ANNUNCI LEGALI

COMUNICAZIONI DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO

Regione Piemonte - Direzione Industria

Avvio di procedimento e Avviso al pubblico di avvenuto deposito degli elaborati - Progetto di cava in località Cascina Rolle del Comune di Fiorano Canavese (TO). Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di verifica della procedura di V.I.A. ai sensi dell’art. 10, comma 2 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40

Regione Piemonte - Direzione Pianificazione delle risorse idriche

Comune di Miazzina (VCO) - Ridefinizione dell’area di salvaguardia di quindici sorgenti: cinque dell’acquedotto comunale di Miazzina e dieci dell’acquedotto di Verbania, tutte ubicate nel Comune di Miazzina. Art. 6 del D.P.R. 236/88 e successive modificazioni


STATUTI ENTI LOCALI

Comune di Lagnasco (Cuneo)

Statuto Comunale - Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 58 del 25.11.1999, divenuta esecutiva, per decorrenza di termini il 31.12.1999

Comune di San Maurizio Canavese (Torino)

Statuto Comunale - Parziale modifica

Comune di Vernante (Cuneo)

Statuto comunale - Modificazioni ed integrazioni (delibera C.C. 52 del 30/11/99)


ALTRI ANNUNCI

Acquedotto Monferrato S.p.A. - Torino

Tariffe gas metano

Associazione Museo Ferroviario Piemontese - Torino

Convocazione dell’Assemblea dei Soci

Azienda Esercizio Gas Società Cooperativa a r.l. - Ivrea (Torino)

Tariffe gas

Azienda Multiservizi Casalese - Casale Monferrato (Alessandria)

Tariffe erogazione gas metano

Commissione Assegnazione Alloggi c/o ATC - Torino

Assegnazione alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica - Graduatoria provvisoria Comune di Volvera

Comune di Balzola (Alessandria)

Avviso d’asta - Vendita immobile di proprietà comunale sito in Balzola P.za Genovesio n. 53

Comune di Borgomanero (Novara) - Divisione Tecnica - Sezione Urbanistica

Bando di concorso indetto ai sensi della L.R. 29.7.1996 n. 51, per l’assegnazione in locazione di alloggi di E.R.P. che si renderanno disponibili nel Comune di Borgomanero

Comune di Borgosesia (Vercelli)

Verbale di deliberazione del Consiglio comunale n. 53 del 19.7.1996. Strade Provinciali scorrenti all’interno della perimetrazione del centro abitato di Borgosesia. Inserimento nel demanio comunale dei sedimi delle già strade provinciali declassati ai sensi dell’art. 2, comma 7, del D.L.vo 30/4/92 n. 285 (deliberazione della Giunta Provinciale n. 5838 del 9/4/96)

Comune di Bra (Cuneo)

Ordinanza n. 22 - Occupazione temporanea e d’urgenza degli immobili necessari per la sistemazione della Via Crimea - 1° lotto

Comune di Caramagna Piemonte (Cuneo)

Avviso di adozione - adozione variante piano di recupero di iniziativa privata relativo ad immobile sito in via San Biagio, 45 di proprietà Gallo Gabriele

Comune di Ceresole d’Alba - (Cuneo)

Piano di recupero di iniziativa privata Fabbricato in Via G. Marconi presentato da Dellacroce Luigi ed altri - Approvazione

Comune di Mondovì (Cuneo) - Dipartimento Gestione del Territorio

L.R. 5 dicembre 1977 n. 56, art. 41 bis - Piano di Recupero in ambito “Bs” di PRGC in Mondovì Frazione S. Anna Avagnina - Approvazione definitiva

Comune di Murello (Cuneo)

Adozione definitiva variante n. 1 al piano regolatore generale

Comune di Nichelino (Torino)

Decreto n. 5/99 - (F70) - Espropriazione aree necessarie alla costruzione della strada di collegamento del nuovo ponte sul torrente Sangone con via XXV Aprile/Via Stupinigi - 1° e 2° lotto. Proroga termini fissati con G.C. 1424/94. Presa d’atto delle variazioni di superfici del piano di esproprio e stralcio aree. Determinazione delle indennità di esproprio di parte delle aree

Comune di Nichelino (Torino)

Decreto n. 6/99 - (F83) - Costruzione tratto di marciapiede in Via Rusca angolo Via Monte Bianco. Presa d’atto variazioni catastali e di superfici. Controdeduzioni all’osservazione presentata e determinazione delle indennità di esproprio

Comune di Nichelino (Torino)

Decreto n. 7/99 - (F83) - Costruzione tratto di marciapiede in Via Rusca angolo Via Monte Bianco. Rettifica decreto di occupazione d’urgenza n. 1/99

Comune di Orta San Giulio (Novara)

Deposito progetto preliminare variante n. 4 al P.R.G.C. - Visto l’art. 15 e 17 comma 6 e seguenti della L.R. n. 56 del 5/12/1977 e successive modifiche ed integrazioni

Comune di Orta San Giulio (Novara)

Avviso circa il deposito presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico Comunale del Piano di Recupero “Villa Giovanetti”

Comune di Piovà Massaia (Asti)

Verbale di deliberazione del Consiglio comunale n. 31 del 29/9/1999 - Sdemanializzazione e declassificazione di tratto di reliquato di strada già Via “Ippolita Polledro”. Determinazioni, provvedimenti

Comune di Rivalba (Torino)

Delibera C.C. n. 40 del 22.12.1999, esecutiva il 22.1.2000; Approvazione Piano di Recupero di Iniziativa privata in area N.S.A.R. del vigente P.R.G.C.

Comune di Roccavione (Cuneo)

Avviso - Bando speciale di concorso per assegnazione di alloggi di E.R.P. siti in Via T. Aime di Roccavione

Comune di Sale San Giovanni (Cuneo)

Avviso Progetto Definitivo di Piano Regolatore Generale Comunale

Comune di Saluzzo (Cuneo)

Piano esecutivo convenzionato area normativa 12.RS.06 subcomparto “B” di P.R.G.C. vigente (Via dei Camini) - Osservazioni e proposte - Art. 43, 3° e 4° comma, L.R. 56/77 e ss.mm.ii. - Avviso di deposito e pubblicazione

Comune di Saluzzo (Cuneo)

Variante n. 11 al P.R.G.C. vigente - Art. 17, 7° comma, L.R. 56/77 e ss.mm.ii. - Avviso di deposito e pubblicazione

Comune di Saluzzo (Cuneo)

Variante n. 12 al P.R.G.C. vigente - Art. 17, 7° comma, L.R. 56/77 e ss.mm.ii. - Avviso di deposito e pubblicazione

Comune di Volvera (Torino)

Estratto di pubblico incanto - II° avviso

ENEL Distribuzione - Torino

Avviso

Geico S.p.A. - Cremona

Tariffe distribuzione gas metano

Pio Istituto De Ferrari Brignole Sale in Voltaggio - Genova

Bando di asta per la vendita di proprietà nei Comuni di Voltaggio e Fraconalto

Provincia di Cuneo - Divisione Tecnica - Settore Risorse Idriche

Pubblicazione ai sensi dell’art. 4 legge regionale 29.11.1996 n. 88 “Disposizioni in materia di piccole derivazioni di acqua pubblica” - Derivazione n. 5165 dal fiume Tanaro in comune di Govone. Istanza 4.3.1998. Richiedente: Miroglio S.p.A. con sede in Alba strada Santa Margherita n. 23

Provincia di Vercelli - Settore Pianificazione Territoriale

Determinazione del Dirigente del Settore Pianificazione Territoriale n. 35261 del 13.10.1999

Provincia di Vercelli - Settore Pianificazione Territoriale

Determinazione del Dirigente del Settore Pianificazione Territoriale n. 35262 del 13.10.1999

Regione Piemonte

L.R. n. 25/94 - Istanza 18/11/1999 del Comune di Vinadio richiedente un permesso di ricerca per acque minerali “Vallone Ischiator-Cascate Migliorero” in Comune di Vinadio (CN)

Regione Piemonte

D.L.vo 339/1999 - Istanza 18/11/1999 del Comune di Vinadio richiedente un permesso di ricerca per acque di sorgente in loc. Vallone Corborant del Comune di Vinadio (CN)

Regione Piemonte

D.L.vo 339/1999 - Istanza 18/11/1999 del Comune di Vinadio richiedente un permesso di ricerca per acque di sorgente in loc. Vallone Binec-Tetto Trocello del Comune di Vinadio

Società Italiana per il gas S.p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Società Italimpianti S.r.l. - Isola d’Asti (Asti)

Tariffe distribuzione gas metano

Società SO.GAS SpA - Asti

Tariffe distribuzione gas metano

T.E.R.NA. S.p.A. Trasmissione Elettricità Rete Nazionale - Torino

Avviso

U.T.I.M. - Ufficio Tecnico Impianti Metano SpA - Cremona

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/mc distribuito a mezzo rete urbana per le utenze del bacino tariffario costituito dagli esercizi dei Comuni di Crescentino, Lamporo, Palazzolo V.se (Prov. Di Vercelli) e Verolengo (Prov. di Torino)



ANNUNCI LEGALI

COMUNICAZIONI DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO

Regione Piemonte - Direzione Industria

Avvio di procedimento e Avviso al pubblico di avvenuto deposito degli elaborati - Progetto di cava in località Cascina Rolle del Comune di Fiorano Canavese (TO). Comunicazione di avvenuto deposito degli elaborati e avvio del procedimento inerente la Fase di verifica della procedura di V.I.A. ai sensi dell’art. 10, comma 2 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40

In data 30 dicembre 1999 la S.I.E.L. di Minotti B. e C. S.n.c. con sede in Via Arduino Casale n. 27 del Comune di Lessolo (TO) ha depositato, ai sensi dell’articolo 10 comma 2 della L.R. n. 40/1998, presso l’Ufficio di deposito progetti regionale - Via Principe Amedeo 17 - 10123 Torino, istanza di avvio della Fase di verifica della procedura V.I.A. e relativi allegati del progetto di ampliamento cava di inerti in località Cascina Rolle del Comune di Fiorano Canavese.

La domanda di avvio della Fase di verifica della procedura di V.I.A. è stata presentata al Nucleo centrale dell’Organo tecnico regionale Prot. n. 22793 del 30 dicembre 1999 ai sensi dell’art. 10, comma 1 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40.

La documentazione presentata è a disposizione per la consultazione da parte del pubblico presso l’Ufficio di deposito (con orario di apertura 9.30 - 12.00), per trenta giorni a partire dalla data di pubblicazione del presente comunicato.

La conclusione del procedimento inerente la Fase di Verifica è stabilita entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato; trascorso il termine suddetto in assenza di pronuncia dell’Autorità competente, il progetto è da ritenersi escluso dalla Fase di valutazione.

Eventuali osservazioni, informazioni e contributi tecnico - scientifici dovranno essere presentati all’Ufficio di deposito nel termine di trenta giorni dalla data di pubblicazione del presente comunicato e rimarranno a disposizione per la consultazione da parte del pubblico fino al termine del procedimento.

Ai sensi dell’articolo 4 e seguenti della legge 7 agosto 1990, n. 241 il responsabile del procedimento designato è il Dott. Luigi Vigliero - tel. 011/432.25.89 - Settore Pianificazione e Verifica Attività Estrattiva; il funzionario al quale rivolgersi per informazioni sullo stato della pratica è la Sig.ra Patrizia Altomare del medesimo Settore.

Avverso il provvedimento finale è possibile per chiunque vi abbia interesse esperire ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Piemonte entro 60 giorni dalla piena conoscenza dell’atto.

Il Responsabile della Direzione Industria
Vito Valsania



Regione Piemonte - Direzione Pianificazione delle risorse idriche

Comune di Miazzina (VCO) - Ridefinizione dell’area di salvaguardia di quindici sorgenti: cinque dell’acquedotto comunale di Miazzina e dieci dell’acquedotto di Verbania, tutte ubicate nel Comune di Miazzina. Art. 6 del D.P.R. 236/88 e successive modificazioni

Data di avvio: 21/1/2000

n. di protocollo dell’istanza: 411 n. assegnato: 195

Ufficio e responsabile del procedimento: Direzione Pianificazione Delle Risorse Idriche, Via P. Amedeo, 17 10123 Torino - Ing. Salvatore De Giorgio.

Ufficio competente all’adozione del provvedimento finale: Direzione Pianificazione Delle Risorse Idriche, Via P. Amedeo, 17 10123 Torino.

Funzionari ai quali rivolgersi per informazioni sullo stato della pratica: Dott. Arch. Claudio Salanitro tel. 011/4324548.

Ufficio dove è possibile prendere visione degli atti: Settore Disciplina dei Servizi Idrici - Opere Fognarie, di Depurazione ed Acquedottistiche; Via P. Amedeo, 17 Torino, 1° piano c/o Dott. Arch. Claudio Salanitro.

Termine di presentazione di memorie o documenti in attuazione del diritto di partecipazione al procedimento: quindici giorni dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

Si prega di voler cortesemente indicare il numero assegnato all’istanza in tutte le comunicazioni inviate alla Regione Piemonte.

Il Responsabile del procedimento
Salvatore De Giorgio


STATUTI ENTI LOCALI

Comune di Lagnasco (Cuneo)

Statuto Comunale - Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 58 del 25.11.1999, divenuta esecutiva, per decorrenza di termini il 31.12.1999

INDICE

Capo 1 - Principi generali

Art. 1 Principi fondamentali

Art. 2 Finalità

Art. 3 Programmazione e forme di cooperazione

Art. 4 Territorio e sede comunale

Art. 5 Stemma e gonfalone

Capo II - Ordinamento Strutturale - Organi Elettivi

Art. 6 Organi

Art. 7 Consiglio Comunale

Art. 8 Competenze e attribuzioni

Art. 9 Adunanze del Consiglio

Art. 10 Commissioni

Art. 11 Compiti delle Commissioni

Art. 12 Consiglieri

Art. 13 Diritti e doveri dei Consiglieri

Art. 14 Gruppi consiliari

Art. 15 Giunta comunale

Art. 16 Funzionamento della Giunta

Art. 17 Competenze della Giunta

Art. 18 Revoca degli Assessori

Art. 19 Elezioni e prerogative

Art. 20 Deliberazioni degli organi collegiali

Art. 21 Sindaco

Art. 22 Competenze del Sindaco

Art. 23 Deleghe e incarichi

Art. 24 Attribuzioni di organizzazione

Art. 25 Vice-sindaco

Art. 26 Mozioni di sfiducia

Art. 27 Pari opportunità

Capo III - Organi Burocratici ed uffici

Art. 28 Ordinamento degli uffici e dei servizi

Art. 29 Incarichi ed indirizzi di gestione

Art. 30 Segretario comunale

Art. 31 Direttore Generale

Art. 32 Determinazioni e decreti

Art. 33 Principi strutturali ed organizzativi

Art. 34 Struttura

Art. 35 Personale

Art. 36 Albo Pretorio

Capo IV - Servizi

Art. 37 Forme di gestione

Art. 38 Gestione in economia

Capo V - Finanze e Contabilità

Art. 39 Principi e criteri

Art. 40 Revisore del conto

Capo VI - Organizzazione Territoriale e Forme Associative

Art. 41 Principio di cooperazione

Art. 42 Convenzioni

Art. 43 Consorzi

Art. 44 Accordi di programma

Capo VII - Partecipazione Popolare

Art. 45 Partecipazione

Art. 46 Interventi nel procedimento amministrativo

Art. 47 Associazionismo e partecipazione - Principi generali

Art. 48 Partecipazione alle Commissioni

Art. 49 Istanze, petizioni, proposte e forme di consultazione popolare

Art. 50 Referendum

Art. 51 Effetti del referendum

Art. 52 Diritto di accesso

Art. 53 Diritto di informazione

Capo VIII - Funzione Normativa

Art. 54 Statuto

Art. 55 Regolamenti

Capo 1
Principi generali

Art. 1
Principi fondamentali

La Comunità di Lagnasco è Ente autonomo locale il quale ha rappresentatività generale secondo i principi della Costituzione e della legge generale dello Stato.

L’autogoverno della Comunità si realizza con i poteri e gli Istituti di cui al presente Statuto.

Il Comune ha autonomia organizzativa e finanziaria. Il Comune svolge le sue funzioni anche attraverso l’attività e la collaborazione dei cittadini e delle loro forme di aggregazione sociale.

Il Comune riconosce le libere associazioni ed il volontariato, quale momento di aggregazione e confronto sui temi di interessi della comunità locale. Assicura che i cittadini abbiano libero accesso, nei limiti consentiti dalle leggi vigenti, alle informazioni sulla vita amministrativa e sull’attività dell’Ente ed assume le misure idonee a realizzare il pieno e paritario uso dei servizi pubblici, senza distinzioni dovute alle condizioni economiche e sociali, al sesso, alla religione ed alla nazionalità.

Art. 2
Finalità

Il Comune promuove lo sviluppo ed il progresso civile, sociale ed economico della propria Comunità ispirandosi ai valori ed agli obbiettivi della Costituzione.

Il Comune persegue la collaborazione e la cooperazione con tutti i soggetti pubblici e privati e promuove la partecipazione dei cittadini, delle forze sociali, economiche e sindacali alla amministrazione.

La sfera di governo del Comune è costituita dall’ambito territoriale degli interessi.

Il Comune concorre nei modi previsti dalla legge a definire gli obiettivi della programmazione provinciale, regionale e statale.

Il Comune attua tra enti forme di cooperazione, in ambiti territoriali adeguati per l’esercizio delle attribuzioni proprie, conferite e delegate, secondo i principi della sussidiarietà e dell’omogeneità delle funzioni, dell’adeguatezza organizzativa, dell’economicità, efficienza ed efficacia della gestione.

Il Comune ha potestà regolamentare nelle materie e funzioni proprie.

Il Comune esercita la potestà regolamentare nell’ambito dei principi fissati dalla legge e nel rispetto delle norme statutarie.

Art. 3
Programmazione e forme di cooperazione

Il Comune realizza le proprie finalità adottando il metodo e gli strumenti della programmazione.

Il Comune concorre alla determinazione degli obbiettivi contenuti nei programmi dello Stato e della Regione Piemonte, avvalendosi dell’apporto delle formazioni sociali, economiche, sindacali e culturali operanti nel suo territorio.

I rapporti con gli altri Comuni, con la Provincia e la Regione sono informati ai principi di cooperazione, equiordinazione, complementarietà e sussidiarietà tra le diverse sfere di autonomia.

Art. 4
Territorio e sede comunale

La Circoscrizione del Comune è costituita dalla Comunità esistente sul territorio.

Il territorio del Comune si estende per Kmq. 17,76 confinante con i Comuni di Scarnafigi, Saluzzo, Manta, Verzuolo, Savigliano e Villafalletto.

Il Palazzo civico, sede comunale, è ubicato nel concentrico del paese.

Le adunanze degli organi elettivi collegiali si svolgono nella sede comunale. In casi del tutto eccezionali e per particolari esigenze, il Consiglio può riunirsi anche in luoghi diversi dalla propria sede.

Art. 5
Stemma e gonfalone

Il Comune negli atti e nel sigillo si identifica con il nome di “Lagnasco”.

L’uso e la riproduzione di tale simbolo è consentita previa autorizzazione del Sindaco.

Capo II
Ordinamento Strutturale - Organi Elettivi

Art. 6
Organi

Sono organi elettivi del Comune: - il Consiglio, la Giunta ed il Sindaco.

Art. 7
Consiglio Comunale

Il Consiglio comunale, rappresentando l’intera Comunità, determina l’indirizzo ed esercita il controllo politico-amministrativo.

Il Consiglio, costituito in conformità alla legge, ha autonomia organizzativa e funzionale.

Art. 8
Competenze e attribuzioni

Il Sindaco definisce, con la collaborazione degli assessori, le linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato e le presenta - sentita la Giunta - al Consiglio comunale per l’approvazione entro sessanta giorni dall’insediamento dello stesso.

Il Consiglio concorre alla definizione delle linee programmatiche mediante la formulazione di indicazioni, emendamenti, integrazioni e direttive.

