimento del requisito professionale per l’accesso all’esercizio del commercio relativamente al settore merceologico alimentare, così come descritte nell’allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante e sostanziale;

- di demandare al Direttore regionale del Commercio e Artigianato la stipula di apposita convenzione con i soggetti organizzatori e gestori dei corsi ai sensi della L.R. n. 28/99, art. 17 commi 4, 7,9.

(omissis)

Allegato

Ai sensi dell’art. 17 della L.R. n. 28/99, si rende necessario, al fine di uniformare su tutto il territorio della Regione Piemonte le procedure di organizzazione e di gestione dei Corsi di Formazione Professionale di cui all’oggetto, stabilire i criteri e i contenuti relativi all’avviamento e alla gestione dei corsi in questione.

1 - Caratteristiche dei corsi

a) Durata dei Corsi

l Corsi avranno la durata di 60 ore.

Ogni ora di Insegnamento deve avere una durata effettiva di almeno 50 minuti e ogni materia di Insegnamento deve essere trattata in un tempo minimo di 2 ore. Nell’arco di una giornata non devono essere svolte più di 8 ore di insegnamento.

b) Programma dei Corsi:

I Corsi dovranno prevedere la trattazione degli argomenti delle materie di seguito elencate per un ammontare complessivo di 60 ore:

- Legislazione sul commercio di vendita al pubblico: accesso all’attività; pubblicità dei prezzi; orario di vendita; locazione e avviamento commerciale (almeno 4 ore)

- Legislazione igienico - sanitaria, sociale, fiscale e penale, relativamente all’attività commerciale di vendita (almeno 19 ore)

- Amministrazione e contabilità aziendale. Sistemi e tecniche di vendita (almeno 14 ore)

- Organizzazione del punto di vendita e gestione delle scorte (almeno 4 ore)

- Merceologia (almeno 14 ore)

2 - Soggetti Organizzatori e Gestori

L’art. 17 della L.R. n. 28/99, al comma 4 specifica che i corsi possono essere istituiti, mediante convenzione con la Regione Piemonte, dalle Camere di commercio industria e artigianato (CCIAA) e le loro aziende speciali, le associazioni di categoria più rappresentative del settore a livello regionale e gli enti costituiti con il loro concorso, i centri di assistenza tecnica, nonché altri soggetti già operanti nel settore formazione professionale.

Il succitato articolo al comma 7, in fase di prima applicazione, individua quali soggetti abilitati a stipulare apposita convenzione con la Regione per l’organizzazione e gestione dei corsi, in via prioritaria le Camere di commercio industria e artigianato (CCIAA) e le associazioni di categoria più rappresentative del settore commerciale e al comma 9 precisa che i corsi professionali in questione non comportano oneri a carico della Regione poiché gli stessi sono posti a carico dei soggetti organizzatori dei corsi e ricompresi nella quota d’iscrizione posta a carico degli allievi, secondo le modalità stabilite in apposita convenzione.

Detti corsi devono avere il preventivo riconoscimento dalle Province di competenza ai sensi dell’art. 9 comma 2 della L.R. n. 63/95.

Ai fini dell’autorizzazione per lo svolgimento dei corsi finalizzati al rilascio dell’attestato di idoneità, i soggetti organizzatori e gestori convenzionati con la Regione, dovranno presentare apposita richiesta alla Provincia dove è ubicata la sede di svolgimento del corso.

3 - Allievi dei corsi

Possono essere allievi dei corsi in questione coloro che abbiano compiuto i 18 anni di età.

4 - Organizzazione dei corsi

a) Almeno 5 giorni prima dell’inizio dell’attività corsuale il Soggetto organizzatore e gestore dei corsi dovrà comunicare alla Provincia di competenza per territorio il calendario delle lezioni, il corpo docente, l’articolazione degli orari oltre che la data di avvio dell’attività medesima.

b) Il soggetto organizzatore e gestore del corso, entro il termine di cui al precedente punto a), dovrà inoltre fissare, in accordo con la sede operativa dell’esame, la data di espletamento delle prove finali da individuarsi entro i 10 giorni successivi alla data di conclusione del corso medesimo, richiedendo alla Provincia l’avvio delle procedure per la nomina della Commissione d’esame come prevista dall’art. 17 comma 7 della L.R. 28/99.

5 - Registro di presenza allievi

Tutti i Soggetti organizzatori e gestori, prima dell’inizio del corso, dovranno munirsi di un Registro di presenza allievi, debitamente vistato dalla Provincia competente per territorio, su cui gli Allievi dovranno apporre la propria firma all’inizio di ogni lezione e all’uscita soltanto in caso di uscita anticipata.

Le classi dovranno essere composte da un numero minimo di 12 a un massimo di 20 allievi.

6 - Frequenza ai corsi

Gli Allievi che hanno frequentato il corso per almeno il 75% del monte ore complessivo sono ammessi alla prova finale di idoneità. La frequenza prevista per l’ammissione all’esame è dimostrata dal Registro presenze e certificata da apposita dichiarazione del Direttore dei corsi.

Ai candidati ammessi ma assenti per causa di forza maggiore o per gravi e documentati motivi, e quindi giustificati, è concessa la facoltà di ripresentarsi unicamente alla prima sessione d’esame utile successiva. L’assenza è da ritenersi giustificata in base ad insindacabile giudizio del Presidente della Commissione esaminatrice.

7 - Docenti del corso

La direzione dei corsi e lo svolgimento dell’attività didattica saranno assicurati da personale docente in possesso del diploma di Laurea o che abbia maturato almeno 5 anni di esperienza nella disciplina e/o attività di settore, oggetto dell’insegnamento, i cui curricula siano depositati presso il soggetto organizzatore e gestore del corso.

8 - Esame finale di idoneità

Per i corsi di formazione è previsto un esame finale di idoneità per ogni singolo corso inteso ad accertare il grado di preparazione degli allievi sui contenuti del corso.

L’Amministrazione provinciale invita le Amministrazioni interessate a designare il componente della Commissione di propria spettanza e provvede alla nomina della Commissione che rimane in carica fino alla nomina di quella successiva.

La Commissione d’esame è costituita e nominata presso la Camera di Commercio Industria e Artigianato (CCIAA) competente che assume anche la responsabilità operativa della prova di esame, ed è composta da:

a) un esperto designato dalla competente CCIAA, in qualità di presidente;

b) un esperto in materia di norme igienico - sanitarie, designato dalla competente direzione regionale alla sanità;

c) un esperto di tecnica commerciale designato dalla CCIAA;

d) un esperto di merceologia designato dalla CCIAA;

e) un rappresentante della struttura formativa che ha gestito il corso.

La Commissione è integrata per ogni sessione d’esame da un componente del collegio docenti che, nominato dal responsabile della struttura formativa, svolge le funzioni di segretario durante lo svolgimento dello scrutinio.

Qualora 8 giorni prima degli esami non fosse pervenuto il nominativo di alcuni componenti la Commissione, è compito della sede operativa, provvedere ai solleciti necessari al fine di comporre il collegio. La Commissione è validamente costituita quando sono presenti almeno 3 componenti oltre al Presidente.

I compensi da erogare al Presidente e ai componenti delle Commissioni d’esame sono carico della CCIAA. Il gettone di presenza da erogare ai singoli componenti delle Commissioni è, ai sensi della L.R. n. 44/97, pari a lire 100.000 lorde giornaliere per numero di giorni previsti per l’esame. Al Presidente della Commissione compete, quale ne ricorrano le condizioni, un gettone di presenza pari a lire 150.000 lorde giornaliere.

9 - Questionari d’esame

I questionari sono predisposti e periodicamente aggiornati da una Commissione tecnica della quale fanno parte gli enti pubblici interessati (Regione, Provincia e CCIAA ) ed i soggetti gestori dei corsi. I risultati del lavoro sono formalizzati in questionari approvati dalla Direzione Regionale Commercio e Artigianato e utilizzati dalla Commissione d’esame per la predisposizione della prova finale scritta.

10 - Svolgimento delle prove finali

L’esame finale che dovrà svolgersi entro 10 giorni dalla conclusione dei corsi, consiste in una prova scritta ed una prova orale con relativa valutazione finale espressa in centesimi.

a) Prova scritta

Per la prova scritta al candidato viene consegnato un questionario estratto a sorte tra almeno 400 questionari composto da 40 domande riguardanti tutte le materie oggetto del corso. Le domande sono da considerarsi tutte di pari punteggio per un appannaggio totale di 100 punti.

La valutazione finale si ottiene detraendo al punteggio massimo ottenibile (100/100) un valore negativo di 4 punti per errore. Sulla base delle risposte errate si provvede ad effettuare la conseguente detrazione. Ne consegue che il massimo di risposte errate ammesse è 10.

b) Prova orale

Alla prova orale vengono ammessi tutti gli allievi che nella prova scritta abbiano ottenuto un punteggio di almeno 60/100 (per un massimo di 10 risposte errate).

Prima di iniziare il colloquio occorre dare comunicazione agli eventuali esclusi illustrando loro gli errori commessi.

La prova orale non è riservata, e deve quindi svolgersi in locali aperti al pubblico.

Sono considerati idonei i candidati che abbiano ottenuto sia per lo scritto che per l’orale una valutazione non inferiore a 60/100.

Al termine della prova d’esame viene compilato a cura del segretario apposito verbale recante i nominativi dei candidati corredati dai relativi dati anagrafici, i risultati della prova scritta e della prova orale, con relativo voto finale e attestazione di idoneità o non idoneità. Copia dei questionari è conservata almeno per un anno presso la CCIAA.

La modulistica da utilizzare per le prove di esame deve essere del tipo approvato dalla Regione.

Il superamento dell’esame consente il rilascio da parte dell’Amministrazione Provinciale competente dell’attestato di idoneità su moduli regionali ai sensi dell’art. 24 comma 5 L.R. n. 63/95, valido per l’accesso all’esercizio del commercio relativamente al settore merceologico alimentare.

11 - Oneri di iscrizione

Ciascun allievo per iscriversi al corso professionale dovrà corrispondere al Soggetto organizzatore e gestore, a titolo di corrispettivo delle spese sostenute, secondo le modalità che verranno indicate dal Soggetto medesimo, l’importo di L. 375.000.

Detto importo tiene conto delle spese relative agli oneri per il personale, per l’organizzazione, per le altre spese generali e per il materiale didattico.

Il Soggetto organizzatore e gestore, per la copertura delle spese di funzionamento della Commissione e della segreteria presenterà alla CCIAA a nome dei candidati domanda di ammissione all’esame finale con allegata la ricevuta di versamento a carico di ciascun allievo del previsto diritto camerale attualmente fissato in L. 150.000.

12 - Disposizioni finali

La presente direttiva deve essere portata a conoscenza degli Allievi all’atto dell’iscrizione ai corsi e comunque prima dell’inizio dell’attività didattica.

Gli Uffici regionali del competente Settore della Direzione Commercio e Artigianato (011 - 4323503) sono a disposizione per informazioni e chiarimenti.



Deliberazione della Giunta Regionale 31 gennaio 2000, n. 52 - 29270

L.R. n. 18/99 art. 5 - Approvazione Programma annuale degli interventi 2000. (L. 40.000.000.000= cap. 25810 del Bilancio 2000 )

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

* di approvare il Programma annuale degli interventi 2000, definito in attuazione dell’art. 5 della L.R. 18/99 “Interventi regionali a sostegno dell’offerta turistica”, allegato e parte integrante della presente deliberazione.

* di provvedere successivamente all’approvazione delle specifiche “Procedure di valutazione” delle iniziative finanziabili in attuazione del Programma 2000 succitato, nel rispetto e secondo i criteri e le priorità in esso stabilite;

* di accantonare a favore della Direzione Turismo Sport e Parchi la somma di £. 40.000.000.000= stanziata dal Bilancio regionale 2000, cap 25810 (Fondo regionale per la qualificazione dell’offerta turistica), per l’attuazione del Programma annuale degli interventi 2000 (acc. n. 100123).

(omissis)

Allegato

Legge regionale 8/7/1999, n. 18.
Interventi regionali a sostegno dell’offerta turistica

Programma Annuale degli interventi 2000

Premessa

Con la legge regionale 8 luglio 1999, n. 18 “Interventi regionali a sostegno dell’offerta turistica" la Regione Piemonte intende favorire e sostenere lo sviluppo, il potenziamento e la qualificazione dell’offerta turistica piemontese.

In particolare con il regime di aiuti in argomento si individuano tra le attività turistiche, del tempo libero e dei servizi da sostenere, quelle di  natura imprenditoriale o appartenenti al comparto degli organismi “no profit" concernenti: la ricettività, la ristorazione, gli impianti turistico-ricreativi, i servizi turistici.

La gamma delle iniziative e dei soggetti che possono beneficiare degli aiuti in questione comprende anche le opere di riqualificazione primaria e secondaria realizzate dai Comuni, sedi degli investimenti turistici di cui sopra, i quali possono ottenere un contributo sul valore di dette opere in quanto migliorative del livello qualitativo dell’offerta turistica complessiva locale.

La L.R. 18/99 prevede, infine, agevolazioni per l’accesso al credito a favore sia di nuove imprese turistiche, sia di giovani fino ai 35 anni di età che intendono avviare attività turistiche o sono già impegnati in proprio nel settore.

La legge regionale, destinando gli aiuti al miglioramento e al potenziamento dell’offerta turistica, finalizza gli interventi alla crescita dei sistemi turistici locali, all’integrazione, al completamento e all’equilibrio delle varie componenti dell’offerta e, a tal fine, individua gli ambiti di intervento oggetto dei finanziamenti.

In relazione agli ambiti di intervento, la legge regionale rinvia al Programma annuale degli interventi  la definizione degli obiettivi, delle iniziative finanziabili e delle relative priorità di intervento (anche territoriali), dei criteri e delle modalità di presentazione delle richieste di contributo e del relativo piano finanziario per la concessione dei finanziamenti.

La definizione del Programma annuale degli interventi 2000 costituisce l’oggetto del presente documento.

Il Programma annuale degli interventi 2000 è così articolato:

1a SEZIONE: Indirizzi e criteri.

1.1 Finalità, 1.2 Obiettivi, 1.3 Effetti attesi, 1.4 Localizzazione degli interventi, 1.5. Tipologie di intervento finanziabili,1.6 Criteri generali di valutazione, 1.7 Priorità, 1.8 Beneficiari, 1.9 Entità dei contributi, 1.10 Spese ammesse, 1.11 Spese non ammissibili, 1.12 Piano finanziario, 1.13 Indicatori fisici di impatto, 1.14 Risultati attesi.

2aSEZIONE: Modalità di attuazione.

2 A) Interventi turistico-ricettivi-ricreativi e servizi turistici: 2.1 Procedure di candidatura, 2.2 Dossier di candidatura, 2.2.1 Domanda di finanziamento, 2.2.2 Sintesi descrittiva del contesto, 2.2.3 Relazione generale sull’intervento, 2.2.4 Progetto definitivo dell’intervento, 2.3 Valutazione delle candidature e formulazione della graduatoria di idoneità, 2.4 Realizzazione degli interventi, varianti, erogazione dei contributi, 2.5  Vincoli, rinunce e revoche, divieto di cumulo.

2 B) Opere di urbanizzazione e riqualificazione primaria e secondaria: 2.6 Procedure di informazione ai Comuni; 2.7 Progetto esecutivo, erogazione dei contributi, varianti, rinunce e revoche.

1 a SEZIONE: Indirizzi e criteri.

1.1 Finalità

Come specificato nella Premessa, la legge regionale n. 18/99 individua nelle attività turistiche a gestione imprenditoriale nonché in quelle svolte dal variegato mondo del “no-profit”, il campo di azione su cui intervenire per  favorire lo sviluppo, il potenziamento e la qualificazione dell’offerta turistica piemontese.  

Con riferimento all’insieme delle attività turistiche e degli ambiti di intervento individuati dalla legge regionale (art.4), il Programma annuale degli interventi 2000 intende avviare la  programmazione degli interventi  individuando nel sistema della ricettività, della ristorazione, dell’impiantistica turistico-ricreativa e dei servizi gli  elementi della “filiera turistica” su cui indirizzare l’azione di sostegno, al fine di garantire l’affermazione del prodotto turistico “Piemonte” sui mercati nazionali e internazionali.

In particolare il Programma annuale degli interventi 2000, intende sostenere lo sviluppo dell’offerta turistica regionale non solamente in termini di nuove imprese, di potenziamento della ricettività, di estensione delle opportunità ricreative e della gamma dei servizi turistici ma anche  favorendo il nascere di nuove e qualificate forme di ospitalità e di accoglienza, che possano essere nel contempo anche funzionali al mantenimento e alla valorizzazione del patrimonio storico-architettonico piemontese.

All’azione di sostegno a favore dell’offerta turistica si aggiunge quella rivolta ai Comuni, sedi degli interventi finanziabili, affinché siano agevolati nella realizzazione di quelle opere di urbanizzazione e di riqualificazione che migliorano l’accoglienza e il soggiorno turistico nelle località piemontesi, nel rispetto della sostenibilità ambientale.

Infine, il Programma destina una quota delle  risorse disponibili per il 2000 per favorire l’imprenditorialità giovanile in campo turistico. In particolare i giovani, fino a 35 anni di età, che intendono avviare o potenziare attività turistiche svolte in proprio e che necessitano, ai fini del credito, delle garanzie concesse dagli istituti finanziari a ciò preposti, potranno essere agevolati, nell’ottenimento di queste ultime, dalla quota di risorse riservata dal Programma 2000 a favore dei consorzi e delle cooperative di garanzia collettiva fidi, per il concorso al fondo garanzia rischi.

Quest’ultima forma di agevolazione diventerà operativa, entro l’anno in corso, non appena definita, da parte della Regione Piemonte, l’apposita convenzione con i consorzi e le cooperative di garanzia collettiva fidi per il concorso al fondo garanzia rischi.

1.2 Obiettivi

In fase di prima applicazione della legge regionale di incentivazione dell’offerta turistica     gli obiettivi generali di:

- Crescita dei sistemi turistici locali, integrazione, completamento e equilibrio dell’offerta turistica,

- Sviluppo, potenziamento, qualificazione dell’offerta turistica,

sono perseguiti rispettivamente:

- attraverso la coerenza con alcuni principi/criteri di politica pubblica in campo turistico quali: contributo alla filiera produttiva turistica di riferimento, integrazione territoriale e socio-economica, effetto moltiplicatore, innovazione, esemplarità/trasferibilità.

- attraverso  obiettivi specifici collegati direttamente agli ambiti di intervento definiti dalla legge.

L’obiettivo generale “Crescita dei sistemi turistici locali, integrazione, completamento e equilibrio dell’offerta turistica" è perseguito attraverso i seguenti obiettivi specifici:

1. Creazione e potenziamento delle “filiere” che costituiscono il prodotto turistico locale al fine di sviluppare economie turistiche di sistema.

2. Sviluppo delle attività turistiche quali fattori di integrazione e di diversificazione produttiva locale nonché di variegazione dei prodotti turistici nelle aree ad economia turistica consolidata.

3. Generazione di ricadute di natura socio-economica, in particolare turistica, nell’area/località turistica di riferimento  (effetto moltiplicatore).

4. Introduzione di elementi di innovazione dell’offerta turistica sia dal punto di vista  tecnologico, sia organizzativo, coerenti e funzionali con il prodotto turistico locale .

5. Diversificazione dell’offerta turistica (anche in collegamento con l’obiettivo specifico 4).

6. Capacità di dar luogo a “modelli" di offerta turistica esemplari e trasferibili ad altre realtà analoghe (anche in collegamento con l’obiettivo specifico 4).

L’obiettivo generale di “Sviluppo, potenziamento, qualificazione dell’offerta turistica“, in collegamento con gli ambiti di intervento definiti, è perseguito attraverso i seguenti obiettivi specifici:

1. Sviluppo di nuove attività  ricettive, alberghiere ed extralberghiere e, in particolare, di nuove forme di ospitalità da ricercare attraverso la realizzazione di habitat ricettivi funzionali agli orientamenti più recenti della domanda.

2. Ricupero e riuso del patrimonio edilizio di pregio con finalità turistica e di accoglienza.

3. Potenziamento delle attività ricettive alberghiere, extralberghiere esistenti.

4. Sviluppo del sistema degli impianti ricreativi e dei servizi turistici a supporto e integrazione della ricettività.

5. Mitigazione degli impatti derivanti dalle presenze turistiche nelle località della Regione attraverso la qualificazione e il potenziamento delle infrastrutture e dei  servizi.

6. Estensione delle agevolazioni finanziarie per lo sviluppo di nuove imprese turistiche e per i giovani.

1.3 Effetti attesi

Aumento del n° PMI turistiche o collegate al settore turistico; aumento del n° posti letto ricettivi e n° ristoranti e posti tavola; aumento impianti turistico-ricreativi; aumento occupati diretti e indiretti; aumento PIL; incremento delle presenze turistiche e dell’interscambio culturale; recupero del patrimonio edilizio; salvaguardia e tutela del patrimonio architettonico di pregio; miglioramento dell’ambiente costruito; riduzione degli effetti derivanti dalle presenze turistiche nelle località della Regione.

1.4 Localizzazione degli interventi

L’intero territorio regionale.

1.5 Tipologie di intervento finanziabili

1.5.1 Le tipologie di intervento ammissibili al finanziamento nell’ambito del Programma annuale degli interventi 2000, proposte da piccole e medie imprese turistiche (anche in corso di costituzione) e organismi “no profit”, sono le seguenti.

a) Realizzazione di nuova ricettività alberghiera e extralberghiera (secondo le tipologie ricettive e le modalità gestionali stabilite dalle normative di settore) mediante nuova costruzione.

b) Realizzazione di nuova ricettività alberghiera e extralberghiera (nuove imprese ricettive) attraverso il recupero e la ristrutturazione del patrimonio immobiliare esistente sia già destinato alla  ricettività ma in disuso, sia destinato ad altri usi, nel rispetto delle norme urbanistiche locali vigenti.

c) Realizzazione e riqualificazione di ricettività alberghiera e extralberghiera presso dimore storiche (*) al fine di favorire la salvaguardia di tali beni, in accordo con le azioni previste allo scopo dalla Direzione Regionale Beni culturali e in armonia con la normativa vigente.  

d) Realizzazione di nuove forme di ospitalità quali: ricettività alberghiera ed extralberghiera cosiddetta “di atmosfera"(**); ricettività presso case private da adibire all’esercizio di affittacamere e di “bed&breakfast” (***).

e) Ampliamento delle strutture ricettive alberghiere e extralberghiere esistenti, sia in termini di nuovi posti letto, sia in termini di potenziamento dei servizi accessori e delle attrezzature complementari di pertinenza, compresi gli interventi finalizzati al recupero di quegli elementi propri della struttura  tali da caratterizzarla  in termini di “ricettività di atmosfera”.

f) Realizzazione di parcheggi pertinenziali alle strutture ricettive alberghiere e extralberghiere, compresi quelli realizzati mediante il recupero di immobili esistenti.

g) Realizzazione di nuove strutture di ristorazione aventi caratteristiche di tipicità e di coerenza con le tradizioni della cucina locale e con gli elementi tipologico-edilizi tipici dell’area (esclusi self-service, pizzerie, fast-food, ristoranti di cucina esotica o straniera).

h) Forniture di arredi e attrezzature per strutture ricettive e di ristorazione aventi le caratteristiche di cui alla lettera g) (casi in cui la fornitura non sia connessa e già prevista dagli interventi  di cui ai punti precedenti).

i) Realizzazione, qualificazione e ampliamento di impianti turistico-ricreativi, anche funzionali alla fruizione delle risorse naturali, compresi gli ambiti fluviali e lacustri

j) Realizzazione di nuovi impianti risalita purché compresi in aree sciabili esistenti o di  collegamento tra queste ultime; sostituzione  di  impianti di risalita esistenti e interventi di adeguamento tecnico; realizzazione delle strutture complementari e di servizio al sistema impiantistico compresi gli impianti di innevamento artificiale.

k) Realizzazione, qualificazione e potenziamento di servizi turistici, anche a completamento del sistema di fruizione delle risorse naturali, comprese quelle fluviali e lacustri.

 (*) Ai fini del presente Programma sono “dimore storiche” gli edifici di interesse storico, artistico e relative pertinenze vincolati ai sensi delle leggi 1089/39 e 1497/39 e s.m.i., costruiti per finalità residenziali o successivamente adibiti a residenza (sono in corso di approvazione norme regionali specifiche).

(**) Ad esempio: riuso ricettivo di cascine storiche o di altro patrimonio edilizio rurale individuato nei PRGC ai sensi dell’art. 24 della L.R. 56/77 e s.m.i., di baite tipiche, di strutture di ospitalità religiosa, ecc. nonché, in particolare, di edifici censiti ai sensi della L.R. 35/95).

(***) La tipologia ricettiva di “bed&breakfast” potrà essere ammessa agli aiuti del presente Programma, nei tempi di attuazione di quest’ultimo, una volta approvata la specifica normativa regionale in materia.