La medesima procedura è osservata nel corso del mandato amministrativo ove si renda necessario aggiornare in maniera sostanziale l’azione di governo inizialmente definitiva e approvata.

Il documento contenente le linee programmatiche dell’azione amministrativa, e degli adeguamenti successivi sono approvati a maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati al Comune.

Il documento approvato costituisce il principale atto di indirizzo dell’attività amministrativa e riferimento per l’esercizio delle funzioni di controllo - amministrativo del Consiglio.

Il Consiglio comunale esercita le potestà e le competenze previste dalla legge e svolge le sue attribuzioni conformandosi ai principi, ai criteri, alle modalità ed ai procedimenti stabiliti nel presente Statuto e nelle norme regolamentari.

Impronta l’azione complessiva dell’Ente ai principi di pubblicità, trasparenza e legalità ai fini di assicurare il buon andamento e l’imparzialità.

Nell’adozione degli atti fondamentali privilegia il metodo e gli strumenti della programmazione, perseguendo il raccordo con la programmazione provinciale, regionale e statale.

Gli atti fondamentali devono contenere la individuazione degli obbiettivi e delle finalità da raggiungere e la destinazione delle risorse e degli strumenti necessari all’azione da svolgere.

Ispira la propria azione al principio di solidarietà.

Il Consiglio comunale è dotato di autonomia funzionale ed organizzativa. Il Consiglio disciplina con proprio regolamento, da approvare a maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati, lo svolgimento dei propri lavori e di quelli delle Commissioni permanenti, straordinarie, temporanee e speciali. Il regolamento disciplina l’esercizio delle potestà e delle funzioni dei consiglieri, uniformandosi ai principi statutari e perseguendo l’obiettivo dell’efficienza decisionale, in particolare prevede:

a) i termini e le modalità di convocazione del Consiglio comunale della consultazione degli atti e delle proposte di deliberazione da parte dei consiglieri;

b) le modalità di svolgimento della discussione e della votazione.

Art. 9
Adunanze del consiglio

Le sedute del Consiglio comunale sono pubbliche, fatta eccezione dei casi per i quali il regolamento preveda che le stesse debbano tenersi senza la presenza del pubblico per ragioni connesse all’ordine pubblico o alla riservatezza della sfera privata delle persone.

Il Consiglio si riunisce con l’intervento almeno della metà dei consiglieri assegnati.

Nelle sedute di seconda convocazione è sufficiente la presenza di almeno un terzo dei componenti il consesso.

Nel computo del numero dei componenti del Consiglio necessari per la validità delle sedute non si considera il Sindaco.

Le deliberazioni sono validamente assunte ove ottengano la maggioranza assoluta dei voti validi, escludendo dal computo le astensioni e, nelle votazioni a scrutinio segreto, le schede bianche e nulle.

Le deliberazioni per le quali sono richieste maggioranze qualificate sono espressamente previste dalla legge o dallo statuto e dai regolamenti.

Per gli atti di nomina è sufficiente salvo diverse disposizioni di legge, di statuto o di regolamento la maggioranza semplice e risulterà eletto chi avrà riportato il maggior numero di voti.

Art. 10
Commissioni

Il Consiglio comunale può istituire nel suo seno Commissioni permanenti, temporanee o speciali a rappresentanza proporzionale di tutte le forze politiche realizzata mediante voto plurimo.

Il Regolamento disciplina il loro numero, le materie di competenza, il funzionamento e la loro composizione nel rispetto del criterio proporzionale.

Il Regolamento dovrà disciplinare l’esercizio delle seguenti attribuzioni:

- la nomina del Presidente e di membri della Commissione;

- le procedure per l’esame e l’approfondimento di proposte di deliberazioni loro assegnate dagli organi del Comune;

- forme per l’esternazione dei pareri, in ordine a quelle iniziative sulle quali per determinazione dell’organo competente, ovvero in virtù di previsione regolamentare, sia ritenuta opportuna la preventiva consultazione;

- metodi, procedimenti, e termini per lo svolgimento di studi, indagini, ricerche ed elaborazione di proposte.

Le norme del regolamento di funzionamento del Consiglio comunale devono consentire ai consiglieri appartenenti ai gruppi delle minoranze l’esercizio del diritto di informazione sull’attività e sulle iniziative del Comune.

Ai gruppi delle minoranze consiliari spetta la designazione dei presidenti delle commissioni consiliari individuate dal regolamento.

Spetta altresì ai gruppi di minoranza la nomina di loro rappresentanti negli organi collegiali degli enti delle aziende ed istituzioni dipendenti dall’Ente, nonché in tutte le commissioni anche a carattere consultivo, ove la legge, lo statuto ed i regolamenti ne prevedano la designazione da parte del Consiglio dei propri rappresentanti.

Art. 11
Compiti delle commissioni

Compito principale delle Commissioni permanenti è l’esame preparatorio degli atti deliberativi del Consiglio al fine di favorire il migliore esercizio delle funzioni dell’organo stesso.

Compito delle Commissioni temporanee e di quelle speciali è l’esame di materie relative a questioni di carattere particolare o generale individuate dal Consiglio Comunale.

Le Commissioni possono invitare a partecipare senza diritto di voto ai propri lavori, Sindaco, Assessori, organismi associativi, funzionari e rappresentanti di forze sociali, politiche ed economiche per l’esame di specifici argomenti.

Le Commissioni sono tenute a sentire il Sindaco e gli Assessori ogniqualvolta questi lo richiedano.

Art. 12
Consiglieri

La posizione giuridica e lo status dei Consiglieri sono regolati dalla legge; essi rappresentano l’intera Comunità alla quale costantemente rispondono.

Le funzioni di Consigliere Anziano sono esercitate da chi ha ottenuto più voti nella consultazione popolare, con esclusione del Sindaco non eletto e di candidati alla carica di Sindaco proclamati consiglieri ai sensi di legge. A parità di voti individuali si ha anziano il consigliere di maggiore età.

Art. 13
Diritti e doveri dei Consiglieri

Le modalità e le forme di esercizio di iniziativa e di controllo del Consigliere comunale, previste dalla legge, sono disciplinate dal Regolamento.

L’esame delle proposte di deliberazione e degli emendamenti, che incidono in modo sostanziale sulle stesse, è subordinato all’acquisizione dei pareri previsti dalla legge.

Ciascun Consigliere è tenuto ad eleggere un domicilio nel territorio comunale.

Art. 14
Gruppi consiliari

I Consiglieri possono costituirsi in gruppi, secondo quanto previsto nel Regolamento e ne danno comunicazione al Segretario comunale. Qualora non si eserciti tale facoltà o nelle more della designazione, i Capigruppo sono individuati nei Consiglieri, non componenti la Giunta, che abbiano riportato il maggior numero di voti per ogni lista.

Il Regolamento può provvedere la conferenza dei Capigruppo e le relative attribuzioni.

Art. 15
Giunta Comunale

La Giunta è composta dal Sindaco che la presiede e da quattro assessori, compreso il vice-sindaco.

Il Sindaco nomina il vice-sindaco e gli assessori prima dell’insediamento del Consiglio comunale, tra i cittadini in possesso dei requisiti di compatibilità ed eleggibilità a consigliere comunale.

Possono essere nominati assessori sia consiglieri comunali sia cittadini non facenti parte del Consiglio; la carica di assessore non è incompatibile con quella di consigliere comunale.

Non possono far parte della Giunta contemporaneamente assessori che siano fra loro coniugi, ascendenti, discendenti, o parenti e affini fino al 2º grado ed il coniuge, gli ascendenti, i discendenti ed i parenti ed affini fino al 3º grado del Sindaco.

Gli stessi non possono essere nominati rappresentanti del Comune presso enti, aziende istituzioni ed organismi interni ed esterni all’Ente, se non nei casi espressamente previsti dalla legge ed in quelli in cui ciò non competa loro per effetto della carica rivestita.

Gli assessori non consiglieri comunali partecipano ai lavori del Consiglio e delle commissioni consiliari senza diritto al voto e senza concorrere a determinare il numero legale per la validità delle riunioni. Hanno diritto di accedere alle informazioni necessarie all’espletamento del mandato e di depositare proposte rivolte al Consiglio.

Gli assessori comunque nominati non possono presentare interrogazioni, interpellanze e mozioni.

Art. 16
Funzionamento della Giunta

Nello svolgimento della propria attività la Giunta si uniforma al principio della collegialità.

Il Sindaco dirige e coordina i lavori della Giunta, assicura l’unità d’indirizzo politico degli assessori e la collegiale responsabilità delle decisioni.

La Giunta è convocata e presieduta dal Sindaco.

Per la validità delle sedute è richiesto l’intervento della metà dei suoi componenti, compreso il Sindaco.

La Giunta delibera a maggioranza assoluta dei voti; in caso di parità prevale il voto del Sindaco o di chi presiede la seduta in sua vece.

Le sedute della Giunta non sono pubbliche.

A discrezione del Sindaco possono essere ammessi a partecipare ai lavori della Giunta funzionari del Comune, cittadini o autorità, al fine di acquisire elementi valutativi sugli argomenti in discussione.

Il regolamento disciplina il funzionamento della Giunta per quanto non previsto dallo statuto.

Art. 17
Competenze della Giunta

La Giunta collabora con il Sindaco nell’amministrazione del Comune e per l’attuazione degli indirizzi generali di governo. Svolge funzioni propositive e d’impulso nei confronti del Consiglio.

La Giunta compie gli atti di amministrazione che non siano riservati dalla legge e dallo statuto al Consiglio e che non rientrino nelle competenze del Sindaco, degli organi di decentramento, del Segretario comunale e dei responsabili degli uffici e dei servizi.

Rientra altresì nella competenza della Giunta l’adozione dei regolamenti sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, secondo le norme ed i principi stabiliti dallo statuto in materia di organizzazione e di personale.

Art. 18
Revoca degli Assessori

Nel corso del mandato amministrativo il Sindaco può revocare dall’incarico uno o più assessori, provvedendo con il medesimo atto alla nomina dei sostituti.

La revoca è sinteticamente motivata, anche solo con riferimento al venir meno del rapporto fiduciario, ed è comunicata al Consiglio nella prima seduta utile unicamente ai nominativi dei nuovi assessori.

Art. 19
Elezione e prerogative

Le cause di ineleggibilità ed incompatibilità, la posizione giuridica, lo status dei componenti l’organo e gli Istituti della decadenza e della revoca sono disciplinati dalla legge.

Art. 20
Deliberazione degli organi collegiali

Gli organi collegiali deliberano validamente con l’intervento della metà dei componenti assegnati ed a maggioranza dei voti favorevoli sui contrari, salvo maggioranze speciali previste espressamente dalle leggi o dallo Statuto e dal Regolamento. Il Regolamento individuerà i criteri di computo delle votazioni segrete delle schede bianche e nulle, nonchè le forme di tutela della rappresentanza delle minoranze.

Tutte le deliberazioni sono assunte, di regola, con votazione palese. Sono da assumere a scrutinio segreto le deliberazioni concernenti persone, quando venga esercitata una facoltà discrezionale fondata sull’apprezzamento delle qualità soggettive di una persona o sulla valutazione dell’azione da questi svolta.

Le sedute del Consiglio e delle Commissioni consiliari sono pubbliche. Nel caso in cui debbano essere formulate valutazioni e apprezzamenti su “persone”, il Presidente dispone la trattazione dell’argomento in “seduta privata”.

L’istruttoria e la documentazione delle proposte di deliberazione, il deposito degli atti e la verbalizzazione delle sedute del Consiglio e della Giunta sono disciplinate dal Regolamento. Il Segretario comunale non partecipa alle sedute, quando di trova in uno dei casi di incompatibilità. In tal caso è sostituito in via temporanea da un componente del collegio nominato dal Presidente.

I verbali delle sedute sono firmati dal Sindaco e dal Segretario.

Art. 21
Sindaco

Al Sindaco, oltre alle competenze di legge, sono assegnate dal presente Statuto e dai Regolamenti attribuzioni quale organo di amministrazione, di vigilanza e poteri di autoregolazione delle competenze connesse all’ufficio.

Il Sindaco è il capo dell’amministrazione comunale, eletto democraticamente dai cittadini a suffragio universale e diretto.

Il Sindaco rappresenta il Comune ed è responsabile dell’amministrazione dell’Ente.

Sovrintende all’andamento generale dell’Ente, provvede a dare impulso all’attività degli altri organi comunali e ne coordina l’attività.

Il Sindaco dirige i lavori della Giunta comunale ed assicura la rispondenza dell’attività degli organi del Comune agli atti generali e di indirizzo approvati dal Consiglio.

Il Sindaco assume le funzioni di Ufficiale di governo nei casi previsti dalla legge ed esercita le funzioni delegategli dalla Regione, secondo le modalità previste dalle leggi e dallo statuto.

Per l’esercizio di tali funzioni il Sindaco si avvale degli uffici comunali.

Prima di assumere le funzioni, il Sindaco presta giuramento innanzi al Consiglio comunale nella prima riunione, pronunciando la seguente formula: “Giuro di osservare lealmente la Costituzione italiana, le leggi della Repubblica e l’ordinamento del Comune”.

Distintivo del Sindaco è la fascia tricolore con gli stemmi della Repubblica e del Comune, da portare a tracolla.

Art. 22
Competenze del Sindaco

Il Sindaco convoca e presiede il Consiglio comunale, la Giunta comunale, ne fissa l’ordine del giorno secondo le modalità previste dal regolamento.

Sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici ed all’esecuzione degli atti di tutti gli organi comunali.

Il Sindaco coordina ed organizza, nell’ambito della disciplina regionale e sulla base degli indirizzi espressi dal Consiglio comunale, gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici, nonché, d’intesa con i responsabili delle amministrazioni interessate, gli orari d’apertura al pubblico degli uffici operanti nel territorio, al fine di armonizzare l’esplicazione dei servizi alle esigenze degli utenti.

Il Sindaco provvede alla designazione, alla nomina ed all’eventuale revoca dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende, società ed istituzioni entro i termini di scadenza del precedente incarico, ovvero entro gli eventuali termini diversi previsti da disposizioni normative.

Il Sindaco nomina il Segretario comunale ed il Direttore generale e conferisce gli incarichi di responsabilità di uffici e servizi, nonché quelli di collaborazione esterna ad alta specializzazione, secondo le modalità previste dalla legge e dal regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi.

Il Sindaco indice i referendum comunali.

Gli atti del Sindaco non diversamente denominati dalla legge o dallo statuto assumono il nome di decreti.

Il Sindaco promuove, conclude e sottoscrive gli accordi di programma.

Ove non sia diversamente stabilito da norme regolamentari, il Sindaco ha la rappresentanza del Comune nei giudizi di qualunque natura. La Giunta comunale decide con proprio atto la costituzione in giudizio dell’Ente e la proposizione delle liti.

Esercita tutte le funzioni attribuitegli dalla legge, dallo statuto, dai regolamenti e sovrintende all’espletamento delle funzioni statali, regionali e provinciali attribuite o delegate al Comune.

Art. 23
Deleghe ed incarichi

Il Sindaco ha facoltà di assegnare ai singoli assessori l’esercizio delle proprie attribuzioni.

Le funzioni di Ufficiale di governo possono costituire oggetto di delega nei modi e nei termini previsti dalla legge, fatta eccezione per i provvedimenti contingibili ed urgenti, che restano di esclusiva competenza del Sindaco o di chi legalmente lo sostituisce.

La delega può essere permanente o temporanea, generale in ordine a determinate materie o speciale per il compimento di singoli atti o procedimenti.

L’atto di delega - in forma scritta - indica la materia, gli eventuali limiti in cui opera il trasferimento della competenza gli indirizzi generali in base ai quali deve essere esercitata.

La delega, atto meramente discrezionale emessa nell’interesse dell’Amministrazione, può essere revocata dal Sindaco in qualunque momento.

Il Sindaco può attribuire ad assessori e consiglieri incarico di svolgere attività di istruzione e studio di determinati problemi e progetti o di curare determinate questioni nell’interesse dell’Amministrazione.

Tali incarichi non costituiscono delega di competenze e non abilitano allo svolgimento di un procedimento amministrativo che si concluda con un atto amministrativo ad efficacia esterna.

Non è consentita la mera delega di firma.

Art. 24
Attribuzioni di organizzazione

Il Sindaco:

a) stabilisce gli argomenti all’ordine del giorno delle sedute e dispone la convocazione del Consiglio Comunale, sentita la Giunta, e lo presiede ai sensi del Regolamento. Quando la richiesta è formulata da 115 dei Consiglieri provvede alla convocazione entro venti giorni ed inserisce nell’ordine del giorno le questioni richieste;

b) convoca e presiede la conferenza dei Capogruppo consiliari, secondo la disciplina regolamentare;

c) esercita i poteri di polizia nelle adunanze consiliari e negli organismi pubblici di partecipazione popolare dal Sindaco presiedute, nei limiti previsti dalle leggi.

Art. 25
Vice-Sindaco

Il Vice-sindaco sostituisce in tutte le funzioni il Sindaco temporaneamente assente, impedito o sospeso dalla carica.

In caso di assenza o impedimento anche del Vice-sindaco alla sostituzione del Sindaco provvede l’assessore più anziano di età.

Art. 26
Mozione di sfiducia

Il voto del Consiglio Comunale contrario ad una proposta del Sindaco o della Giunta non comporta le dimissioni degli stessi.

Il Sindaco e la Giunta cessano dalla carica in caso di approvazione di una mozione di sfiducia votata per appello nominale dalla maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio. La mozione di sfiducia deve essere motivata e sottoscritta da almeno due quinti dei consiglieri assegnati, senza computare a tal fine il Sindaco, e viene messa in discussione non prima di dieci giorni e non oltre trenta giorni dalla sua presentazione. Se la mozione viene approvata si procede allo scioglimento del Consiglio e alla nomina di un commissario ai sensi delle leggi vigenti.

Art. 27
Opportunità

L’Amministrazione assicura e promuove le condizioni di pari opportunità tra uomo e donna ai sensi della legge 10 aprile 1991, n. 125 e promuove la presenza di entrambi i sessi nelle Giunte e negli organi collegiali del Comune, nonchè degli Enti, Aziende ed Istituzioni da esso dipendenti.

Capo III
Organi Burocratici ed Uffici

Art. 28
Ordinamento degli uffici e dei servizi

L’organizzazione degli uffici e dei servizi, il controllo di gestione, il controllo sulla regolarità contabile ed economica, la dotazione organica, le procedure di assunzione del personale, le modalità concorsuali ed i requisiti di accesso all’impiego sono disciplinati in uno o più regolamenti, in conformità alle disposizioni di legge, dello statuto e nel rispetto delle norme dei contratti collettivi nazionali di lavoro per i personale degli enti locali.

I regolamenti di cui al precedente comma, sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, sono adottati dalla Giunta comunale, sulla scorta dei principi e dei criteri direttivi approvati dal Consiglio comunale.

Sono esclusi dalla competenza normativa della Giunta gli istituti espressamente riservati per legge al Consiglio o alla contrattazione collettiva nazionale e decentrata.

L’organizzazione degli uffici e dei servizi è improntata a criteri di autonomia operativa, funzionalità ed economicità di gestione e risponde a principi di professionalità e responsabilità.

Il regolamento sull’ordinamento degli uffici e gli altri regolamenti attinenti per materia prevedono forme per l’esercizio del controllo e definiscono le modalità per il conferimento degli incarichi di direzione degli uffici e dei servizi, i criteri di valutazione dei responsabili degli uffici e le modalità di revoca dell’incarico, la formazione del personale.

Art. 29
Incarichi ed indirizzi di gestione

I responsabili degli uffici e dei servizi sono preposti, secondo l’ordinamento dell’Ente, alla direzione degli uffici e dei servizi e attuano i programmi approvati dagli organi istituzionali nel rispetto della regolarità formale e sostanziale dell’attività amministrativa.