1.5.2 Ad integrazione del sistema della ricettività sono ammesse ai finanziamenti del Programma 2000 anche le seguenti tipologie di intervento:

 l) Opere di urbanizzazione e di riqualificazione primaria e secondaria realizzate dai Comuni, sedi degli interventi di cui sopra ammessi al finanziamento, coerenti con il principio di sostenibilità nello sviluppo dell’offerta turistica locale e  funzionali a detti interventi.

1.5.3 Come specificato al precedente paragrafo 1.1, a completamento del quadro di sostegno a favore dell’offerta turistica, entro l’anno in corso, saranno attivate le agevolazioni per facilitare l’ottenimento, ai fini del credito, da parte dei giovani fino a 35 anni di età, delle garanzie concesse dagli istituti finanziari a ciò preposti  per l’avvio o il potenziamento di attività turistiche svolte in proprio. Le attività turistiche ammissibili a tali agevolazioni saranno specificate una volta definita la convenzione citata al precedente  paragrafo 1.1. e pubblicizzate mediante avviso pubblico e altre forme adeguate di pubblicità, tali da garantire la massima diffusione dell’informazione agli interessati.

1.6 Criteri generali di valutazione

1.6.1 Le proposte progettuali concernenti le tipologie di intervento turistico-ricettive, ricreative e i servizi turistici di cui al paragrafo 1.5.1, coerenti con gli obiettivi del Programma 2000, saranno valutate alla luce della dimostrata efficacia, efficienza, esecutività e sostenibilità ambientale ed economico-finanziaria.

In particolare per la valutazione di tali elementi saranno utilizzati i seguenti criteri generali:

• Qualità complessiva del progetto.

• Coerenza del progetto rispetto alle finalità e agli obiettivi generali e specifici del Programma annuale 2000.

• Creazione di nuova impresa.

• Sviluppo dell’imprenditoria giovanile.

• Occupazione diretta generata dal progetto nella fase realizzativa.

• Occupazione generata dal progetto nella fase di gestione.

• Metodologia generale proposta.

• Capacità economico-finanziarie del proponente.

• Bilancio della proposta progettuale considerato sia in valore assoluto (efficienza), sia rispetto al valore aggiunto che apporta al contesto turistico locale (efficacia): rapporto costi /benefici.

• Redditività dell’investimento (piano di gestione aziendale comprensivo del  piano di marketing).

• Tempi di realizzazione e di messa a regime dell’iniziativa.

1.6.2 Per quanto concerne le proposte progettuali inerenti le opere di urbanizzazione e di riqualificazione primaria e secondaria proposte dai Comuni di cui al paragrafo 1.5.2, queste saranno valutate secondo i seguenti  criteri:

• coerenza e funzionalità dell’opera con i caratteri e i fabbisogni infrastrutturali della località turistica e con gli interventi, di cui al paragrafo 1.5.1, ammessi a finanziamento;

• contributo alla qualificazione ambientale e urbana della località turistica e alla riduzione degli effetti negativi derivanti dal carico turistico.

1.6.3 Per quanto concerne, infine, i criteri di valutazione delle iniziative proposte da parte di giovani fino a 35 anni di età per l’ottenimento, ai fini del credito, delle garanzie concesse dagli istituti a ciò preposti, questi saranno specificati una volta definita la convenzione di cui al precedente  paragrafo 1.1. e resi noti contestualmente all’avviso pubblico con cui verrà data pubblicità a tali agevolazioni.

1.7 Priorità

1.7.1 La valutazione delle proposte progettuali inerenti le tipologie turistico-ricettive, ricreative e i servizi turistici, di cui al paragrafo 1.5.1, sarà svolta considerando i seguenti ordini di priorità:

a)  coerenza con criteri specifici (definiti in relazione ai criteri generali di cui al paragrafo 1.6.1);

b) tipologie di intervento;

c) ambiti territoriali di intervento.

a)Coerenza con criteri specifici

In relazione ai criteri generali di valutazione, di cui al precedente paragrafo 1.6.1, verrà data precedenza  ai progetti proposti sulla base dei seguenti criteri specifici:

• elevato grado di fattibilità del progetto, in particolare sul fronte finanziario e autorizzativo (capacità finanziaria, idoneità tecnico-urbanistica, tempi);

• tipologia dell’intervento, in particolare rispetto alla capacità di generare nuova occupazione e nuove attività economiche (“effetto moltiplicatore”);

• caratteri qualitativo-funzionali della struttura turistica proposta (per quanto riguarda le strutture ricettive, in particolare alberghiere, tali caratteri sono rappresentati dagli standard dimensionali e dai servizi erogati da tali strutture);

• elevata capacità tecnica di gestione, organizzazione e controllo, finalizzata a garantire la realizzazione dei risultati previsti;

• credibilità e sostenibilità economica nella fase di gestione e di posizionamento nel mercato successivamente alla realizzazione dell’intervento;

• mantenimento nel tempo delle condizioni occupazionali generate e/o di qualità dei servizi erogati;

• grado di innovazione rispetto a: organizzazione interna, tecnologia, servizi erogati

• collegamento (filiera) con le componenti esistenti del prodotto turistico di riferimento presenti nell’area  e/o con altre iniziative proposte in forma coordinata nello stesso Programma annuale 2000, se positivamente considerate, o in altri programmi  sostenuti direttamente o indirettamente dalla Regione (“Insieme organico di interventi” di cui al successivo paragrafo 2.1 della “2^ Sezione: Modalità di attuazione”, Accordi di programma, Progetti integrati d’area, Patti territoriali, ecc.);

• contributo allo sviluppo e alla tipicizzazione del prodotto turistico locale e all’economia turistica;

• elevato grado di esemplarità e trasferibilità;

• contributo allo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile in campo turistico;

• contributo al miglioramento della qualità ambientale.

b) Tipologie di intervento.

In relazione alle tipologie di intervento ricettive finanziabili, di cui al paragrafo 1.5.1, verrà data precedenza alle  proposte progettuali appartenenti alle tipologie sotto indicate, secondo il seguente ordine di priorità:

• realizzazione o   riqualificazione di ricettività alberghiera e extralberghiera presso dimore storiche purché tali interventi risultino compatibili con la salvaguardia delle caratteristiche del bene vincolato, coerenti con le eventuali azioni previste allo scopo dalla Direzione Regionale Beni Culturali e in armonia con la normativa vigente.

• realizzazione di nuova ricettività alberghiera e extralberghiera (nuove imprese ricettive) attraverso il recupero e la ristrutturazione del patrimonio immobiliare esistente, sia già destinato alla  ricettività ma in disuso, sia destinato ad altri usi nel rispetto delle norme urbanistiche locali vigenti, compresa la realizzazione di nuove forme di ospitalità, limitatamente alla ricettività cosiddetta di “atmosfera”.

c) Ambiti territoriali di intervento.

In relazione agli ambiti territoriali di intervento verrà data precedenza a quelle proposte progettuali che, avendo ottenuto sulla base dei criteri sopra definiti una  valutazione (punteggio) superiore alla soglia indicata dalle specifiche “Procedure di valutazione degli interventi”, siano localizzate nei Comuni:

• facenti parte di Comunità Montane;

• non compresi nelle aree definite dalla programmazione  comunitaria vigente in materia di  fondi strutturali per analoghe iniziative.

1.7.2 La valutazione delle proposte progettuali inerenti le opere di urbanizzazione e di riqualificazione primaria e secondaria proposte dai Comuni, di cui al paragrafo 1.5.2, sarà effettuata secondo l’ordine di priorità qui definito:

• grado di specializzazione turistica del Comune proponente l’intervento;

• N° di interventi ricettivi, di cui al paragrafo 1.5.1, ammessi al finanziamento ricadenti nel Comune proponente l’opera infrastrutturale;

• appartenenza a una delle seguenti tipologie infrastrutturali: opere di  qualificazione  ambientale e urbana  (arredo urbano; piano del colore, ecc.); aree e servizi di accoglienza turistica, aree verdi e di sosta attrezzate e interventi similari; parcheggi.

1.8  Beneficiari

PMI operanti (o in corso di costituzione) nel settore turistico e  della ricettività alberghiera e extralberghiera, compresa quella agrituristica; soggetti privati così come definiti dalla normativa regionale vigente in materia di “bed&breakfast” (*) esclusivamente per le iniziative afferenti allo svolgimento di quest’ultima attività; organismi/enti “no profit” per gli interventi di cui al paragrafo 1.5.1; Comuni (limitatamente a quelli specificati al paragrafo 1.5.2 e per le iniziative indicate); giovani fino a 35 anni di età per le agevolazioni di cui al paragrafo1.5.3.

(*) L’ammissione di tali soggetti privati ai contributi previsti dal Programma 2000 per iniziative  di “bed &breakfast” sarà applicabile, entro i tempi di attuazione del presente Programma, una volta approvata la specifica normativa regionale in materia.

1.9  Entità dei contributi

Per la realizzazione delle iniziative progettuali ammissibili descritte al paragrafo 1.5.1 del presente Programma annuale 2000, la Regione sulla base delle risorse disponibili (vedi 1.12 Piano finanziario) e nel rispetto delle norme vigenti in materia di aiuti e di regolamentazione delle attività turistico-ricettive concederà:

A. Contributo in conto capitale, a favore di piccole e medie imprese nonché di organismi “no profit” per interventi la cui gestione è di natura imprenditoriale, fino alla misura massima del 15% (piccole imprese) e del 7,5% (medie imprese) della spesa ritenuta ammissibile per gli interventi di cui al paragrafo 1.5.1 lettere a, b c, d, e, f (sono ammissibili interventi di ricettività alberghiera e interventi di ricettività  extralberghiera limitatamente alle seguenti tipologie: campeggi, Case Appartamenti Vacanza/residence turistici, ai sensi della L.R. 31/85 e s.m.i.) e lettere i, j;  tali interventi  sono ammissibili solo se comportano una spesa minima di Lire 300.000.000. e, in ogni caso, il contributo massimo concedibile non potrà superare Lire 1.500.000.000.  Le piccole e medie imprese, così come definite dalla normativa comunitaria, possono inoltre beneficiare  per le stesse tipologie di intervento sopra citate, di un ulteriore contributo in conto capitale nel rispetto del principio “de minimis” (cumulabile con il precedente nonché in alternativa), ovvero fino alla misura massima del 30% della spesa ammissibile (senza limite di investimento minimo) e comunque non superiore a 100.000 ECU secondo le modalità stabilite dalla normativa comunitaria di riferimento (vedi: “Comunicazione alla Commissione relativa agli aiuti de minimis”, 96/C 68/06, pubblicata sulla G.U.C.E. del 6/3/1996 N. C 68/9); in particolare tali modalità prevedono che i soggetti beneficiari di tale contributo (anche in attuazione di programmi e provvedimenti di aiuto diversi dal presente) non possano ottenere, nell’arco di un triennio, contributi assegnabili con lo stesso principio “de minimis” se non nel limite massimo e onnicomprensivo di 100.000 ECU.

B. Contributo in conto capitale nel rispetto del principio  “de minimis”, a favore di piccole e medie imprese, ovvero fino alla misura massima del 30% della spesa ammissibile e comunque non superiore a 100.000 ECU, secondo le modalità stabilite dalla normativa comunitaria di riferimento (vedi il precedente punto A), per gli interventi di cui al paragrafo 1.5.1 lettere a, b, c, d, e, f limitatamente alle seguenti tipologie ricettive extralberghiere: affittacamere, aziende agrituristiche (così come definite dalla normativa regionale in materia) e lettere  g, h, k.

C. Contributo in conto capitale a favore di organismi “no profit”, fino alla misura massima del 50%, per interventi a gestione non imprenditoriale di cui al paragrafo 1.5.1 lettere a, b, c, d, e, f  limitatamente alle seguenti tipologie ricettive extralberghiere: rifugi alpini ed escursionistici, ostelli, case per ferie e strutture assimilabili ai sensi della L.R. 31/85 e s.m.i.,) e lettere g, h, i, k, che comportino una spesa minima di Lire 70.000.000; in ogni caso il contributo massimo concedibile non potrà superare Lire 300.000.000.

D. Contributo in conto capitale a favore di soggetti privati esclusivamente per le attività di “bed&breakfast” di cui al paragrafo 1.5.1 lettera d, così come definite dalla normativa regionale (*), fino alla misura massima del 50% della spesa ammissibile e comunque non superiore a Lire 50.000.000.

E. Contributo in conto capitale, a favore dei Comuni, secondo la casistica specificata al paragrafo 1.5.2, fino alla misura massima del 15% del costo delle opere di urbanizzazione e comunque non superiore a  Lire 75.000.000.

(*) L’ammissione di tali soggetti privati ai contributi previsti dal Programma 2000 per iniziative  di “bed &breakfast” sarà applicabile non appena approvata la specifica normativa regionale in materia.

I contributi di cui alla precedente lettera A., pari rispettivamente al 15% e al 7,5%, laddove si riferiscano ad interventi ricadenti in Comuni ammessi alla deroga (qualora vigente) dell’art. 87.3.C (già art. 92.3.C) del Trattato istitutivo della Comunità Europea, potranno essere incrementati, entro la data del provvedimento di assegnazione del contributo, fino alla misura concessa dal citato regime di deroga.

 La spesa ammissibile è computata al netto dell’I.V.A., salvo i casi documentabili in cui la stessa non possa essere recuperata, rimborsata o compensata, in qualche modo, da parte del beneficiario.

1.10 Spese ammesse

Per le tipologie di intervento realizzate da piccole e medie imprese turistiche e enti “no profit” (paragrafo 1.5.1) nonché per le opere di urbanizzazione e di riqualificazione primaria e secondaria realizzate dai Comuni (paragrafo 1.5.2), le spese ammissibili sono le seguenti:

• lavori e opere edili compresi gli impianti tecnici; acquisto di terreni e immobili, connesso con la realizzazione degli interventi ammessi al finanziamento dal presente Programma annuale 2000, computato nella misura del 10% dell’investimento complessivo; forniture di arredi e attrezzature, comprese quelle di natura informatica; spese tecniche di progettazione/consulenza.

Per quanto concerne le tipologie di intervento finanziabili secondo i disposti del paragrafo 1.9, lettera A., B., C. e D. realizzate da piccole e medie imprese e organismi “no profit” aventi gestione di natura imprenditoriale, le spese sostenute, conformi a quelle sopra elencate, saranno ritenute ammissibili solo se i lavori risultano avviati successivamente alla presentazione della domanda di contributo e, pertanto, tali spese dovranno essere riferite al periodo successivo a tale domanda, in armonia con quanto stabilito dagli “Orientamenti in materia di aiuti di stato a finalità regionale” (98/C  74/06, pubblicata sulla G.U.C.E. 74/9 del 10/3/1998).

Per le opere di urbanizzazione e riqualificazione realizzate dai Comuni, invece, finanziabili secondo le modalità di cui al paragrafo 1.9, lettera E., le spese sostenute, conformi a quelle sopra elencate, saranno ritenute ammissibili solo se il relativo progetto preliminare (ai sensi della legge 109/94 e s.m.i.) risulterà approvato successivamente alla scadenza del termine entro cui devono essere presentate le domande di contributo da parte di piccole e medie imprese  e organismi “no profit” per gli interventi di cui al paragrafo 1.5.1.

1.11  Spese non ammissibili

Tutte quelle non comprese tra quelle ammissibili. In particolare:

• l’I.V.A.  che può essere recuperata, rimborsata o compensata in qualche modo dal beneficiario;

• le spese inerenti l’acquisto di attrezzature di “corredo” alla ricettività e alla ristorazione quali: tovaglie, biancheria varia, stoviglie, utensili e altri oggetti similari.

1.12  Piano finanziario

1.12.1

• Fondo regionale per la qualificazione dell’offerta turistica per l’anno 2000: Lire     40.000.000.000.=

• Riserva a favore degli Istituti di garanzia al credito: Lire  1.000.000.000.= (2,5% del Fondo).

• Riserva a favore dei Comuni per le opere di urbanizzazione e di riqualificazione primaria e secondaria:  Lire 1.000.000.000. (2,5% del Fondo).

• Quota rimanente a favore delle piccole e medie imprese e organismi “no profit” per gli  interventi turistico-ricettivi, ricreativi e i servizi turistici: Lire  38.000.000.000.=

1.12.2

L’articolazione della quota di Lire 38.000.000.000.= del “Fondo regionale per la qualificazione dell’offerta turistica” a favore delle piccole e medie imprese e organismi “no profit” per gli  interventi turistico-ricettivi, ricreativi e i servizi turistici è la seguente:

• a favore delle piccole e medie imprese (nonché organismi “no profit” per interventi a gestione imprenditoriale) per le iniziative definite e finanziabili secondo le modalità e le entità stabilite al paragrafo 1.9 lettere A. e B.: Lire  28.000.000.000;

• a favore degli organismi “no profit” e dei soggetti privati per le iniziative definite e finanziabili secondo le modalità e le entità stabilite al paragrafo 1.9 lettere C. e D.:

Lire 10.000.000.000.

Nel caso in cui gli interventi ritenuti ammissibili a contributo non esauriscano l’importo loro destinato dal Piano Finanziario e dalla sua articolazione sarà possibile procedere ad una diversa ripartizione delle risorse disponibili, al fine di ottimizzarne l’uso e  garantire il finanziamento del  numero massimo di interventi ammessi.

1.13  Indicatori fisici e di impatto

Ai fini della valutazione del presente Programma saranno utilizzati i seguenti indicatori:

• N° nuove attività ricettive create o potenziate.

• N° nuovi posti letto creati e riqualificati.

• N° interventi ricettivi di riuso del patrimonio immobiliare esistente.

• N° interventi ricettivi riguardanti dimore storiche.

• N° ristoranti creati e riqualificati.

• N° impianti turistico ricreativi nuovi e riqualificati.

• N° impianti di risalita nuovi e riqualificati.

• N° nuove attività turistiche ricettive create da giovani fino a 35 anni.

• N° nuovi posti di lavoro a regime.

• N° opere di urbanizzazione/riqualificazione.

2 a SEZIONE: Modalità di attuazione

Le modalità di attuazione qui di seguito descritte si riferiscono alle proposte progettuali appartenenti alle tipologie di intervento finanziabili indicate al paragrafo 1.5  della “1^ Sezione: Indirizzi e criteri” del  Programma annuale degli interventi 2000.

In particolare:

• I paragrafi 2.1 – 2.5  si riferiscono alle proposte di interventi turistico-ricettivi, ricreativi e servizi turistici, presentate dalle piccole e medie imprese turistiche e dagli organismi “no profit”;

• I paragrafi 2.6 – 2.7 si riferiscono agli interventi di urbanizzazione primaria e secondaria, proposti dai Comuni sedi degli interventi ricettivi, ammessi al finanziamento, realizzati dalle piccole e medie imprese e dagli organismi “no-profit”;

Per quanto concerne le agevolazioni che saranno attivate entro l’anno in corso a favore dei giovani, fino a 35 anni di età, che intendono avviare o potenziare attività turistiche svolte in proprio e che necessitano, ai fini del credito, dell’ottenimento di garanzie da parte degli istituti finanziari preposti, le relative modalità di attuazione saranno specificate una volta definita la convenzione tra la Regione Piemonte e detti istituti e pubblicizzate mediante avviso pubblico nonché altre forme adeguate di pubblicità, tali da garantire la massima diffusione dell’informazione agli interessati.

2 A) Interventi turistico-ricettivi, ricreativi e servizi turistici

2.1 Procedure di candidatura

Le candidature dovranno essere presentate mediante la predisposizione di un Dossier di candidatura da redigere, per ogni intervento proposto, secondo le modalità  di seguito descritte.

Nel caso in cui uno o più soggetti richiedenti ritengano che l’insieme delle loro proposte progettuali  presenti elementi di interrelazione e di integrazione tali da costituire un “Insieme organico di interventi”, i Dossier di candidatura relativi ai singoli interventi costituenti tale “Insieme”, potranno essere presentati unitariamente purché corredati della documentazione integrativa specificata nei  paragrafi successivi.

Il Dossier di candidatura dovrà essere presentato alla Regione Piemonte, Direzione Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica e Interventi comunitari in materia turistica, Via Magenta, 12 - 10128 TORINO entro i successivi 60 giorni dalla data di pubblicazione del presente Programma annuale degli interventi 2000 sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

In caso di invio del Dossier di candidatura a mezzo posta (esclusivamente mediante Raccomandata R.R.)  farà fede la data del timbro postale.

Copia della sola Domanda di finanziamento, di cui al successivo paragrafo 2.2.1, dovrà essere inviata, per conoscenza, anche ai Comuni sedi degli interventi per i quali si richiede il contributo, a mezzo posta ordinaria.

I documenti costituenti il Dossier di candidatura presentato alla Regione Piemonte dovranno risultare in regola con le norme vigenti in materia di imposta di bollo (D.M. 20/8/92).

La gestione dei contributi, una volta assegnati ai beneficiari, sarà demandata alla Finpiemonte S.p.A., Galleria San Federico, 54 - TORINO, ente strumentale della Regione Piemonte.

2.2 Dossier di candidatura

Il Dossier di candidatura relativo a ciascun intervento proposto dovrà essere presentato utilizzando la modulistica predisposta e comprenderà obbligatoriamente:

2.2.1 Domanda di finanziamento da parte del legale rappresentante dell’impresa, organismo “no profit”, soggetto proponente (in bollo).

2.2.2  Sintesi descrittiva del contesto

2.2.3  Relazione generale sull’intervento.

2.2.4  Progetto definitivo dell’intervento.

Nel caso in cui si tratti di un “Insieme organico di interventi” (paragrafo 2.1) il Dossier di candidatura comprenderà  anche  la “Sintesi descrittiva del contesto” riferita a tale Insieme, in aggiunta alla “Sintesi descrittiva” relativa a ciascun intervento.

N.B.

Per la domanda e la predisposizione del Dossier di Candidatura, dovrà essere utilizzata la modulistica predisposta allo scopo, in distribuzione gratuita presso la Direzione regionale Turismo, Sport, Parchi, Settore Offerta turistica, Via Magenta 12, Torino o reperibile attraverso il sito Internet www.regione.piemonte.it/turismo.

2.2.1 Domanda di finanziamento

La domanda di finanziamento dovrà contenere le seguenti informazioni:

• informazioni sul richiedente,

• denominazione dell’intervento;

• natura del richiedente;

• costo totale dell’intervento e contributo richiesto;

• localizzazione dell’intervento;

• tipologia dell’intervento;

• tipologia turistica;

• responsabile incaricato (se diverso dal titolare/ legale rappresentante);

• responsabile tecnico;

• informazioni aziendali e/o relative al richiedente;

• dichiarazione circa l’inizio dei lavori.

2.2.2 Sintesi descrittiva del contesto.

Il contenuto di tale documento, il cui limite massimo non dovrà superare le dieci cartelle, deve illustrare in modo dettagliato i seguenti aspetti:

• Punti di forza del contesto socio-economico e territoriale locale nonché, nel caso la proposta progettuale riguardi un’attività turistica già esistente, dell’azienda o della struttura interessata rispetto alla concorrenza locale e ai caratteri turistici peculiari della destinazione turistica in cui si colloca; in particolare si dovrà fare riferimento ai vantaggi competitivi di cui gode l’azienda o la struttura e alle sue potenzialità.

• Punti di debolezza del contesto socio-economico e  territoriale locale e dell’azienda o struttura turistica, se già esistente. La descrizione dovrà fare riferimento alla natura e alla rilevanza dei problemi e delle difficoltà esistenti nel contesto locale di riferimento e nell’azienda/struttura esistente  rispetto a tale contesto.

• Relazione tra la proposta progettuale avanzata e la  capacità di quest’ultima sia di influire in modo positivo sui problemi evidenziati, sia di ottimizzare la presenza dei vantaggi locali ai fini dell’investimento proposto.

Il documento è finalizzato a illustrare la coerenza degli obiettivi che si intendono raggiungere con l’iniziativa proposta rispetto alle potenzialità-opportunità e alle difficoltà-carenze del contesto locale e dell’azienda/struttura, se già esistente. Verranno privilegiate quelle iniziative che, meglio di altre, dimostreranno un’adeguata sostenibilità economica e la capacità di integrarsi con la propria realtà socio-economica e territoriale, favorendo l’occupazione e l’effetto moltiplicatore, la valorizzazione delle opportunità e l’attenuazione delle carenze della località in questione.

Nel caso in cui l’istanza presentata riguardi un “Insieme organico di interventi” (vedi par. 2.1)  dovrà essere predisposta, inoltre, una “Sintesi descrittiva del contesto” riferita a tale insieme, da redigere secondo lo schema sopra descritto, comprensiva di una “Premessa” illustrante le motivazioni in base alle quali si ritiene che l’Insieme degli interventi proposti presenti elementi di interrelazione, di integrazione e di organicità complessiva tali da influire positivamente sia sul contesto turistico locale, sia sugli stessi singoli interventi.

Tale “Premessa” dovrà evidenziare, inoltre, eventuali relazioni esistenti tra i soggetti proponenti i singoli interventi (ad esempio appartenenza ad uno stesso consorzio di operatori o ad una stessa associazione) nonché la presenza di sinergie con le iniziative pubbliche promosse a livello locale per la valorizzazione turistica dell’area.