Ai responsabili degli uffici e dei servizi sono riconosciuti poteri di organizzazione, amministrazione e gestione che esercitano nei limiti e secondo i criteri definiti negli atti di indirizzo, nel rispetto del regolamento dell’ordinamento degli uffici e dei servizi.

Fermi restando i compiti riservati espressamente dalla legge e dallo statuto al Sindaco, la Giunta ed al Consiglio, i responsabili degli uffici e dei servizi nell’esercizio delle loro attribuzioni assumono, con le modalità stabilite dai regolamenti e secondo i criteri definiti negli atti di indirizzo, provvedimenti aventi rilevanza esterna comportanti anche accertamenti e valutazione a carattere discrezionale.

Gli organi istituzionali dell’Ente uniformano la propria attività al principio dell’attribuzione dei compiti e delle responsabilità gestionali ai funzionari responsabili degli uffici e dei servizi.

Stabiliscono in provvedimenti formali, anche sulla base delle proposte degli stessi funzionari, gli indirizzi e le direttive generali e settoriali per l’azione amministrativa e la gestione, indicando le priorità di intervento, i criteri e le modalità per l’esercizio delle attribuzioni.

Il Sindaco definisce e attribuisce con provvedimento gli incarichi di responsabili degli uffici e dei servizi con le modalità previste dal regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi.

La direzione degli uffici e dei servizi, può essere, altresì, attribuita al Segretario comunale o a funzionari esterni, nel rispetto della professionalità richiesta, in assenza di professionalità analoghe all’interno dell’Ente, con le modalità e nei limiti previsti dalla legge e dal regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi.

Nei limiti previsti dalla legge e dal regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi possono essere stipulati contratti a tempo determinato per figure professionali di funzionari responsabili di uffici e servizi o di alta specializzazione, sia a copertura di posti vacanti che al di fuori della dotazione organica, fermi restando i requisiti richiesti per il posto da ricoprire.

Gli incarichi di responsabili degli uffici e dei servizi hanno durata temporanea, comunque non superiore a quella del mandato elettorale del Sindaco che li ha conferiti e possono essere anticipatamente revocati nei casi previsti dalla legge e dai regolamenti dell’Ente.

Il provvedimento di revoca è assunto previo contraddittorio con il funzionario interessato, secondo le modalità stabilite dal regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi e nel rispetto delle norme degli accordi collettivi di lavoro.

Gli atti dei responsabile degli uffici e dei servizi non sono soggetti ad avocazione, riserva, riforma o revoca da parte del Sindaco.

In caso di inerzia o ritardo nell’assunzione degli atti dovuti, di competenza degli stessi o degli organi gerarchicamente sovraordinati, il Sindaco assegna ove possibile un termine per l’adempimento e nomina un Commissario “ad acta” ove l’inerzia permanga ulteriormente. E’ in ogni caso fatta salva l’eventuale adozione di provvedimenti sanzionatori nei confronti del funzionario inadempiente, come anche resta ferma la facoltà del Sindaco di revocare l’incarico di responsabile dell’ufficio e servizio ove ne ricorrono i presupposti.

Il Comune può associarsi con altri enti locali per l’esercizio di funzioni amministrative o per l’espletamento dei servizi, regolando con apposita convenzione i reciproci rapporti, le modalità di svolgimento delle attività gestite unitariamente ed i compiti del personale impiegato.

Fermo restando quanto sopra previsto, il regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi disciplina le ulteriori misure atte a conseguire efficacia all’azione amministrativa ed efficienza nella gestione.

Art. 30
Il Segretario Comunale

Il Comune ha un Segretario comunale con compiti di collaborazione, consulenza ed assistenza nei confronti degli organi dell’ente in ordine alla conformità dell’azione amministrativa alle leggi, allo statuto ed ai regolamenti.

Il Segretario comunale partecipa con funzioni consultive referenti di assistenza alle riunioni del Consiglio e della Giunta e provvede anche tramite persona di fiducia, alla stesura dei relativi verbali. Le modalità per l’esercizio di tali funzioni sono definite nei regolamenti di funzionamento degli organi dell’Ente.

Il Segretario comunale adotta provvedimenti con rilevanza esterna a valenza intersettoriale.

Il Segretario comunale può rogare tutti i contratti nei quali l’Ente è parte ed autenticare scritture private ed atti unilaterali nell’interesse dell’Ente.

Art. 31
Direttore Generale

Il regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi disciplina le modalità di nomina del Direttore, le cause di cessazione dall’incarico, i criteri per la determinazione del trattamento economico e quant’altro necessario a disciplinare il rapporto di lavoro.

Il Direttore generale sovrintende alla gestione dell’Ente per il conseguimento di livelli ottimali di efficienza ed efficacia per l’attuazione degli indirizzi e degli obiettivi stabiliti dagli organi di governo dell’Ente, secondo le direttive impartite dal Sindaco.

Predispone, d’intesa con il Sindaco e la Giunta, la proposta dello strumento esecutivo di gestione con il piano degli obiettivi.

Al Direttore generale rispondono, nell’esercizio delle funzioni loro assegnate, i responsabili degli uffici e dei servizi.

Art. 32
Determinazioni e decreti

Gli atti dei responsabili degli uffici e dei servizi non diversamente disciplinati assumono la denominazione di “determinazioni” e sono regolati secondo le disposizioni del presente articolo.

Gli atti del Sindaco non diversamente disciplinati dalla legge assumono il nome di “decreti”.

Le determinazioni ed i decreti hanno esecuzione dal giorno stesso dell’adozione o, nel caso in cui comportino spesa, dalla data di attestazione della copertura finanziaria.

Tutti gli atti del Sindaco e dei responsabili degli uffici e dei servizi sono numerati e classificati unitariamente, con sistemi di raccolta che ne individuano la cronologia, la materia e l’ufficio di provenienza.

Art. 33
Principi strutturali ed organizzativi

L’amministrazione del Comune si attua mediante una attività per obbiettivi e deve essere informata ai seguenti principi:

a) organizzazione del lavoro non più per singoli atti, bensì per progetti-obbiettivo e per programmi;

b) analisi e individuazione del grado di efficacia dell’attività svolta da ciascun elemento dell’apparato;

c) individuazione di responsabilità strettamente collegata all’ambito di autonomia decisionale dei soggetti;

d) superamento della separazione rigida delle competenze nella divisione del lavoro e massima flessibilità delle strutture e del personale.

Il Regolamento individua forme e modalità di organizzazione e di gestione della struttura interna.

Art. 34
Struttura

L’organizzazione strutturale, diretta a conseguire i fini istituzionali dell’Ente secondo le norme del Regolamento, è articolata in uffici anche appartenenti ad aree diverse, collegati funzionalmente al fine di conseguire gli obbiettivi assegnati.

Art. 35
Personale

Il Comune promuove e realizza il miglioramento delle prestazioni del personale attraverso l’ammodernamento delle strutture, la formazione, la qualificazione professionale e la responsabilizzazione dei dipendenti.

La disciplina del personale è riservata agli atti normativi dell’Ente che danno esecuzione alle leggi ed allo Statuto.

Art. 36
Albo Pretorio

Nella sede municipale, in luogo accessibile al pubblico, è individuato apposito spazio da destinare ad Albo Pretorio per la pubblicazione degli atti, dei provvedimenti e degli avvisi soggetti per legge o per statuto a tale adempimento.

Il dipendente incaricato cura la tenuta dell’Albo e l’affissione degli atti soggetti alla pubblicazione.

Capo IV
Servizi

Art. 37
Forme di gestione

L’attività diretta a conseguire, nell’interesse della Comunità, obbiettivi e scopi di rilevanza sociale, promozione dello sviluppo economico e civile, compresa la produzione di beni, viene svolta attraverso servizi pubblici che possono essere istituiti e gestiti anche con diritto di privativa del Comune, ai sensi di legge.

La scelta della forma di gestione per ciascun servizio deve essere effettuata previa valutazione comparativa tra le diverse forme di gestione previste dalla legge e dal presente Statuto.

Per i servizi da gestire in forma imprenditoriale la comparazione deve avvenire tra affidamento in concessione, costituzione di Aziende, di Consorzio o di Società a prevalente capitale pubblico locale.

Per gli altri servizi la comparazione avverrà tra la gestione in economia, la costituzione di istituzione, l’affidamento in appalto o in concessione, nonchè tra la forma singola o quella associata mediante convenzione, unione di Comuni, ovvero Consorzio.

Nell’organizzazione dei servizi devono essere, comunque, assicurate idonee forme di informazione, partecipazione e tutela degli utenti.

Art. 38
Gestione in economia

L’organizzazione e l’esercizio di servizi, lavori e forniture in economia sono, di norma, disciplinati da appositi Regolamenti.

Capo V
Finanze e contabilità

Art. 39
Principi e criteri

Il bilancio di previsione, il conto consuntivo e gli altri documenti contabili dovranno favorire una lettura per programmi ed obbiettivi affinché siano consentiti, oltre al controllo finanziario e contabile, anche quello sulla gestione e quello relativo all’efficacia dell’azione del Comune.

L’attività di revisione potrà comportare proposte al Consiglio comunale in materia di gestione economico-finanziaria dell’Ente. E’ facoltà del Consiglio richiedere agli organi e agli uffici competenti specifici pareri e proposte in ordine agli aspetti finanziari ed economici della gestione e di singoli atti fondamentali, con particolare riguardo all’organizzazione ed alla gestione dei servizi.

Le norme regolamentari disciplinano gli aspetti organizzativi e funzionali dell’Ufficio del Revisore del conto e ne specificano le attribuzioni di controllo di impulso, di proposta e di garanzia, con l’osservanza della legge, dei principi civilistici concernenti il controllo delle Società per Azioni e del presente Statuto.

Nello stesso Regolamento verranno individuate forme e procedure per un corretto ed equilibrato raccordo operativo-funzionale tra la sfera di attività del Revisore e quella degli organi e degli uffici dell’Ente.

Art. 40
Revisore del conto

Il Revisore del conto, oltre a possedere requisiti prescritti dalle norme sull’ordinamento delle autonomie locali, deve possedere quelli di eleggibilità fissati dalla legge per l’elezione a Consigliere comunale e non ricadere nei casi di incompatibilità previsti dalla legge.

Il Regolamento potrà prevedere ulteriori cause di incompatibilità, al fine di garantire la posizione di imparzialità ed indipendenza. Saranno altresì disciplinate con il Regolamento le modalità di revoca e di decadenza applicando, in quanto compatibili, le norme del Codice Civile relative ai sindaci delle S.p.A.

Nell’esercízio delle sue funzioni, con modalità e limiti definiti nel Regolamento, il Revisore avrà diritto di accesso agli atti e documenti connessi alla sfera delle sue competenze.

Capo VI
Organizzazione territoriale e forme associative

Art. 41
Principio di cooperazione

L’attività dell’Ente, diretta a conseguire uno o più obbiettivi d’interesse comune con gli altri Enti locali, si organizza avvalendosi dei moduli e degli Istituti previsti dalla legge attraverso accordi ed intese di cooperazione.

Art. 42
Convenzioni

Il Comune promuove la collaborazione, il coordinamento e l’esercizio associato di funzioni, anche individuando nuove attività di comune interesse, ovvero l’esecuzione e la gestione di opere pubbliche, la realizzazione di iniziative e di programmi speciali ed altri servizi, privilegiando la stipulazione di apposite convenzioni con altri Enti locali o loro Enti strumentali.

Le convenzioni contenenti gli elementi e gli obblighi previsti dalla legge, sono approvate dal Consiglio comunale a maggioranza assoluta dei componenti.

Art. 43
Consorzi

Il Consiglio comunale, in coerenza ai principi statutari, promuove la costituzione del Consorzio tra Enti locali per realizzare e gestire servizi rilevanti sotto il profilo economico od imprenditoriale, ovvero per economia di scala qualora non sia conveniente l’istituzione di Azienda speciale e non sia opportuno avvalersi delle forme organizzative per i servizi stessi, previste nell’articolo precedente.

La convenzione deve prevedere l’obbligo di pubblicazione degli atti fondamentali del Consorzio negli Albi pretori degli Enti contraenti.

Il Consiglio comunale, unicamente alla convenzione, approva lo Statuto dei Consorzio che deve disciplinare l’ordinamento organizzativo e funzionale del nuovo Ente secondo le norme previste per le Aziende speciali dei Comuni, in quanto compatibili.

Il Consorzio assume carattere polifunzionale quando si intendono gestire da parte dei medesimi Enti locali una pluralità di servizi attraverso il modulo consortile.

Art. 44
Accordi di programma

Il Comune per la realizzazione di opere, interventi o programmi previsti in leggi speciali o settoriali che necessitano dell’attivazione di un procedimento complesso per il coordinamento e l’integrazione dell’attività di più soggetti interessati, promuove e conclude accordi di programma.

Il Sindaco definisce e stipula l’accordo, previa deliberazione d’intenti del Consiglio comunale con l’osservanza delle altre formalità previste dalla legge e nel rispetto delle funzioni attribuite con lo Statuto.

Capo VII
Partecipazione popolare

Art. 45
Partecipazione

Il Comune garantisce e promuove la partecipazione dei cittadini all’attività dell’Ente, al fine di assicurare il buon andamento, l’imparzialità e la trasparenza.

Per gli stessi fini, il Comune privilegia le libere forme associative e le organizzazioni di volontariato, incentivandone l’accesso alle strutture ed ai servizi dell’Ente.

Per la copertura delle spese può essere richiesto il pagamento di un corrispettivo.

Ai cittadini inoltre, sono consentite forme dirette e semplificate di tutela degli interessi che favoriscano il loro intervento nella formazione degli atti.

L’Amministrazione può attivare forme di consultazione, per acquisire il parere di soggetti economici su specifici problemi.

Art. 46
Interventi nel procedimento amministrativo

Il Comune assicura ai cittadini la tutela dei propri interessi nella formazione degli atti con forme dirette e semplificate di intervento, tranne che per i casi espressamente esclusi dalla legge e dai Regolamenti comunali, nei limiti dell’art. 24, comma 4º, legge 214/90.

La rappresentanza degli interessi da tutelare può avvenire ad opera sia dei soggetti singoli che di soggetti collettivi portatori di interessi diffusi.

Il responsabile del procedimento, contestualmente all’inizio dello stesso, ha l’obbligo di informare gli interessati mediante comunicazione personale contenente le indicazioni previste per legge.

Il Regolamento stabilisce quali siano i soggetti cui le diverse categorie di atti debbano essere inviati, nonchè i dipendenti responsabili dei relativi procedimenti.

Qualora sussistano particolari esigenze di celerità o il numero dei destinatari o la indeterminatezza degli stessi la renda particolarmente gravosa, è consentito prescindere dalla comunicazione, provvedendo a mezzo di pubblicazione all’Albo pretorio o altri mezzi, garantendo, comunque, una idonea pubblicizzazione e informazione.

Gli aventi diritto, entro trenta giorni dalla comunicazione personale o dalla pubblicazione dell’avvio del procedimento, possono presentare istanze, memorie scritte, proposte e documenti pertinenti all’oggetto del procedimento.

Il responsabile dell’istruttoria, entro i termini stabiliti dal Regolamento relativamente alle istanze di cui al precedente comma 6, deve pronunciarsi sull’accoglimento o meno e rimettere le sue conclusioni all’organo comunale competente all’emanazione del provvedimento finale.

Il mancato o parziale accoglimento delle richieste e delle sollecitazioni pervenute deve essere adeguatamente motivato nella premessa dell’atto e può essere preceduto da contradditorio orale.

I soggetti di cui al comma 1, hanno altresì diritto a prendere visione di tutti gli atti del procedimento, salvo quelli che il Regolamento sottrae all’accesso, nei limiti dell’art. 24, comma 4, della legge n. 241/1990.

La Giunta potrà concludere accordi con i soggetti intervenuti per determinare il contenuto discrezionale del provvedimento.

Art. 47
Associazionismo e partecipazione -
Principi Generali

Il Comune valorizza le autonome forme associative e di cooperazione dei cittadini, l’accesso ai dati di cui è in possesso l’amministrazione e tramite l’adozione di idonee forme di consultazione nel procedimento di formazione degli atti generali.

I relativi criteri generali vengono periodicamente stabiliti dal Consiglio Comunale.

Art. 48
Partecipazione alle Commissioni

Le Commissioni consiliari, su richiesta delle Associazioni e degli organismi interessati, invitano ai propri lavori i rappresentanti di questi ultimi, senza diritto di voto.

Art. 49
Istanze, petizioni, proposte e forme
di consultazione popolare

Gli elettori del Comune possono rivolgere istanze e petizioni al Consiglio comunale e alla Giunta per quanto riguarda le materie di loro competenza con riferimento ai problemi di rilevanza comunale, nonchè proporre deliberazioni nuove o di revoca delle precedenti. Mediante le istanze i cittadini chiedono ragioni su specifici aspetti dell’attività dell’Amministrazione. Mediante le petizioni i cittadini sollecitano l’intervento su questioni di interesse generale o espongono comuni necessità. Infine n. 100 cittadini possono avanzare proposte per l’adozione di atti amministrativi. Le modalità per la formulazione delle istanze, proposte, ecc., nonchè i termini per la definizione delle medesime, sono stabilite dal Regolamento sulla partecipazione.

Le istanze, le petizioni e le proposte sono ricevute, a seconda delle competenze, dal Consiglio comunale o dalla Giunta, che provvedono a deliberare nel merito entro novanta giorni.

Agli effetti dei precedenti commi le istanze e le petizioni possono essere sottoscritte da uno o più cittadini; le proposte da non meno di cento elettori, le cui firme devono essere autenticate a norma di legge.

Sono escluse dall’esercizio del diritto d’iniziativa, esercitato mediante proposte, le seguenti materie:

a) revisione dello Statuto;

b) tributi e bilancio;

c) espropriazione per pubblica utilità;

d) designazioni e nomine;

e) pianificazione territoriale.

Il Comune può promuovere forme di consultazione per acquisire il parere della popolazione su determinati argomenti, assicurando la più ampia e libera partecipazione dei cittadini interessati.

Art. 50
Referendum

Sono previsti Referendum consultivi in tutte le materie di esclusiva competenza comunale, al fine di sollecitare manifestazioni di volontà che devono trovare sintesi nell’azione amministrativa.

Non possono essere indetti referendum: in materia di tributi locali e di tariffe e su quelle materie in cui sono escluse le petizioni, proposte e istanze, su attività amministrative vincolate da leggi statali o regionali, su materie che sono già state oggetto di consultazione referendaria nell’ultimo quinquennio.

Soggetti promotori dei referendum possono essere:

a) 1/3 (un terzo) degli elettori residenti al 31 dicembre dell’anno precedente, le cui firme devono essere autenticate nelle forme di legge;

b) il Consiglio comunale a maggioranza assoluta dei Consiglieri assegnati.

Il Consiglio comunale fissa nel Regolamento: le modalità di richiesta, i requisiti di ammissibilità, i tempi, le condizioni di accoglimento e le modalità organizzativi della consultazione.

Art. 51
Effetti dei referendum

Entro 60 giorni dalla proclamazione del risultato da parte del Sindaco, il Consiglio delibera i relativi e conseguenti atti di indirizzo.

Il mancato recepimento delle indicazioni referendarie deve essere deliberato, con adeguate motivazioni, dalla maggioranza assoluta dei Consiglieri assegnati al Comune.

Art. 52
Diritto di accesso

Ai cittadini singoli o associati è garantita la libertà di accesso agli atti della Amministrazione e dei soggetti che gestiscono servizi pubblici comunali, secondo le modalità definite dal Regolamento.

Sono sottratti al diritto di accesso gli atti, che disposizioni legislative dichiarano riservati o sottoposti a limiti di divulgazione, nonchè quelli esplicitamente individuati dal Regolamento.

Il Regolamento, oltre ad enucleare le categorie degli atti riservati, disciplina pure i casi in cui è applicabile l’istituto dell’accesso differito e detta norme di organizzazione per il rilascio di copie.

Art. 53
Diritto di informazione

Tutti gli atti dell’Amministrazione, e delle istituzioni sono pubblici, con le limitazioni previste al precedente articolo e dalle leggi.

La Giunta comunale adotta i provvedimenti organizzativi interni ritenuti idonei a dare concreta attuazione al diritto di informazione.

Il Regolamento sul diritto di accesso detta norme atte a garantire l’informazione ai cittadini, nel rispetto dei principi sopra enunciati e disciplina la pubblicazione per gli atti previsti dall’art. 26, legge 7 agosto 1990, n. 241.

Capo VIII
Funzione Normative

Art. 54
Statuto

Lo Statuto contiene le norme fondamentali dell’ordinamento comunale. Ad esso devono conformarsi tutti gli atti normativi del Comune.

Lo Statuto e le sue modifiche, entro 15 giorni successivi alla data di esecutività, sono sottoposti a forme di pubblicità che ne consentano l’effettiva conoscibilità.

Art. 55
Regolamenti

Il Comune emana Regolamenti:

a) nella materie ad essi demandate dalla legge o dallo Statuto;

b) in tutte le altre materie di competenza comunale.

I Regolamenti comunali sono adottati nel rispetto delle leggi statali e regionali, tenendo conto delle altre disposizioni regolamentari emanate dai soggetti aventi una concorrente competenza nelle materie stesse.

Nella formazione dei Regolamenti possono essere consultati soggetti interessati.

I regolamenti comunali entrano in vigore, se non diversamente previsto dalla legge, al compimento del periodo di pubblicazione della relativa delibera di approvazione. Contestualmente alla pubblicazione il regolamento è depositato presso la segreteria comunale.




Comune di San Maurizio Canavese (Torino)

Statuto Comunale - Parziale modifica

Il Consiglio Comunale di San Maurizio Canavese, con propria deliberazione n. 56 del 29-10-1999, esecutiva ai sensi di legge, ha integralmente sostituito il primo comma del vigente Statuto come segue:

“1. La Giunta Comunale è composta dal Sindaco che la presiede e da sei Assessori, tra cui un Vice-Sindaco.”




Comune di Vernante (Cuneo)

Statuto comunale - Modificazioni ed integrazioni (delibera C.C. 52 del 30/11/99)

Art. 11 si aggiunge infine il seguente comma:

“2. Lo status degli Amministratori Comunali è disciplinato dalla Legge e dal Regolamento Comunale per il funzionamento del Consiglio Comunale”.

Art. 12 si aggiunge infine il seguente comma:

“3. Il funzionamento del Consiglio è disciplinato da apposito Regolamento Comunale nell’ambito dei principi stabiliti dal presente Statuto”.

Art. 14 si aggiungono infine i seguenti commi:

“7. Il Sindaco, Presidente del Consiglio, assicura una adeguata e preventiva informazione ai Gruppi Consiliari ed ai singoli Consiglieri sulle questioni sottoposte al Consiglio”.

“8. Per la validità delle sedute l’apposito Regolamento Comunale deve prevedere la presenza di almeno un terzo dei Consiglieri assegnati senza computare a tal fine il Sindaco”.

Art. 17 si aggiunge infine il seguente comma:

“5. I Consiglieri devono astenersi dal prendere parte alla discussione e votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado, salvo quando riguardino provvedimenti normativi o di carattere generale senza che sussista una correlazione immediata e diretta coi precitati specifici interessi”.

Art. 19 comma 2 si aggiungono infine le seguenti parole:

“prevedendone la presidenza da parte di rappresentanti dell’opposizione, se presente in Consiglio per quelle aventi funzioni di garanzia e controllo”.

Art. 22 comma 1 primo periodo:

le parole “proposta degli indirizzi generali di Governo” sono abrogate e sostituite dalle seguenti: “linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato”.

comma 1 secondo periodo:

l’intero periodo è abrogato e sostituito dal seguente: “Il Consiglio nella stessa seduta discute ed approva in apposito documento le predette linee programmatiche e provvede altresì almeno una volta all’anno, in sede di approvazione del conto del bilancio, al loro adeguamento e alla verifica del loro stato di attuazione da parte del Sindaco e dei singoli Assessori”.

Comma 3: l’intero comma è abrogato.

Art. 23 comma 1:

la parola “due” è abrogata e sostituita dalla seguente: “quattro”;

- infine si aggiunge il seguente comma"

“9. I componenti della Giunta Comunale competenti in materia di urbanistica, di edilizia e di lavori pubblici devono astenersi dall’esercitare attività professionale in materia di edilizia privata e pubblica nel territorio comunale da essi amministrato”.

Art. 28 comma 1 lettera q):

dopo le parole “dal Consiglio Comunale” sono aggiunte le seguenti “e dei criteri eventualmente indicati dalla Regione”, dopo la parola “nonchè” sono aggiunte le seguenti: “d’intesa con i responsabili territorialmente competenti” - Infine si aggiunge il seguente comma “2. Il Sindaco è altresì competente in materia di informazione al pubblico su situazioni di pericolo per calamità, provvedendo a quanto anteriormente attribuito al Prefetto dall’art. 36 del D.P.R. 6.2.81 n. 66.”

Art. 40 comma 1:

dopo le parole “e altri servizi.” si aggiungono le seguenti “la costituzione di uffici comuni”.

Art. 57 comma 1:

la parola “consultivi” è abrogata e si aggiungono, infine, le seguenti parole: “o proporre l’abrogazione di atti discrezionali del Comune che non sono obbligatori per legge”.

- infine, si aggiunte il seguente comma:

“5. I Referendum Comunali non possono aver luogo in coincidenza con operazioni elettorali provinciali o comunali”.

Art. 58 comma 2:

dopo le parole “dalla maggioranza” sono aggiunte le seguenti “qualificata dei due terzi”.

Dopo l’Art. 60 è aggiunto il seguente:

“Art. 60 Bis - Azione popolare:

1. Ciascun elettore può far valere in giudizio le azioni e i ricorsi che spettano al Comune. Il Giudice ordina l’integrazione del contraddittorio nei confronti del Comune. In caso di soccombenza le spese sono a carico di chi ha promosso l’azione o il ricorso, salvo che il Comune costituendosi abbia aderito alle azioni ed ai ricorsi promossi dall’elettore.

2. Le associazioni di protezione ambientale di cui all’art. 13 della Legge 8.7.1986, n. 349, possono proporre le azioni risarcitorie di competenza del Giudice ordinario che spettino al comune, conseguenti a danno ambientale. L’eventuale risarcimento è liquidato in favore del Comune e le spese processuali sono liquidate in favore o a carico dell’Associazione".

Art. 64 comma 2:

le parole “della Giunta Comunale” sono abrogate e sostituite dalle seguenti “dei relativi responsabili di area”

comma 3: la parola “deliberazioni” è abrogata e sostituita dalle seguenti “determinazioni dei relativi responsabili del procedimento di spesa”.

Art. 70 comma 1:

dopo le parole “in altre leggi” sono aggiunte le seguenti “di principi”, la parola “sei” è abrogata e sostituita dalla seguente “quattro”

comma 2:

Le parole “all’articolo 1 comma 3 ”sono abrogate e sostituite dalle seguenti “agli articoli 1 comma 3 e 4 comma 2 bis”; infine, si aggiungono le seguenti parole “che abroga le previgenti disposizioni statutarie”.

art. 72 comma 1:

le parole “nel Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte” sono abrogate e sostituite dalle seguenti “all’Albo Pretorio del Comune”.



ALTRI ANNUNCI

Acquedotto Monferrato SpA - Torino

Tariffe gas metano

Acquedotto Monferrato S.p.A. con sede in Torino, C.so Re Umberto 9 bis.

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/mc distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza del Bacino Tariffario Valcerrina, relativamente ai seguenti Comuni:

Provincia di Alessandria:

Camino, Cereseto, Cerrina, Gabiano, Mombello, M.to, Moncestino, Murisengo, Odalengo Grande, Odalengo Piccolo, Pontestura (fraz. Rocchetta), Ponzano, Serralunga di Crea, Solonghello, Villadeati, Villamiroglio.

Provincia di Asti:

Montiglio M.to.

Provincia di Torino:

Verrua Savoia

La Società Acquedotto Monferrato S.p.A., in applicazione della normativa tariffaria stabilita dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas con proprie deliberazioni, comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1 gennaio 2000 sono le seguenti:

T1 per usi domestici di cottura cibi e produzione di acqua calda    L/mc    614,4
T2 per uso riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo)    L/mc    512,5
T3 per altri usi:
1º scaglione per consumi fino a 500.000 mc/a    L/mc    506,1
2º scaglione per consumi oltre 50.000 mc/a    L/mc    478,5
T3 per usi speciali:
raffrescamento estivo    L/mc 378,2
T4 per imprese industriali ed artigianali con consumo annuo compreso tra 100.000 e 200.000 mc:
1º scaglione per consumi fino a 100.000 mc/a    L/mc 405,8
2º scaglione per consumi oltre 100.000 mc/a    L/mc 378,2

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

- 36.000 l/anno pari a 3.000 l/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 l/anno pari a 5.000 l/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 l/m (pari a 4,5 l/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

Acquedotto Monferrato S.p.A.
L’Amministratore Delegato
E.P. Monti




Associazione Museo Ferroviario Piemontese - Torino

Convocazione dell’Assemblea dei Soci

I Soci dell’Associazione “Museo Ferroviario Piemontese”, costituita in attuazione della legge regionale 26 luglio 1978, n. 45, sono convocati in Assemblea ordinaria il giorno 26 febbraio 2000, alle ore 9 in prima convocazione e alle ore 10 in seconda convocazione conformemente all’art. 7 dello Statuto.

Gli argomenti all’ordine del giorno sono:

1) Relazione del Presidente;

2) relazione finanziaria;

3) discussione e approvazione eventuale delle relazioni di cui ai punti 1 e 2.

4) Suggerimenti. Varie ed eventuali.

In analogia a quanto previsto dall’Art. 17 dello Statuto, oltre ai Soci in regola con il pagamento della quota associativa, possono intervenire anche coloro che provvedono al versamento della quota sociale non oltre l’inizio dell’Assemblea; nel caso degli Enti pubblici, questi possono limitarsi a produrre la deliberazione di associazione o di pagamento della quota annua, approvata dagli Organi competenti.

Torino, 20 gennaio 2000

Il Presidente
Guido Rossi




Azienda Esercizio Gas Società Cooperativa a r.l. - Ivrea (Torino)

Tariffe gas

La Cooperativa Azienda Esercizio Gas Soc. Coop. a r.l., concessionaria per la distribuzione del gas metano a mezzo rete urbana nei Comuni di:

Provincia di Torino:

Banchette, Burolo, Cascinette d’Ivrea, Chiaverano, Colleretto Giacosa, Fiorano Canavese, Ivrea, Lessolo, Loranzè, Montalto Dora, Pavone Canavese, Quincinetto, Salerano Canavese, Samone, Settimo Vittone, Tavagnasco, Borgofranco d’Ivrea, Parella, Quassolo, Vestignè, Borgomasino, Cossano, San Martino Canavese, Vialfrè, Bairo, Torre Canavese, Baldissero, Quagliuzzo, Strambinello, San Giovanni frazione di Castellamonte, Poarello frazione di Romano, Albiano, Azeglio, Bollengo, Caravino, Palazzo C.se e Settimo Rottaro.

Provincia di Vercelli: Saluggia.

Comunica che, con riferimento alle deliberazioni dell’Autorità per l’energia elettrica ed il gas:

- n. 126 del 26/8/99 (aumento l/mc 21,9);

- n. 161 del 25/10/99 (aumento l/mc 30,6);

- n. 193 del 22/12/99 (diminuzione l/mc 23,7);

- n. 195 del 22/12/99 (aumento l/mc 27,1).

Le tariffe per gli usi domestici (T1) per gli usi riscaldamento individuale (T2) e per gli altri usi (T3 e T4) del gas metano con P.C.S. di 9.200 Mcal/mc dal 1º gennaio 2000 sono le seguenti:

- Bacino di Ivrea comprendente i seguenti Comuni: Banchette, Burolo, Cascinette d’Ivrea, Chiaverano, Colleretto Giacosa, Fiorano, Ivrea, lessolo, Loranzè, Montalto Dora, Pavone C.se, Quincinetto, Salerano, Samone, Settimo Vittone, Tavagnasco, Borgofranco d’Ivrea, Parella, Quassolo, Vestignè, Borgomasino, Cossano, Masino frazione Caravino, San Martino C.se, Vialfrè, Bairo, Torre Canavese, Baldissero, Quagliuzzo, Strambinello, San Giovanni frazione di CAstellamonte, Poarello frazione di Romano, Fragatto frazione di Albiano

T1 uso domestico l/mc 614,40

T2 uso riscald, individuale l/mc 495,04

T3 1 altri usi fino a 70.000 mc/anno l/mc 484,28

T3 2 altri usi oltre 70.000 mc/anno l/mc 455,48

T4 1 usi industriali e artigianali fino a 100.000 mc/anno l/mc 405,80

T4 2 usi industriali e artigianali oltre 100.000 mc/anno l/mc 378,20

T5 enti pubblici l/mc 484,28

T6 raffrescamento l/mc 427,51

- Bacino di Albiano (esclusa frazione Fragatto), Azeglio, Bollengo, Caravino (esclusa Frazione Masino), Palazzo C.se e Settimo Rottaro:

T1 uso domestico l/mc 614,40

T2 uso riscald. individuale l/mc 477,00

T3 1 altri usi fino a 100.000 mc/anno l/mc 424,40

T3 2 altri usi oltre 100.000 mc/anno l/mc 419,80

T4 1 usi industriali e artigianali fino a 100.000 mc/anno l/mc 405,80

T4 2 usi industriali e artigianali oltre 100.000 mc/anno l/mc 378,2

- Bacino di Saluggia:

T1 uso domestico l/mc 614,40

T2 uso riscald. individuale l/mc 436,00

T3 1 altri usi fino a 100.000 mc/anno l/mc 416,70

T3 2 altri usi oltre 100.000 mc/anno l/mc 412,10

T4 usi industriali e artigianali fino a 100.000 mc/anno l/mc 405,80

T4 2 usi industriali e artigianali oltre 100.000 mc/anno l/mc 378,2

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal Provv. C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

L. 3.000/mese Usi domestici

L. 5.000/mese Usi riscaldamenti individuali

L/mc 41,4 tutte le altre utenze

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del Provv. C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

Ivrea, 24 gennaio 2000

Azienda Esercizio Gas
Il Direttore
Alfredo Dell’Amico




Azienda Multiservizi Casalese - Casale Monferrato (Alessandria)

Tariffe erogazione gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9.200 Mcal/mc distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza del bacino di Casale Monferrato, relativamente ai seguenti Comuni:

Provincia di Alessandria - Casale Monferrato, Borgo S. Martino, Bozzole, Frassineto Po, Giarole, Pontestura, Ticineto, S. Giorgio, Terruggia, Coniolo, Ozzano, Rosignano, Cella Monte, Sala, Treville.

L’Azienda Multiservizi Casalese, comunica che in applicazione dei criteri stabiliti dal D.M. 13/3/1997 ed alle successive modifiche ad essi apportate dalle deliberazioni dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas n. 193 e 195 del 22/12/99, a decorrere dal 1° Gennaio 2000, le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, sono le seguenti:

L/Mcal L/m3

T1 Tariffa domestica (cottura cibi e prod.ne acqua calda) 66,78 614,4

T2 Tariffa riscaldamento individuale 53,47 491,9

T3 Tariffa altri usi:

- 1° scaglione (fino a 100.000 m3/anno) 52,57 483,6

- 2° scaglione (oltre 100.000 m3/anno) 52,41 482,2

T4 Tariffa per piccole imprese industriali e artigianali con consumo compreso fra 100.000 e 200.000

- 1° scaglione (fino a 100.000 m3/anno) 44,11 405,8

- 2° scaglione (oltre 100.000 m3/anno) 41,11 378,2

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del Provv. C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

Casale Monferrato, 12 gennaio 2000

L’Azienda Multiservizi Casalese
Il Direttore Generale
Maurizio Garaventa




Commissione Assegnazione Alloggi c/o ATC - Torino

Assegnazione alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica - graduatoria provvisoria Comune di Volvera

La Commissione per l’assegnazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica rende noto che è stata pubblicata ai sensi dell’art. 11 della Legge Regionale 28 Marzo 1995 n. 46 e successive modificazioni e/o integrazioni, nell’Albo Pretorio dei Comuni di Volvera - Beinasco - Bruino - Orbassano - Piossasco - Rivalta di Torino e nella sede dell’Agenzia Territoriale per la Casa della Provincia di Torino in data 20/1/2000, la graduatoria provvisoria relativa al bando di concorso generale emesso dal Comune di Volvera il 1/2/1999 per l’assegnazione in locazione semplice di alloggi di e.r.p..

Le opposizioni avverso la graduatoria provvisoria dovranno essere inoltrate, in bollo, indirizzandole a mezzo posta raccomandata r.r. alla Commissione Assegnazione Alloggi di E.R.P. c/o l’A.T.C. - C.so Dante, 14 - Torino - entro e non oltre il giorno 19/2/2000.

Il Presidente
Nicolò _ranco




Comune di Balzola (Alessandria)

Avviso d’asta - Vendita immobile di proprietà comunale sito in Balzola P.za Genovesio n. 53

Premesso

che con deliberazione Consiglio Comunale n. 48 del 17/11/1997 esecutiva ai sensi di legge, veniva disposta l’alienazione dell’immobile di proprietà comunale sito in Balzola - P.za Genovesio n. 53, determinando in L. 190.400.000 (pari a 98.333,40) il valore dello stesso sulla base di perizia di stima asseverata a firma dell’Arch. P.A. Corino di Casale Monf.to;

- che con la predetta deliberazione sono stati indicati i criteri di massima per l’alienazione di cui sopra;

- che la Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Artistici con nota n. 2878 del 10/6/1998 esprimeva parere favorevole alla vendita;

- che con deliberazione Consiglio Comunale n. 37 del 29/9/1998 veniva approvato il Regolamento Comunale per l’alienazione dei beni mobili ed immobili di proprietà comunale;

rende noto

Che il giorno 25/2/2000 alle ore 10,00 presso la Sala Consiliare - Palazzo comunale - Via Roma n. 75 dinanzi al Segretario Comunale o chi legalmente lo sostituisce, assistito dal Responsabile dell’Ufficio Tecnico e dell’Ufficio Ragioneria del Comune di Balzola si procederà mediante unico esperimento di asta pubblica all’aggiudicazione in vendita dell’immobile sito in Balzola (AL) P.za Genovesio n. 53, censito al N.C.E.U. del Comune di Balzola alla partita n. 148, foglio 11 mappale n. 432 cat. B/4 avente rendita catastale L. 2.556.000 (pari a 1.320,06 Euro), cubatura complessiva di mc. 2.130 e superficie coperta di 238,00 mq., confinante con i map. 433 - 436 - 2152 - 430 - 439 del F. XI;

Condizioni generali d’asta

La vendita dell’immobile avrà luogo a corpo, nello stato di fatto e di diritto in cui attualmente si trova, con accessioni e pertinenze, diritti, oneri, servitù attive e passive di qualsiasi specie, con azioni e ragioni.

Non sono comprese nella vendita tutte le apparecchiature meccaniche ed elettroniche costituenti il peso pubblico. Il Comune si riserva il diritto di continuare ad utilizzare il locale posto al P.T., contenente il peso pubblico, per un anno dalla data di aggiudicazione e fino al trasferimento del peso pubblico in altro sito.

L’asta si terrà ai sensi degli artt. 73 lett. e) e 76 del Regolamento per l’amministrazione del Patrimonio e la contabilità generale dello Stato per mezzo di offerte segrete da confrontarsi col prezzo base stabilito in L. 190.400.000 (lire centonovantamilioniquattrocentomila) (pari a 98.333,40 Euro) al netto di ogni onere fiscale se dovuto, con aggiudicazione definitiva ad unico incanto, che verrà effettuata anche nel caso di presentazione di una sola offerta valida.