(Nei casi in cui la domanda di finanziamento si limiti al solo acquisto di arredi e attrezzature è consentito di non descrivere quegli aspetti richiesti per la Sintesi descrittiva che non hanno relazione con  l’intervento in questione)

2.2.3  Relazione generale sull’intervento

La Relazione generale sull’intervento dovrà contenere una descrizione completa e articolata dell’intervento organizzata secondo l’ordine illustrato nei seguenti punti:

(nei casi in cui la domanda di finanziamento si limiti al solo acquisto di arredi e attrezzature è consentito di non compilare quei punti che non hanno relazione con  l’intervento in questione)

• premessa;

• descrizione degli obiettivi specifici dell’intervento rispetto agli obiettivi generali;

• previsione dei risultati attesi in coerenza con gli obiettivi generali;

• occupazione nella fase di realizzazione e gestione dell’intervento;

• discussione critica delle soluzioni adottate rispetto agli obiettivi;

• fasi di lavoro e descrizione delle attività programmate per la realizzazione dell’intervento;

• descrizione dei tempi (tabella dei tempi) suddivisa secondo le fasi di lavoro e le attività programmate;

• un capitolo dedicato agli aspetti finanziari contenente un bilancio finanziario dell’intervento suddiviso per fasi, per singole attività di pertinenza di ciascuna fase e per voci di costo concorrenti a formare il valore di ciascuna attività. Indicare inoltre il costo totale d’investimento, i valori - assoluti e percentuali - della quota di finanziamento richiesta alla Regione e della quota a carico del soggetto beneficiario (e delle eventuali articolazioni di quest’ultima);

• documentazione comprovante la capacità del soggetto proponente di sostenere la quota di spesa a proprio carico non coperta da contributo pubblico (copia autenticata dei bilanci d’esercizio degli ultimi due anni o, qualora si tratti di impresa di nuova costituzione, dichiarazioni di impegno, stato patrimoniale, eventuali dichiarazioni degli istituti di credito ecc.);

• descrizione delle modalità gestionali dell’intervento nella fase successiva alla realizzazione ( gestione diretta o tramite terzi ed eventuali forme contrattuali ipotizzate);

• piano finanziario (piano di ammortamento dell’investimento);

• piano di marketing e commerciale previsto per valorizzare l’investimento (obbligatorio solo per investimenti pari e superiori a Lire 3.000.000.000.= o.f.e.)

2.2.4 Progetto definitivo dell’intervento

Il progetto definitivo dell’intervento è costituito, nel caso di lavori e opere edili e impianti, dagli elaborati grafici e tecnici relativi a tali opere nonché da documentazione e informazioni tecnico-normative e urbanistico-amministrative.

(Per la redazione del progetto definitivo dovranno essere utilizzate le indicazioni contenute nella modulistica predisposta dalla Regione Piemonte, in distribuzione gratuita presso la Direzione regionale Turismo, Sport, Parchi, Settore Offerta turistica, Via Magenta 12, Torino o reperibile attraverso il sito Internet www.regione.piemonte.it/turismo).

Nel caso di acquisto di arredi e attrezzature il progetto definitivo si limita ai seguenti elaborati:

• materiale grafico illustrativo delle forniture;

• preventivo dettagliato dei costi (unitari e totali);

• eventuale altra documentazione di dettaglio.

N.B.

La Regione Piemonte, in relazione a quanto previsto per la predisposizione del Dossier di Candidatura, si riserva nel corso dell’iter di presentazione delle candidature, qualora risulti necessario, di specificare eventuali aspetti interpretativi connessi con la documentazione e le informazioni richieste, dandone comunicazione nelle forme previste nonché atte a garantire la massima diffusione e trasparenza.

2.3 Valutazione delle candidature e formulazione della graduatoria di idoneità

Le candidature presentate in attuazione del Programma annuale 2000 saranno oggetto:

2.3.1  di verifica sotto il profilo formale;

2.3.2  di valutazione di merito.

2.3.1 Le proposte progettuali presentate mediante la predisposizione dei Dossier di candidatura saranno esaminate preliminarmente sotto il profilo della correttezza formale ossia della conformità con quanto stabilito dal Programma annuale 2000 e dalle presenti modalità di attuazione per quanto concerne: tipologie di intervento ammissibili, beneficiari, completezza della documentazione richiesta, rispetto dei tempi.

I Dossier di Candidatura che a seguito della verifica preliminare risulteranno: presentati oltre il termine stabilito, non completi dei documenti e delle informazioni richieste (da fornire secondo la modulistica predisposta ),  il cui contenuto risulti incompatibile con le tipologie di intervento e con i beneficiari ritenuti ammissibili dal Programma annuale 2000 o, infine, i cui lavori siano iniziati prima della presentazione della domanda, saranno giudicati “non accettabili” e, pertanto, le relative proposte progettuali escluse dalla successiva fase di valutazione di merito e dalla ammissione al contributo.

2.3.2 La valutazione di merito delle proposte progettuali descritte nei  Dossier di candidatura, ai fini della selezione degli interventi da ritenere idonei e ammissibili al finanziamento in relazione alle risorse disponibili, sarà effettuata sulla base dei criteri e delle priorità indicate nel Programma annuale 2000 (rispettivamente paragrafi  1.6 e 1.7), mediante un metodo di valutazione “a punteggio”, che permetterà la formulazione di graduatorie aperte degli interventi idonei e ammissibili al finanziamento nonché di stabilire l’entità dei contributi  assegnabili in relazione alle risorse disponibili.

A parità di punteggio sarà preso in considerazione l’ordine temporale di presentazione dei Dossier di candidatura.

La graduatoria è approvata con provvedimento amministrativo non oltre 180 giorni dal termine di scadenza per la presentazione dei Dossier di Candidatura.

Con lo stesso provvedimento saranno altresì stabiliti i tempi  per l’avvio e la conclusione degli interventi nonché per la rendicontazione documentata delle spese sostenute.

Gli interventi dovranno comunque essere realizzati non oltre i  tre anni successivi alla data del provvedimento di ammissione al contributo, se non diversamente stabilito dallo stesso provvedimento per casi specifici e motivati. Eventuali proroghe del termine di fine lavori potranno essere concesse unicamente per motivi eccezionali e documentabili non dipendenti dalla volontà del beneficiario.

2.4 Realizzazione degli interventi, varianti, erogazione dei contributi.

2.4.1 Successivamente alla comunicazione da parte della Regione Piemonte, Direzione regionale Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica,  il legale rappresentante dell’intervento ammesso al finanziamento dovrà confermare formalmente l’accettazione del contributo e sottoscrivere un atto di impegno alla realizzazione e alla successiva gestione dello stesso secondo le modalità e i tempi stabiliti, pena la revoca del contributo assegnato.

2.4.2 La realizzazione dell’intervento dovrà essere conforme al progetto definitivo approvato e finanziato. Varianti sostanziali, o che comunque snaturino le finalità e i caratteri propri del progetto definitivo approvato, apportate in sede  esecutiva, comporteranno la revoca del provvedimento di ammissione al contributo dell’intervento.

In ogni caso, qualsiasi variante del progetto definitivo, che non ne modifichi l’impostazione originale, dovrà essere preventivamente sottoposta alla Regione Piemonte che si pronuncerà in merito entro 30 giorni; trascorso tale termine senza osservazioni o provvedimenti da parte della Regione la variante si intende accolta.

L’eventuale incremento del costo d’investimento totale dell’intervento, determinatosi a seguito di variante accolta dalla Regione, non potrà comportare un incremento del contributo inizialmente assegnato al momento dell’approvazione del progetto definitivo.

2.4.3 I contributi saranno liquidati secondo le seguenti modalità:

• 50% del contributo assegnato ad avvenuta dimostrazione, da parte del beneficiario, di aver sostenuto almeno il 50% della spesa ammessa a contributo;

• il restante 50% del contributo, o la relativa quota proporzionale spettante, sarà liquidata a avvenuta rendicontazione finale, da parte del beneficiario, della spesa totale effettivamente sostenuta, previa verifica della conformità dell’intervento realizzato con il progetto approvato. Tale quota potrà altresì essere erogata contemporaneamente alla prima, in forma di anticipo, quando richiesto, previa presentazione da parte del beneficiario di garanzia fideiussoria, assicurativa o bancaria rapportata all’ammontare della quota anticipata, a garanzia della completa realizzazione del progetto.  Nel caso di una rendicontazione finale inferiore alla spesa prevista ammessa a contributo, la fideiussione sottoscritta dal beneficiario dovrà garantire la restituzione della quota eccedente opportunamente rivalutata.

Nel caso in cui il soggetto beneficiario non rispetti i tempi di conclusione degli interventi, di cui al paragrafo 2.3.2, la Regione Piemonte, previa diffida notificata, potrà procedere alla revoca del contributo già assegnato e al recupero della parte già erogata, opportunamente rivalutata, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

In alternativa alle modalità sopra descritte, il contributo può essere erogato a fine lavori, in un’unica soluzione nonché rapportato alla spesa effettivamente sostenuta, previa verifica della conformità dell’intervento realizzato con il progetto approvato.

2.5 Vincoli, rinunce e revoche, divieto di cumulo.

2.5.1 Gli interventi realizzati con i contributi assegnati in base al presente Programma sono vincolate alla specifica destinazione d’uso o di attività per la durata di 10 anni.

2.5.2 Qualora intenda rinunciare al contributo, il beneficiario deve darne immediata comunicazione alla Regione Piemonte, Direzione Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica, Via Magenta, 12 - 10128 TORINO.

I beneficiari sono tenuti alla realizzazione del progetto approvato nei termini e secondo le modalità previste.

Il mancato rispetto dei termini e delle modalità di attuazione del progetto può determinare la revoca del contributo.

In caso di rinuncia o revoca del contributo il beneficiario dovrà provvedere a restituire alla Regione Piemonte le somme eventualmente già percepite a titolo di acconto, opportunamente rivalutate.

Il contributo assegnato non è cumulabile con altri contributi pubblici eventualmente disposti  per la realizzazione del progetto approvato se non nei limiti massimi permessi dalle norme comunitarie in materia.

2 B) Opere di urbanizzazione e di riqualificazione primaria e secondaria

2.6 Procedure di informazione ai Comuni

Successivamente all’approvazione della graduatoria degli interventi idonei e ammissibili al finanziamento e all’accettazione del contributo da parte dei beneficiari ammessi (paragrafi 2.3.2 e 2.4.1) la Regione Piemonte, Direzione regionale Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica e Interventi comunitari in materia turistica, entro 60 giorni dall’espletamento di dette procedure, comunicherà ai Comuni sedi di tali interventi l’avvenuto finanziamento di questi ultimi.

Con riferimento al finanziamento di tali interventi, i Comuni potranno presentare proposte progettuali inerenti opere di urbanizzazione e di riqualificazione primaria e secondaria, coerenti con il principio di sostenibilità nello sviluppo dell’offerta turistica locale e funzionali con gli interventi turistici finanziati sul proprio territorio (si veda paragrafo 1.5.2, 1^ Sezione).

Saranno proponibili unicamente opere il cui progetto preliminare (ex L. 109/94 e s.m.i.) sia stato approvato successivamente alla  scadenza del termine di presentazione dei relativi Dossier di candidatura relativi agli interventi turistici di cui al paragrafo 2.1.

Entro i successivi 60 giorni dalla comunicazione della Regione  di cui sopra, i Comuni potranno presentare le proposte progettuali relative ad opere di urbanizzazione e di riqualificazione primaria e secondaria sulla base delle modalità definite e contenute in detta comunicazione.

Le proposte progettuali saranno valutate dalla Regione Piemonte secondo i criteri e le priorità stabilite rispettivamente ai paragrafi 1.6.2  e 1.7.2. della “1 a Sezione: Indirizzi e criteri” del Programma annuale degli interventi 2000, mediante  l’applicazione di un metodo “a punteggio” (descritto nell’ambito della citata comunicazione) che permetterà la formulazione di una graduatoria aperta degli interventi idonei e ammissibili al finanziamento nonché di stabilire l’entità del contributo assegnabile in relazione alle risorse disponibili. In ogni caso, l’entità del contributo massimo concedibile è quello stabilito al paragrafo 1.9. lettera E. della “1^ Sezione: Indirizzi e criteri” del Programma annuale degli interventi 2000.

A parità di punteggio sarà preso in considerazione l’ordine temporale di presentazione delle domande.

La graduatoria è approvata con provvedimento amministrativo non oltre 180 giorni dal termine di presentazione delle domande.

Con lo stesso provvedimento saranno altresì stabiliti i termini per la presentazione del progetto esecutivo dell’opera ammessa a finanziamento, per l’avvio e la conclusione degli interventi nonché per la rendicontazione documentata delle spese sostenute.

2.7  Progetto esecutivo, erogazione dei contributi, varianti, rinunce e revoche.

2.7.1 Successivamente alla comunicazione da parte della Regione Piemonte, Direzione Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica, dell’ammissione al contributo, l’Amministrazione comunale beneficiaria dovrà confermare formalmente l’accettazione del contributo e sottoscrivere un atto di impegno alla realizzazione del progetto approvato secondo le modalità e i tempi stabiliti, pena la revoca del contributo assegnato.

2.7.2 Il Comune beneficiario del contributo dovrà definire e presentare alla Regione Piemonte, Direzione Turismo, Sport, Parchi, il progetto esecutivo nel rispetto dei termini assegnati, corredandolo della documentazione richiesta e attenendosi altresì a eventuali prescrizioni stabilite al momento dell’ammissione al contributo.

La congruenza tra il progetto presentato ai fini dell’ammissione al contributo e il progetto esecutivo presentato, è verificata dagli uffici competenti della Direzione regionale Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica.

Varianti sostanziali, o che comunque snaturino le finalità e i caratteri propri del progetto ritenuto ammissibile, apportate in sede di progetto esecutivo, potranno comportare la revoca del provvedimento di ammissione al contributo dell’intervento.

L’eventuale incremento del costo d’investimento totale dell’intervento, determinatosi a seguito della definizione del progetto esecutivo, non potrà comportare un incremento del contributo ammesso al momento dell’approvazione del progetto.

2.7.3  I contributi  sono liquidati secondo le seguenti modalità:

• 50% del contributo assegnato ad avvenuta dimostrazione dell’inizio dei lavori;

• il restante 50% del contributo, o la relativa quota proporzionale spettante, sarà liquidato a avvenuta rendicontazione finale, da parte del Comune beneficiario, della spesa totale effettivamente sostenuta, previa verifica della conformità dell’intervento realizzato con il progetto esecutivo.

In alternativa a tale modalità il contributo può essere erogato a fine lavori, in un’unica soluzione nonché rapportato alla spesa effettivamente sostenuta, previa verifica della conformità dell’intervento realizzato con il progetto esecutivo finanziato.

Qualora intenda rinunciare al contributo, il Comune beneficiario deve darne immediata comunicazione alla Regione Piemonte, Direzione Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica.

2.7.4  Il  Comune beneficiario deve preventivamente sottoporre alla Regione Piemonte, Direzione Turismo, Sport, Parchi - Settore Offerta turistica qualsiasi variante del progetto esecutivo introdotta successivamente alla sua presentazione; trascorsi 30 giorni da tale presentazione senza osservazioni o provvedimenti da parte della Regione  la variante si intende accolta.

In ogni caso dette varianti non devono modificare l’impostazione originale del progetto e, trattandosi di opere pubbliche, non possono comunque superare i limiti stabiliti dalle norme che regolano tali lavori.

L’eventuale incremento del costo di investimento ammesso a contributo, determinatosi a seguito di variante nei limiti e per i casi consentiti dalle norme vigenti in materia di OO.PP, non potrà comportare, in ogni caso, un incremento del contributo inizialmente assegnato.

2.7.5  I Comuni beneficiari sono tenuti alla realizzazione del progetto esecutivo nei termini e secondo le modalità previste.

Il mancato rispetto dei termini e delle modalità di attuazione del progetto può determinare la revoca del contributo.

In caso di rinuncia, o revoca, del contributo il Comune beneficiario dovrà provvedere a restituire alla Regione le somme eventualmente  già percepite a titolo di acconto.

A pagina 46 del presente Bollettino Ufficiale è pubblicata la Determinazione dirigenziale 7 febbraio 2000, n. 17, Codice 21 relativa alla modulistica costituente il Dossier di candidatura per la presentazione delle domande di contributo (ndr)



Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 33 - 29305

Attuazione per l’anno 2000 del Programma regionale “Agricoltura e Qualita’” di realizzazione del Programma Interregionale Cofinanziato (PIC). Misura I azione 4 promozione e sostegno all’avviamento degli organismi di controllo

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

Viene attuato per l’anno 2000 il Programma regionale “Agricoltura e Qualità” di realizzazione del Programma Interregionale Cofinanziato (P.I.C.), Misura I, azione 4, approvato con D.G.R. n. 121 - 26115 del 23 novembre 1998 e modificato con D.G.R. n. 4-28680 del 23 novembre 1999 secondo quanto in appresso indicato:

1) le domande dovranno essere presentate dal 1/03/2000 al 30/03/2000 presso la Regione Piemonte - Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca - Direzione 11 - Settore Tutela e Valorizzazione dei Prodotti Agricoli - Corso Stati Uniti n. 21 - 10128 Torino, con la modulistica stabilita dalla medesima Direzione;

2) nel caso di insufficiente disponibilità finanziaria verrà accordata priorità, nell’ordine, agli organismi di controllo ed ai Consorzi associati, rettificando così l’errore materiale descritto in premessa di cui alla D.G.R. n. 4-28680 del 23.4.99.

Per ogni singolo beneficiario potrà essere approvato un programma di durata massima quinquennale.

(omissis)



Deliberazione della Giunta Regionale 7 febbraio 2000, n. 36 - 29308

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di Alessandria (AL). Approvazione del Piano Regolatore Generale Comunale

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

ART. 1

Di approvare, ai sensi dell’art. 15 della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modificazioni, il Piano Regolatore Generale del Comune di Alessandria (AL), adottato e successivamente modificato ed integrato con deliberazioni consiliari n. 70 bis in data 13 e 14 marzo 1990, n. 85 in data 21.5.1991, n. 8 in data 26.1.1999 e n.60 in data 30.8.1999, subordinatamente all’introduzione “ex officio”, negli elaborati di Piano delle ulteriori modifiche specificatamente riportate nell’allegato documento “A” in data 29.12.1999, che costituisce parte integrante del presente atto deliberativo, fatte comunque salve le prescrizioni del D.L. 30.4.1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” e del relativo Regolamento approvato con D.P.R. 16.12.1992 n. 495 e successive modificazioni.

ART. 2

La documentazione costituente, nella forma definitiva, il Piano Regolatore Generale del Comune di Alessandria, debitamente vistata, si compone di:

Atti Amministrativi

di adozione e successive modificazioni del P.R.G.C. in argomento

- D.C. n.70bis in data 13 e 14.03.1990,esecutiva ai sensi di legge

- D.C. n.85 in data 21.05.1991, esecutiva ai sensi di legge

- D.C. n. 8 in data 26.01.1999, esecutiva ai sensi di legge

- D.C. n.60 in data 30.08.1999, esecutiva ai sensi di legge

Atti Tecnici

* Elab. -Relazione illustrativa

* Elab. -Relazione illustrativa: Allegato. Caratteri quantitativi e qualitativi del Piano. Volume I.

* Elab. -Relazione illustrativa: Allegato. Caratteri quantitativi e qualitativi del Piano. Volume II.

* Tav. - Dotazione di infrastrutture del territorio comunale A, in scala 1:10.000.

* Tav. - Dotazione di infrastrutture del territorio comunale B, in scala 1:10.000.

* Tav. - Dotazione di infrastrutture del territorio comunale C, in scala 1:10.000.

* Tav. - Dotazione di infrastrutture del territorio comunale D, in scala 1:10.000.

* Tav. - Dotazione di infrastrutture del territorio comunale E, in scala 1:10.000.

* Tav. - Dotazione di infrastrutture del territorio comunale F, in scala 1:10.000.

* Elab. -Norme di Attuazione

* Elab. All. 1 -Norme di Attuazione. Tipi e modalità d’intervento nell’area centrale.

* Tav. All. 2/1 -Norme di Attuazione. Carta di sintesi delle classi di pericolosità geomorfologica, in scala 1:10000.

* Tav. All. 2/2 -Norme di Attuazione. Carta di sintesi delle classi di pericolosità geomorfologica, in scala 1:10000.

* Tav. All. 2/3 -Norme di Attuazione. Carta di sintesi delle classi di pericolosità geomorfologica, in scala 1:10000.

* Tav. All. 2/4 -Norme di Attuazione. Carta di sintesi delle classi di pericolosità geomorfologica, in scala 1:10000.

* Tav. All. 2/5 -Norme di Attuazione. Carta di sintesi delle classi di pericolosità geomorfologica, in scala 1:10000.

* Tav. All. 2/6 -Norme di Attuazione. Carta di sintesi delle classi di pericolosità geomorfologica, in scala 1:10000.

* Elab. -Scheda quantitativa dei dati urbani

* Elab. -Rielaborazione parziale del PRG ‘90 - Analisi e studi dell’area denominata “Settore 5" - isolati dal n. 38 al n. 56.

* Elab. -Rielaborazione parziale del PRG ‘90 - Analisi e studi dell’area denominata “Settore 5" - isolati dal n. 57 al n. 81.

* Elab. -Rielaborazione parziale del PRG ‘90 - Analisi

e studi dell’area denominata “Settore 5" - isolati dal n. 82 al , n. 13.

* Elab. - Allegato alla deliberazione di approvazione

delle Controdeduzioni alle osservazioni e proposte al progetto

preliminare del “P.R.G.C. 1990" (deliberazione del consiglio

comunale n. 43, in data 19 maggio 1997).

* Tav. 1 - Sintesi del PRGC e delle fasce marginali dei

Comuni contermini, in scala 1:25.000.

* Tav. 2a - Viabilità, in scala 1:20.000

* Tav. 2b - Schema d’insieme, in scala 1:20.000.

* Tav. 3 - Destinazioni d’uso del suolo A, in scala 1:5.000.

* Tav. 3 - Destinazioni d’uso del suolo B, in scala 1:5.000.

* Tav. 3 - Destinazioni d’uso del suolo C, in scala 1:5.000.

* Tav. 3 - Destinazioni d’uso del suolo D, in scala 1:5.000.

* Tav. 3 - Destinazioni d’uso del suolo E, in scala 1:5.000.

* Tav. 3 - Destinazioni d’uso del suolo F, in scala 1:5.000.

* Tav. 3 - Destinazioni d’uso del suolo G, in scala 1:5.000.

* Tav. 3 - Destinazioni d’uso del suolo H, in scala 1:5.000.

* Tav. 3 - Destinazioni d’uso del suolo I, in scala 1:5.000.

* Tav. 3 - Destinazioni d’uso del suolo L, in scala 1:5.000.

* Tav. 3 - Destinazioni d’uso del suolo M, in scala 1:5.000.

* Tav. 3 - Destinazioni d’uso del suolo N, in scala 1:5.000.

* Tav. 3 - Destinazioni d’uso del suolo O, in scala 1:5.000.

* Tav. 3 - Destinazioni d’uso del suolo P, in scala 1:5.000.

* Tav. 3 - Destinazioni d’uso del suolo Q, in scala 1:5.000.

* Tav. 3 - Destinazioni d’uso del suolo R, in scala 1:5.000.

* Tav. 3 - Destinazioni d’uso del suolo S, in scala 1:5.000.

* Tav. 3 - Destinazioni d’uso del suolo T, in scala 1:5.000.

* Tav. 3 - Destinazioni d’uso del suolo U, in scala 1:5.000.

* Tav. 3 - Destinazioni d’uso del suolo V, in scala 1:5.000.

* Tav. 3 - Destinazioni d’uso del suolo Z, in scala 1:5.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 1, in scala 1:2.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 2, in scala 1:2.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 3, in scala 1:2.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 4, in scala 1:2.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 5, in scala 1:2.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 6, in scala 1:2.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 7, in scala 1:2.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 8, in scala 1:2.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 9, in scala 1:2.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 10,in scala 1:2.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 11,in scala 1:2.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 12,in scala 1:2.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 13,in scala 1:2.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 14,in scala 1:2.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 15,in scala 1:2.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 16,in scala 1:2.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 17,in scala 1:2.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 18,in scala 1:2.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 19,in scala 1:2.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 20,in scala 1:2.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 21,in scala 1:2.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 22,in scala 1:2.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 23,in scala 1:2.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 24,in scala 1:2.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 25,in scala 1:2.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 26,in scala 1:2.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 27,in scala 1:2.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 28,in scala 1:2.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 29,in scala 1:2.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 30,in scala 1:2.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 31,in scala 1:2.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 32,in scala 1:2.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 33,in scala 1:2.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 34,in scala 1:2.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 35,in scala 1:2.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 36,in scala 1:2.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 37,in scala 1:2.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 38,in scala 1:2.000.

* Tav. 4 - Destinazione d’uso del suolo 39,in scala 1:2.000.