Alla gara saranno ammessi a partecipare tutti coloro che dimostreranno la propria capacità di impegnarsi per contratto; a tal fine ciascun concorrente, a pena di esclusione:

se partecipa per proprio conto deve esibire il certificato generale dei Casellario Giudiziale da cui risulti l’inesistenza a suo carico di condanne penali che comportino la perdita o la sospensione della capacità di contrarre nonché il certificato della competente Cancelleria del Tribunale dal quale risulti, oltre l’età, che non è interdetto, inabilitato o fallito e che a suo carico non sono in corso procedure per la dichiarazione di nessuno di tali stati; deve inoltre esibire l’estratto dell’atto di matrimonio, ai fini del regime patrimoniale dei coniugi, o certificato di stato libero;

2) se partecipa per conto di altre persone fisiche, deve esibire oltre ai documenti di cui al precedente punto 1) apposita procura speciale, ricevuta o autenticata da Notaio, in originale o in copia autentica;

3) se partecipa per conto di imprese individuali o società semplici oltre alla documentazione di cui al punto 1) ed eventualmente a quella di cui al punto 2) anche il certificato di iscrizione al Registro delle Imprese presso la competente Camera di Commercio dal quale risultino le generalità delle persone che hanno la rappresentanza e che attesti che le stesse non si trovano in stato di fallimenti liquidazione e concordato preventivo;

4) se partecipa per conto di una persona giuridica (società legalmente costituita, ente ecc.) deve esibire, oltre agli idonei documenti comprovanti la rappresentanza legale, anche quelli comprovanti la volontà del rappresentato di acquistare l’immobile per la cui vendita è indetta la gara (delibera del competente organo) nonché il certificato di iscrizione al Registro delle Imprese presso la competente Camera di Commercio da cui risulti oltre la legale rappresentanza, che la persona giuridica rappresentata trovasi nel pieno possesso dei propri diritti;

5) se partecipa per conto di associazione priva di personalità giuridica deve esibire, oltre agli idonei documenti comprovanti la rappresentanza legale, copia autentica dell’atto costitutivo, dei patti sociali ed eventuali modifiche;

6) se partecipa per persona da nominare, valgono le norme dell’art. 81 del richiamato Regolamento per l’Amministrazione del patrimonio e la contabilità generale dello Stato; l’offerente dovrà avere i requisiti necessari per essere ammesso all’incanto e documentarli come sopra indicato ed avere effettuato il deposito cauzionale a lui intestato.

I documenti da esibire, sopra indicati, in competente bollo, dovranno essere di data non anteriore a sei mesi da quella dell’asta e, ove consentito, in loro luogo potranno essere presentate dichiarazioni sostitutive in bollo e di data non anteriore a sei mesi da quella dell’asta, attestanti le condizioni, gli stati e le qualità contenuti nei corrispondenti certificati.

L’offerta da presentare, debitamente sottoscritta in modo leggibile, dovrà essere redatta in lingua italiana su foglio di carta bollata, chiusa in busta suggellata con ceralacca e controfirmata sui lembi di chiusura, sulla quale il concorrente riporterà il nome, cognome (ovvero la ragione/denominazione sociale) nonché la dicitura: offerta per vendita immobile P.za Genovesio n. 53.

Nell’offerta medesima, che deve essere incondizionata, il concorrente dichiarerà il prezzo, al netto degli oneri fiscali, che intende offrire scrivendolo in cifra ed in lettere ed indicherà se persona fisica il codice e domicilio fiscale e le precise generalità (nome cognome luogo e data di nascita, residenza) se persona giuridica la denominazione o ragione sociale la sede nonchè il n. di Partita IVA o il n. di codice fiscale se diverso ed il domicilio fiscale.

L’offerta dovrà essere accompagnata dalla ricevuta della locale Tesoreria

Comunale (Cassa di Risparmio di Torino Agenzia A - sportello 263 - Balzola), comprovante il versamento della cauzione, colà effettuato in contanti o a mezzo di assegno circolare non trasferibile intestato al Tesoriere del Comune di Balzola di L. 19.040.000 (pari a 9.833,34 Euro) ovvero da fidejussione bancaria rilasciata da azienda di credito abilitata o da polizza assicurativa rilasciata da impresa di assicurazione debitamente autorizzata all’esercizio del ramo cauzioni, di pari importo.

La busta suggellata e contenente l’offerta, i documenti di cui ai precedenti numeri da 1) a 6) e la ricevuta dell’effettuato deposito cauzionale, o la fidejussione bancaria o la Polizza assicurativa in originale, dovranno essere chiusi in una seconda busta, suggellata con ceralacca e controfirmata sui lembi di chiusura sulla quale il concorrente riporterà pure la dicitura “Offerta per vendita immobile di proprietà comunale - P.za Genovesio n. 53 ed il nome o la ragione/denominazione sociale”.

Il Piego così formato dovrà essere spedito esclusivamente a mezzo del servizio postale, anche in corso particolare, in modo che pervenga all’Ufficio Protocollo del Comune di Balzola entro e non oltre le ore 12,00 del giorno 24/2/1999.

Oltre tale termine non resta valida alcuna altra offerta anche se sostitutiva od aggiuntiva di altra offerta precedente.

Parimenti non sono valide le offerte pervenute con mezzi diversi da quelli qui prescritti.

L’aggiudicazione della vendita sarà definitiva e verrà effettuata a favore di chi avrà offerto il maggior prezzo che non dovrà comunque essere inferiore a quello base come sopra fissato.

L’aggiudicatario dovrà, versare al momento della stipulazione dell’atto di compravendita a semplice avviso del Comune a mezzo di raccomandata a.r., il prezzo definitivo di aggiudicazione, in unica soluzione, tenuto conto dell’eventuale deposito versato a garanzia dell’offerta, nonché la somma relativa al deposito per le spese contrattuali, che verrà determinata dall’Ufficio Ragioneria.

In difetto del pagamento del prezzo l’aggiudicazione si intenderà non avvenuta e la somma depositata a garanzia dell’offerta sarà incamerata dal Comune.

Inoltre l’aggiudicatario inadempiente sarà tenuto al pagamento di tutte le spese d’asta e del reincanto nonché della differenza che si verificasse eventualmente in meno tra il prezzo della prima aggiudicazione e quello ottenuto dal reincanto, oltre i relativi interessi dalla data dell’aggiudicazione a quella dei pagamento, come pure è tenuto al risarcimento di qualunque danno fosse derivato al Comune dall’inadempienza.

Con la presentazione dell’offerta devesi intendere che il concorrente ha preso conoscenza dello stato di fatto e di diritto in cui l’immobile attualmente si trova.

Ai concorrenti che non si siano resi aggiudicatari e a coloro che non siano stati ammessi alla gara, saranno restituiti, seduta stante, i depositi controfirmati per lo svincolo dal presidente dell’asta.

Per quanto non previsto nel presente avviso valgono le norme del Regolamento per l’amministrazione del patrimonio e la contabilità generale dello Stato di cui al R.D. 23/5/1924 n. 827 nonché le altre norme vigenti in materia.

Tutte le spese contrattuali comunque inerenti alla vendita ed alla consegna dell’immobile saranno interamente a carico dell’aggiudicatario.

Per ulteriori chiarimenti gli interessati potranno rivolgersi all’Ufficio Tecnico Comunale (tel. 0142/804331 - fax 0142/804243) per informazioni relative all’immobile e per quelle attinenti alla gara.

La documentazione relativa all’immobile (visura catastale, planimetrie) è visibile, nelle ore di ufficio, presso l’ufficio Tecnico del Comune di Balzola, presso il quale potrà essere ritirata copia.

Gli interessati potranno effettuare il sopralluogo nell’immobile, alla presenza di incaricato del Comune di Balzola, dalle ore 9,00 alle ore 12,00, esclusivamente nei giorni lunedì e venerdì concordando preventivamente l’appuntamento con l’anzidetto Ufficio Tecnico Comunale.

Balzola, 30 dicembre 1999

Il Responsabile del Servizio
Livio Debernardi




Comune di Borgomanero (Novara) - Divisione Tecnica - Sezione Urbanistica

Bando di concorso indetto ai sensi della L.R. 29.7.1996 n. 51, per l’assegnazione in locazione di alloggi di E.R.P. che si renderanno disponibili nel Comune di Borgomanero

Il Sindaco

In esecuzione della Deliberazione della Giunta Comunale n. 324 del 16.12.1999;

Visto l’art. 6 della L.R. 29.7.1996 n. 51;

rende noto

Che è stato pubblicato il Bando di Concorso per l’assegnazione in locazione di alloggi di E.R.P. che si renderanno disponibili nel Comune di Borgomanero.

La scadenza del termine per la presentazione delle domande è fissata per il giorno 29.2.2000.

Borgomanero, 10 gennaio 2000

Il Sindaco
Pierluigi Pastore




Comune di Borgosesia (Vercelli)

Verbale di deliberazione del Consiglio comunale n. 53 del 19.7.1996. Strade Provinciali scorrenti all’interno della perimetrazione del centro abitato di Borgosesia. Inserimento nel demanio comunale dei sedimi delle già strade provinciali declassati ai sensi dell’art. 2, comma 7, del D.L.vo 30/4/92 n. 285 (deliberazione della Giunta Provinciale n. 5838 del 9/4/96)

Il Consiglio comunale

Visto l’art. 2, comma 7, del D.L.vo 30/4/92, n. 285, omissis

Richiamata la deliberazione di Giunta Comunale 23/6/93, n. 377 relativa alla delimitazione del centro abitato del Comune di Borgosesia, omissis

Vista la deliberazione della Giunta Provinciale di Vercelli, n. 5838 del 9/4/96, omissis

delibera

Per quanto in premessa, inserire nel demanio comunale i seguenti tratti di strade, già provinciali, a norma dell’art. 2, comma 7, del D.L.vo 30/4/92, n. 285:

- S.P. “Borgosesia - Varallo” (traversa di Borgosesia) km. 4.950;

- S.P. “Biella - Valsesia”. Terzo tronco - (traversa Fraz.ne Guardella) Km. 0,900 circa;

- S.P. “della Cremosina” (tratto iniziale) km. 0,900 circa;

- Dalla S.P. “della Cremosina” a Breia (tratto iniziale) km. 2,100 circa;

- S.P. “Borgosesia - Foresto” (tratto iniziale) km. 0,840 circa;

- S.P. “Borgosesia - Foresto” (tratto terminale) km. 0,130 circa;

- S.P. “Borgosesia - S. Quirico” (traversa di Borgosesia) Km. Omissis




Comune di Bra (Cuneo)

Ordinanza n. 22 - Occupazione temporanea e d’urgenza degli immobili necessari per la sistemazione della Via Crimea - 1° lotto

Il Dirigente Ripartizione Lavori Pubblici

(omissis)

decreta

Art. 1) In favore del Comune di Bra è autorizzata l’occupazione d’urgenza per la durata di anni cinque dalla data di immissione nel possesso degli immobili necessari alla realizzazione delle opere e così di seguito descritti:

1) Condominio “Pattone” - V.le Risorgimento n. 18 - Bra

Amministratrice: Sig.ra Sorcis in Maunero - Via S. Rocco n. 9 - Bra

F. 48 - mappale 1051 (1053)

Superficie da occupare mq. 330

2) Condominio “Santa Francesca” Lotto A - V.le Risorgimento, 16 - Bra

Amministratore: Geom. E. Scaglia - V. Barbacana n. 8 - Bra

F. 48 - mappale 1023

Superficie da occupare mq. 300

3) Cerutti Luigi - Via Crimea n. 3 - Bra

Cerutti Pietro - Via Crimea n. 3 - Bra

Cerutti Pasquale - Via Crimea n. 3 - Bra

Cerutti Elio - Via Crimea n. 3 - Bra

F. 48 - mappale 1521 (787/b)

Superficie da occupare mq. 176

4) Brambati Carla - Via Crimea n. 12 - Bra

Contino Giorgio - Via Crimea n. 12 - Bra

F. 48 - mappale 1520 (683/b)

Superficie da occupare mq. 47

5) Condominio “Il Pioppeto” - Via Crimea n. 20 - Bra

Amministratore: Geom. S. Fiora - Via Marconi n. 45 - Bra

F. 48 - mappale 1519 (679/b)

Superficie da occupare mq. 404.

6) Pessina Laura in Bona e altri - V. Principi di Piemonte n. 4 - Bra

Torta Giovanna ved. Pessina e altri - V. Crimea n. 18 - Bra

F. 48 - mappale 1060 - superficie da occupare mq. 170

F. 48 - mappale 1057 - superficie da occupare mq. 80

F. 48 - mappale 1528 (ex 969) - superficie da occupare mq. 110

F. 48 - mappale 1527 (ex 969) - superficie da occupare mq. 12

Totale superficie da occupare mq. 372

7) Barbero Maria ved. Milanesio - Via della Valle n. 49 - Sanfré

F. 48 - mappale 807

Superficie da occupare mq. 280

8) Immobiliare Mondavi s.a.s. - Via Don Cremaschi n. 5 - Bra

F. 48 - mappale 1429

Superficie da occupare mq. 257

9) Taricco Stefano - Via Maggior Chiari, 34 - Narzole

Sarotto Guglielmo - Via Cuneo, 17 - Narzole

F. 48 - mappale 639

Superficie da occupare mq. 202

10) S.p.A. Immobiliare Katina - Torino

F. 48 - mappale 1031 - superficie da occupare mq. 1.340

F. 48 - mappale 1030 - superficie da occupare mq. 264

F. 48 - mappale 1033 - superficie da occupare mq. 610

Totale superficie da occupare mq. 2.214

11) Condominio “La Quiete” - Via Crimea n. 32 - Bra

Amministratori: Frappampina Vito - Via Crimea n. 32 - Bra

Prof. Flavio Manissero - Via Crimea n. 32 - Bra

F. 48 - mappale - 1522 (878/b)

Superficie da occupare mq. 318

12) Rivella Cesare - Via Pascoli n. 25 - Bra

F. 48 - mappale 1524 (1369/b)

Superficie da occupare mq. 18.

13) Eredi Milanesio s.n.c. - Via Marconi n. 26 - Bra

F. 48 - mappale 1525 (1370/b) - superficie da occupare mq. 113

F. 48 - mappale 1371 - superficie da occupare mq. 1

Totale superficie da occupare mq. 114

14) Barbero Maria - Piazza Libertà, 13 - Monasterolo di Savigliano

F. 48 - mappale 1034

Superficie da occupare mq. 970

15) Brizio M. Giacomina - Str. Gariglio n. 13 - Bra

Brizio M. Teresa - Str. Gariglio n. 13 - Bra

F. 48 - mappale 1036

Superficie da occupare mq. 2

16) Condominio “Cerbiatto” - Via Crimea n. 40-42 - Bra

Amministratore: Geom. S. Cravero - Via Verdi n. 28 - Bra

F. 48 - mappale 1518 (332/b)

Superficie da occupare mq. 142

17) SILP Imm.re Ligure Piemontese S.r.l. - Bologna

F. 48 - mappale 1037

Superficie da occupare mq. 600

Art. 2 Il presente decreto sarà notificato agli aventi diritto nelle forme di legge, pubblicato per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ed inserito sul Foglio Annunzi Legali della Provincia di Cuneo.

Ordina

Il Sig. Felice Serra - Dott. Agronomo con studio in Bra via Rambaudi n. 7 procederà alla compilazione a termini di legge e in conformità di quanto disposto dall’art. 3 commi 2 e 3 della legge 3.1.1978 n. 1, degli stati di consistenza degli immobili da occupare per gli scopi indicati in premessa.

A tal fine il predetto professionista, accompagnato da testimoni, potrà introdursi nelle proprietà private previo avviso da notificarsi nei termini fissati dall’art. 3 della legge 3.1.1978 n. 1.

Avvisa

che in forza del presente provvedimento il giorno Mercoledì 23/2/2000 dalle ore 9,00 alle ore 11,30 negli immobili innanzi descritti saranno effettuate, in contraddittorio alla presenza dei testimoni, le operazioni relative alla redazione dello stato di consistenza ed alla presa di possesso, redigendo apposito verbale.

Bra, 21 gennaio 2000

Il Dirigente Rip. LL.PP.
Giovanni Galletto




Comune di Caramagna Piemonte (Cuneo)

Avviso di adozione - adozione variante piano di recupero di iniziativa privata relativo ad immobile sito in via San Biagio, 45 di proprietà Gallo Gabriele

Il Sindaco

Visti gli artt. 27 e 30 della legge 5/8/1978 n. 457 e l’art. 47 della L.R. n. 56 del 5/12/1977 e s.m.i.

rende noto

Che con atto consiliare n. 86 del 23/12/1999 è stata contestualmente adottata la deliberazione di variante al piano di recupero approvato con D.C.C. n. 31 del 21/5/1999 e relativo al fabbricato sito in via San Biagio, 45 in zona “R2" del P.R.G.C. distinto a Catasto Terreni al Foglio XXIII/A mappale 100-101 ed il progetto del piano di recupero sopra indicato, presentato dal sig. Gallo Gabriele.

che copia della suddetta deliberazione consiliare ed i relativi atti ed elaborati tecnici sono pubblicati all’Albo Pretorio comunale e depositati in libera visione del pubblico presso la sede comunale per la durata di 30 giorni consecutivi decorrenti dalla data di pubblicazione del presente avviso sul Foglio Annunzi legali della Provincia di Cuneo.

Che nei successivi 30 giorni chiunque può presentare osservazioni e proposte nel pubblico interesse.

Caramagna Piemonte, 19 gennaio 2000

Il Sindaco
Brunetto




Comune di Ceresole d’Alba - (Cuneo)

Piano di recupero di iniziativa privata Fabbricato in Via G. Marconi presentato da Dellacroce Luigi ed altri - Approvazione

Il Sindaco

Visto l’art. 41bis della Legge Regionale 5.12.1977 n. 56 e successive modifiche ed integrazioni

rende noto

che il Consiglio Comunale con deliberazione n. 42 del 21.12.1999 ha approvato il Piano di Recupero di Iniziativa Privata presentato da Dellacroce Luigi ed altri in zona “Centro Storico” del P.R.G.C. vigente e del Progetto Definitivo della Seconda Variante al P.R.G.C. a norma della Legge 5.8.1978 n. 457 e dell’art. 41bis della L.R. 56/1977 e s.m.i.

Il Sindaco
Giuseppe Piumatti




Comune di Mondovì (Cuneo) - Dipartimento Gestione del Territorio

L.R. 5 dicembre 1977 n. 56, art. 41 bis - Piano di Recupero in ambito “Bs” di PRGC in Mondovì Frazione S. Anna Avagnina - Approvazione definitiva

Il Dirigente del Dipartimento

Vista la deliberazione del Consiglio Comunale n. 106 del 18 novembre 1999, divenuta esecutiva ai sensi di legge,

rende noto

Che con la suddetta deliberazione è stato approvato il Piano di Recupero presentato dai Sigg. Cagnolo Mario e Mondino Caterina e Fiorenzo.

Il Dirigente del Dipartimento
G. Meineri




Comune di Murello (Cuneo)

Adozione definitiva variante n. 1 al piano regolatore generale

Il Sindaco

rende noto

che la variante al Piano Regolatore Generale Comunale adottata in via definitiva con deliberazione C.C. del 20/12/99 n. 54 è in pubblicazione all’albo pretorio ed in deposito presso l’Ufficio di Segreteria del 2/2/2000;

gli atti del piano, ai sensi dell’art. 15 della L.R. n. 56/77 e successive modifiche ed integrazioni, sono visibili per 30 giorni consecutivi nelle ore d’ufficio e nei giorni festivi dalle ore 9.30 alle 11.30.