* Tav. 2b - Schema d’insieme. Indiv. delle osservazioni,in scala 1:20.000

* Tav. 2b - Schema d’insieme. Indiv. delle osservazioni giunte fuori termine, in scala 1:20.000.

* Tav. 3 - Destinazioni d’uso del suolo B. Indiv. delle osservazioni, in scala 1:5.000.

* Tav. 3 - Destinazioni d’uso del suolo E. Indiv. delle osservazioni, in scala 1:5000.

* Tav. 3 - Destinazioni d’uso del suolo F. Indiv. delle osservazioni, in scala 1:5000.

* Tav. 3 - Destinazioni d’uso del suolo H. Indiv. delle osservazioni, in scala 1:5000.

* Tav. 3 - Destinazioni d’uso del suolo M. Indiv. delle osservazioni, in scala 1:5000.

* Tav. 3 - Destinazioni d’uso del suolo P. Indiv. delle osservazioni, in scala 1:5000.

* Tav. 3 - Destinazioni d’uso del suolo Q. Indiv. delle osservazioni, in scala 1:5000.

* Tav. 3 - Destinazioni d’uso del suolo U. Indiv. delle osservazioni, in scala 1:5000.

* Tav. 3 - Destinazioni d’uso del suolo V. Indiv. delle osservazioni, in scala 1:5000.

* Tav. 3 - Destinazioni d’uso del suolo Z. Indiv. delle osservazioni, in scala 1:5000.

* Tav. 4 - Destinazioni d’uso del suolo 1. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000

* Tav. 4 - Destinazioni d’uso del suolo 2. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000

* Tav. 4 - Destinazioni d’uso del suolo 3. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000

* Tav. 4 - Destinazioni d’uso del suolo 4. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000

* Tav. 4 - Destinazioni d’uso del suolo 5. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000

* Tav. 4 - Destinazioni d’uso del suolo 6. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000

* Tav. 4 - Destinazioni d’uso del suolo 8. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000

* Tav. 4 - Destinazioni d’uso del suolo 9. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000

* Tav. 4 - Destinazioni d’uso del suolo 10. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000

* Tav. 4 - Destinazioni d’uso del suolo 11. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000

* Tav. 4 - Destinazioni d’uso del suolo 12. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000

* Tav. 4 - Destinazioni d’uso del suolo 13. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000

* Tav. 4 - Destinazioni d’uso del suolo 14. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000

* Tav. 4 - Destinazioni d’uso del suolo 15. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000

* Tav. 4 - Destinazioni d’uso del suolo 16. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000

* Tav. 4 - Destinazioni d’uso del suolo 17. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000

* Tav. 4 - Destinazioni d’uso del suolo 18. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000

* Tav. 4 - Destinazioni d’uso del suolo 19. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000

* Tav. 4 - Destinazioni d’uso del suolo 20. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000

* Tav. 4 - Destinazioni d’uso del suolo 21. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000

* Tav. 4 - Destinazioni d’uso del suolo 22. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000

* Tav. 4 - Destinazioni d’uso del suolo 23. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000

* Tav. 4 - Destinazioni d’uso del suolo 24. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000

* Tav. 4 - Destinazioni d’uso del suolo 25. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000

* Tav. 4 - Destinazioni d’uso del suolo 26. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000

* Tav. 4 - Destinazioni d’uso del suolo 27. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000

* Tav. 4 - Destinazioni d’uso del suolo 28. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000

* Tav. 4 - Destinazioni d’uso del suolo 29. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000

* Tav. 4 - Destinazioni d’uso del suolo 30. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000

* Tav. 4 - Destinazioni d’uso del suolo 32. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000

* Tav. 4 - Destinazioni d’uso del suolo 33. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000

* Tav. 4 - Destinazioni d’uso del suolo 34. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000

* Tav. 4 - Destinazioni d’uso del suolo 35. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000

* Tav. 4 - Destinazioni d’uso del suolo 36. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000

* Tav. 4 - Destinazioni d’uso del suolo 37. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000

* Tav. 4 - Destinazioni d’uso del suolo 38. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000

* Tav. 4 - Destinazioni d’uso del suolo 39. Local. delle osservazioni, in scala 1:2000

* Elab. - Integrazione dati e rielaborazione dell’Allegato al PRG ‘90 alla luce del Piano Stralcio delle Fasce Fluviali dell’Autorità di Bacino del fiume Po.

* Tav. All. 1a - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta geolitologica area pianura, in scala 1:20.000.

* Tav. All. 1b - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta geolitologica area collina, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 2a - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’idrografia superficiale area di pianura, in scala 1:20.000.

* Tav. All.2b - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’idrografia superficiale dell’area collinare, in scala 1:10.000.

* Tav. All. 3a1 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta delle pendenze dell’area pianeggiante, in scala 1:10.000.

* Tav. All. 3a2 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta delle pendenze dell’area pianeggiante, in scala 1:10.000.

* Tav. All. 3a3 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta delle pendenze dell’area pianeggiante, in scala 1:10.000.

* Tav. All. 3a4 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta delle pendenze dell’area pianeggiante, in scala 1:10.000.

* Tav. All. 3a5 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta delle pendenze dell’area pianeggiante, in scala 1:10.000.

* Tav. All. 3a6 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta delle pendenze dell’area pianeggiante, in scala 1:10.000.

* Tav. All. 3b - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta delle pendenze dell’area collinare, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 4.1 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’uso del suolo con particolare riferimento agli usi agrari e forestali, in scala 1:10.000.

* Tav. All. 4.2 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’uso del suolo con particolare riferimento agli usi agrari e forestali, in scala 1:10.000.

* Tav. All. 4.3 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’uso del suolo con particolare riferimento agli usi agrari e forestali, in scala 1:10.000.

* Tav. All. 4.4 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’uso del suolo con particolare riferimento agli usi agrari e forestali, in scala 1:10.000.

* Tav. All. 4.5 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’uso del suolo con particolare riferimento agli usi agrari e forestali, in scala 1:10.000.

* Tav. All. 4.6 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’uso del suolo con particolare riferimento agli usi agrari e forestali, in scala 1:10.000.

* Tav. All. 5.1 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta geomorfologica, in scala 1:10.000.

* Tav. All. 5.2 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta geomorfologica, in scala 1:10.000.

* Tav. All. 5.3 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta geomorfologica, in scala 1:10.000.

* Tav. All. 5.4 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta geomorfologica, in scala 1:10.000.

* Tav. All. 5.5 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta geomorfologica, in scala 1:10.000.

* Tav. All. 5.6 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta geomorfologica, in scala 1:10.000.

* Tav. All. 6 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta delle componenti fisico-territoriale area di collina, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 7a - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta della dinamica dell’esondazione , in scala 1:20.000.

* Tav. All. 7b - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta della dinamica dell’esondazione , in scala 1:20.000.

* Tav. All. 7c - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta della dinamica dell’esondazione , in scala 1:20.000.

* Tav. All. 7d - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta della dinamica dell’esondazione , in scala 1:20.000.

* Tav. All. 8a - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dei dissesti spondali e delle disfunzioni del reticolo idrografico, in scala 1:10.000.

* Tav. All. 8b - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dei dissesti spondali e delle disfunzioni del reticolo idrografico, in scala 1:10.000.

* Tav. All. 9 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno, in scala 1:20.000.

* Tav. All. 10 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta delle aree con soggiacenza della falda (5m, in scala 1:20.000.

* Tav. All. 11.1 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta delle fasce di rispetto dei corsi d’acqua, in scala 1:10.000.

* Tav. All. 11.2 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta delle fasce di rispetto dei corsi d’acqua, in scala 1:10.000.

* Tav. All. 11.3 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta delle fasce di rispetto dei corsi d’acqua, in scala 1:10.000.

* Tav. All. 11.4 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta delle fasce di rispetto dei corsi d’acqua, in scala 1:10.000.

* Tav. All. 11.5 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta delle fasce di rispetto dei corsi d’acqua, in scala 1:10.000.

* Tav. All. 11.6 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta delle fasce di rispetto dei corsi d’acqua, in scala 1:10.000.

* Tav. All. 12.a - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta di zonizzazione geotecnica area di pianura, in scala 1:20.000.

* Tav. All. 12.b - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta di zonizzazione geotecnica area di collina, in scala 1:10.000.

* Tav. All. 13 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta delle fasce fluviali (Piano Stralcio FF), in scala 1:25.000.

* Tav. All. 14.1 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:5.000.

* Tav. All. 14.2 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:5.000.

* Tav. All. 14.3 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:5.000.

* Tav. All. 14.4 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:5.000.

* Tav. All. 14.5 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:5.000.

* Tav. All. 14.6 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:5.000.

* Tav. All. 14.7 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:5.000.

* Tav. All. 14.8 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:5.000.

* Tav. All. 14.9 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:5.000.

* Tav. All. 14.10 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:5.000.

* Tav. All. 14.11 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:5.000.

* Tav. All. 14.12 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:5.000.

* Tav. All. 14.13 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:5.000.

* Tav. All. 14.14 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:5.000.

* Tav. All. 14.15 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:5.000.

* Tav. All. 14.16 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:5.000.

* Tav. All. 14.17 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:5.000.

* Tav. All. 14.18 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:5.000.

* Tav. All. 14.19 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:5.000.

* Tav. All. 14.20 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:5.000.

* Tav. All. 14.21 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:5.000.

* Tav.All.14b 0/7 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav.All.14b B-C7-8 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b C-D9 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b D7 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b D8 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b E4 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b E5 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14bE7 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b E8 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b F1 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b F2 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b F4 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b F5 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b F6 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b F7 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b F8 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b G1 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b G2 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b G4 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b G5 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b G6 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b G7 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b G8 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b H 2-3 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b H 3-4 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b H6 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b H7 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b I 7-8 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b L 5-6 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b L 7-8 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b L 8-9 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b M 5-6 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b M 7-8 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b M 8-9 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b M 9-10 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b M-N 4-5 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b N 8-9 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b N-0 4-5 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b N-0 9-10 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b O-P 9-10 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b P6 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b P7 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 14b P8 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Carta dell’edificabilità , in scala 1:2.000.

* Tav. All. 15 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Ubicazione aree di particolare interesse urbanistico, in scala 1:20.000.

* Tav. All. 16 - Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al PRGC 90 - “Indagine sulle caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio comunale di Alessandria” a seguito dell’evento alluvionale del Novembre 94. Schede tecniche aree di particolare interesse urbanistico.

* Elab. - Relazione geologica ed idrogeologica di completamento all’Allegato al P.R.G. 90 del Comune di Alessandria ai sensi della circolare del Presidente della G.R. dell’8.5.96 n. 7/LAP.

* Tav. All. 1 - Carta idrogeologica, in scala 1:20.000.

* Tav. All. 2 - 1 - Carta geomorfologica e dell’idrografia superficiale dell’area di pianura, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 2 - 2 - Carta geomorfologica e dell’idrografia superficiale dell’area di pianura, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 2 - 3 - Carta geomorfologica e dell’idrografia superficiale dell’area di pianura, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 2 - 4 - Carta geomorfologica e dell’idrografia superficiale dell’area di pianura, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 2 - 5 - Carta geomorfologica e dell’idrografia superficiale dell’area di pianura, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 2 - 6 - Carta geomorfologica e dell’idrografia superficiale dell’area di pianura, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 2 - 7 - Carta geomorfologica e dell’idrografia superficiale dell’area di pianura, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 2 - 8 - Carta geomorfologica e dell’idrografia superficiale dell’area di pianura, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 2 - 9 - Carta geomorfologica e dell’idrografia superficiale dell’area di pianura, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 2 - 10 - Carta geomorfologica e dell’idrografia superficiale dell’area di pianura, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 2 - 11 - Carta geomorfologica e dell’idrografia superficiale dell’area di pianura, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 2 - 12 - Carta geomorfologica e dell’idrografia superficiale dell’area di pianura, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 2 - 13 - Carta geomorfologica e dell’idrografia superficiale dell’area di pianura, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 2 - 14 - Carta geomorfologica e dell’idrografia superficiale dell’area di pianura, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 2 - 15 - Carta geomorfologica e dell’idrografia superficiale dell’area di pianura, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 2 - 16 - Carta geomorfologica e dell’idrografia superficiale dell’area di pianura, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 2 - 17 - Carta geomorfologica e dell’idrografia superficiale dell’area di pianura, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 2 - 18 - Carta geomorfologica e dell’idrografia superficiale dell’area di pianura, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 2 - 19 - Carta geomorfologica e dell’idrografia superficiale dell’area di pianura, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 2 - 20 - Carta geomorfologica e dell’idrografia superficiale dell’area di pianura, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 2 - 21 - Carta geomorfologica e dell’idrografia superficiale dell’area di pianura, in scala 1:5.000.

* Elab. All. 3 - Cronogramma degli eventi alluvionali accaduti dal 1300 nel Comune di Alessandria con indicazione dei danni e dei luoghi.

* Tav. All. 4 - 1 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 4 - 2 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 4 - 3 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 4 - 4 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 4 - 5 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 4 - 6 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 4 - 7 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 4 - 8 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 4 - 9 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 4 - 10 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 4 - 11 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 4 - 12 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 4 - 13 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 4 - 14 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 4 - 15 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 4 - 16 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 4 - 17 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 4 - 18 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 4 - 19 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 4 - 20 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 4 - 21 - Carta delle aree esondabili con diversi tempi di ritorno e delle unità territoriali, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 5 Tav. 1 - Carta dell’edificabilità, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 5 Tav. 2 - Carta dell’edificabilità, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 5 Tav. 3 - Carta dell’edificabilità, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 5 Tav. 4 - Carta dell’edificabilità, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 5 Tav. 5 - Carta dell’edificabilità, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 5 Tav. 6 - Carta dell’edificabilità, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 5 Tav. 7 - Carta dell’edificabilità, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 5 Tav. 8 - Carta dell’edificabilità, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 5 Tav. 9 - Carta dell’edificabilità, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 5 Tav. 10 - Carta dell’edificabilità, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 5 Tav. 11 - Carta dell’edificabilità, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 5 Tav. 12 - Carta dell’edificabilità, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 5 Tav. 13 - Carta dell’edificabilità, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 5 Tav. 14 - Carta dell’edificabilità, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 5 Tav. 15 - Carta dell’edificabilità, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 5 Tav. 16 - Carta dell’edificabilità, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 5 Tav. 17 - Carta dell’edificabilità, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 5 Tav. 18 - Carta dell’edificabilità, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 5 Tav. 19 - Carta dell’edificabilità, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 5 Tav. 20 - Carta dell’edificabilità, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 5 Tav. 21 - Carta dell’edificabilità, in scala 1:5.000.

* Tav. All. 6 Tav. 1 - Carta di sintesi delle classi di pericolosità geomorfologica, in scala 1:10.000.

* Tav. All. 6 Tav. 2 - Carta di sintesi delle classi di pericolosità geomorfologica, in scala 1:10.000.

* Tav. All. 6 Tav. 3 - Carta di sintesi delle classi di pericolosità geomorfologica, in scala 1:10.000.

* Tav. All. 6 Tav. 4 - Carta di sintesi delle classi di pericolosità geomorfologica, in scala 1:10.000.

* Tav. All. 6 Tav. 5 - Carta di sintesi delle classi di pericolosità geomorfologica, in scala 1:10.000.

* Tav. All. 6 Tav. 6 - Carta di sintesi delle classi di pericolosità geomorfologica, in scala 1:10.000.

* Elab. 2.1 -"Stato di fatto degli insediamenti esistenti: 1 - Centro".

* Elab. 2.2 -"Stato di fatto degli insediamenti esistenti: 2 - Pista, 3 - Europa, 4 - Orti, 5 - Galimberti".

* Elab. 2.3 -"Stato di fatto degli insediamenti esistenti: 6 - Cristo, 7 - Norberto Rosa, 8 - Spinetta Marengo.

* Elab. 2.4 -"Stato di fatto degli insediamenti esistenti: 9 - Valmadonna, 10 - Borgo Cittadella, 11 - Cabanette, 12 - Cantalupo, 13 - Casalbagliano, 14 - Cascinagrossa, 15 - Castelceriolo, 16 - Litta Parodi".

* Elab. 2.5 -"Stato di fatto degli insediamenti esistenti: 17 - Lobbi, 18 - Mandrogne, 19 - San Giuliano Nuovo, 20 - San Giuliano Vecchio, 21- San Michele, 22 - Valle San Bartolomeo, 23 - Villa del Foro - Valori complessivi".

* Elab. 3.1 -"Indagine sugli edifici di interesse storico artistico - Immobili di interesse Storico-Artistico".

* Elab. 3.2 -"Indagine sugli edifici di interesse storico-artistico - Studio sull’area centrale" - fascicoli 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8.

* Elab. 3.3. -"Indagine sugli edifici di interesse storico-artistico - Strutture agricole";

* Elab. 4 -"Indagine sulle condizioni abitative".

* Elab. 5.1 -"Dotazione di attrezzature e di servizi pubblici 1 - Centro, 2 - Pista, 3 - Europa".

* Elab. 5.2 -"Dotazione di attrezzature e di servizi pubblici 4 - Orti, 5 - Galimberti, 6 - Cristo, 7 - Norberto Rosa, 8 - Spinetta Marengo, 9 - Valmadonna".

* Elab. 5.3 -"Dotazioni di attrezzature e di servizi pubblici 10 - Borgo Cittadella, 11 - Cabanette, 12 - Cantalupo, 13 - Casalbagliano, 14 - Cascinagrossa, 15 - Castelceriolo, 16 - Litta Parodi".

* Elab. 5.4. -"Dotazione di attrezzature e di servizi pubblici 17 - Lobbi, 18 - Mandrogne, 19 - San Giuliano Nuovo, 20 - San Giuliano Vecchio, 21 - San Michele, 22 - Valle San Bartolomeo, 23 - Villa del Foro - Valori complessivi".

* Elab. 6.1 -"Indagine sulla struttura insediativa delle attività economiche: Attività produttive".

* Elab. 6.2 -"Indagine sulla struttura insediativa delle attività economiche. Attività di servizio".

* Elab. 7 -"Indagine, studi e progetti per il traffico e la viabilità" e relativi allegati grafici.

(omissis)

Allegato

Modifiche da introdurre “ex officio” ai sensi del comma 11, art. 15 della L.R. 56/77 e s.m.i.

Al testo delle norme di attuazione:

art. 5 -  Al punto 6, lettera e), il periodo che va da: “purché” compreso, fino al punto al termine della lettera, è stralciato e sostituito dal seguente: “purché legati da vincolo pertinenziale alle abitazioni esistenti o previste sul lotto.”

Al punto 9, l’aggettivo: “pubbliche” è eliminato dal titolo. Il testo adottato è inoltre stralciato dall’inizio fino a: “Sono fatti salve comunque ....” escluso e sostituito dal seguente: “Premesso che per le aree esterne ai centri abitati le distanze dalle strade sono costituite dalle fasce di rispetto stradale rappresentate sulle tavole del P.R.G. in scala 1:5000, limitatamente alle aree destinate alla nuova edificazione a qualsiasi destinazione presenti all’interno del centro abitato, le distanze minime tra fabbricati tra i quali siano interposte strade destinate al traffico dei veicoli (con esclusione della viabilità a fondo cieco al servizio di singoli edifici o di insediamenti) debbono corrispondere alla larghezza della sede stradale maggiorata delle distanze contenute all’art. 9 del D.M. 2 aprile 1968 n. 1444, vale a dire:

- ml. 5, 00 per lato per strade di larghezza inferiore a ml. 7

- ml. 7,50 per lato per strade di larghezza compresa tra ml. 7 e ml. 15

- ml. 10,00 per lato per strade di larghezza superiore a ml. 15".

Al capoverso successivo, il testo dopo le parole: “.... gli allineamenti esistenti e/o” s’intende sostituito dal seguente: “indicati come tali sulle tavole di P.R.G. e nell’allegato 1 ”Tipi e modalità d’intervento nell’area centrale".

Al punto 10, Il testo adottato è puntualizzato come segue; dopo le parole: “.... con possibilità di costruzione a confine” è aggiunta l’espressione: “nei casi contemplati dal Codice Civile oppure previo accordo tra i proprietari confinanti”.

art. 6 - L’espressione presente al punto 3: “Gli strumenti urbanistici di attuazione del P.R.G. sono: ”è sostituita dalla seguente: “Le modalità d’attuazione del P.R.G. sono: ”. In seguito, il testo di cui al punto 4 è stralciato e sostituito dal seguente: “Gli interventi assentibili con le modalità di cui al precedente punto 3 del presente articolo dovranno rispettare tutte le prescrizioni di carattere sia urbanistico sia geologico definiti normativamente dalle presenti Norme di Attuazione, topograficamente dalle tavole di Piano, dall’Allegato 2 ”Carta di sintesi delle classi di pericolosità geomorfologica" e, per l’area centrale, dall’allegato 1 - Tipi e modalità d’intervento nell’area centrale -. Nei casi di interventi subordinati a strumento urbanistico esecutivo dovranno essere osservate ovviamente anche le disposizioni previste dallo stesso s.u.e. A seguito della verifica di compatibilità con il P.R.G. ed alla acquisizione dei pareri vincolanti nei casi dovuti, tali interventi potranno essere assentiti in osservanza della legislazione statale e regionale vigente anche qualora non citata nel presente fascicolo; si rammentano in particolare le disposizioni in materia di barriere architettoniche, il D.M. 3 marzo 1988 nonché la l.r. 26 marzo 1990, n. 13".

art. 7 - Al termine del testo attuale è aggiunto il seguente periodo: “Si richiamano proposito i disposti di cui alla legge regionale 22 dicembre 1998 n. 44".

art. 11 -  L’elenco degli strumenti esecutivi è integrato con l’aggiunta del seguente ulteriore punto: “8) I Programmi integrati di riqualificazione urbanistica, edilizia ed ambientale in attuazione dell’articolo 16 della legge 17 febbraio 1992, n. 179, disciplinati dalla l.r. 9 aprile 1996 n. 18".

art. 12 - L’ultima voce del testo adottato, la “concessione ad edificare” è eliminata e sostituita dalle due seguenti:

“- concessione

- concessione soggetta adatto d’obbligo unilaterale o a convenzione di cui al quinto comma, art. 49, l.r. 56/77 e s.m.".

art. 15 - Il contenuto di cui alla lettera b) del punto 1 è integralmente stralciato.

Per completezza delle disposizioni, il testo dell’articolo è integrato con il seguente nuovo punto (che assumerà il numero 2): “2 A norma del quinto comma, art. 49 della l.r. 56/77 e s.m., in casi di particolare complessità degli interventi previsti o qualora l’intervento richieda opere infrastrutturali eccedenti il semplice allacciamento ai pubblici servizi oppure il coordinamento tra operatori pubblici e privati, la concessione sarà subordinata alla stipula di convenzione o di atto d’obbligo unilaterale da parte del richiedente che disciplini modalità, requisiti e tempi di realizzazione degli interventi.”

art. 25 - E’ eliminata dal testo la citazione dell’articolo 65 della l.r. 56/77 e s.m., abrogato dall’art. 13 della l.r. 8 luglio 1999 n. 19.

art. 28 - L’espressione che conclude il punto 1 e che va da: “Entro tre mesi ....” fino al punto è integralmente eliminata. La parte del punto 2 che recita: “Entro tre mesi dall’approvazione del P.R.G.C. 1990 i proprietari devono provvedere alla messa” è eliminata e sostituita dalla seguente: “Fermo restando l’obbligo da parte dei proprietari a mantenere ....” mentre, in seguito, al termine del punto 2, dopo: “.... successive modificazioni” le disposizioni sono integrate con la seguente espressione: “va precisato che, relativamente alle cave oggetto di coltivazione autorizzata ai sensi della l.r. 69/78, ogni nuova utilizzazione, ancorché conforme alle disposizioni di Piano Regolatore, è subordinata all’attuazione del progetto di recupero ambientale di cui all’art. 5, lett. b) della citata l.r. 22 novembre 1978 n. 69 facente parte della domanda di autorizzazione alla coltivazione della cava e pertanto oggetto dell’autorizzazione alla coltivazione della cava stessa, a suo tempo rilasciata.”

- punto 4: Il periodo che va da: “sulla base di progetto ....” fino al punto, è interamente stralciato e sostituito dal testo seguente: “autorizzate dalla Provincia ai sensi della l.r. 13 aprile 1995 n. 59.”.

art. 28 bis - I commi 2 e 3 sono integralmente stralciati mentre, al termine del punto 1, è aggiunta la seguente puntualizzazione: “Fermo restando l’obbligo, per le attività di cava autorizzate ai sensi della l.r. 22 novembre 1978 n. 69, di effettuare la bonifica ambientale cui l’impresa coltivatrice si è impegnata al momento della richiesta di concessione, le attività estrattive autorizzate anteriormente all’entrata in vigore della citata legge, e pertanto non adeguate ai disposti della stessa, dovranno comunque procedere alla bonifica ambientale, soggetta a seconda dei casi ad autorizzazione o a concessione, preliminarmente a qualsiasi riutilizzo dell’area della cava abbandonata. In ogni caso il riutilizzo della stessa è consentito unicamente nel rispetto delle disposizioni contenute nelle presenti N.T.A. per l’area di Piano cui l’ex cava appartiene o per destinazioni che la legge consente in assenza di specifiche previsioni di P.R.G. (es.: discariche autorizzate ai sensi della l.r. 13 aprile 1995 n. 59).”.

art. 32 ter - Al termine dell’articolo è aggiunto il seguente testo: “Le aree ferroviarie comportano la presenza, a norma dell’articolo 49 del D.P.R. 11 luglio 1980 n. 753, di una fascia di rispetto di 30 metri misurati dal binario esterno; tale fascia, anche se non rappresentata, si intende inserita nelle cartografie del P.R.G.C.”.

art. 32 septies - Accanto alla voce: “autodromo” è aggiunto il seguente testo: “La sua attuazione è subordinata alla verifica di compatibilità della struttura con i contenuti del Piano Territoriale Provinciale ed a procedura di V.I.A. a norma dell’art. 4. l.r. 14 dicembre 1998 n. 40, allegato B2, n. 34".

art. 34 - La denominazione “Area Centrale” contenuta nel titolo è sostituita con “Area Centrale Storica”. Al punto 5, dopo l’ultimo capoverso è aggiunto il seguente testo: “Gli interventi di demolizione e ricostruzione (sostituzione edilizia) sono sempre assoggettati al parere preventivo della Commissione Regionale di cui all’art. 91 bis della l.r. 56/77 e s.m.”.

Il punto 6A che reca il titolo: “con concessione o autorizzazione edilizia” è integralmente stralciato, fino al termine della pagina e sostituito dal seguente:

“ - Intervento Direttore: gli interventi ammessi sono indicati, per ogni singolo fabbricato. nello specifico elaborato ”Tipi e modalità d’intervento nell’area centrale" e possono essere modificati unicamente attraverso le procedure di cui alla lettera f), comma 8. Limitatamente ai casi di demolizione e ricostruzione, e per eventuali ampliamenti, ove tali interventi sono espressamente ammessi, dovranno essere osservati i seguenti parametri:

- indice di fabbricazione massimo consentito 4,8 mc./mq.

- rapporto di copertura massimo 45%

- altezza degli edifici m. 14,50 massima: in ogni caso il nuovo intervento dovrà tenere conto del numero medio dei piani della cortina edilizia nella quale è inserito e pertanto l’altezza di cui sopra potrà subire anche sensibili riduzioni."

Relativamente al punto 6B (pag. 36) “con strumento esecutivo”, Al termine del primo comma, dopo le parole: “.... del presente articolo” è inserita la seguente precisazione che recita: “.... fermo restando il fatto che non potranno essere ammessi interventi non conservativi sugli edifici per i quali l’intervento massimo consentito è il restauro e risanamento conservativo.” In seguito, alla voce: “demolizione e ricostruzione” il periodo che inizia con le parole: “ove non diversamente disposto ....” è preceduto dal seguente testo:

“Se riferita all’intero edificio é ammessa unicamente ove prevista nello specifico elaborato ”Tipi e modalità d’intervento nell’area centrale “ o per comprovate ragioni di carattere statico;. Dopo le parole: ”.... da definirsi in sede di Strumento Urbanistico esecutivo" è aggiunta la seguente locuzione: “sottoposto al parere della Commissione Regionale di cui all’art. 91 bis della l.r. 56/77 e s.m.”.

art. 40 - Dopo: “.... Urbanistico Esecutivo” è aggiunto il seguente testo: “esclusi i casi di ampliamenti e di opere necessarie all’adeguamento dell’impianto produttivo esistente  alle disposizioni di carattere legislativo in materia di riduzione dei fattori inquinanti, che s’intendono soggetti ad intervento diretto”. Al termine dell’articolo è aggiunto il seguente punto: “distanza minima dalle strade principali: m. 10 in conformità ai disposti di cui al comma 2, art. 27 della l.r. 56/77 e s.m.”.

art. 41 - Al secondo comma dopo le parole: “.... nonché di nuovo impianto” è aggiunta la locuzione “e di ristrutturazione urbanistica”. Al termine dell’articolo è aggiunto il seguente punto: “distanza minima dalle strade principali: m. 10 in conformità al disposti di cui al comma 2, art. 27 della l.r. 56/77 e s.m.”

art. 42 - Al primo comma, le parole: “gli ampliamenti previsti all’articolo 69/b-c” sostituite dalle seguenti: “unicamente alle attività non nocive né moleste gli ampliamenti degli impianti esistenti nella misura massima del 50% della superficie esistente, nel rispetto delle disposizioni di cui all’art. 21.2 in materia di servizi alle attività produttive”. Al secondo comma, dopo le parole: “.... a specifica convenzione a norma, di ....” è inserita la locuzione “dell’art. 53 della”. Al terzo comma, l’espressione finale: “.... e con destinazioni d’uso conforme alle aree adiacenti.” è sostituita dalla seguente: “che disciplinerà la trasformazione dell’area dall’attuale destinazione alla classe di destinazione residenziale della quale l’area fa parte. Il ricorso allo strumento urbanistico esecutivo dovrà garantire il reperimento delle aree per servizi nella misura dovuta a seconda della destinazione d’uso in previsione, con l’esclusione della possibilità di monetizzare le quote relative ai parcheggi pubblici e/o ad uso pubblico.”.

Al termine dell’art. 42 s’intende aggiunto il seguente nuovo art. 42 bis che recita:

“Articolo 42bis - Aziende a rischio. Gli interventi relativi alle attività produttive classificate ai sensi del D.P.R. 175/28, tra le aziende a rischio d’incidente rilevante presenti nel territorio comunale, siano esse soggette a notifica o a dichiarazione, sono disciplinati, parimenti alle altre attività produttive, dalle disposizioni di carattere urbanistico previste per l’area normativa alla quale appartengono. Tuttavia, in attesa degli adempimenti previsti dall’art. 14 del Decreto Legislativo 334/99, ogni intervento diverso dalla manutenzione ordinaria e straordinaria, ancorché ammesso dalle presenti N.T.A., potrà essere concessionato dopo aver sentito, relativamente agli aspetti connessi alla prevenzione del rischio di incidente e/o alla limitazione delle sue conseguenze, il Settore Grandi Rischi Industriali dell’Assessorato Regionale all’Ambiente.”.

art. 43 - Al termine del primo comma, dopo: “.... in sede propria.” è aggiunto il seguente testo: “Rientrano pertanto nella disciplina contenuta nel presente articolo sia le aree individuate con apposito retino per attività commerciali, sia le attività commerciali eventualmente realizzabili secondo le presenti N.T.A. all’interno delle altre aree di Piano.” Il secondo comma è integrato con l’introduzione, dopo “In tali aree ....” della seguente locuzione: “qualora non disposto diversamente dalla specifica disciplina urbanistica dell’area”. Al termine dell’articolo è introdotto il seguente nuovo comma: “La trasformazione in attrezzature commerciali con superficie di vendita superiore a mq. 1500 delle strutture già esistenti, ancorché prevista dalla disciplina urbanistica dell’area di appartenenza, non costituisce atto dovuto: il reperimento delle aree a parcheggio pubblico o d’uso pubblico nella misura dovuta nella proprietà o nelle vicinanze della stessa costituisce elemento determinante per il rilascio della concessione per il mutamento di destinazione d’uso. Qualora la predisposizione dei parcheggi nella misura dovuta non sia materialmente effettuabile, l’Amministrazione Comunale potrà richiedere forme di monetizzazione sostitutiva e nei casi di particolare criticità della situazione dei parcheggi pubblici nelle vicinanze, detta concessione potrà essere legittimamente negata. Si richiamano, in quanto approvate successivamente all’adozione delle presenti N.T.A. le disposizioni contenute nella l.r. 12 novembre 1999, n. 28 - Disciplina, sviluppo ed incentivazione del commercio in Piemonte, in attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114 - e la Deliberazione e del Consiglio Regionale 29 ottobre 1999, n. 563-13414 - Indirizzi generali e criteri di programmazione urbanistica per l’insediamento del commercio al dettaglio in sede fissa, in attuazione del d.lgs. 31 marzo 1998, n. 114 -”.

art. 44 e 44 bis - Al termine di ognuno dei due articoli, è inserito il seguente ulteriore comma: “Nel caso l’area disciplinata dal presente articolo sia collocata all’interno dell’area centrale gli interventi ammessi sono indicati, per ogni singolo fabbricato, nello specifico elaborato ”Tipi e modalità d’intervento nell’area centrale" e sono disciplinati dai punti 6A e 6B di cui al precedente art. 34.".

art. 45 - Dal testo di cui al primo comma, lettera d), sono eliminate le parole: “costruzioni e”. Le voci contenute alle lettere b) c) e d) sono eliminate e sostituite con la seguente locuzione: “b) i soggetti di cui al terzo comma, lettere b) e c) dell’art. l.r. 56/77 e s.m.”.

art. 46 - Dopo le parole: “mediante concessione onerosa” è inserita la locuzione: “salvo i casi di cui all’art. 9 della legge 10/77". Al termine dell’articolo è aggiunto il seguente ulteriore comma: ”Nel caso gli edifici oggetto di recupero o riuso siano compresi negli elenchi di cui al successivo art. 49bis dovrà essere osservata la disciplina contenuta nel medesimo articolo".

art. 49 - Al termine del quarto comma è aggiunto il seguente testo: “Sia gli strumenti esecutivi, secondo quanto previsto dalle disposizioni di cui al comma 8, art. 40 l.r. 56/77 e s.m. richiamate da tutti gli articoli della stessa legge relativi ai piani esecutivi, sia gli interventi diretti assentibili in attesa dell’approvazione degli s.u.e., ai sensi dell’ultimo comma art. 49 della citata legge sono subordinati al parere vincolante della Commissione Regionale Beni Ambientali. L’elenco degli edifici di pregio è integrato con l’inserimento di due complessi a carattere produttivo che presentano un indubbio valore architettonico e/o documentario. Alla voce dell’elenco: Spinetta Marengo, è aggiunta la seguente locuzione: ”30bis - Ex zuccherificio" Al termine dell’elenco è aggiunta la seguente voce che recita: “Cantalupo - 33bis - Ex saponificio”.

Art. 49bis - Al primo comma, dopo le parole: “.... edificabilità controllata” è aggiunta l’espressione: “vale a dire previa osservanza delle disposizioni di cui all’art. 62.”.

art. 49ter - La locuzione conclusiva: “e possibilità di demolizione e ricostruzione dell’edificio retrostante” è integralmente stralciata.

art. 51 - In conformità con quanto espresso nell’allegato parere del Settore Prevenzione del Rischio Geologico, il testo dell’articolo è integralmente stralciato e sostituito dal seguente che recita:

“Articolo 51 - Prescrizioni geologiche

Si riportano le definizioni delle classi di pericolosità secondo la Circ. P.G.R. n. 7/LAP del 15 maggio 1996, premettendo che laddove è usata l’espressione “di ridotte dimensioni” riferita alle possibilità edificatorie o agli interventi edificatori, è inteso che la volumetria corrispondente e sopportabile dal terreno è individuata mediante ulteriori, approfondite analisi geotecniche, ai sensi del D.M.L.P. 11.3.1988:

Classe I

Porzioni di territorio dove le condizioni di pericolosità geomorfologica sono tali da non porre limiti alle scelte urbanistiche: gli interventi sia pubblici, sia privati, sono di norma consentiti nel rispetto delle prescrizioni del D.M. 11/3/1988. Classe II

Aree nelle quali le condizioni di moderata pericolosità geomorfologica possono essere agevolmente superate attraverso l’adozione ed il rispetto di modesti accorgimenti tecnici esplicitati a livello di norme di attuazione ispirate al D.M 11 marzo 1988 e realizzati a livello di progetto esecutivo esclusivamente nell’ambito del singolo lotto edificatorio o dell’intorno significativo circostante.

Classe III

Porzioni di territorio nelle quali gli elementi di pericolosità geomorfologica e di rischio, derivanti questi ultimi dalla urbanizzazione dell’area, sono tali da impedirne l’utilizzo qualora inedificate, richiedono viceversa, la previsione di interventi di riassetto territoriale a tutela del patrimonio esistente

- IIIa - Porzioni di territorio inedificati che presentano caratteri geomorfologici o idrogeologici che le rendono inidonee a nuovi insediamenti

- IIIb -  Porzioni di territorio edificate in cui gli elementi di pericolosità geologica o rischio sono tali da imporre interventi di riassetto territoriale, di carattere pubblico, a tutela del patrimonio urbanistico esistente.

- IIIc -  Porzioni di territori edificate ad alta pericolosità geomorfologica e ad alto rischio, per le quali non è proponibile un’ulteriore utilizzazione urbanistica neppure per patrimonio esistente.

Il P.R.G.C. 1990 di Alessandria suddivide il territorio in due zone a differente pertinenza morfologica e precisamente:

- area di collina, come delimitata nelle tavole allegate in scala 1:10.000

- area di pianura, come area comunale residuale della precedente delimitazione.

Tale suddivisione distingue aree a differente pericolosità geomorfologica in conformità alle indicazioni fornite alla Regione Piemonte con la Circolare del P.G.R. n. 7LAP del 15/05/1997.

Area di Collina

L’area collinare, come individuata nella cartografia citata e posta a nord della Strada della Cerca, è distinta in classi e sottoclassi con la specificazione delle limitazioni e dei vincoli seguenti:

Classe II a

Situazione di mediocre stabilità. L’edificazione è subordinata alla valutazione della stabilità globale del versante, ad indagini di tipo idrogeologico e geotecnico con prescrizioni di carattere generale per quanto concerne l’utilizzo.

Gli interventi previsti dal P.R.G.C. sono soggetti alle seguenti prescrizioni:

1. predisposizione di una indagine geologica e geotecnica particolareggiata che determini l’andamento del substrato oltre l’area di impronte dell’edificio (D.M.L.P. 11/3/88);

2. realizzazione di trincee, drenanti e di canalizzazioni superficiali;

3. fondazioni ancorate al substrato

4. divieto di disboscamento/obbligo di rimboschimento.

Classe II b

Situazione di discreta stabilità. Le possibilità edificatorie sono condizionate da accertamenti geognostici nell’area d’impronta con valutazione della stabilità nell’area direttamente circostante.

Gli interventi previsti dal P.R.G.C. sono soggetti alle seguenti prescrizioni:

1. predisposizione di una indagine geologica e geotecnica particolareggiata che determini l’andamento del substrato;

2. rimboschimenti;

3. corretta regimazione della acque superficiali.

Classe IIIa

Porzioni di territorio inedificati che presentano caratteri geomorfologici o idrogeologici che le rendono inidonee a nuovi insediamenti (Circ. 7 LAP).

Negli ambiti compresi in questa Classe non sono ammessi nuovi interventi residenziali e produttivi.

Relativamente ad eventuali edifici non rurali esistenti, ubicati in Classe IIIa e non perimetrati come Classe IIIb dagli elaborati cartografici del Piano, se non direttamente interessati da dissesti gravitativi, sono ammessi gli interventi sotto indicati:

a) manutenzione ordinaria;

b) manutenzione straordinaria;

c) restauro e risanamento conservativo;

d) ristrutturazione edilizia.

e) interventi di adeguamento igienico funzionale degli edifici

La fattibilità degli interventi indicati ai punti c) - d) - e) dovrà essere verificata da una specifica relazione geologica e geotecnica.

Per gli eventuali edifici rurali ubicati in Classe IIIa e non perimetrati come Classe IIIb dagli elaborati cartografici del Piano, se non direttamente interessati da dissesti gravitativi, sono ammessi gli interventi sotto indicati:

a) manutenzione ordinaria;

b) manutenzione straordinaria;

c) restauro e risanamento conservativo;

d) ristrutturazione edilizia;

e) interventi di adeguamento igienico funzionale degli edifici

f) modesti ampliamenti inalizzati alla realizzazione di pertinenze alle attività agricole.

La fattibilità degli interventi indicati ai punti c) - d) - e) - f) dovrà essere verificata da una specifica relazione geologica e geotecnica.

Per le opere infrastrutturali di interesse pubblico, non altrimenti localizzabili, si dovrà fare riferimento a quanto indicato all’art. 31 della L.R. 56/177.

Per l’eventuale recupero ambientale della zona caratterizzata da instabilità generale precaria all’intorno della aree interessate da attività estrattive (ex Classe IIIag) è necessario un rimodellamento morfologico dei fronti di cava con addolcimento delle pendenze.

Classe IIIb a

Situazione di aumento progressivo dell’instabilità generale in mancanza di interventi di sistemazione globale. Possibilità di interventi edificatori di ridotte dimensioni solo dopo il miglioramento del grado di stabilità generale.

Il riassetto dell’area potrà essere attuato tramite gli interventi di seguito elencati:

1. manutenzione dei canali di scolo e delle tombinature;

2. costruzione di rete fognaria e isolamento dei pozzi perdenti;

3. corretta regimazione acque superficiali;

4. trincee drenanti nelle zone instabili;

5. corretto utilizzo del suolo a fini agricoli.

In assenza delle opere sopraindicate sono ammessi unicamente i seguenti interventi:

a) manutenzione ordinaria; b) manutenzione straordinaria,c) restauro e risanamento conservativo;

d) ristrutturazione edilizia di tipo A;

e) interventi di adeguamento igienico funzionale degli edifici

La fattibilità degli interventi indicati ai punti c) - d) - e) dovrà essere verificata da una specifica relazione geologica e geotecnica.

Classe IIIb B

Situazione di stabilità generale precaria con manifestazioni di instabilità locali. Gli interventi sono subordinati alla sistemazione idrogeologica locale.

Il recupero del territorio ricadente in questa Classe è da attuarsi secondo le condizioni riportate per la Classe Classe IlIb a mentre, relativamente agli interventi ammessi in assenza delle opere di riassetto, oltre a quelli elencati al punto precedente potranno essere realizzati costruzioni di modeste dimensioni, (muri di cinta, box per auto, ecc.) previa l’esecuzione di interventi sistematori locali (ad esempio canalizzazioni superficiali, trincee drenanti, impermeabilizzazione delle vasche di raccolta rimboschimento), estesi ad un intorno significativo.

La fattibilità degli interventi indicati ai punti c) - d) -  e) (vedi Classe IIIb a) e delle eventuali modeste nuove edificazioni dovrà essere verificata da una specifica relazione geologico tecnica.

Classe IIIb d

Situazione di delicata stabilità. Possibilità edificatorie di ridotte dimensioni, con particolare attenzione rivolta alla definizione delle caratteristiche dei terreni di fondazione.

Il riassetto dell’area potrà essere attuato tramite gli interventi sotto elencati:

1. realizzazione trincee drenanti e regimazione acque superficiali;

2. raccolta degli scarichi evitando dispersioni nel terreno; 3. divieto di disboscamento ed obbligo di rimboschimento;

Per gli interventi ammessi in assenza delle opere di riassetto si rimanda a quanto elencato ai punti precedenti (Classi IIIb a e IIIb b).

Le indagini da eseguirsi ai sensi del D.M.. 11/3/88 si intendono estese per tutti i comparti sopra descritti.

Area di pianura

L’area pianeggiante, come delimitata nella cartografia allegata al Piano, a sud della Strada della Cerca è distinta in classi e sottoclassi con la specificazione delle limitazioni e dei vincoli, come di seguito riportato.

Classe I

In questa Classe sono individuate le aree “dove le condizioni di pericolosità geormofologica sono tali da non porre limitazioni alle scelte urbanistiche” (Circ. n. 7/LAP), come definite dal  P.R.G.C.

- Gi interventi dovranno essere realizzati nel rispettare le prescrizioni del D.M. 11/3/1988.

Classe II

Aree interessate prevalentemente da problemi legati alla presenza della falda a debole profondità dal piano campagna e dalla presenza del reticolo idrografico minore.

In questo ambito l’edificazione è subordinata alle seguenti prescrizioni:

1. accertamento geotecnico nel rispetto del D.M.L.P. 11/3/1988, volto a determinare la quota d’imposta e la tipologia delle fondazioni.

2. Esecuzione preventiva di una corretta regimazione delle acque superficiali e di falda, previa relazione geologica.

Classe II a

Aree interessate prevalentemente da problemi legati alla presenza della falda a debole profondità dal piano campagna, dalla presenza del reticolo idrografico minore e da potenziale esondabilità, seppure con presenza d’acqua a bassa energia e con battente limitato o da fenomeni di erosione al piede dei principali terrazzi fluviali;

In questo ambito l’edificazione è subordinata alle seguenti prescrizioni:

1. accertamento geotecnico nel rispetto del D.M.L.P. 11/3/1988, volto a determinare la quota d’imposta e la tipologia delle fondazioni nonché le necessarie verifiche di stabilità relativamente gli orli di terrazzo fluviale;

2. esecuzione preventiva di una corretta regimazione delle acque superficiali e di falda, previa relazione geologica;

3. l’edificazione finalizzata a destinazioni d’uso che comportano la presenza continuativa di persone dovranno essere realizzate in ambienti aventi il piano di calpestio ad una quota di sicurezza come riportato indicativamente nell’allegata Tabella A. Gli interventi  dovranno comunque essere preceduti da una valutazione del rischio idraulico, che definisca puntualmente la quota di riferimento. Tale valutazione può essere redatta a cura del soggetto attuatore dell’opera o, tramite iniziativa pubblica; in questo caso sarà opportuno considerare ambiti omogenei, in modo da definire preventivamente le prescrizioni da adottare;

4. in queste aree è vietata in ogni caso la realizzazione di piani interrati nonché lo stoccaggio e le discariche di ogni tipo di rifiuti.

Classe II b

Aree soggette ad esondazione per insufficienza del sistema di canalizzazione.

Questo ambito riguarda la porzione degli abitati delle frazioni di Litta e Spinetta Marengo che potrebbe essere interessata dall’esondazione marginale da parte del Rio Lovassina.

In questa area l’edificazione è subordinata alle seguenti prescrizioni:

1. accertamento geotecnico nel rispetto del D.M.L.P. 11/3/1988, volto a determinare la quota d’imposta e la tipologia delle fondazioni;

2. esecuzione preventiva di una corretta regimazione delle acque superficiali e di falda, previa relazione geologica;

3. l’edificazione è subordinata ad una preventiva valutazione del rischio relativo alla possibile presenza dell’acqua di laminazione proveniente dal Rio Lovassina, finalizzata alla definizione di specifiche prescrizioni (esempio subalzi). Tale valutazione può essere redatta a cura del soggetto attuatore dell’opera o tramite iniziativa pubblica; in questo caso sarà opportuno considerare ambiti omogenei, in modo da definire preventivamente le prescrizioni da adottare;

4. in queste aree è vietata in ogni caso la realizzazione di piani interrati nonché lo stoccaggio e le discariche di ogni tipo di rifiuti.

Classe III a

Porzioni di territorio inedificati che presentano caratteri geomorfologici o idrogeologici che le rendono inidonee a nuovi insediamenti. (Circ. 7/LAP).

Si tratta prevalentemente di aree non idonee a nuovi insediamenti incluse nelle Fasce Fluviali (A, B e C). In tali porzioni del territorio ogni nuova edificazione è vietata. La normativa di riferimento, per la gestione degli ambiti ricadenti in Fascia A e B, è quella dettata dalle Norme individuate dall’Autorità di Bacino del Fiume Po relativamente alle Fasce Fluviali delimitate dal Piano Stralcio Fasce Fluviali (P.S.F.F.), approvato con D.P.C.M 24 luglio 1998 ed integrate come disposto dalla deliberazione n. 1/99 dell’11 maggio 1999, con la quale il Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino del Fiume Po adottava il Progetto di Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico. Per le aree ricadenti in Fascia C si estendono le norme individuate per la Fascia B.

Classe IIIb a

Aree ubicate all’interno dalla Fascia C e/o a retro della Fascia B di Progetto e nelle Frazioni di Spinetta Marengo e Litta.

In assenza delle opere di riassetto programmate o previste, si dovrà fare riferimento alla normativa che il P.S.F.F. individua per la Fascia B, relativamente alle porzioni edificate ed integrate come disposto dalla deliberazione n. 1/99 dell’11 maggio 1999 già citata.

In seguito all’avvenuta realizzazione delle opere di difesa e/o di riassetto territoriale che l’Amministrazione Comunale riterrà sufficienti alla minimizzazione del rischio esistente, potranno essere consentite nuove edificazioni alle seguenti condizioni:

1. accertamento geotecnico nel rispetto del D.M.L.P. 11/3/1988, volto a determinare la quota d’imposta delle fondazioni;

2. esecuzione preventiva di una corretta regimazione delle acque superficiali e di falda, previa relazione geologica;

3. l’edificazione finalizzata a destinazioni d’uso che comportano la presenza continuativa persone dovranno essere realizzate in ambienti aventi il piano di calpestio ad una quota di sicurezza come riportato indicativamente nell’allegata Tabella A e/o da valutazioni idrauliche puntuali. Tale valutazione può essere redatta a cura del soggetto attuatore dell’opera o tramite iniziativa pubblica; sarà quindi opportuno considerare ambiti omogenei, in modo da definire preventivamente le prescrizioni da adottare;

4. le sistemazioni esterne relative alle recinzioni di proprietà ad uso residenziale, sia su fronte stradale (pubblica o privata) sia sui confini laterali, devono essere formate con siepi vive di altezza non superiore a m. 2 con interposta eventuale rete metallica plastificata oppure con cancellata a giorno, con zoccolatura (minore o uguale a cm. 20) provvista di idonei scoli per le acque;

5. in queste aree è vietata in ogni caso la realizzazione di seminterrati, interrati nonché lo stoccaggio e le discariche di ogni tipo di rifiuti.