Murello, 2 febbraio 2000

Il Sindaco
Francesco Godano




Comune di Nichelino (Torino)

Decreto n. 5/99 - (F70) - Espropriazione aree necessarie alla costruzione della strada di collegamento del nuovo ponte sul torrente Sangone con via XXV Aprile/Via Stupinigi - 1º e 2º lotto. Proroga termini fissati con G.C. 1424/94. Presa d’atto delle variazioni di superfici del piano di esproprio e stralcio aree. Determinazione delle indennità di esproprio di parte delle aree

Il Dirigente

(omissis)

decreta

Articolo 1

Di prorogare il termine per il compimento delle espropriazioni fissato in anni 5 con la deliberazione G.C. 1424 del 26/10/1994 di ulteriori anni 2, quindi al 26/10/2001.

Sono, invece, richiamati i termini fissati con la deliberazione consiliare n. 120 del 29/10/1996.

Articolo 2

Di prendere atto, per i motivi espressi in premessa delle variazioni di superficie dei piani di esproprio, approvati con deliberazione di G.C. 1424 del 26/10/1994 e C.C. 120 del 29/10/1996, successivamente aggiornati con deliberazione consiliare n. 97/97.

Articolo 3

Le indennità di espropriazione da corrispondere in favore degli aventi diritto, ai sensi dell’art. 11 della legge 865/71 e dell’art. 5 bis della legge 359/92, tenendo conto della delega conferita al Comune dall’art. 71 L.R. 56/77, sulla scorta della perizia di stima redatta dall’Arch. Marcello Viarengo, in data 2/9/1999, che conferma quella presentata in data 3/6/1997 - prot. 29488 - da cui risultano i seguenti importi quali valori venali:

aree BP3 L/mq 110.000

aree CR2 L/mq. 88.000

aree S L/mq. 55.000

Tali importi sono stati mediati con il Reddito Dominicale moltiplicato per 10 ed agli stessi è stata applicata la riduzione del 40%, pervenendo alle seguenti indennità:

aree BP3 L./mq. 33.000

aree CR2 L/mq. 26.400

aree S L/mq. 16.500

per un’ammontare complessivo pari a L. 278.152.058

In ogni fase del procedimento espropriativo i soggetti espropriandi potranno convenire la cessione volontaria dei beni. In tal caso non si applica la riduzione del 40%, riferita alla sole aree, così come previsto dal citato art. 5 bis legge 359/92, per cui le indennità da corrispondere saranno le seguenti:

aree BP3 L/mq. 55.000

aree CR2 L/mq. 44.000

aree S L/mq. 27.500

per un’ammontare complessivo pari a L. 463.586.763

A tali importi è stata operata la ritenuta del 20% prevista dall’art. 11 della legge 413/91 ed applicata l’IVA del 20% a favore dei soggetti che agiscono in veste di impresa, pervenendo ad un importo totale da corrispondere di L. 468.303.956.

Il tutto come risulta dall’allegato B)

Articolo 4

Di dare atto che le suddette indennità sono comprensive di ogni spettanza ed indennità di usufruttuari, fittavoli coltivatori e ogni altro cui spettasse qualche diritto sugli immobili, per cui gli stessi saranno fatti indenni dai proprietari espropriandi, oppure potranno esperire le loro ragioni nei modi di legge.

Che non trovano applicazione nè maggiorazioni nè conguagli, nè rimborsi di sorta, e che qualora le medesime indennità non vengano accettate con la cessione volontaria dei beni, si procederà con il versamento presso la Cassa Depositi e Prestiti, ai sensi di legge, richiedendo nel contempo la determinazione definitiva alla Commissione Provinciale costituita ai sensi dell’art. 14 della legge 28/1/1977 n. 10. Ciò fatta salva la possibilità per i soggetti espropriandi di convenire, in ogni fase del procedimento espropriativo, la cessione dei beni, nel qual caso non si applica la riduzione del 40% alle medesime indennità.

Articolo 5

Il presente decreto sarà notificato agli aventi diritto nelle forme previste per la notificazione degli atti processuali civili.

Articolo 6

I proprietari espropriandi, entro trenta giorni dalla notifica del presente decreto, potranno far pervenire al Comune di Nichelino dichiarazione di accettazione delle indennità determinate.

Inoltre dovranno produrre idonea attestazione, ai fini dell’eventuale applicazione della riduzione delle indennità prevista dall’art. 16 del D.Lgs. 30/12/1992 n. 504.

Articolo 7

Estratto del presente decreto sarà inserito sul Foglio Annunzi Legali della Provincia di Torino, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ed all’Albo Pretorio del Comune di Nichelino.

Articolo 8

Avverso il presente provvedimento, gli interessati potranno presentare eventuale ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, oppure ricorso straordinario al Capo dello Stato, entro sessanta giorni dalla notificazione dello stesso.

Nichelino, 23 novembre 1999

Il Dirigente Aree Tecniche
Antonio Morrone




Comune di Nichelino (Torino)

Decreto n. 6/99 - (F83) - Costruzione tratto di marciapiede in Via Rusca angolo Via Monte Bianco. Presa d’atto variazioni catastali e di superfici. Controdeduzioni all’osservazione presentata e determinazione delle indennità di esproprio

Il Dirigente

(omissis)

decreta

Articolo 1

Di non accogliere - in linea tecnica - l’osservazione presentata, a seguito del deposito degli atti, in data 3/5/1999 - prot. 16305 - dai Sigg. Antonello Armando e Pasquali Rosina, in quanto la porzione di area della larghezza di mt. 1 che gli stessi propongono di cedere gratuitamente, non consentirebbe l’allineamento del nuovo marciapiede a quello antistante il fabbricato adiacente di via Rusca n.ri 46-48-50.

Articolo 2

Di prendere atto delle variazioni catastali delle aree interessate dalle opere, riscontrate nella relazione dello stato di consistenza, redatto in data 18/5/1999 dal Geom. Mario Cadario, incaricato con la determinazione dirigenziale n. 40 del 20/4/1999; nonchè delle esatte superfici derivanti dal frazionamento, in corso di approvazione, redatto dal Geom. Fausto Perroni, con studio in Orbassano, via Roma 25, incaricato con determinazione dirigenziale n. 118 del 23/7/1999, e che pertanto le aree comprese nel procedimento in questione risultano essere le seguenti:

- Proprietà Antonello Armando proprietario per 1/2

Pasquali Rosina proprietario per 1/2

Fg. 19 mappale n. 441 parte di mq. 65

- Proprietà Scolari Giovanna

Fg. 19 mappale n. 440 parte di mq. 7

per una superficie totale di mq. 72

Articolo 3

Di determinare, ai sensi dell’art. 11 e seguenti della Legge 22/10/1971 n. 865 e considerata la delega rilasciata al Comune dall’art. 71 della L.R. 56/77 e s.m.i., le indennità di esproprio da corrispondere agli aventi diritto per l’espropriazione delle aree necessarie alla costruzione del tratto di marciapiede in via Rusca angolo via Monte Bianco, che in base alla perizia di stima redatta in data 15/11/1999 dal Servizio Urbanistica/Ufficio Espropri, risultano essere pari a 7.000 L/mq.:

- Proprietà Antonello Armando proprietario per 1/2

- Pasquali Rosina proprietario per 1/2

Fg. 19 mappale n. 441 parte di mq. 65

indennità di esproprio L. 7000 x mq. 65 = L. 455.000

- Proprietà Scolari Giovanna

Fg. 19 mappale n. 440 parte di mq. 7

indennità di esproprio L. 7000 x mq. 7 = L. 49.000

Detti importi sono esenti da INVIM ai sensi dell’art. 2 D.P.R. 643/1972 e dall’applicazione della ritenuta del 20% prevista dall’art. 11 della legge 413/91 trattandosi di aree in zona omogenea E).

Articolo 4

Di dare atto che ai sensi di legge, i proprietari espropriandi potranno convenire la cessione volontaria degli immobili ad un prezzo non superiore del 50% dell’indennità di cui all’articolo 3).

Nel caso in cui l’area sia coltivata dal fittavolo, coltivatore diretto, allo stesso verrà corrisposta l’indennità aggiuntiva, di cui all’art. 17 legge 865/71, modificato dall’art. 14 legge 10/77, pari all’indennità corrisposta al proprietario.

Mentre nel caso in cui l’area da espropriare sia coltivata dal proprietario diretto coltivatore, nell’ipotesi di cessione volontaria il prezzo di cessione è determinato in misura tripla rispetto all’indennità d’esproprio, così come indicato dall’art. 17 della legge 865/71, modificato dall’art. 14 della legge 28/1/1977 n. 10.

Qualora le medesime indennità non vengano accattate, si procederà al loro versamento alla Cassa Depositi e Prestiti, richiedendo nel contempo alla competente Commissione Provinciale Espropri la determinazione definitiva delle indennità, secondo quanto previsto dall’art. 15 della legge 865/71, sostituito dall’art. 14 della legge 28/1/1977 n. 10.

Articolo 5

Il presente decreto sarà notificato agli aventi diritto nelle forme previste per le notificazioni degli atti processuali civili.

Articolo 6

I proprietari espropriandi, entro trenta giorni dalla notifica del presente decreto, potranno far pervenire al Comune di Nichelino dichiarazione di accettazione delle indennità determinate.

Articolo 7

Estratto del presente decreto sarà inserito sul Foglio Annunzi Legali della Provincia di Torino, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ed all’Albo Pretorio del Comune di Nichelino.

Articolo 8

Avverso il presente provvedimento, gli interessati potranno presentare eventuale ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, oppure ricorso straordinario al Capo dello Stato, entro sessanta giorni dalla notificazione dello stesso.

Nichelino, 6 dicembre 1999

Il Dirigente Aree Tecniche
Antonio Morrone




Comune di Nichelino (Torino)

Decreto n. 7/99 - (F83) - Costruzione tratto di marciapiede in Via Rusca angolo Via Monte Bianco. Rettifica decreto di occupazione d’urgenza n. 1/99

Il Dirigente

(omissis)

decreta

Articolo 1

Di rettificare, per le motivazioni di cui sopra, l’articolo 1 del decreto n. 1/99 del 21/4/1999, nel seguente modo:

“In favore del Comune di Nichelino è disposta, ai sensi dell’art. 20 legge 22/10/1971 n. 865, secondo le modalità dell’art. 3 legge 3/1/1978 n. 1, l’occupazione d’urgenza delle aree necessarie alla realizzazione dell’opera indicata in premessa:

- Proprietà Antonello Armando proprietario per 1/2

- Pasquali Rosina proprietario per 1/2

Fg. 19 mappale n. 441 parte di mq. 65

- Proprietà Scolari Giovanna

Fg. 19 mappale n. 440 parte di mq. 7

per una superficie totale di mq. 72"

Articolo 2

Il presente provvedimento sarà notificato agli interessati nelle forme di legge e sarà pubblicato all’Albo Pretorio del Comune, nonchè - per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ed inserito nel Foglio Annunzi Legali della Provincia di Torino.

Articolo 3

Avverso il presente provvedimento potrà essere proposto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale o al Presidente della Repubblica, rispettivamente entro sessanta e centoventi giorni dalla data di notificazione dello stesso.

Nichelino, 6 dicembre 1999

Il Dirigente Area Tecnica
Antonio Morrone




Comune di Orta San Giulio (Novara)

Deposito progetto preliminare variante n. 4 al P.R.G.C. - Visto l’art. 15 e 17 comma 6 e seguenti della L.R. n. 56 del 5/12/1977 e successive modifiche ed integrazioni

Si rende noto

1) Che all’Ufficio Relazioni con il Pubblico si trovano depositati in libera visione al Pubblico (durante il normale orario di apertura dell’ufficio dal lunedì al venerdì, sabato dalle ore 10.00 alle ore 12.30, festivi dalle ore 10.00 alle ore 12.00), gli atti relativi al progetto preliminare variante n. 4 al P.R.G.C., a far tempo dal 2/2/2000 al 2/3/2000 compresi;

Un estratto è pubblicato all’Albo Pretorio per lo stesso periodo;

2) Chiunque può prenderne visione e nei successivi 30 (trenta) giorni, dal 3/3/2000 al 1/4/2000 nel pubblico interesse può presentare osservazioni e proposte in triplice copia di cui una in bollo.

Anche i grafici che eventualmente fossero prodotti a corredo di dette osservazioni e proposte dovranno essere in regola con la Legge sul bollo.

IL termine di cui sopra per presentare le osservazioni e le proposte è perentorio e quelle che perverranno oltre la data ultima del 1/4/2000 non verranno prese in considerazione.

Orta San Giulio, 2 febbraio 2000

Il Responsabile del Servizio
Antonella Zanetti




Comune di Orta San Giulio (Novara)

Avviso circa il deposito presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico Comunale del Piano di Recupero “Villa Giovanetti”

Il Responsabile del Servizio

Vista la Delibera di Consiglio Comunale n. 62 del 27/11/1999;

rende noto

Che il Piano di Recupero di libera iniziativa relativo al recupero di parte della Villa Giovannetti ad uso residenziale, approvato da questo Comune con la succitata delibera si trova depositato in libera visione al Pubblico (durante il normale orario di apertura dell’ufficio dal lunedì al venerdì, sabato dalle ore 10.00 alle ore 12.30, festivi dalle ore 10.00 alle ore 12.00, a far tempo dal 2/2/2000 al 2/3/2000 compresi.

Un estratto è pubblicato all’Albo Pretorio per lo stesso periodo;

Chiunque può prenderne visione e nei successivi 30 (trenta) giorni, dal 3/3/2000 al 1/4/2000 nel pubblico interesse può presentare osservazioni e proposte in triplice copia di cui una in bollo.

Anche i grafici che eventualmente fossero prodotti a corredo di dette osservazioni e proposte dovranno essere in regola con la Legge sul bollo.

Il termine di cui sopra per presentare le osservazioni e le proposte è perentorio e quelle che perverranno oltre la data ultima del 1/4/2000 non verranno prese in considerazione.

Orta San Giulio, 2 febbraio 2000

Il Responsabile del Servizio
Antonella Zanetti




Comune di Piovà Massaia (Asti)

Verbale di deliberazione del Consiglio comunale n. 31 del 29/9/1999 - Sdemanializzazione e declassificazione di tratto di reliquato di strada già Via “Ippolita Polledro”. Determinazioni, provvedimenti

(omissis)

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

1. di declassificare e sdemanializzare, ai sensi dell’art. 2 della L.R. n. 86/1996, il tratto di reliquato stradale denominato “Via Ippolita Polledro” di mq. 210, censito al foglio 11, particelle nn. 484 1/2 e 494 1/2, così come individuato nella planimetria allegata al presente provvedimento, classificandolo quale terreno agricolo;

2. di pubblicare, ai sensi dell’art. 3 della L.R. 86/1996, per quindici giorni consecutivi all’albo pretorio, la presente deliberazione con la possibilità, per chiunque, nei successivi 30 (trenta) giorni, di presentare motivata opposizione;

3. di disporre la trasmissione del provvedimento, divenuto definitivo, alla Regione Piemonte, per la pubblicazione sul B.U.R.;

4. di trasmettere, entro sessanta giorni dalla pubblicazione sul B.U.R., la presente deliberazione al Ministero dei LL.PP. - Ispettorato generale per la circolazione e sicurezza stradale - per l’aggiornamento dell’archivio nazionale delle strade ai sensi dell’art. 3, comma 5, del D.P.R. 495/92;

5. la presente delibera di declassificazione avrà effetto dall’inizio del secondo mese successivo a quello di pubblicazione sul B.U.R.




Comune di Rivalba (Torino)

Delibera C.C. n. 40 del 22.12.1999, esecutiva il 22.1.2000; Approvazione Piano di Recupero di Iniziativa privata in area N.S.A.R. del vigente P.R.G.C.

Il Consiglio Comunale

(omissis)

delibera

1. Di dare atto che nei termini di legge non sono pervenute osservazioni al P.D.R. di cui trattasi e che sullo stesso la Commissione Regionale per la tutela dei beni culturali ed ambientali ha espresso parere favorevole senza formulare obiezioni.

2. Di approvare definitivamente il P.D.R. di iniziativa privata insistente a Catasto Terreni al Foglio 10 mappali 129, 131, 132, 133 (parte), 135, 136, 137, 138, 139, 140, 141, 142, 249, H di proprietà Congregazione Figlie di S. Giuseppe, in area N.S.A.R. del P.R.G.C. adottato con deliberazione C.C. n. 3 del 12.3.1999 e n. 19 del 17.6.1999;

3. Di dare atto che il P.d.R. assumerà efficacia con la pubblicazione sul BUR Piemonte della presente deliberazione divenuta esecutiva ai sensi dell’art. 41 bis, 6º comma della L.R. 56/77;

4. Di dare atto ai sensi L. 241/90, che il responsabile del procedimento è il Tecnico Comunale Incaricato Convenzionato Geom. Fulvio Pincetti.

Rivalba, 25 gennaio 2000

Il Responsabile del Servizio
Fulvio Pincetti




Comune di Roccavione (Cuneo)

Avviso - Bando speciale di concorso per assegnazione di alloggi di E.R.P. siti in Via T. Aime di Roccavione

Il Sindaco rende noto che con decorrenza 3.2.2000 è stato emesso bando speciale di concorso per assegnazione in locazione di alloggi E.R.P. siti nel Comune di Roccavione, riservato alle seguenti due categorie di cittadini:

a) che abbiano superato il sessantesimo anno di età, non svolgano alcuna attività lavorativa, vivano soli o in coppia quali coniugi o conviventi more uxorio, eventualmente anche con minore o maggiorenne a carico;

b) nel cui nucleo familiare siano presenti disabili con percentuale di invalidità pari o superiore al 67%, ovvero invalidi di guerra, civili di guerra e per servizio collocati nelle categorie I, II, III, IV e V di cui al D.P.R. n. 834/81.

Possono partecipare coloro che hanno la residenza o prestano attività lavorativa esclusiva o principale in uno dei Comuni facenti parte della Comunità Montana Valle Gesso, Vermenagna e Pesio. Il 100% degli alloggi disponibili sarà riservato ai residenti del Comune di Roccavione.

Termine di presentazione domande: 20 marzo 2000.

Schemi di domanda e testo integrale del bando possono essere ritirati presso il Comune di Roccavione in orario di ufficio.

Roccavione, 20 gennaio 2000

Il Segretario Comunale
Fulvia Rossi




Comune di Sale San Giovanni (Cuneo)

Avviso Progetto Definitivo di Piano Regolatore Generale Comunale

Il Sindaco informa che:

- con deliberazione n. 36 del Consiglio Comunale, in data 17.12.1999, è stato adottato il Progetto Definitivo di Piano Regolatore Generale Comunale;

- detto Progetto Definitivo di P.R.G.C. sarà depositato presso la Segreteria del Comune per 30 giorni consecutivi dal 1.2.2000 al 1.3.2000, durante i quali chiunque potrà prenderne visione.

Il Sindaco
Luigi Germone




Comune di Saluzzo (Cuneo)

Piano esecutivo convenzionato area normativa 12.RS.06 subcomparto “B” di P.R.G.C. vigente (Via dei Camini) - Osservazioni e proposte - Art. 43, 3° e 4° comma, L.R. 56/77 e ss.mm.ii. - Avviso di deposito e pubblicazione

Il Dirigente Tecnico

Visto il proprio Provvedimento n. 268 in data 7.1.2000, avente per oggetto: “Accoglimento del Piano Esecutivo Convenzionato Area Normativa 12.RS.06 subcomparto ”B" di P.R.G.C. (Via dei Camini)", ai sensi dell’art. 43, 3° e 4° comma L.R. 56/77 e ss.mm.ii.",

rende noto

che il progetto del P.E.C. Area Normativa 12.RS.06 subcomparto “B” di P.R.G.C. (Via dei Camini), sarà depositato, unitamente agli atti e documenti relativi, presso la Sede Comunale (Via Macallè n. 9) dal 2.2.2000 a tutto il 17.2.2000, durante i quali chiunque potrà prenderne visione con il seguente orario:

Lunedì e Sabato - dalle ore 8,30 alle ore 12,30;

Giorni Feriali - esclusi Lunedì e Sabato - dalle ore 8,30 alle ore 12,30 e dalle ore 14,30 alle ore 17,30.

Entro i quindici giorni successivi alla scadenza del deposito del piano, ossia entro il 3.3.2000, chiunque potrà presentare osservazioni e proposte.

Tutte le osservazioni e proposte dovranno essere presentate per iscritto, su carta legale, alla Segreteria del Comune di Saluzzo.

Dal Palazzo Civico, 18 gennaio 2000

Il Dirigente Tecnico
Edoardo Bonicelli




Comune di Saluzzo (Cuneo)

Variante n. 11 al P.R.G.C. vigente - Art. 17, 7° comma, L.R. 56/77 e ss.mm.ii. - Avviso di deposito e pubblicazione

Il Dirigente Tecnico

vista la Deliberazione del Consiglio Comunale n. 158 in data 22.12.1999, divenuta esecutiva il 15.1.2000, con cui si è adottata la Variante n. 11 al P.R.G.C. vigente, avente per oggetto la modifica della destinazione urbanistica ammessa sulla porzione dell’area normativa 24.RS.12 ove risulta localizzato il fabbricato ex bagni comunali

rende noto

che la variante in oggetto è depositata, unitamente agli atti e documenti relativi, presso la Sede Comunale (Via Macallè n. 9) per trenta giorni consecutivi, dal 9.2.2000 a tutto il 9.3.2000, durante i quali chiunque può prenderne visione con il seguente orario:

Giorni Festivi, Lunedì e Sabato - dalle ore 09,00 alle ore 12,00;

Giorni Feriali - esclusi Lunedì e Sabato - dalle ore 8,30 alle ore 12,30 e dalle ore 14,30 alle ore 17,30.

Dal quindicesimo al trentesimo giorno di pubblicazione e deposito del piano, ossia dal 24.2.2000 al 9.3.2000, chiunque potrà presentare osservazioni e proposte.

Tutte le osservazioni e proposte dovranno essere presentate per iscritto, su carta legale, indirizzate al Sindaco del Comune di Saluzzo.

Dal Palazzo Civico, 20 gennaio 2000

Il Dirigente Tecnico
Edoardo Bonicelli




Comune di Saluzzo (Cuneo)

Variante n. 12 al P.R.G.C. vigente - Art. 17, 7° comma, L.R. 56/77 e ss.mm.ii. - Avviso di deposito e pubblicazione

Il Dirigente Tecnico

vista la Deliberazione del Consiglio Comunale n. 159 in data 22.12.1999, divenuta esecutiva il 15.1.2000, con cui si è adottata la Variante n. 12 al P.R.G.C. vigente, avente per oggetto la modifica della destinazione destinazione d’uso prevalente e complementare di cui all’art. 9 delle Norme Tecniche di Attuazione del P.R.G.C. succitato

rende noto

che la variante in oggetto è depositata, unitamente agli atti e documenti relativi, presso la Sede Comunale (Via Macallè n. 9) per trenta giorni consecutivi, dal 9.2.2000 a tutto il 9.3.2000, durante i quali chiunque può prenderne visione con il seguente orario:

Giorni Festivi, Lunedì e Sabato - dalle ore 09,00 alle ore 12,00;

Giorni Feriali - esclusi Lunedì e Sabato - dalle ore 8,30 alle ore 12,30 e dalle ore 14,30 alle ore 17,30.

Dal quindicesimo al trentesimo giorno di pubblicazione e deposito del piano, ossia dal 24.2.2000 al 9.3.2000, chiunque potrà presentare osservazioni e proposte.

Tutte le osservazioni e proposte dovranno essere presentate per iscritto, su carta legale, indirizzate al Sindaco del Comune di Saluzzo.

Dal Palazzo Civico, 20 gennaio 2000

Il Dirigente Tecnico
Edoardo Bonicelli




Comune di Volvera (Torino)

Estratto di pubblico incanto - IIº avviso

Oggetto: alienazione dei seguenti beni:

1) Fiat Fiorino S.p.A. 147A F15, targato TO 12347G: a) Immatric. 10.4.1987; b) Motore a benzina; c) Cilindrata m3 1049; d) Portata Kg. 450; e) Revisionato 8.5.1996.

Offerta in aumento della base d’asta di L. 1.000.000 (Euro 516,45) oltre IVA 20% e voltura.

2) Autocarro Fiat Iveco 35.F, targato TO 16892G: a) Immatric. 21.4.1987; b) Motore a gasolio; c) Cilindrata m3 2445; d) Portata Kg. 1300; e) Revisionato il 9.9.1998.

Offerta in aumento dalla base d’asta di L. 6.000.000 (Euro 3.098,74) oltre IVA 20% e voltura.

L’offerta redatta in carta da bollo, dovrà contenere i dati del concorrente, che la dovrà debitamente sottoscrivere (con firma chiara e leggibile).

Tale offerta dovrà pervenire in busta chiusa al protocollo comunale entro le ore 12.00 del giorno 23 febbraio, anche a mani.

L’offerta potrà essere presentata anche per un solo veicolo (oltre che per entrambi e sullo stesso foglio in bollo).

Il bando integrale, ed il fax-simile delle offerte è pubblicato all’Albo Pretorio del Comune di Volvera. Per ulteriori informazioni rivolgersi agli Uffici Tecnico/Finanziari/Vigilanza del Comune intestato, durante gli orari d’ufficio.

Volvera, 26 gennaio 2000

Il Segretario Comunale Capo
Maria Santa Alletto




ENEL Distribuzione - Torino

Avviso

Visto l’art. 3 della L.R. 26.4.84, n. 23

si rende noto

che in data 5/1/00 è stata presentata al Presidente della Giunta della Regione Piemonte, la domanda per ottenere l’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di un impianto elettrico alla tensione di 15000/380 Volt nei comuni di Scarnafigi e Torre San Giorgio, nonchè di una cabina elettrica minibox denominata “Fornaca” in comune di Scarnagifi.

Con la stessa domanda è stato richiesto a termini dell’art. 9 della L.R. 26.4.84 n. 23 che l’autorizzazione dell’impianto in argomento abbia efficacia di dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza nonchè, in deroga all’art. 122 del T.U. 11.12.1933, n. 1775, di inamovibilità delle opere relative alla cabina minibox denominata “Fornaca”.

La domanda ed i documenti ad essa allegati sono depositati presso la Regione Piemonte, Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico di Cuneo per trenta giorni consecutivi a decorrere dalla data di pubblicazione del presente avviso.

Chiunque ne abbia interesse può presentare, ai sensi e per gli effetti dell’art. 4 della L.R. 26.4.84 n. 23 osservazioni al Settore sopracitato entro 30 giorni dalla data della presente pubblicazione.

Torino, 5 gennaio 2000

Mario Marchesini
Responsabile della Funzione
Ingegneria
A. Ladurini




Geico SpA - Cremona

Tariffe distribuzione gas metano

La società Geico S.p.A. con sede in Cremona, Galleria del Corso n. 3, concessionaria per la distribuzione del gas metano a mezzo rete urbana per l’utenza del bacino costituito dagli esercizi di Rondissone (TO), Terzo (AL), Orsara B.da (AL), Castel Boglione (AT), Casaleggio Boiro (AL) e Rocchetta Palafea (AT) relativamente ai seguenti Comuni:

Provincia di Torino: Rondissone, Torrazza Piemonte, Mazzè e Vische.

Provincia di Alessandria: Terzo, Melazzo, Cartosio, Cavatore, Ponzone, Grognardo, Morbello, Cassinelle, Orsara B.da, Montaldo B.da, Trisobbio, Casaleggio Boiro, Lerma, Mornese, Montaldeo, Alice Bel Colle, Ricaldone, Pareto.

Provincia di Asti: Castel Boglione, Castel Rocchero, Quaranti, Rocchetta Palafea, Montabone, Bubbio, Loazzolo, Cassinasco, Cessole, Vesime, Sessame.

Provincia di Cuneo: Cortemilia, Castino, Perletto e Rocchetta Belbo.

Provincia di Savona: Sassello, Urbe, Mioglia

Provincia di Genova: Tiglieto

con riferimento alla deliberazione n. 52/99 del 22/4/1999 dell’Autorità per l’energia elettrica ed il gas,

comunica

le tariffe per gli usi domestici di cucina e produzione acqua calda, di riscaldamento individuale con o senza uso promiscuo e per tutti gli altri usi in vigore dal 1° Gennaio 2000:

Tariffe    L/mc
T1 uso domestico    614,4
T2 uso riscaldamento individuale    538,3
T3 altri usi:
- fino a 50.000 mc/anno    504,7
- oltre 50.000 mc/anno    486,3
- Enti Pubblici Comunali    366,9
T4 usi industriali e artigianali con consumo compreso fra 100.000 e 200.000 mc/anno:
- fino a 100.000 mc/anno    405,8
- oltre 100.000 mc/ anno    378,2

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal Provv. C.I.P. n. 16/93 del 23 Dicembre 1993 e precisamente:

uso domestico 3.000 L./mese

uso riscaldamento 5.000 L./mese

altri usi L./Mcal. 4,5 per l’effettivo consumo.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6. del Provv. C.I.P. n. 24/88 del 9 Dicembre 1988.

Cremona, 20 gennaio 2000




Pio Istituto De Ferrari Brignole Sale in Voltaggio - Genova

Bando di asta per la vendita di proprietà nei Comuni di Voltaggio e Fraconalto

Si comunica che con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 14 del 30 novembre 1998 e con provvedimento n. 86 del 24/12/1999 il Pio Istituto De Ferrari Brignole Sale in Voltaggio, con sede legale in Genova, Mura delle Cappuccine 14, ha posto in vendita con il sistema dell’asta pubblica i seguenti immobili:

- appartamento corso Mazzini civico 3/1 - identificato al N.C.E.U. del comune di Voltaggio alla partita 665 foglio 6, numero 86, sub 2, categoria A/4, classe 2, vani 5, rendita Lit. 345.000 - prezzo a base d’asta Lit. 87.500.000 (ottantasettemilionicinquecentomila)

- appartamento corso Mazzini civico 3/2 - identificato al N.C.E.U. del comune di Voltaggio alla partita 665 foglio 6, numero 86, sub 3, categoria A/4, classe 3, vani 4, rendita Lit. 324.000 - prezzo a base d’asta Lit. 59.300.000 (cinquantanovemilionitrecentomila)

- appartamento corso Mazzini civico 3/3 - identificato al N.C.E.U. del comune di Voltaggio alla partita 665 foglio 6, numero 86, sub 4, categoria A/4, classe 3, vani 3,5, rendita Lit. 283.500 - prezzo a base d’asta Lit. 61.400.000 (sessantunomilioniquattrocentomila)

- appartamento corso Mazzini civico 3/4 - identificato al N.C.E.U. del comune di Voltaggio alla partita 665 foglio 6, numero 86, sub 5, categoria A/4, classe 3, vani 3,5, rendita Lit. 324.000 - prezzo a base d’asta Lit. 58.300.000 (cinquantottomilionitrecentomila)

- appartamento corso Mazzini civico 3/5 - identificato al N.C.E.U. del comune di Voltaggio alla partita 665 foglio 6, numero 86, sub 6, categoria A/4, classe 3, vani 3,5, rendita Lit. 283.500 - prezzo a base d’asta Lit. 63.600.000 (sessantatremilioniseicentomila)

- fabbricato corso Mazzini civico 5 (ex masseria Sereccio) - identificato al N.C.E.U. del comune di Voltaggio alla partita 697 foglio 6, numero 85, categoria A/4, classe 2, vani 10, rendita Lit. 690.000 - prezzo a base d’asta Lit. 127.500.000 (centoventisettemilionicinquecentomila)

- fabbricato Casa Abate civico 81 (ex masseria Casa dell’Abate) - identificato al N.C.E.U. del comune di Voltaggio alla partita 697 foglio 6, numero 92, categoria A/4 ,classe 3, vani 9, rendita Lit. 729.000 con annesso terreno non edificabile di mq. 14.110 identificato al N.C.T. del comune di Voltaggio al foglio 6 mappali 91 e 93 - prezzo a base d’asta Lit. 216.000.000 (duecentosedicimilioni)

- appartamento via Calatafimi civico 8/1 - identificato al N.C.E.U. del comune di Voltaggio alla partita 178 foglio 4, numero 278, sub 6, categoria A/4, classe 2, vani 8,5, rendita Lit. 586.500 - con annesse pertinenze - prezzo a base d’asta Lit. 99.000.000 (novantanovemilioni)

- appartamento via Calatafimi civico 8/2 - identificato al N.C.E.U. del comune di Voltaggio alla partita 178 foglio 4, numero 278, sub 7, categoria A/4, classe 2, vani 3,5, rendita Lit. 241.500 - con annesso terreno non edificabile per mq. 210 - prezzo a base d’asta Lit. 87.600.000 (ottantasettemilioni-seicentomila)

- appartamento via Calatafimi civico 8/3 - identificato al N.C.E.U. del comune di Voltaggio alla partita 178 foglio 4, numero 278, sub 8, categoria A/4, classe 2, vani 6,5, rendita Lit. 448.500 - con annesso

terreno non edificabile per mq. 290 - prezzo a base d’asta Lit. 82.500.000 (ottantaduemilioni-cinquecentomila)

- fabbricato località Castagnola civico 110 (ex masseria Casa Bianca) - identificato al N.C.E.U. del comune di Fraconalto alla partita 115, foglio 3, numero 1 e 2, sub 3 e 12, categoria A/4, classe 2, vani 8, rendita Lit. 520.000 - con annesso terreno non edificabile di mq. 440 identificato al N.C.T. del comune di Fraconalto alla partita 186, foglio 3, mappale 277 - prezzo a base d’asta Lit. 96.000.000 (novantaseimilioni)

L’aumento minimo del prezzo a base d’asta non potrà essere inferiore al 2%.

L’asta pubblica per l’assegnazione di dette proprietà sarà tenuta presso lo studio del notaio dott. Riccardo Ridella in Genova, c.so A. Podestà civico n. 1, il giorno 30 marzo 2000 alle ore 15.

L’aggiudicazione sarà definitiva non prevedendosi l’esperimento di rincaro e verrà effettuata anche nel caso di presentazione di una sola offerta.

In caso di parità di offerte effettuate da due o più concorrenti si procederà ad una licitazione fra essi soli a partiti segreti; ove detti concorrenti non consentissero di effettuare la gara o non fossero presenti, la sorte deciderà chi fra di loro debba essere l’aggiudicatario.

Gli interessati alla presente asta pubblica dovranno rispettare, a pena di esclusione, anche di singole inosservanze, le seguenti modalità di partecipazione:

1) l’offerta dovrà essere redatta su carta bollata da Lit. 20.000 in conformità al fac-simile unito al presente avviso e sottoscritta per esteso, dal soggetto legittimato a formularla;

3) nell’offerta, ai sensi del DPR 403/1998 e della circolare esplicativa n. 21 del 24.3.1999, il proponente dovrà dichiarare il luogo, la data di nascita e la residenza ed in caso di procura, sia per persona fisica che giuridica, le condizioni attestanti l’attualità dei poteri del soggetto legittimato a partecipare alla stessa; in alternativa potrà essere allegata la documentazione concernente i sopraindicati dati;

4) all’offerta dovrà altresì essere allegata la ricevuta rilasciata dal tesoriere del Pio Istituto (Banca Carige S.p.A. - sportello Ospedali Galliera) di deposito cauzionale ovvero assegno circolare non trasferibile, intestato al Pio Istituto De Ferrari Brignole Sale in Voltaggio, rilasciato da istituto di credito ufficialmente riconosciuto di importo pari al 10% del valore offerto;

5) l’offerta dovrà essere inclusa in apposita busta, unitamente alla documentazione come sopra richiesta, sigillata con ceralacca e controfirmata dall’offerente sui lembi di chiusura, ovvero con i sigilli della ditta o società impressi su ceralacca;

6) la busta contenente l’offerta ed i documenti sopraindicati a corredo della stessa, dovrà essere indirizzata al Pio Istituto De Ferrari Brignole Sale in Voltaggio - Direzione Generale, Mura delle Cappuccine 14, 16128 Genova, e recare l’indicazione sul frontespizio del seguente oggetto: “offerta relativa all’asta pubblica per l’acquisto ____ in comune di ____”.

Saranno considerate nulle e come tali escluse dall’asta:

a) le offerte mancanti delle prescritte dichiarazioni ovvero della necessaria documentazione;

c) le offerte non datate e/o non firmate ovvero firmate da chi non sia legittimato a sottoscriverle

d) le offerte non conformi, in tutto o in parte, alle disposizioni contenute nel presente avviso d’asta;

e) le offerte di ammontare inferiore al prezzo a base d’asta e le offerte pervenute dopo il termine perentorio sottoindicato;

f) le offerte per importi in aumento che non siano superiori ad almeno il 2% del prezzo a base di gara.

Salvo le modalità di invio a mezzo del servizio postale od agenzie di recapito autorizzate, le offerte potranno essere consegnate in corso particolare presso la portineria degli uffici in Genova - Mura delle Cappuccine, 14 - dalle ore 7,30 alle ore 13,30 (dal lunedì al venerdì) e dovranno pervenire entro il termine perentorio del:

27 marzo 2000 ore 13,30

Gli interessati alla presente asta per poter intervenire con eventuali dichiarazioni a verbale qualora non siano gli offerenti, dovranno comunque essere muniti di procura speciale che dovrà essere prodotta all’apertura della gara. Gli aggiudicatari dell’asta dovranno provvedere, entro 20 giorni dalla medesima, al versamento, a pena di decadenza dall’aggiudicazione e di perdita del deposito cauzionale che rimarrà acquisito al Pio Istituto, della somma pari al 50% del prezzo di aggiudicazione dedotto l’importo del deposito cauzionale; il restante prezzo dovrà esser corrisposto contestualmente al rogito notarile di trasferimento del bene.

Gli aggiudicatari dovranno altresì provvedere al reintegro delle spese di

registrazione e bollo del verbale di aggiudicazione.

In caso di aggiudicazione a concorrente che non ha presenziato all’asta sono valide le suindicate prescrizioni eccezion fatta per il termine di versamento dell’acconto del 50% del prezzo offerto (dedotto il deposito cauzionale), che decorrerà dalla data di ricevimento della comunicazione in merito all’avvenuta assegnazione.

Entro 15 giorni dall’espletamento dell’asta si procederà alla restituzione del deposito cauzionale ai concorrenti che non siano risultati aggiudicatari; detta restituzione sarà effettuata immediatamente a quelli presenti alla procedura di cui trattasi.

L’aggiudicazione è immediatamente vincolante per il concorrente mentre per il Pio Istituto è comunque subordinata all’approvazione, sotto il profilo formale, da parte del Direttore generale dell’Istituto stesso, fatta salva la competenza del Consiglio di Amministrazione in caso di contestazioni.

Il notaio che dovrà rogare l’atto di vendita è esclusivamente quello indicato dall’amministrazione del Pio Istituto.

Il Direttore Generale
Domenico Crupi




Provincia di Cuneo - Divisione Tecnica - Settore Risorse Idriche

Pubblicazione ai sensi dell’art. 4 legge regionale 29.11.1996 n. 88 “Disposizioni in materia di piccole derivazioni di acqua pubblica” - Derivazione n. 5165 dal fiume Tanaro in comune di Govone. Istanza 4.3.1998. Richiedente: Miroglio S.p.A. con sede in Alba strada Santa Margherita n. 23

Con Determinazione dirigenziale n. 53 del 24 dicembre 1999, è stata assentita la concessione di derivare, per anni trenta successivi e continui dal fiume Tanaro in comune di Govone, località Canove, moduli massimi 1,4 e mesi 0,9 ad uso industriale per i processi tecnologici di stamperia e finissaggio tessuti nello stabilimento in località Settore di Govone.

Estratto del Disciplinare 8 giugno 1999, contenente le condizioni intese a tutelare i diritti dei terzi:

Art. 13 - Garanzie da osservarsi

A carico della Società concessionaria saranno eseguite e mantenute tutte le opere necessarie sia per attraversamenti di strade canali, scoli e simili, sia per la difesa della proprietà e del buon regime del corso d’acqua in dipendenza della concessa derivazione. In ogni caso la Società concessionaria dichiara formalmente di tenere sollevata e indenne l’Amministrazione Provinciale da qualsiasi molestia giudiziale o protesta di danni da parte di terzi, che si ritengano pregiudicati dalla presente concessione.