Classe IIIb b

Aree a destinazione agricola ubicate all’interno della fascia Fascia A e/o B del P.S.F.F.

Per tali ambiti, si richiamano le prescrizioni ed i vincoli definiti dall’Autorità di Bacino del Fiume Po con le Norme di Attuazione del Piano Stralcio delle Fasce Fluviali, per le relative fasce, ed integrate come disposto dalla deliberazione n. 1/99 dell’11 maggio 1999, già citata.

CLASSE IIIb g

Aree che hanno subito un peggioramento delle proprietà geotecniche dei terreni a seguito dell’evento alluvionale del novembre 1994.

La normativa per tali ambiti è uguale a quella prevista per la Classe IIIb A, previo accertamento geognostico dell’area, volto a definite i possibili accorgimenti tecnici atti ad eliminare la pericolosità legata alla diminuita capacità portante del terreno.

CLASSE IIIc

Porzioni di territori edificate ad alta pericolosità geomorfologica e ad alto rischio, per le quali non è proponibile un’ulteriore utilizzazione urbanistica neppure per il patrimonio esistente," (Circ. 7LAP).

Le attività esistenti dovranno essere trasferite, secondo i disposti della legge n. 445 del 9 luglio 1908. Sono ovviamente ammesse tutte le opere di sistemazione idraulica, di tutela del territorio e di difesa del suolo.

Le indagini da eseguirsi ai sensi del D.M.L.P. 11/3/88 si intendono estese per tutti i comparti sopra descritti.

E’ inoltre parte integrante e necessaria delle presenti Norme di Attuazione quanto indicato al punto 3.10 della Circolare P.G.R. n. 7/LAP del 15/5/1996, ovvero:

- La copertura dei corsi d’acqua, principali o del reticolato minore, mediante tubi o scatolari anche di ampia sezione non è ammessa in nessun caso.

- Le opere di attraversamento stradale dei corsi d’acqua dovranno essere realizzate mediante ponti, in maniera tale che la larghezza della sezione di deflusso non vada in modo alcuno a ridurre la larghezza dell’alveo “a rive piene”, misurata a monte dell’opera: questo indipendentemente dalle risultanze della verifica delle portate.

- Non sono ammesse occlusioni, anche parziali, dei corsi d’acqua incluse le zone di testata tramite riporti vari.

- Nel caso di corsi d’acqua arginati e di opere idrauliche deve essere garantita la percorribilità, possibilmente veicolare delle sponde a fini ispettivi e manutentivi.

Per i rii minori naturali, elencati nella “Relazione Geologica ed idrogeologica di completamento all’allegato P.R.G. ‘90 del Comune di Alessandria ai sensi della circolare del Presidente della Giunta Regionale del 8/5/1996 n. 7LAP” (Ric. 97.46), al capitolo n. 5.3.2 “Reticolo idrografico secondario”, dovrà essere considerata una fascia di pericolosità minima di 5 m per entrambe le sponde. In ogni caso si dovrà garantire la necessaria opera di ispezione e periodica manutenzione sull’intero reticolato idrografico minore naturale (rii) ed artificiale (fossi, rogge, canali).

A seguito del completamento delle opere di difesa individuate e programmate dall’Autorità di Bacino del Fiume Po per i principali corsi d’acqua e del riordino del reticolo idrografico secondario, ove necessario, da parte dei soggetti competenti (Regione, Comune ecc.) l’Amministrazione Comunale potrà riconsiderare le prescrizioni relative alle Classi IIA, IIB e IIIb A, come riportate nel presente articolo, in particolare la norma descritta al punto 3 potrà essere rivista come di seguito riportato:

- “La quota di sicurezza per l’edificazione finalizzata a  destinazioni d’uso che comportano la presenza continuativa di persone potrà essere ridefinita a seguito di opportune indagini che tengano conto del rischio residuo dei vari ambiti compresi nelle classi suddette”.

Si ribadisce, comunque, che la suddivisione del territorio nelle varie classi di rischio non potrà variare a seguito dell’avvenuto completamento delle opere di difesa previste.

Prescrizioni per le Aree di Nuovo Insediamento

Per le prescrizioni geologico tecniche relative alle aree di nuovo insediamento si deve fare riferimento sia ai contenuti del presente articolo sia alle prescrizioni generali del paragrafo 11.2 (Normativa Geotecnica a corredo del P.R.G.C.) dell’elaborato geologico “Integrazione dati e rielaborazione dell’allegato al P.R.G. 90 alla luce del P.S.F.F. dell’Autorità di Bacino del fiume Po, in data Luglio 1996".

Al termine dell’articolo 51 è inserito un ulteriore art. 51 bis con il seguente testo:

“Articolo 51bis - Aree ed edifici soggetti ad inondazione per piena catastrofica. Si tratta delle aree interessate dalla presenza della fascia di tipo C di cui al Piano Stralcio delle Fasce Fluviali approvato con D.P.C.M. 24 luglio 1998, per le quali le previsioni e la disciplina prevista dal P.R.G. sono pienamente applicabili, ma dovranno essere oggetto di particolare attenzione nella predisposizione da parte dell’Amministrazione Comunale del Piano di Protezione civile.”

art. 52 - Dopo le parole: “.... idrici di magra.” è aggiunto il seguente periodo: “Tali aree corrispondono alla fascia A di cui al Piano Stralcio delle Fasce Fluviali approvato con D.P.C.M. 24 luglio 1998", mentre, in seguito dopo: ”.... Fasce Fluviali" è inserita la locuzione seguente: “in particolare gli artt. 6 e 16 delle N.T.A. del P.S.F.F. stesso.”

art. 52 bis - Preliminarmente al testo del secondo comma è inserita al seguente locuzione: “Tali aree corrispondono alla fascia B di cui al Piano Stralcio delle Fasce Fluviali approvato con D.P.C.M 24 luglio 1998 e sono disciplinate dagli artt. 7 e 16 delle N.T.A. del P.S.F.F. stesso ai quali si rimanda e che si considerano prevalenti su eventuali discordanze con la disciplina riportata in seguito.”

art. 52 ter - Il titolo dell’articolo è sostituito dal seguente: “Articolo 52ter - Riserva idrica e zone boscate”. In seguito, il primo comma è integralmente sostituito dal seguente: “Sono inedificabili le seguenti aree:”. .Il secondo comma è stralciato.

art. 53 - L’espressione, contenuta nel primo comma: “.... é riportata nelle tavole di piano” è sostituita dalla seguente:" è determinata, anche qualora le tavole indichino diversamente, in m. 150 ai sensi dell’art. 27 della l.r. 56/77 e s.m. Eventuali riduzioni delle profondità di legge potranno essere ottenute in ottemperanza alle indicazioni della Circolare del Presidente della Regione Piemonte del 9 dicembre 1987, n. 16/URE: - Modalità d’individuazione delle zone di rispetto dei cimiteri nei Piani Regolatori -".

art. 54 - Al termine del titolo, dopo :"acque reflue" è inserita l’espressione: “Fasce di rispetto dei pozzi di captazione dell’acquedotto.” Al termine dell’articolo è inserito il seguente nuovo comma: “Nonostante la mancata indicazione cartografica, tutti i pozzi di captazione dell’acquedotto presenti nel territorio comunale sono gravati da fascia di rispetto di 200 metri, disciplinata dalle disposizioni di cui al D.P.R. 24 maggio 1988 n. 236, (in particolare all’art. 6, comma 1). modificato dall’art. 21 del Testo Unico per la Tutela delle Acque approvato con Decreto Legislativo 11 maggio 1999, n. 152"

art. 55 - I commi 4 e 5, sono integralmente stralciati.

Al termine dell’articolo 55 adottato è aggiunto il nuovo art. 55 bis con il seguente testo: “Articolo 55bis - Beni vincolati ai sensi della Legge 431/85 - Le categorie di beni tutelate dalla Legge 43/185, sostituita dall’art. 146 del Testo Unico della legislazione in materia di beni culturali e ambientali, presenti nel territorio comunale sono sottoposte, anche qualora non individuate sulle tavole di P.R.G.C., alle disposizioni del titolo II del citato T.U.”

art. 56 - All’interno del comma 4 la locuzione conclusiva del primo paragrafo: “e quelle in muratura” è stralciata.

art. 69 - L’articolo è integralmente stralciato.

art. 72 - Al termine del terzo comma, è inserita la locuzione: “L’ampliamento può essere consentito tuttavia solamente previa individuazione dell’area come - Area per depositi di olii minerali e gas liquidi - effettuata con apposita Variante al P.R.G. secondo le procedure di cui ai commi 4 o 7 dell’art. 17 della l.r. 56//7 e s.m.”. Al quinto comma, le parole: “in tutto il territorio” sono sostituite dalle seguenti: “nelle aree a carattere produttivo”.

art. 74 - Il testo dell’articolo è modificato eliminando le parole: “.... per edifici esistenti” dal titolo ed inserendo, preliminarmente al primo comma la seguente locuzione: “Fermo restando il rispetto, per le nuove costruzioni, delle disposizioni di cui alla Legge 24 marzo 1989, n. 122 in materia di parcheggi privati, le disposizioni che seguono riguardano le possibilità di realizzare le costruzioni ad uso autorimessa. Esse sono da considerare integrative rispetto ai contenuti della Legge citata e riguardano la possibilità di copertura dei parcheggi privati da prevedere in attuazione della Legge 122/89".

Alla cartografia di sintesi in scala 1:10.000

Sono integralmente recepite le modifiche descritte nel paragrafo 3 del parere del Settore Prevenzione del Rischio Geologico di Alessandria n. 9867 in data 9.12.1999 e rappresentate negli elaborati grafici ad esso allegati.

Allegati:

Elaborati grafici del parere del Settore Prevenzione del rischio Geologico di Alessandria n. 9867 in data 9.12.1999:

- n. 3 Modifiche ad All. 6 - Tav. 2 (scala 1:10.000) contraddistinte con i numeri 1, 2, 3

- n. 2 Modifiche ad All. 6 - Tav. 3 (scala 1:10.000) contraddistinte con i numeri 4, 5

- n. 4 Modifiche ad All. 6 - Tav. 4 (scala 1:10.000) contraddistinte con i numeri 6, 7, 8, 9

- n. 1 Modifica ad All. 6 - Tav. 5 (scala 1:10.000) contraddistinta con il numero 10

- n. 1 Modifica ad All. 6 - Tav. 6 (scala 1:10.000) contraddistinta con il numero 11

DELIBERAZIONI
DEL CONSIGLIO REGIONALE

Deliberazione del Consiglio Regionale 1 febbraio 2000, n. 615

Modifica alla deliberazione del Consiglio Regionale del 26 maggio 1977, n. 179-4170 - Sostituzione parziale della tabella C dell’allegato n. 0 (zero) con l’inserimento di coefficienti riduttivi dei valori tabellari riferiti alle attività turistico-ricettive, commerciali e direzionali

Il Consiglio Regionale

DELIBERA

1) di modificare la tabella C dell’allegato “0" (zero) alla deliberazione del Consiglio regionale n. 179-4170 del 26 maggio 1977 mediante la sostituzione dei parametri relativi agli insediamenti turistici e l’integrazione dei parametri relativi agli insediamenti commerciali e direzionali come indicato nell’allegato n. 1 che fa parte integrante della presente deliberazione;

2) di prendere atto che, conseguentemente, la tabella C dell’allegato “0" alla D.C.R. n. 179-4170 del 26 maggio 1977, risulta riformulata come indicato nell’allegato n. 2 che fa parte integrante della presente deliberazione;

3) di stabilire che:

a) i parametri relativi agli insediamenti turistici, commerciali e direzionali come sopra deliberati devono essere applicati dai comuni, in sede di rilascio delle concessioni edilizie, agli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria determinati per gli insediamenti turistici, commerciali e direzionali;

b) la presente regolamentazione ha efficacia fino al momento dell’approvazione della legge e della relativa metodologia applicativa con le quali sarà riformata l’intera disciplina normativa del contributo di concessione.

(omissis)

Allegato



DELIBERAZIONI
DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO REGIONALE

Deliberazione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale 26 gennaio 2000, n. 1/2000

Determinazione modalità e numero delle unità di personale da acquisire all’Ufficio di Comunicazione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale, funzioni e relative retribuzioni (art. 1, comma 7, L.R. 39/98) - Amadio Giuseppe, Baravalle Manuela, Cardia Emiliano, Gerbi Giovanna, Marino Maria Stella, Pavone Roberto Aristide, Rogna Luciana e Boccia Giovanni (GA)

(omissis)

L’Ufficio di Presidenza, unanime,

delibera

1) di prendere atto dei rinnovi contrattuali nei confronti del personale assegnato all’Ufficio di Comunicazione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale qui di seguito indicato secondo importi, modalità e durata dettagliatamente indicati in premessa:

Amadio Giuseppe

Baravalle Manuela

Cardia Emiliano

Gerbi Giovanna

Marino Maria Stella

Pavone Roberto Aristide

Rogna Luciana

Boccia Giovanni

2) di dare atto che gli oneri derivanti dal pagamento delle competenze a favore del personale di che trattasi troverà copertura sul competente Capitolo 10118 del bilancio della Giunta che riceverà per lo scopo adeguato stanziamento.

(omissis)



Deliberazione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale 26 gennaio 2000, n. 7/2000

Determinazione annuale dei compensi spettanti alle Commissioni Giudicatrici delle procedure concorsuali - Intesa dell’Ufficio di Presidenza (AA)

(omissis)

L’Ufficio di Presidenza, unanime,

delibera

di esprimere l’intesa sull’allegato A) alla proposta di deliberazione della Giunta regionale, riguardante la determinazione annuale dei compensi spettanti alle Commissioni giudicatrici delle procedure concorsuali.

(omissis)



Deliberazione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale 26 gennaio 2000, n. 9/2000

Designazione esperto nella Commissione Giudicatrice per avviso di selezione pubblica per esame ai fini  della formazione di graduatorie  da utilizzare per le assunzioni a tempo determinato di personale di categoria D3 in possesso del Diploma di Laurea in Architettura (AA)

(omissis)

L’Ufficio di Presidenza, (voti quattro, resi nelle forme di legge), unanime,

delibera

1) di designare la dirigente Dr.ssa Mara Pegnaieff quale componente nella Commissione giudicatrice per l’Avviso di selezione pubblica per esame ai fini della formazione di graduatorie da utilizzare per le assunzioni a tempo determinato di personale di categoria D3 in possesso del diploma di laurea in Architettura;

2) di comunicare quanto sopra deliberato all’Assessorato al Personale per le incombenze di competenza.

(omissis)


DETERMINAZIONI
DEI DIRIGENTI

La legenda esplicativa relativa ai codici delle Direzioni e dei Settori è pubblicata a pagina del presente Bollettino (Ndr)

Giunta regionale


Codice  5.1
D.D. 23 dicembre 1999, n. 136

D.G.R. n. 100-29029 del 20.12.99 - Primi interventi a sostegno dell’avvio dell’esercizio delle funzioni conferite dalle leggi Bassanini e dalle leggi regionali da parte degli Enti Locali - Impegno di spesa di L. 2.385.000.000 (cap. 16005/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- di impegnare per la concessione ed erogazione di contributi a Province e Comunità montane per l’avvio dell’esercizio delle funzioni conferite dalle leggi Bassanini e dalle leggi regionali 41/98 e 17/99 la cifra di L. 2.385.000.000 sul cap. 16005/99, somma già accantonata sul medesimo capitolo con D.G.R. n. 100-29029 del  20.12.99 (acc. n. 367178);

- di ripartire la cifra in questione tra le Amministrazioni destinatarie secondo gli  importi sotto riportati, in conformità ai criteri stabiliti nella deliberazione citata:

L. 1.185.000.000 alle Comunità montane, con la seguente ripartizione:

inferiori a 5.000 abitanti: L. 7.500.000 ciascuna;

da 5.000 a 10.000 abitanti: L. 21.000.000 ciascuna;

superiori a 10.000 abitanti: L. 30.000.000 ciascuna;

L. 1.200.000.000 alle Province, con la seguente ripartizione:

inferiori a 200.000 abitanti: L. 120.000.000 ciascuna;

da 200.000 a 1.000.000 di abitanti: L. 160.000.000 ciascuna;

superiori a 1.000.000 di abitanti: L. 200.000.000 ciascuna.

Le Province e le Comunità montane destinatarie dei contributi dovranno rendicontare entro il 30.6.2000 alla Direzione Affari istituzionali e processo di delega, Settore Autonomie locali, v. XX Settembre n. 88, Torino, l’utilizzo del contributo.

Il Dirigente responsabile
Maria Paola Pasetti



Codice  5.1
D.D. 7 febbraio 2000, n. 9

Primi interventi a sostegno dell’avvio dell’esercizio delle funzioni conferite dalle leggi Bassanini e dalle leggi regionali da parte degli Enti locali - Individuazione definitiva dei destinatari e dei contributi assegnati

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

di ripartire la cifra di L. 2.385.000.000 tra le Amministrazioni destinatarie secondo gli importi sotto riportati, in conformità ai criteri stabiliti nella deliberazione della Giunta regionale n. 100-29029 del 20.12.99:

L. 1.192.500.000 alle Comunità montane, con la seguente ripartizione:

inferiori a 5.000 abitanti: L. 9.500.000 ciascuna;

da 5.000 a 10.000 abitanti: L. 20.166.000 ciascuna;

superiori a 10.000 abitanti: L. 30.000.000 ciascuna;

L. 1.192.500.000 alle Province, con la seguente ripartizione:

inferiore a 200.000 abitanti: L. 120.000.000 ciascuna;

da 200.000 a 1.000.000 di abitanti: L. 160.000.000 ciascuna;

superiori a 1.000.000 di abitanti: L. 192.500.000 ciascuna.

Le Province e le Comunità montane destinatarie dei contributi dovranno rendicontare entro il 30.6.2000 alla Direzione Affari istituzionali  e processo di delega, Settore Autonomie Locali, via XX Settembre, 88, Torino, l’utilizzo del contributo.

Di dare atto che alla spesa di cui sopra si provvede con l’impegno n. 367987 effettuato con la determina n. 136 del 23.12.99.

Il Dirigente responsabile
Maria Paola Pasetti



Codice 21
D.D. 7 febbraio 2000, n. 17

Legge Regionale 8.7.1999 - n. 18 “Interventi regionali a sostegno dell’offerta turistica” - Dossier di candidatura per la presentazione delle domande ai sensi del “Programma annuale degli interventi 2000"

(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

di approvare la modulistica costituente il “Dossier di candidatura” per la presentazione delle domande di contributo ai sensi del “Programma annuale degli interventi 2000” attuativo della Legge Regionale 8.7.1999 - n. 18 ”Interventi regionali a sostegno dell’offerta turistica" che si allega al presente atto per farne parte integrante;

di stabilire che per la presentazione delle domande di contributo, ai sensi della L.R. 18/99, i soggetti beneficiari dovranno utilizzare la modulistica contenuta nel citato “Dossier di candidatura” compilandola in ogni sua parte ed allegando alla medesima la documentazione tecnica del medesimo prevista.

Il Dirigente responsabile
Aldo Migliore

Allegato






Codice 25.2
D.D. 11 maggio 1999, n. 511

L.R. n. 18/84 - Comune di Piode (VC). Lavori di sistemazione della sede municipale. Determinazione definitiva e liquidazione del contributo di L. 20.000.000= Cap. 27190/99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Art. 1) Di stabilire in L. 50.000.000.= come specificato in premessa, l’entità del contributo regionale concesso al Comune di Piode (VC) per i lavori di sistemazione della sede municipale;

Art. 2) di autorizzare a favore del Comune di Piode (VC) il pagamento della somma di L. 20.000.000.= a titolo di saldo del contributo regionale concesso sui predetti lavori, ed alla relativa spesa si fa fronte con i fondi già impegnati sul Cap. 27190 del Bilancio per l’anno 1999 relativo ai residui perenti agli effetti amministrativi.

Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi



Codice 25.2
D.D. 13 maggio 1999, n. 523

L.R. 18/84. Comune di Vanzone con S. Carlo (VB). Lavori di costruzione strada di Battiggio. Corresponsione contributo di L. 30.138.401= (Cap. 27190/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Art. 1) Di autorizzare a favore del Comune di Vanzone con S. Carlo (VB) il pagamento della somma di L. 30.138.401= a titolo di acconto del contributo regionale concesso sui predetti lavori, ed alla relativa spesa si fa fronte con i fondi che si impegnano sul cap. 27190 del Bilancio per l’anno 1999 relativo ai residui perenti agli effetti amministrativi.

Il Direttore regionale
Beniamino Napoli



Codice 25.2
D.D. 25 maggio 1999, n. 553

L.R. 18/84. Comune di Cuorgnè (TO). Lavori di sistemazione della sede municipale - 3° lotto - Corresponsione contributo di L. 36.000.000= (Cap. 27190/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Art. 1) Di autorizzare a favore del Comune di Cuorgnè (TO) il pagamento della somma di L. 36.000.000= a titolo di acconto del contributo regionale concesso sui predetti lavori, ed alla relativa spesa si fa fronte con i fondi che si impegnano sul cap. 27190 del Bilancio per l’anno 1999 relativo ai residui perenti agli effetti amministrativi.

Il Direttore regionale
Beniamino Napoli



Codice 25.2
D.D. 27 maggio 1999, n. 565

L.R. 18/84. Comune di Lu. Lavori di sistemazione sede municipale. Rideterminazione definitiva e liquidazione del contributo di L. 21.000.000= Cap. 27190/99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Art. 1) Di rideterminare in L. 30.000.000.= come specificato in premessa, l’entità del contributo regionale concesso al Comune di Lu per i lavori di sistemazione della sede municipale;

Art. 2) di autorizzare a favore del Comune di Lu il pagamento della somma di L. 21.000.000 a titolo di saldo del contributo regionale concesso sui predetti lavori, alla relativa spesa si fa fronte con i fondi che si impegnano sul Cap. 27190 del bilancio per l’anno 1999 relativo ai residui perenti agli effetti amministrativi.

Il Direttore regionale
Beniamino Napoli



Codice 25.2
D.D. 27 maggio 1999, n. 566

L.R. n. 18/84 - Comune di Campiglione Fenile. Lavori di opere stradali sistemazione Via Gerbidi. Determinazione definitiva e liquidazione del contributo di L. 50.000.000= - Cap. 27190/99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Art. 1) Di accertare in L. 50.000.000.= come specificato in premessa, l’entità del contributo regionale concesso al Comune di Campiglione Fenile (TO) per i lavori di sistemazione della via Gerbidi;

Art. 2) di autorizzare a favore del Comune Campiglione Fenile (TO) il pagamento della somma di L. 50.000.000.= a titolo di saldo del contributo regionale concesso sui predetti lavori, ed alla relativa spesa si fa fronte con i fondi già impegnati sul Cap. 27190 del Bilancio per l’anno 1999 relativo ai residui perenti agli effetti amministrativi.

Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi



Codice 25.2
D.D. 31 maggio 1999, n. 580

LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Calamandrana. Lavori di pronto intervento per sistemazione strada comunale del “pozzo”. Contributo L. 70.000.000=

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di rideterminare, ai sensi dell’art. 19 del regolamento d’attuazione della L.R. n. 18/84 il contributo concesso al Comune di Calamandrana a consuntivo dei lavori di pronto intervento di cui sopra è cenno in L. 65.425.300;

- di autorizzare il pagamento a saldo della somma di L. 23.425.310 al Comune di Calamandrana che si fa fronte con impegno da effettuarsi sul Cap. 27190 del bilancio regionale per l’anno 1999;

- di prendere atto che viene accertata un’economia di L. 4.574.690 sul Cap. 24080 del bilancio regionale per l’anno 1994.

Il Direttore regionale
Beniamino Napoli



Codice 25.2
D.D. 16 giugno 1999, n. 664

LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Armeno. Lavori di disalveo e sistemazione idraulica rio Sogna in prossimità cabina di filtraggio e clorazione acquedotto c.le. Contributo L. 30.000.000=

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Art. 1) E’ concesso al Comune di Armeno la somma di L. 30.000.000= per il finanziamento dei lavori in premessa indicati.

Art. 2) E’ autorizzato il pagamento della somma di L. 30.000.000= a saldo del contributo, con impegno sul Cap. 27190/99 dando atto che le obbligazioni verranno a scadere nel corso dell’attuale esercizio finanziario.

Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi



Codice 25.2
D.D. 6 agosto 1999, n. 852

LL.RR. 38/78 e 18/84 - Comune di Grondona. Lavori di sistemazione idraulica torr. Spinti in corrispondenza passerella per Formighezzo. Contributo L. 30.000.000.=

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- A consuntivo dei lavori di sistemazione idraulica torr. Spinti in corrispondenza passerella per Formighezzo il contributo di L. 30.000.000.= concesso al Comune di Grondona è rideterminato in L. 29.702.903.= ai sensi dell’art. 19 del regolamento d’attuazione della L.R. 18/84.

- E’ autorizzato il pagamento di L. 29.702.903.= a saldo del contributo, con impegno sul Cap. 27190/99 dando atto che le obbligazioni verranno a scadere nel corso dell’attuale esercizio finanziario.

- E’ accertata un’economia di L. 297.097.=.

Il Direttore regionale
Beniamino Napoli



Codice 25.2
D.D. 6 agosto 1999, n. 853

LL.RR. 38/78 e 18/84 - Comune di Cassine. Lavori di costruzione di nuovo pozzo acquedotto com.le. Contributo L. 119.499.240.=

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- A consuntivo dei lavori di costruzione di nuovo pozzo acquedotto com.le il contributo di L. 119.499.240.= concesso al Comune di Cassine è rideterminato in L. 118.922.405.= ai sensi dell’art. 19 del regolamento d’attuazione della L.R. 18/84.

- E’ autorizzato il pagamento di L. 47.222.861.= a saldo del contributo, con impegno sul Cap. 27190/99 dando atto che le obbligazioni verranno a scadere nel corso dell’attuale esercizio finanziario;

- E’ accertata un’economia di L. 576.835.=.

Il Direttore regionale
Beniamino Napoli



Codice 25.2
D.D. 26 agosto 1999, n. 910

LL.RR. 38/78 e 18/84. Comune di Alfiano Natta. Lavori di p.i. riprofilatura scarpata sovrastante Via S. Spirito in loc. Cardora. Contributo L. 11.000.000

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- A consuntivo dei lavori di p.i. riprofilatura scarpata sovrastante Via S. Spirito in loc. Cardora il contributo di L. 11.000.000= concesso al Comune di Alfiano Natta, è rideterminato in L. 11.000.000= ai sensi dell’art. 19 del regolamento d’attuazione della L.R. 18/84.

- di autorizzare il pagamento di L. 11.000.000= a saldo del contributo, con impegno sul Cap. 27190/99 dando atto che le obbligazioni verranno a scadere nel corso dell’attuale esercizio finanziario.

Il Direttore regionale
Beniamino Napoli



Codice 25.2
D.D. 26 agosto 1999, n. 911

LL.RR. 38/78 e 18/84. Comune di Grognardo. Lavori di costruzione briglia e muri per difesa della spalla del ponte e opere di sistemazione alveo sul torr. Visone. Contributo L. 40.000.000

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- A consuntivo dei lavori di costruzione briglia e muri per difesa della spalla del ponte e opere di sistemazione alveo sul torr. Visone il contributo di L. 40.000.000= concesso al Comune di Grognardo, è rideterminato in L. 40.000.000= ai sensi dell’art. 19 del regolamento d’attuazione della L.R. 18/84.

- di autorizzare il pagamento di L. 16.000.000= a saldo del contributo, con impegno sul Cap. 27190/99 dando atto che le obbligazioni verranno a scadere nel corso dell’attuale esercizio finanziario.

Il Direttore regionale
Beniamino Napoli



Codice 25.2
D.D. 2 settembre 1999, n. 923

L.R. N. 18/84 - Comune di Vespolate (NO) - Lavori di sistemazione strade comunali. Determinazione definitiva e pagamento a saldo del contributo di L. 29.006.444 (Cap. 27190/99)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Art. 1) Di stabilire in L. 29.006.444 come specificato in premessa, l’entità del contributo regionale concesso al Comune di Vespolate (NO) per i lavori di sistemazione di strade comunali.

Art. 2) di autorizzare a favore del Comune di Vespolate (NO) il pagamento della somma di L. 29.006.444 a titolo di saldo del contributo regionale concesso sui predetti lavori, ed alla relativa spesa si fa fronte con i fondi che si impegnano sul Cap. 27190 del Bilancio per l’anno 1999 relativo ai residui perenti agli effetti amministrativi;

Art. 3) di accertare un’economia di spesa pari a L. 993.556.

Il Direttore regionale
Beniamino Napoli



Codice 25.2
D.D. 2 settembre 1999, n. 925

Nubifragio 8.7.1996. Comune di Pettenasco. Lavori di ricostruzione difese in sponda destra e sinistra del T. Pescone, tratta terminale tra la ss. e la foce del lago. Contributo L. 140.000.000

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Art. 1) Il contributo di L. 140.000.000= previsto nel piano generale d’intervento approvato con ordinanza ministeriale n. 2 del 13.9.1996 a favore del Comune di Pettenasco per ricostruzione difese in sponda destra e sinistra del T. Pescone, tratta terminale tra la ss. e la foce del lago è rideterminato in L. 133.435.771.

Art. 2) E’ autorizzato il pagamento della somma di L. 35.435.771= a saldo del contributo concesso al Comune di Pettenasco con impegno sul Cap. 27190/99 dando atto che le obbligazioni verranno a scadere nel corso dell’attuale esercizio finanziario.

Art. 3) E’ accertata un’economia di L. 6.564.229=.

Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi



Codice 25.2
D.D. 15 settembre 1999, n. 962

L.R. n. 18/84 - Comune di Varallo (VC) - Lavori di sistemazione del tetto della sede municipale. Determinazione definitiva e pagamento a saldo del contributo di L. 100.000.000.= - Cap. 27190/99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Art. 1) Di stabilire in L. 100.000.000.= come specificato in premessa, l’entità del contributo regionale concesso al Comune di Varallo (VC) per i lavori di sistemazione del tetto della sede municipale;

Art. 2) di autorizzare a favore del Comune di Varallo (VC) il pagamento della somma di L. 100.000.000.= a titolo di saldo del contributo regionale concesso sui predetti lavori, ed alla relativa spesa si fa fronte con i fondi che si impegnano sul Cap. 27190 del Bilancio per l’anno 1999 relativo ai residui perenti agli effetti amministrativi.

Il Direttore regionale
Beniamino Napoli



Codice 25.2
D.D. 17 settembre 1999, n. 970

L.R. n. 18/84 - Comune di Pramollo (TO) - Lavori di ampliamento cimitero in località Murise. Determinazione definitiva e liquidazione del contributo di L. 49.000.000.= - Cap. 27190/99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Art. 1) Di stabilire in L. 70.000.000.= come specificato in premessa, l’entità del contributo regionale concesso al Comune di Pramollo (TO) per i lavori di ampliamento del cimitero comunale in località Murise;

Art. 2) di autorizzare a favore del Comune di Pramollo (TO) il pagamento della somma di L. 49.000.000.= a titolo di saldo del contributo regionale concesso sui predetti lavori, ed alla relativa spesa si fa fronte con i fondi che si impegnano sul Cap. 27190 del Bilancio per l’anno 1999 relativo ai residui perenti agli effetti amministrativi.

Il Direttore regionale
Beniamino Napoli



Codice 25.2
D.D. 27 settembre 1999, n. 1016

LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Quincinetto. Lavori di pronto intervento per sistemazione Rio Renanchio. Contributo L. 90.000.000

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di rideterminare, ai sensi dell’art. 19 del regolamento d’attuazione della L.R. n. 18/84 il contributo concesso al Comune di Quincinetto a consuntivo dei lavori di pronto intervento a cui sopra è cenno in L. 87.540.200.

- di autorizzare il pagamento a saldo della somma di L. 33.540.200 al Comune di Quincinetto, che si fa fronte con impegno da effettuarsi sul Cap. 27190 del bilancio regionale per l’anno 1999;

- di prendere atto che viene accertata un’economia di L. 2.459.800= sul Cap. 24080 del bilancio regionale per l’anno 1994.

Il Direttore regionale
Beniamino Napoli



Codice 25.2
D.D. 27 settembre 1999, n. 1017

LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Ferrere. Lavori di pronto intervento per sistemazione strada comunale Bricco-Calosso. Contributo L. 33.000.000

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di rideterminare, ai sensi dell’art. 19 del regolamento d’attuazione della L.R. n. 18/84 il contributo concesso al Comune di Ferrere a consuntivo dei lavori di pronto intervento a cui sopra è cenno in L. 30.691.480;

- di autorizzare il pagamento a saldo della somma di L. 10.891.480 al Comune di Ferrere che si fa fronte con impegno da effettuarsi sul Cap. 27190 del bilancio regionale per l’anno 1999;

- di prendere atto che viene accertata un’economia di L. 2.308.520= sul Cap. 24080 del bilancio regionale per l’anno 1994.

Il Direttore regionale
Beniamino Napoli



Codice 25.2
D.D. 27 settembre 1999, n. 1018

LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Villarbasse. Lavori di pronto intervento per sistemazione ponticello sul rio S. Quirico. Contributo L. 15.000.000

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di rideterminare, ai sensi dell’art. 19 del regolamento d’attuazione della L.R. n. 18/84 il contributo concesso al Comune di Villarbasse a consuntivo dei lavori di pronto intervento a cui sopra è cenno in L. 20.373.150 oltre IVA;

- di autorizzare il pagamento a saldo della somma di L. 1.500.000 al Comune di Villarbasse, che si fa fronte con impegno da effettuarsi sul Cap. 27190 del bilancio regionale per l’anno 1999.

Il Direttore regionale
Beniamino Napoli



Codice 25.2
D.D. 27 settembre 1999, n. 1019

LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Prarostino. Lavori di pronto intervento per consolidamento strada comunale per b.ta Cardone. Contributo L. 85.000.000

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di rideterminare, ai sensi dell’art. 19 del regolamento d’attuazione della L.R. n. 18/84 il contributo concesso al Comune di Prarostino a consuntivo dei lavori di pronto intervento a cui sopra è cenno in L. 84.933.660;

- di autorizzare il pagamento a saldo della somma di L. 33.933.660 al Comune di Prarostino, che si fa fronte con impegno da effettuarsi sul Cap. 27190 del bilancio regionale per l’anno 1999;

- di prendere atto che viene accertata un’economia di L. 66.340.= sul Cap. 24080 del bilancio regionale per l’anno 1995.

Il Direttore regionale
Beniamino Napoli



Codice 25.2
D.D. 27 settembre 1999, n. 1020

LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Paderna. Lavori di p.i. per il ripristino del tratto terminale del collettore fognario. Contributo L. 10.000.000

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- A consuntivo dei lavori di pronto intervento per il ripristino del tratto terminale del collettore fognario il contributo di L. 10.000.000= concesso al Comune di Paderna è rideterminato in L. 10.000.000= ai sensi dell’art. 19 del regolamento d’attuazione della L.R. 18/84.

- Di autorizzare il pagamento di L. 10.000.000= a saldo del contributo, con impegno sul Cap. 27190/99 dando atto che le obbligazioni verranno a scadere nel corso dell’attuale esercizio finanziario.

Il Direttore regionale
Beniamino Napoli



Codice 25.2
D.D. 27 settembre 1999, n. 1021

LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di S. Pietro Val Lemina. Lavori di pronto intervento per consolidamento sponda destra torrente Lemina. Contributo L. 70.000.000

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di rideterminare, ai sensi dell’art. 19 del regolamento d’attuazione della L.R. n. 18/84 il contributo concesso al Comune di S. Pietro Val Lemina a consuntivo dei lavori di pronto intervento a cui sopra è cenno in L. 55.569.870=;

- di autorizzare il pagamento a saldo della somma di L. 55.569.870 al Comune di S. Pietro Val Lemina, che si fa fronte con impegno da effettuarsi sul Cap. 27190 del bilancio regionale per l’anno 1999;

- di prendere atto che viene accertata un’economia di L. 14.430.130= sul Cap. 24080 del bilancio regionale per l’anno 1995.

Il Direttore regionale
Beniamino Napoli



Codice 25.2
D.D. 11 ottobre 1999, n. 1064

LL.RR. 38/78 e 18/84 - Comune di Montemarzino. Lavori di consolidamento a monte della strada com.le via Roma. Contributo L. 80.000.000.=

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- A consuntivo dei lavori di consolidamento a monte della strada com.le via Roma il contributo di L. 80.000.000.= concesso al Comune di Montemarzino è rideterminato in L. 79.703.049.= ai sensi dell’art. 19 del regolamento d’attuazione della L.R. 18/84.

- di autorizzare il pagamento di L. 31.703.048.= a saldo del contributo con impegno sul Cap. 27190/99 dando atto che le obbligazioni verranno a scadere nel corso dell’attuale esercizio finanziario;

- di accertare un’economia di L. 296.952.=.

Il Direttore regionale
Beniamino Napoli



Codice 25.2
D.D. 11 ottobre 1999, n. 1065

LL.RR. 38/78 e 18/84 - Comune di Cabella Ligure. Lavori di ripristino briglie rio Centassi. Contributo L. 76.000.000.=

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di autorizzare il pagamento di L. 45.600.000.= quale acconto del 60% sul contributo di L. 76.000.000.= concesso al Comune di Cabella L.re per i lavori di ripristino briglie rio Centassi;

- di impegnare la somma sul Cap. 27190/99, dando atto che le obbligazioni verranno a scadere nel corso dell’attuale esercizio finanziario.

Il Direttore regionale
Beniamino Napoli



Codice 25.2
D.D. 25 ottobre 1999, n. 1107

LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Tavagnasco. Lavori di pronto intervento per eliminazione pericolo caduta massi da parete rocciosa. Contributo L. 21.000.000

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di autorizzare il pagamento a saldo della somma di L. 21.000.000 al Comune di Tavagnasco che si fa fronte con impegno da effettuarsi sul Cap. 27190 del bilancio regionale per l’anno 1999.

Il Direttore regionale
Beniamino Napoli



Codice 25.2
D.D. 25 ottobre 1999, n. 1108

LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Quagliuzzo. Lavori di pronto intervento per demolizione masso sovrastante l’abitato in loc. Luvera. Contributo L. 15.500.000

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di rideterminare, ai sensi dell’art. 19 del regolamento d’attuazione della L.R. n. 18/84 il contributo concesso al Comune di Quagliuzzo a consuntivo dei lavori di pronto intervento a cui sopra è cenno in L. 14.616.000;

- di autorizzare il pagamento a saldo della somma di L. 14.616.000 al Comune di Quagliuzzo che si fa fronte con impegno da effettuarsi sul Cap. 27190 del bilancio regionale per l’anno 1999;

- di prendere atto che viene accertata un’economia di L. 884.000= sul Cap. 24080 del bilancio regionale per l’anno 1996.

Il Direttore regionale
Beniamino Napoli



Codice 25.2
D.D. 25 ottobre 1999, n. 1109

LL.RR. nn. 38/78 e 18/84. Comune di Novalesa. Lavori di pronto intervento per lavori di disalveo torrenti Claretto e Mardarello. Contributo L. 140.000.000

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di rideterminare, ai sensi dell’art. 19 del regolamento d’attuazione della L.R. n. 18/84 il contributo concesso al Comune di Novalesa a consuntivo dei lavori di pronto intervento a cui sopra è cenno in L. 133.305.085;

- di autorizzare il pagamento a saldo della somma di L. 49.305.085 al Comune di Novalesa che si fa fronte con impegno da effettuarsi sul Cap. 27190 del bilancio regionale per l’anno 1999;

- di prendere atto che viene accertata un’economia di L. 6.694.915= sul Cap. 24080 del bilancio regionale per l’anno 1995.

Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi



Codice 25.2
D.D. 25 ottobre 1999, n. 1135

LL.RR. nn. 38/78 e 18/84 - Rettifica D.G.R. n. 124-43637 del 06.03.1995. Comune di Angrogna

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1) Di revocare la precedente determinazione nº 1023 del 28.09.1999;

2) di autorizzare il pagamento a saldo del contributo così rettificato;

3) di far fronte alla spesa di L. 4.654.807= con nuovo impegno che si autorizza sul Cap. 27190 (Imp. perente nº 163850) del Bilancio regionale 1999.

Il Direttore regionale
Beniamino Napoli



Codice 25.2
D.D. 16 novembre 1999, n. 1224

LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Gottasecca (CN). Lavori di ampliamento cimitero e costruzione loculi. Progetto generale di massima L. 260.000.000.= - Progetto stralcio I lotto L. 210.000.000=

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Art. 1) E’ approvato il progetto I stralcio dell’importo di L. 210.000.000.= riguardante i lavori di ampliamento cimitero e costruzione loculi nel Comune di Gottasecca, a condizione dell’osservanza delle prescrizioni sopra citate;

Art. 2) i lavori in argomento sono di pubblica utilità, nonchè urgenti ed indifferibili ai sensi e per gli effetti della Legge n. 2359/65 e successive modificazioni ed integrazioni.

Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi



Codice 25.2
D.D. 18 novembre 1999, n. 1233

LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Favria (TO). Lavori di costruzione ossario comunale - L. 55.000.000=

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Art. 1) E’ approvato il progetto dell’importo di L. 55.000.000.= riguardante i lavori di costruzione ossario nel Comune di Favria, a condizione dell’osservanza delle prescrizioni sopra citate;

Art. 2) i lavori in argomento sono di pubblica utilità, nonchè urgenti ed indifferibili ai sensi e per gli effetti della Legge n. 2359/65 e successive modificazioni ed integrazioni.

Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi



Codice 25.2
D.D. 18 novembre 1999, n. 1234

LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Castagnole Monferrato (AT). Lavori di costruzione loculi cimiteriali e sistemazione aree interne del cimitero - L. 160.000.000=

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Art. 1) E’ approvato il progetto dell’importo di L. 160.000.000.= riguardante i lavori di costruzione loculi cimiteriali e sistemazione aree interne del cimitero nel Comune di Castagnole Monferrato, a condizione dell’osservanza delle prescrizioni sopra citate;

Art. 2) i lavori in argomento sono di pubblica utilità, nonchè urgenti ed indifferibili ai sensi e per gli effetti della Legge n. 2359/65 e successive modificazioni ed integrazioni.

Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi



Codice 25.2
D.D. 18 novembre 1999, n. 1235

LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Torino. Lavori al cimitero municipale VIII Ampliazione Campo 6 - 7 Fabbricato a croci - L. 4.051.800.000=

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Art. 1) E’ approvato il progetto dell’importo di L. 4.051.800.000.= riguardante i lavori al cimitero monumentale VIII Ampliazione - Campo 6-7 Fabbricato a croci nel Comune di Torino, a condizione dell’osservanza delle prescrizioni sopra citate;

Art. 2) i lavori in argomento sono di pubblica utilità, nonchè urgenti ed indifferibili ai sensi e per gli effetti della Legge n. 2359/65 e successive modificazioni ed integrazioni.

Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi



Codice 25.2
D.D. 18 novembre 1999, n. 1236

LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Frabosa Sottana (CN). Lavori di costruzione loculi ed ossari nel cimitero comunale - L. 350.000.000=

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Art. 1) E’ approvato il progetto dell’importo di L. 350.000.000.= riguardante i lavori di costruzione loculi ed ossari nel cimitero del Comune di Frabosa Sottana, a condizione dell’osservanza delle prescrizioni sopra citate;

Art. 2) i lavori in argomento sono di pubblica utilità, nonchè urgenti ed indifferibili ai sensi e per gli effetti della Legge n. 2359/65 e successive modificazioni ed integrazioni.

Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi



Codice 25.2
D.D. 18 novembre 1999, n. 1237

LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Felizzano (AL). Lavori di ampliamento cimitero comunale, sistemazione e recinzione dell’area - L. 320.000.000.=

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Art. 1) E’ approvato il progetto dell’importo di L. 320.000.000.= riguardante i lavori di ampliamento del cimitero del Comune di Felizzano, a condizione dell’osservanza delle prescrizioni sopra citate;

Art. 2) i lavori in argomento sono di pubblica utilità, nonchè urgenti ed indifferibili ai sensi e per gli effetti della Legge n. 2359/65 e successive modificazioni ed integrazioni.

I lavori medesimi e le relative espropriazioni dovranno iniziarsi entro anni uno e compiersi entro anni cinque dalla data della presente determinazione.

Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi



Codice 25.2
D.D. 18 novembre 1999, n. 1238

Alluvione novembre 1994 - L. n. 35/95 - Città di Garessio. Devoluzione economia di L. 240.000.000.= realizzata dalla Comunità Montana Alta Val Tanaro a favore dei lavori di sistemazione acquedotto comunale di Garessio

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1) Di autorizzare l’utilizzo dell’economia derivante dall’esecuzione dei lavori di “sistemazione idrogeologica Rio S. Bernardo, S. Mauro, Valsorda, Pozzuolo, Ruffino, Piangranone” inseriti nel programma precedentemente previsto con la D.G.R. n. 36-10551 del 15/07/1996 relativamente alla Comunità Montana Alta Val Tanaro nel quadro delle iniziative a fronte dell’alluvione del novembre 1994;

2) di precisare che l’economia pari a L. 240.000.000.= sarà utilizzata per i lavori di sistemazione acquedotto in Comune di Garessio.

Il Direttore regionale
Beniamino Napoli



Codice 25.2
D.D. 18 novembre 1999, n. 1239

Alluvione novembre 1994 - Comune di Lessolo. Devoluzione economia di spesa per L. 27.381.277.= a favore di interventi di sistemazione idraulica del Rio Riò

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1) Di autorizzare l’utilizzo dell’economia di L. 27.381.277.= derivante dall’esecuzione dei lavori inseriti nel programma precedentemente previsti con le DD.G.R. n. 452-42376 del 29/12/1994 e n. 91-680 del 07/08/1995, relativamente al Comune di Lessolo nel quadro delle iniziative a fronte dell’alluvione del novembre 1994;

2) di precisare che la suddetta economia viene esplicitata nello schema allegato al presente provvedimento per farne parte integrante;

3) di precisare altresì che la variazione rientra nelle deroghe previste all’art. 5 comma 1, del D.L. n. 646/94 convertito con L. n. 22/95 e s.m.e.i. così come disposto dall’articolo unico dell’Ord. n. 2896/98 del Ministero dell’Interno - Delegato per il Coordinamento della Protezione Civile.

Il Direttore regionale
Beniamino Napoli

Allegato







Codice 25.2
D.D. 22 novembre 1999, n. 1248

LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Pozzol Groppo (AL). Lavori di costruzione n. 12 loculi nel cimitero comunale - L. 25.410.000=

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Art. 1) E’ approvato il progetto dell’importo di L. 25.410.000.= riguardante i lavori di costruzione n. 12 loculi nel cimitero del Comune di Pozzol Groppo, a condizione dell’osservanza delle prescrizioni sopra citate;

Art. 2) i lavori in argomento sono di pubblica utilità, nonchè urgenti ed indifferibili ai sensi e per gli effetti della Legge n. 2359/65 e successive modificazioni ed integrazioni.

Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi



Codice 25.2
D.D. 22 novembre 1999, n. 1249

D.L. 646/94 - L. 22/95 - Alluvione novembre 1994 - Impegno delle somme di L. 490.714.903.= sul cap. 24076-99 per consentire il pagamento delle obbligazioni in scadenza sui programmi precedentemente approvati

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di impegnare per le motivazioni espresse nelle premesse sul cap. 24076/99 la somma di L. 490.714.903.= necessaria per la continuazione delle operazioni di pagamento dei lavori programmati a seguito dell’alluvione del novembre 94 e finanziati con assegnazione statale a destinazione vincolata ai sensi del D.L. 646/94 convertito con L. 22/95.

Il Direttore regionale
Beniamino Napoli



Codice 25.2
D.D. 22 novembre 1999, n. 1250

D.L. 646/94 - L. 22/95 - Alluvione novembre 1994 - Impegno delle somme di L. 20.000.000.000.= sul cap. 24076/99 per consentire il pagamento delle obbligazioni in scadenza sui programmi precedentemente approvati

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di impegnare per le motivazioni espresse nelle premesse sul cap.24076/99 (Impegno perente n. 225271) la somma di L. 20.000.000.000.= necessaria per la continuazione delle operazioni di pagamento dei lavori programmati a seguito dell’alluvione del novembre 94 e finanziati con assegnazione statale a destinazione vincolata ai sensi del D.L. 646/94 convertito con L. 22/95.

Il Direttore regionale
Beniamino Napoli



Codice 25.2
D.D. 22 novembre 1999, n. 1251

LL.RR. nn. 38/78 e 18/84 - Comune di Zubiena (BI). Lavori di messa in sicurezza condotta acquedotto. Contributo di L. 30.000.000=

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Il contributo di L. 30.000.000= concesso al Comune di Zubiena per i lavori di messa in sicurezza condotte acquedotto e canale adduzione acqua potabile è rideterminato in L. 25.308.000=.

- E’ autorizzato il pagamento della somma di L. 16.308.000= a saldo del contributo.

- E’ accertata un’economia di L. 4.692.000= sull’impegno n. 314907 del Cap. 24080 del bilancio regionale per l’anno 1998.

Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi



Codice 25.2
D.D. 22 novembre 1999, n. 1252

L. n. 471/94 - LL.RR. nn. 38/78 e 18/84 - Alluvione autunno 1993. Comune di Locana. Lavori di ripristino collettore fognario e attraversamento torr. Orco. Importo L. 80.000.000=

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Art. 1) E’ concesso al Comune di Locana il contributo forfettario in conto capitale di L. 80.000.000= per il finanziamento dei lavori di pronto intervento di cui sopra è cenno, salvo necessarie rideterminazioni ai sensi dell’art. 19 del regolamento d’attuazione della L.R. n. 18/84.

Art. 2) L’erogazione del predetto contributo verrà effettuata in base ai disposti approvati con D.G.R. n. 150-30997 del 6.12.93.

Art. 3) Alla relativa spesa di L. 80.000.000= si fa fronte con impegno sullo stanziamento di cui al Cap. 24086/97.

Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi



Codice 25.2
D.D. 23 novembre 1999, n. 1261

LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Rocchetta Tanaro (AT). Lavori di realizzazione nuovi loculi cimiteriali - L. 155.000.000=

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Art. 1) E’ approvato il progetto dell’importo di L. 155.000.000.= riguardante i lavori di realizzazione nuovi loculi cimiteriali nel Comune di Rocchetta Tanaro, a condizione dell’osservanza delle prescrizioni sopra citate;

Art. 2) i lavori in argomento sono di pubblica utilità, nonchè urgenti ed indifferibili ai sensi e per gli effetti della Legge n. 2359/65 e successive modificazioni ed integrazioni.

Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi



Codice 25.2
D.D. 23 novembre 1999, n. 1262

LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Toceno (VB). Opere cimiteriali. Perizia di variante e suppletiva - L. 290.997.539=

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Art. 1) E’ approvata la perizia di variante e suppletiva dell’importo di L. 290.997.539.= riguardante i lavori di completamento dell’ampliamento del cimitero comunale nel Comune di Toceno;

Art. 2) i lavori in argomento sono di pubblica utilità, nonchè urgenti ed indifferibili ai sensi e per gli effetti della Legge n. 2359/65 e successive modificazioni ed integrazioni.

Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi



Codice 25.2
D.D. 23 novembre 1999, n. 1263

LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Melle (CN). Lavori di costruzione loculi cimiteriali - L. 123.000.000=

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Art. 1) E’ approvato il progetto dell’importo di L. 123.000.000.= riguardante i lavori di costruzione loculi cimiteriali nel Comune di Melle, a condizione dell’osservanza delle prescrizioni sopra citate;

Art. 2) i lavori in argomento sono di pubblica utilità, nonchè urgenti ed indifferibili ai sensi e per gli effetti della Legge n. 2359/65 e successive modificazioni ed integrazioni.

Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi



Codice 25.2
D.D. 23 novembre 1999, n. 1265

LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Mornese (AL). Opere cimiteriali. Perizia di variante e suppletiva - L. 77.130.749= costruzione loculi cimiteriali - L. 123.000.000=

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina-

Art. 1) E’ approvata la perizia di variante e suppletiva dell’importo di L. 77.130.749.= riguardante i lavori di costruzione edicole funerarie nel cimitero di Mornese a condizione dell’osservanza delle prescrizioni sopra citate;

Art. 2) i lavori in argomento sono di pubblica utilità, nonchè urgenti ed indifferibili ai sensi e per gli effetti della Legge n. 2359/65 e successive modificazioni ed integrazioni.

Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi



Codice 25.2
D.D. 23 novembre 1999, n. 1268

Alluvione novembre 1994 - Comune di Chiaverano. Revoca contributo L. 150.000.000=

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1) Di revocare il contributo di L. 150.000.000.= per “danni incendio” a favore del Comune di Chiaverano, concesso con DD. n. 769 del 14/07/1999 nel quadro delle iniziative a fronte dell’alluvione del novembre 1994;

2) di rimandare a successivo provvedimento la destinazione della somma di L. 150.000.000.=;

3) si rileva che tale revoca discende da mero errore materiale.

Il Direttore regionale
Beniamino Napoli



Codice 25.2
D.D. 29 novembre 1999, n. 1269

Alluvione novembre 1994 - L. n. 35/95 - Comune di Isola S. Antonio. Devoluzione economie per L. 6.635.997.= a favore dei lavori di impianto di potabilizzazione dell’acquedotto comunale

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1) Di autorizzare l’utilizzo dell’economia di L. 6.635.997.= derivante dall’esecuzione dei lavori inseriti nei programmi precedentemente previsti con le DD.G.R. n. 250-44376 del 27/03/1995 (impianti sportivi) e n. 159-5526 del 22/01/1996 (ripristino strade comunali varie), relativamente al Comune di Isola S. Antonio nel quadro delle iniziative a fronte dell’alluvione del novembre 1994 a favore dei lavori di impianto di potabilizzazione dell’acquedotto comunale.

Il Direttore regionale
Beniamino Napoli



Codice 25.2
D.D. 29 novembre 1999, n. 1270

LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Cortandone (AT). Opere cimiteriali. Perizia di variante e suppletiva - L. 35.937.527=

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Art. 1) E’ approvata la perizia di variante e suppletiva dell’importo di L. 35.937.527.= riguardante i lavori di manutenzione straordinaria nel cimitero comunale di Cortandone a condizione dell’osservanza delle prescrizioni sopra citate;

Art. 2) i lavori in argomento sono di pubblica utilità, nonchè urgenti ed indifferibili ai sensi e per gli effetti della Legge n. 2359/65 e successive modificazioni ed integrazioni.

Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi



Codice 25.2
D.D. 29 novembre 1999, n. 1271

L. n. 438/95 - art. 1 sexies. Alluvione novembre 1994. Pagamento somme relative a lavori di ricostruzione ponti comunali danneggiati di cui alla D.G.R. n. 1-12788 del 10/1071996 - L. 670.091.953.= - Cap. 24093/99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Art. 1) Di erogare a favore degli Enti interessati, a titolo di acconto o di saldo dei rispettivi lavori finanziati a seguito dell’alluvione del novembre 1994 ai sensi della L. n. 438/95 - art. 1 sexies le somme indicate nell’elenco allegato al presente provvedimento quale parte integrante;

Art. 2) di far fronte al pagamento della complessiva somma di L. 670.091.953.= con impegno che si assume sul Cap. 24093/99.

Il Direttore regionale
Beniamino Napoli

Allegato







Codice 25.2
D.D. 29 novembre 1999, n. 1272

LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Feisoglio (CN). Lavori di ristrutturazione cimitero comunale - L. 125.000.000=

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Art. 1) E’ approvato il progetto dell’importo di L. 125.000.000.= riguardante i lavori di ristrutturazione cimitero del Comune di Feisoglio, a condizione dell’osservanza delle prescrizioni sopra citate;

Art. 2) i lavori in argomento sono di pubblica utilità, nonchè urgenti ed indifferibili ai sensi e per gli effetti della Legge n. 2359/65 e successive modificazioni ed integrazioni.

Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi



Codice 25.2
D.D. 29 novembre 1999, n. 1286

Nubifragio luglio 1996. Comune di Cossogno. Variazione ai programmi approvati. Utilizzo di minori spese accertate su opere precedentemente programmate per l’esecuzione dei lavori in località Al Sasso. Pagamento di L. 15.090.448.=

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1) Di accertare sui lavori finanziati a favore del comune di Cossogno ai sensi della L. 438/95 e dell’Ordinanza del ministro della delega alla protezione civile n. 2456 del 5.8.96 in conseguenza del nubifragio del luglio 1996 minori spese per complessive L. 15.090.448.= secondo i conteggi schematicamente indicati nell’allegato parte integrante del presente provvedimento;

2) di approvare l’utilizzo delle succitate minori spese per l’esecuzione di lavori di sistemazione in loc. Al Sasso, parte alta della Fraz. Ungiasca in comune di Cossogno.

3) di prendere atto che i lavori di sistemazione in località Al Sasso, parte alta della frazione Ungiasca eseguiti dal comune di Cossogno, sono stati ultimati con un conto consuntivo di L. 19.052.258.= e di autorizzare pertanto il pagamento a favore del medesimo comune della somma disponibile di L. 15.090.448.= di cui al punto precedente;

4) di far fronte al pagamento di L. 15.090.448.= così come segue:

per L. 11.005.684.= con impegno sul cap. 26966/99 (impegno perente 257040) (Imp. 364999)

per L. 4.084.764 con impegno sul cap. 24281/99 (impegno perente 265885) (Imp. 365000).

Il Direttore regionale
Beniamino Napoli

Allegato






Codice 25.2
D.D. 30 novembre 1999, n. 1287

LL.RR. nn. 38/78 e 18/84 - Comune di Calosso. Lavori di pronto intervento per ripristino S. C.le “Calva”

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1) Di rideterminare, ai sensi dell’art. 19 del regolamento d’attuazione della L.R. n. 18/84 il contributo concesso al Comune di Calosso a consuntivo dei lavori di pronto intervento di cui l’oggetto in L. 44.574.820=.

2) di autorizzare il pagamento a saldo della somma di L. 44.574.820= al Comune di Calosso che si fa fronte con impegno n. 279192 sul Cap. 24080 del bilancio regionale per l’anno 1997.

3) di prendere atto che viene accertata un’economia di L. 5.425.180= sul Cap. 24080 del bilancio regionale per l’anno 1997.

Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi



Codice 25.2
D.D. 30 novembre 1999, n. 1288

LL. n. 595/59 e n. 431/65 - Comune di Crissolo (CN). Lavori di costruzione loculi cimiteriali e cellette ossario - II lotto - L. 144.000.000=

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Art. 1) E’ approvato il progetto dell’importo di L. 144.000.000.= riguardante i lavori di costruzione loculi cimiteriali e cellette ossario - II lotto - nel Comune di Crissolo, a condizione dell’osservanza delle prescrizioni sopra citate;

Art. 2) i lavori in argomento sono di pubblica utilità, nonchè urgenti ed indifferibili ai sensi e per gli effetti della Legge n. 2359/65 e successive modificazioni ed integrazioni.

Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi



Codice 25.2
D.D. 30 novembre 1999, n. 1290

L.R. 38/78 - Nubifragio maggio 1999. Comune di San Pietro Val Lemina. Variazione ai programmi approvati con DD. 685 del 23.6.99. Integrazione oggetto dei lavori. Nessuna variazione agli impegni già assunti

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1) Di integrare per le motivazioni espresse in premessa l’oggetto previsto a favore del comune di San Pietro Val Lemina con la determinazione dirigenziale n. 685 del 23.6.99 da “sistemazione movimento franoso lungo la strada di accesso al depuratore comunale” a “sistemazione movimento franoso lungo le strade di accesso al depuratore comunale e al Colle del Crò”, precisando che da tale operazione non discende alcun maggior onere per la Regione, nè alcuna modifica agli impegni finanziari già assunti.

Il Direttore regionale
Beniamino Napoli



Codice 26.2
D.D. 20 maggio 1999, n. 346

L.L.R.R. n. 18/84 e n. 33/90 . - Impegno ed erogazione L. 37.500.000 quale rata unica a saldo del contributo concesso al Comune di Cossato, per la realizzazione della pista ciclabile denominata “Via residenziale in Via Milano” sul Cap. 27190/99

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



Codice 26.2
D.D. 1 giugno 1999, n. 372

L.L.R.R. n. 18/84 e n. 33/90 . - Impegno ed Erogazione di L. 26.982.247 pari al secondo acconto del 30 per cento del contributo concesso al Comune di Vaprio D’Agogna (NO) con D.G.R. 529-4220 del 30.11.95 per la realizzazione della pista ciclabile denominata “Itinerario n. 1” cap. 27190/99

(omissis)

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino



Codice 26.4
D.D. 2 giugno 1999, n. 374

LL.RR. 43/94, 40/95, 10/96 - Fondo Investimenti Piemonte (FIP 96) - Scheda Centro Intermodale di Novara ed Interporto di Torino Orbassano - “Potenziamento del terminale ferroviario dell’Interporto”. Impegno e liquidazione di L. 900.000.000 sul Cap. 27190/99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di autorizzare l’erogazione della somma di L. 900.000.000 relativa al 30% del contributo Fip 96 concesso alla C.I.M. S.p.A. per la realizzazione delle opere relative al “Potenziamento del terminale ferroviario dell’Interporto”, secondo le modalità previste dalla suddetta D.D. n. 13 del 29/01/98.

Alla spesa di L. 900.000.000 si fa fronte con i fondi che si impegnano sul cap. 27190/99 del bilancio regionale per l’esercizio finanziario 1999, relativo ai fondi perenti agli effetti amministrativi, somma peraltro già impegnata con deliberazione n. 289-14388 del 25.11.1996 - I. 260474 - ed autorizzata dal Direttore Regionale ai Trasporti con nota prot. n. 4930/26 del 20/05/99, di cui alle premesse.

Il Dirigente responsabile
Piero Pais



Codice 26.4
D.D. 2 giugno 1999, n. 375

LL.RR. 43/94, 40/95, 41/65 - Fondo Investimenti Piemonte - Scheda n. 5 - “Terzo stralcio attuativo di opere al fine di attivare la realizzazione delle strutture di magazzinaggio delle merci del Centro Intermodale di Novara Boschetto”. Impegno e liquidazione di L. 900.000.000 sul Cap. 27190/99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di autorizzare l’erogazione della somma di L. 900.000.000 relativa al 30% del contributo Fip 95 concesso alla C.I.M. S.p.A. per la realizzazione delle opere relative al “Terzo stralcio attuativo di opere al fine di attivare la realizzazione delle strutture di magazzinaggio delle merci nel Centro Intermodale di Novara Boschetto”, secondo le modalità previste dal suddetto D.P.G.R. n. 3124 del 06.08.1996.

Alla spesa di L. 900.000.000 si fa fronte con i fondi che si impegnano sul cap. 27190/99 del bilancio regionale per l’esercizio finanziario 1999, relativo ai fondi perenti agli effetti amministrativi, somma peraltro già impegnata con deliberazione n. 642-4333 del 30.11.1996 - I. 235611 - ed autorizzata dal Direttore Regionale ai Trasporti con nota prot. n. 4930/26 del 20/05/99, di cui alle premesse.

Il Dirigente responsabile
Piero Pais



Codice 26.4
D.D. 5 luglio 1999, n. 434

Opere di navigazione interna. Lago Maggiore. Comune di Oggebbio (VB). Realizzazione pontili galleggianti. Approvazione. Impegno e liquidazione 1° SAL al Comune di Oggebbio. L. 93.463.841.= Cap. 27190/99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare nell’importo di L. 77.886.534, oltre l’IVA 20% e così in complessive L. 93.463.841.= il Iº SAL ed il relativo Certificato di Pagamento dei lavori di realizzazione di pontili galleggianti per ormeggio imbarcazioni sul Lago Maggiore in Comune di Oggebbio (VB), eseguiti dalla ditta Poralu PVC con sede in Pont (Francia), così come approvati con Determinazione n. 5 dell’1.3.1999 del Segretario Comunale di Oggebbio (VB).

- Di accertare in L. 93.463.841.=, IVA compresa, la somma complessiva da corrispondere al Comune di Oggebbio (VB), a fronte delle spese sostenute per il Iº Stato Avanzamento Lavori.

- Di impegnare sul Cap. 27190/99 “Spese per residui perenti agli effetti amministrativi reclamati dai creditori” essendo perente l’impegno 163256 assunto sul Cap. 25360/92 con D.G.R. n. 208-21056 del 30.11.92 e successivamente di liquidare la somma sopra citata ad avvenuta registrazione dell’impegno.

Il Dirigente responsabile
Piero Pais



Codice 26.4
D.D. 5 agosto 1999, n. 512

Opere di Navigazione Interna. Lago Maggiore. Comune di Cannero Riviera (VB). Realizzazione pontili galleggianti per ormeggio imbarcazioni. Importo L. 120.000.000. Approvazione nuovo “Quadro Economico”. Approvazione, impegno e liquidazione competenze professionali e I SAL al Comune di Cannero Riviera. L. 91.746.091. Cap. 27190/99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare il seguente “Quadro Economico” dell’opera trasmesso dal Comune di Cannero Riviera, con D.G.C. n. 221 del 23.10.1998:

A) Per lavori a base d’asta    L.    90.749.510
Ribasso d’asta (-6.30%)    L.    5.717.219
Totale lavori al netto ribasso    L.    85.032.291
B) Per somme a disposizione dell’Amm.ne
Per IVA 20% sui lavori    L.    17.006.458
Per spese tecniche oneri inclusi    L.    12.000.000
Per imprevisti, compreso ribasso    L.    5.961.251
Totale a disposizione    L.    34.967.709
Totale    L.    120.000.000

- di approvare in L. 5.186.929, oneri compresi, la somma da corrispondere per spese tecniche all’Ing. Alessandro Panzacchi di Cannobbio per Direzione Lavori I SAL (come da Determinazione n. 1 del 26.1.1999 del Segretario Comunale dr. Benito Donini, e da prefattura in acconto emessa il 18.01.1999);

- di approvare l’importo di L. 72.132.635.=, oltre l’IVA 20% e così in complessive L. 86.559.162.= il Iº SAL ed il relativo Certificato di Pagamento dei lavori di realizzazione dei pontili galleggianti per ormeggio imbarcazioni, eseguiti dalla ditta Poralu PVC con sede in Port - Francia. (Come da Determinazione n. 5 del 26.3.1999 del Segretario Comunale dr. Benito Donini);

- di accertare in L. 91.746.091.=, IVA compresa, la somma complessiva da corrispondere al Comune di Cannero Riviera (VB), a fronte delle spese sostenute per il pagamento delle spese tecniche e del Iº Stato Avanzamento Lavori;

- di impegnare la somma di L. 91.746.091.= sul Cap. 27190/99 “Spese per residui perenti agli effetti amministrativi reclamati dai creditori” essendo perente l’impegno 163256 assunto sul Cap. 25360/92 con D.G.R. n. 208-21056 del 30.11.92 e successivamente di liquidare al Comune di Cannero Riviera la somma stessa ad avvenuta registrazione dell’impegno.

Il Dirigente responsabile
Piero Pais



Codice 26.2
D.D. 16 settembre 1999, n. 585

Opere di Navigazione Interna. Lago d’Orta. Comune di Gozzano (NO). Realizzazione di pontili galleggianti. Importo L. 120.000.000.=. Approvazione nuovo “Quadro Economico” e Contabilità Finale. Impegno e liquidazione al Comune di Gozzano della somma di L. 111.027.292.=. Cap. 27190/99

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare la seguente variante al “Quadro Economico” delle opere relative alla realizzazione di pontili galleggianti, sul lago d’Orta in Comune di Gozzano (NO), resasi necessaria, in quanto le stesse sono state considerate rientranti tra quelle previste alla Tabella A/3 n. 27 (quinques) del D.P.R. 26/10/72 n. 633 e quindi soggette all’applicazione dell’aliquota ridotta al 10% e le spese per D.L. e contabilità hanno avuto in lieve incremento (comunque rientrante nel 10% del finanziamento);

Importo lavoro al netto ribasso
del 0,1%    L.    90.889.818
Per IVA 10% sui lavori    L.    9.088.982
Per progettazione    L.    3.956.659
Per Direzione Lavori e contabilità    L.    5.956.659
Per IVA 20% su D.L., contabilità e 2% CNAPAI    L.    1.297.851
Per arrotondamenti e imprevisti    L.    8.972.708

Totale    L.    120.000.000

- di approvare la Contabilità finale ed il Certificato di Regolare Esecuzione dei Lavori, predisposto dal Direttore dei Lavori Geom. Feliciano Rondoni, per un importo di L. 90.889.818.= oltre IVA al 10% pai a L. 9.088.982 per un totale di L. 99.978.800.=.

- di approvare la nota di parcella del 30.12.1997 di L. 3.956.659 emessa dall’Ing. Enzo Bertinotti di Mergozzo per la progettazione dei lavori, così come da Determinazione n. 624 del 7.7.1998 del Responsabile del Servizio Tecnico/Urbanistico del Comune di Gozzano e la nota preventiva munita di visto di congruità apposto dall’Ordine Professionale dei Geometri della Provincia di Novara, n. 04/99 del 15.02.1999 di L. 7.091.833.= IVA e contributi previdenziali compresi, quale corrispettivo dovuto per Direzione Lavori, redazione perizia e contabilità lavori, al geom. Feliciano Rondoni dello Studio Ingegneria Enzo Bertinotti di Mergozzo.

- di approvare il seguente “Quadro Economico Finale della Spesa”;

Importo finale al netto del ribasso    L.    90.889.818
IVA 10% sui lavori    L.    9.088.982
Spese tecniche progettazione o.f.c.    L.    3.956.659
Direzione lavori e contabilità o.f.c.    L.    7.091.833

Totale    L.    111.027.292

- di accertare in L. 111.027.292.= oneri fiscali compresi, la somma complessiva da corrispondere al Comune di Gozzano (NO), a fronte delle spese sostenute per l’esecuzione dei lavori di costruzione di pontili galleggianti e delle relative spese tecniche.

- di accertare un’economia di L. 8.972.708 sul Cap. 25360/92 (I. 163256)

- di impegnare sul Cap. 27190/99 “Spesa per residui perenti agli effetti amministrativi reclamati dai creditori” essendo perente l’impegno 163256 assunto con D.G.R. n. 208-21056 del 30.11.1992 sul Cap. 25360/92, la somma di L. 111.027.292.= e successivamente liquidare la stessa al comune di Gozzano (NO) ad avvenuta registrazione dell’impegno.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino


COMUNICATI

Comunicato della Commissione consultiva per le nomine

Integrazione dell’elenco delle nomine da effettuarsi nel primo semestre 2000

In applicazione della Legge regionale 23 marzo 1995, n. 39, recante “Criteri e disciplina delle nomine ed incarichi pubblici di competenza regionale e dei rapporti tra la Regione ed i soggetti nominati”, che si richiama integralmente anche nelle sue modifiche e integrazioni.

In attuazione dell’art. 8 della medesima Legge regionale, l’elenco delle nomine da effettuarsi deve essere integrato con le seguenti nomine, aventi carattere di urgenza.


Ente

Nomine da effettuare

Organo competente ad effettuare la nomina

Titolare del potere di designazione

Requisiti e condizioni

Compensi

Commissione Statale di Controllo presso le Regioni a Statuto ordinario (art. 3, comma 2 D.lgs. 13 febbraio 1993, n. 40)







1 esperto







Presidente del Consiglio dei Ministri







Consiglio Regionale







terna di docenti universitari di ruolo in materie giuridico-amministrative, avvocati anche dello stato, funzionari statali o regionali in quiescenza, iscritti nelle liste elettorali di un Comune della Regione







Gettone di presenza di L. 20.000 lorde a seduta.

Coloro che intendono presentare la propria candidatura, devono far pervenire al Presidente del Consiglio Regionale - (Via Alfieri 15 - 10121   Torino) entro il 28 febbraio 2000 apposita domanda corredata dal curriculum vitae,  contenente, a pena di irricevibilità:  

a) requisiti personali in riferimento alla carica da ricoprire;

b) titoli di studio e requisiti specifici;

c) attività lavorative ed esperienze svolte;

d) cariche elettive, e non, ricoperte;

e) eventuali condanne penali o carichi pendenti.

 Contestualmente alla candidatura devono altresì pervenire la preventiva accettazione alla nomina, la dichiarazione di inesistenza di eventuali incompatibilità o l’impegno a rimuoverle, di ineleggibilità, nonché la dichiarazione della non sussistenza di alcune delle condizioni comportanti decadenza previste dalla legge 18 gennaio 1992, n. 16 e successive modificazioni ed integrazioni  (Norme in materia di elezioni e nomine presso le Regioni e gli Enti locali).  I  moduli per la presentazione delle dichiarazioni sostitutive, sono a disposizione presso gli uffici  competenti.

Ai sensi dell’art. 2 L. n. 191/98 (modifiche ed integrazioni alla L. n. 127/97) la firma del candidato non è soggetta ad autenticazione qualora sia apposta in presenza dei competenti funzionari del Settore Segreteria dell’Ufficio di Presidenza e Organi Istituzionali Interni - Ufficio Nomine - tel. 011-5757-221 / 239 / 332

L’istanza contenente il modello di candidatura, qualora non autenticata, può anche essere inoltrata unitamente a copia fotostatica di un documento di identità del sottoscrittore ovvero inviata tramite fax al numero 011 - 5757-446, sempre accompagnata dalla copia fotostatica del documento di identità.

Si fa presente inoltre che i dipendenti pubblici non possono svolgere incarichi retribuiti, che non siano stati autorizzati dall’Amministrazione di appartenenza (art. 58 D.lgs. 29/93 e modifiche apportate dal D.lgs. 80/98).

Si sottolinea che ai sensi dell’articolo 26 della Legge n. 15/68 le dichiarazioni mendaci, la falsità negli atti e l’uso di atti  falsi sono puniti ai sensi del codice penale.

Ai sensi dell’art. 10 della Legge n. 675 del 1996, i dati personali relativi ai nominati verranno inseriti, per lo svolgimento delle funzioni istituzionali, nella banca dati operante presso la Commissione consultiva per le nomine del Consiglio regionale del Piemonte.

Il Presidente della Commissione nomine
Sergio Deorsola