Registrato a cuneo il 30 dicembre 1999 al n. 8772 Serie 3. Esatte lire 3.160.000 (tremilionicentosessantamila).

Cuneo, 10 gennaio 2000

Il Dirigente
Fabrizio Cavallo




Provincia di Vercelli - Settore Pianificazione Territoriale

Determinazione del Dirigente del Settore Pianificazione Territoriale n. 35261 del 13.10.1999

Il Dirigente Responsabile

(omissis)

determina

1) Di approvare il disciplinare di concessione, sottoscritto in data 9.2.1999, relativo alla derivazione d’acqua in oggetto, costituente parte integrante della Determinazione e conservato agli atti dell’Amministrazione Provinciale di Vercelli.

2) Di assentire, salvo i diritti di terzi e nei limiti di disponibilità dell’acqua, alla ditta Brixia Finanziaria S.r.l. di Brescia la concessione di derivazione da falda sotterranea, mediante un pozzo sito nel territorio comunale di S. Germano V.se, mod. massimi 0,0003 (lt/sec. 0,03) e medi 0,00006 (lt/sec. 0,006) d’acqua da utilizzare per gli scopi igienico-sanitari dell’impianto di distribuzione carburanti di proprietà della ditta medesima;

3) Di accordare la concessione di che trattasi per anni trenta successivi e continui decorrenti dal 5.12.1996 data dell’istanza di riconoscimento della concessione, subordinatamente alla osservanza delle condizioni contenute nel disciplinare e previo pagamento anticipato del canone annuo stabilito dalla normativa vigente e precisamente di L. 180.000= (lire centoottantamila) pari al minimo ammesso ai sensi dell’art. 18, comma 1, lettera g della Legge 5.1.1994 n. 36, salvo l’aggiornamento previsto dall’art. 3 del D.M. n. 90 del 25.2.1997;

4) Di stabilire che il canone annuo relativo alla suindicata concessione sarà imputato al capo 7, capitolo 2608 dello stato di previsione dell’entrata del Bilancio dello Stato per il corrente esercizio finanziario ed ai capitoli corrispondenti per gli esercizi futuri.

Estratto del disciplinare n. 32926 del 9.2.1999

Art. 7 - Garanzie da osservarsi

Saranno a carico del concessionario l’esecuzione ed il mantenimento di tutte le opere necessarie, sia per attraversamenti di strade, canali, scoli e simili, sia per le difese della proprietà e del buon regime delle acque in dipendenza della concessione di derivazione in qualunque momento se ne manifestasse la necessità.

Il Dirigente di Settore
Giorgio Gaietta




Provincia di Vercelli - Settore Pianificazione Territoriale

Determinazione del Dirigente del Settore Pianificazione Territoriale n. 35262 del 13.10.1999

Il Dirigente Responsabile

(omissis)

determina

1) Di approvare il disciplinare di concessione, sottoscritto in data 9.2.1999, relativo alla derivazione d’acqua in oggetto, costituente parte integrante della Determinazione e conservato agli atti dell’Amministrazione Provinciale di Vercelli.

2) Di assentire, salvo i diritti di terzi e nei limiti di disponibilità dell’acqua, alla ditta Brixia Finanziaria S.r.l. di Brescia la concessione di derivazione da falda sotterranea, mediante un pozzo sito nel territorio comunale di Trino, mod. massimi 0,0005 (lt/sec. 0,05) e medi 0,0001 (lt/sec. 0,01) d’acqua da utilizzare per gli scopi igienico-sanitari e di autolavaggio dell’impianto di distribuzione carburanti di proprietà della ditta medesima;

3) Di accordare la concessione di che trattasi per anni trenta successivi e continui decorrenti dal 5.12.1996 data dell’istanza di riconoscimento della concessione, subordinatamente alla osservanza delle condizioni contenute nel disciplinare e previo pagamento anticipato del canone annuo stabilito dalla normativa vigente e precisamente di L. 180.000= (lire centoottantamila) pari al minimo ammesso ai sensi dell’art. 18, comma 1, lettera g della Legge 5.1.1994 n. 36, salvo l’aggiornamento previsto dall’art. 3 del D.M. n. 90 del 25.2.1997;

4) Di stabilire che il canone annuo relativo alla suindicata concessione sarà imputato al capo 7, capitolo 2608 dello stato di previsione dell’entrata del Bilancio dello Stato per il corrente esercizio finanziario ed ai capitoli corrispondenti per gli esercizi futuri.

Estratto del disciplinare n. 32927 del 9.2.1999

Art. 7 - Garanzie da osservarsi

Saranno a carico del concessionario l’esecuzione ed il mantenimento di tutte le opere necessarie, sia per attraversamenti di strade, canali, scoli e simili, sia per le difese della proprietà e del buon regime delle acque in dipendenza della concessione di derivazione in qualunque momento se ne manifestasse la necessità.

Il Dirigente di Settore
Giorgio Gaietta




Regione Piemonte

L.R. n. 25/94 - Istanza 18/11/1999 del Comune di Vinadio richiedente un permesso di ricerca per acque minerali “Vallone Ischiator-Cascate Migliorero” in Comune di Vinadio (CN)

Si rende noto

che con istanza in data 18/11/1999 l’Amministrazione comunale di Vinadio ha richiesto un permesso di ricerca per acque minerali in loc. Vallone Ischiator-Cascate Migliorero interessante il territorio del Comune di Vinadio (CN).

L’istanza in parola, corredata dalla planimetria relativa alla area richiesta, sarà pubblicata all’Albo Pretorio del Comune di Vinadio per il periodo di quindici giorni consecutivi con decorrenza dal 2/2/2000.

Eventuali opposizioni potranno essere presentate, durante il periodo di pubblicazione sopra citato, alla Segreteria del Comune interessato, oppure alla Regione Piemonte-Direzione Turismo-Sport-Parchi, Via Magenta n. 12 - 10128 Torino.

Il Direttore Regionale
Luigi Momo




Regione Piemonte

D.L.vo 339/1999 - Istanza 18/11/1999 del Comune di Vinadio richiedente un permesso di ricerca per acque di sorgente in loc. Vallone Corborant del Comune di Vinadio (CN)

Si rende noto

che con istanza in data 18/11/1999 l’Amministrazione comunale di Vinadio ha richiesto un permesso di ricerca per acque di sorgente in loc. Vallone Corborant del Comune di Vinadio.

L’istanza in parola, corredata dalla relativa planimetria, sarà pubblicata all’Albo Pretorio del Comune di Vinadio per il periodo di quindici giorni consecutivi a decorrere dal 2/2/2000.

Eventuali opposizioni potranno essere presentate, durante il periodo di pubblicazione sopra citato, alla Segreteria del Comune interessato, oppure alla Regione Piemonte-Direzione Turismo-Sport-Parchi, Via Magenta n. 12 - 10128 Torino.

Il Direttore Regionale
Luigi Momo




Regione Piemonte

D.L.vo 339/1999 - Istanza 18/11/1999 del Comune di Vinadio richiedente un permesso di ricerca per acque di sorgente in loc. Vallone Binec-Tetto Trocello del Comune di Vinadio

Si rende noto

che con istanza in data 18/11/1999 l’Amministrazione comunale di Vinadio ha richiesto un permesso di ricerca per acque di sorgente in loc. Vallone Binec-Tetto Trocello del Comune di Vinadio.

L’istanza in parola, corredata dalla planimetria dell’area richiesta, sarà pubblicata all’Albo Pretorio del Comune di Vinadio per il periodo di quindici giorni consecutivi a decorrere dalla data 2/2/2000.

Eventuali opposizioni potranno essere presentate, durante il periodo di pubblicazione sopra citato, alla Segreteria del Comune interessato, oppure alla Regione Piemonte-Direzione Turismo-Sport-Parchi, Via Magenta 12 - 10128 Torino.

Il Direttore Regionale
Luigi Momo




Società Italiana per il gas S.p.A. (ITALGAS) - Torino

Tariffe gas metano

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/mc distribuito a mezzo rete urbana per l’utenza del Bacino Tariffario Piemonte Occidentale e Liguria, relativamente ai seguenti Comuni:

Provincia di Torino:

Agliè, Airasca, Almese, Alpignano, Angrogna, Avigliana, Balangero, Barone C.se, Beinasco, Bibiana, Borgaro T.se, Borgone Susa, Bosconero, Bruino, Bruzolo, Busano, Bussoleno, Buttigliera Alta, Cafasse, Caluso, Cambiano, Campiglione Fenile, Candia C.se, Candiolo, Caprie, Carema, Carmagnola, Caselette, Caselle T.se, Castagnole P.te, Castellamonte, Castiglione T.se, Cavour, Cercenasco, Chianocco, Chieri, Chiusa di San Michele, Ciriè, Coassolo T.se, Coazze, Collegno, Condove, Cuceglio, Cuorgnè, Druento, Favria, Feletto, Fiano, Foglizzo, Forno C.se, Front, Gassino T.se, Germagnano, Giaveno, Gravere, Grosso, Grugliasco, La Cassa, La Loggia, Lanzo T.se, Leinì, Lombardore, Lombriasco, Luserna S. Giovanni, Lusernetta, Mathi, Mercenasco, Mompantero, Moncalieri, Montalenghe, Montanaro, Nichelino, Nole, None, Oglianico, Orbassano, Orio C.se, Osasio, Ozegna, Pancalieri, Pecetto T.se, Perosa C.se, Pertusio, Pianezza, Pino T.se, Piobesi T.se, Piossasco, Pont C.se, Reano, Rivalta di Torino, Rivara, Rivarolo C.se, Rivarossa, Rivoli, Robassomero, Romano C.se, Rosta, Rubiana, Salassa, S. Benigno C.se, S. Didero, S. Francesco al Campo, S. Giorgio C.se, S. Giorio di Susa, S. Giusto C.se, S. Maurizio C.se, S. Mauro T.se, S. Raffaele Cimena, Sangano, Sant’Ambrogio di Torino, Sant’Antonino di Susa, Santena, Scalenghe, Scarmagno, Strambino, Susa, Torino, Torre Pellice, Trana, Trofarello, Vaie, Val della Torre, Vallo T.se, Valperga, Varisella, Venaria, Vigone, Villafranca P.te, Villanova C.se, Villarbasse, Villardora, Villar Focchiardo, Villastellone, Vinovo, Virle P.te, Volpiano, Volvera.

Provincia di Alessandria:

Avolasca, Brignano Frascata, Cantalupo Ligure, Casasco, Castellania, Costa Vescovato, Dernice, Fabbrica Curone, Garbagna, Gremiasco, Momperone, Monleale, Montacuto, Montegioco, Montemarzino, Pozzol Groppo, San Sebastiano Curone, Sarezzano.

Provincia di Asti:

Antignano, Asti, Calamandrana, Calosso, Canelli, Celle Enomondo, Moasca, Nizza M.to, Revigliasco D’Asti, S. Damiano d’Asti, S. Martino Alfieri, S. Marzano Oliveto.

Provincia di Cuneo:

Bagnolo P.te, Barge, Beinette, Bernezzo, Borgo S. Dalmazzo, Boves, Brossasco, Busca, Caraglio, Caramagna P.te, Casalgrasso, Castelletto Stura, Cavallermaggiore, Centallo, Cervasca, Chiusa di Pesio, Costigliole Saluzzo, Cuneo, Dronero, Entracque, Faule, Fossano, Limone P.te, Manta, Mondovì, Montanera, Moretta, Peveragno, Piasco, Polonghera, Racconigi, Roaschia, Robilante, Roccaforte Mondovì, Roccavione, Rossana, S. Michele Mondovì, Saluzzo, Sanfrè, S. Stefano Belbo, Savigliano, Sommariva del Bosco, Tarantasca, Torre Mondovì, Valdieri, Venasca, Vernante, Verzuolo, Vicoforte, Vignolo, Villafalletto, Villanova Mondovì, Vottignasco.

Provincia di Vercelli:

Fontanetto Po.

Provincia di Genova:

Campo Ligure, Campomorone, Ceranesi, Masone, Rossiglione.

Provincia di Savona:

Cairo Montenotte, Carcare, Dego, Pallare, Plodio.

La Società Italiana per il Gas S.p.A. (Italgas), in applicazione della normativa tariffaria stabilita dall’Autorità per l’energia elettrica e il gaso con proprie deliberazioni, comunica che le condizioni tariffarie di consumo, imposte escluse, con decorrenza 1º gennaio 2000 sono le seguenti:

T1    per usi domestici di cottura cibi e produzione di acqua calda    L/M3    614,4
T2    per uso riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo)    L/M3    530,6
T3    per altri usi:
    1º scaglione per consumi fino a 50.000 mc/a    L/M3    510,0
    2º scaglione per consumi oltre 50.000 mc/a    L/M3    469,9
comunale, ove previsto    L/M3    469,9
T3    per usi speciali:
    grande terziario con consumi superiori a 300.000 mc/a    L/M3    383,1
    raffrescamento estivo    L/M3    378,2
T4    per imprese industriali ed artigianali con consumo annuo compreso tra 100.000 e 200.000 mc:
    1º scaglione per consumi fino a 100.000 mc/a    L/M3    405,8
    2º scaglione per consumi oltre 100.000 mc/a    L/M3    378,2

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti del provvedimento C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente

- 36.000 L/anno pari a 3.000 L/mese per gli usi domestici (cottura ed acqua calda);

- 60.000 L/anno pari a 5.000 L/mese per gli usi di riscaldamento individuale (con o senza uso promiscuo);

- 41,4 L/m3 (pari a 4,5 L/Mcal) per gli altri usi.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito al punto 3.1.6 del provvedimento C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

Società Italiana per il Gas S.p.A.
Sistemi Tariffari
Il Responsabile
P. Bertone




Società Italimpianti S.r.l. - Isola d’Asti (Asti)

Tariffe distribuzione gas metano

La Società Italimpianti S.r.l. con sede in Isola d’Asti - Via Valtiglione 31/Bis - concessionaria per la distribuzione del gas metano a mezzo rete urbana nei comuni di Isola D’Asti - Montegrosso d’Asti - Vigliano d’Asti - Montaldo Scarampi - Cervere (CN) - Marene (CN) - Mongardino comunica che, con riferimento alla delibera n. 193/99 del 22/12/1999 e n. 195/99 del 22/12/1999, a decorrere dal 1º Gennaio 2000 ha adeguato la presente struttura tariffaria da applicare alle utenze dei Comuni sopra elencati.

Tariffe in vigore dal 1º Gennaio 2000 conseguenti:

- alla riduzione di 23,7 L/m3

- e all’aumento di 27,1 L/m3

Tariffe in    L/M3
T1 uso domestico    614,40
T2 uso riscaldamento individuale    470,84
T3 altri usi    420,34
T4 usi industriali e artigianali con consumo compreso fra 100.000 e 200.000 mc/anno:
- fino a 100.000 m3/anno    405,80
- oltre 100.000 m3/anno    378,20

Ai sensi del punto 2) del Provvedimento CIP n. 16/1993 pubblicato sulla G.U. n. 303 del 28/12/93, oltre alle tariffe di cui sopra si applicheranno le quote fisse stabilite in detto provvedimento. I valori aggiornati delle tariffe verranno applicati con il criterio del pro-die stabilito al punto 3.1.3 del Provvedimento CIP n. 24/1988.




Società SO.GAS SpA - Asti

Tariffe distribuzione gas metano

La Società SO.GAS S.p.A. con sede in Asti - Via del Lavoro n. 23 - concessionaria per la distribuzione del gas metano a mezzo rete urbana nei Comuni di: Maretto - Chiusano - Cortazzone - Montafia - Viale - Camerano Casasco - Cinaglio - Settime - Soglio - Cortandone - Cortanze - Montechiaro D’Asti - Piea - Cocconato - Montiglio Monferrato - Piova’ Massaia - Villa San Secondo - Capriglio - Cossombrato - Cunico - Cerreto - Passerano Marmorito - Frabosa Soprana - Frabosa Sottana - Lesegno - Niella Tanaro - Monastero Vasco - Montaldo Mondovì - Roburent - Revello - Pagno - Sanfront - Paesana - Gambasca - Envie - Martiniana Po - Castellar - Rifreddo - Brondello - Pamparato - comunica che, con riferimento alla Delibera n. 193/99 del 22/12/1999 e n. 195/99 del 22/12/1999, a decorrere dal 1º Gennaio 2000 ha adeguato la presente struttura tariffaria da applicare alle Utenze dei Comuni sopra elencati.

Tariffe in vigore dal 1º Gennaio 2000 conseguenti:

- alla riduzione di 23,7 L/m3, corrispondenti a 2.58 L./Mcal.

- e all’aumento di 27,1 L./m3, pari a 2,95 L/Mcal.

Tariffe in    L./m3    L./Mcal.
T1 uso domestico    614,4    66.78
T2 uso riscaldamento individuale    579,13    62.95
T3 altri usi    516,29    56,12
T4 usi industriali e artigianali con
consumo compreso fra 100.000
e 200.000 m3/anno:    
fino a 100.000 m3 anno    405,80    44,11
oltre 100.000 m3 anno    378,20    41,11

Ai sensi del punto 2) del Provvedimento CIP n. 16/1993 pubblicato sulla G.U. n. 303 del 28/12/93, oltre alle tariffe di cui sopra si applicheranno le quote fisse stabilite in detto provvedimento. I valori aggiornati delle tariffe verranno applicati con il criterio del prodie stabilito al punto 3.1.3 del Provvedimento CIP n. 24/1988.




T.E.R.NA. S.p.A. Trasmissione Elettricità Rete Nazionale - Torino

Avviso

La T.E.R.NA. S.p.A. Trasmissione Elettricità Rete Nazionale Direzione di Torino, Via Bologna 22 10152 Torino nella persona del suo rappresentante Stanzani ing. Gianfranco nato a Bologna l’8 agosto 1940 nella qualità di Direttore della Direzione di Torino

rende noto

Che in esecuzione della Determinazione Dirigenziale della Regione Piemonte Direzione Patrimonio e Tecnico Settore Attività Negoziale n. 1329 del 30/12/1999 e Contrattuale relativa all’imposizione della servitù di elettrodotto sui terreni nel Comune di Vignole Borbera per la variante alla linea aerea a 132 Kv Vignole Borbera - Castelnuovo Scrivia T.887 - collegamento dal sostegno n. 146 al portale dello stallo a 132 KV in Stazione Elettrica di Vignole Borbera in data 12/1/2000 ha inviato all’amministrazione Comunale di Vignole Borbera per l’affissione all’Albo Pretorio e per il deposito della durata di 15 (quindici) giorni consecutivi, copia della determinazione dirigenziale, dello stato di consistenza individuante gli immobili da asservire siti nel territorio del suddetto comune.

invita

Chiunque vi abbia interesse a prendere visione degli atti deposita presso l’amministrazione suddetta ed a porre eventuali osservazioni od opposizioni in merito alla procedura seguita ed agli atti relativi, al tracciato, al modo di esecuzione dell’opera ed alla valutazione degli immobili, nonchè alla ditta che intende accettare la indennità a lei offerta ed indicata nell’elenco a fianco dell’immobile da asservire, a farne dichiarazione scritta entro il suindicato termine con avvertimento che il silenzio vale rifiuto.

Elenco ditta interessata

Soc. Accom. Semplice Valle Scrivia di Ernesto Cauvin

Foglio 1 mappale 111

Foglio 1 mappale 114

Torino, 13 gennaio 2000

T.E.R.N.A. S.p.A.
Trasmissione Elettricità Rete Nazionale
Direzione di Torino
Ing. Stanzani




U.T.I.M. - Ufficio Tecnico Impiante Metano S.p.A. - Cremona

Tariffe erogazione gas metano tal quale a 9,200 Mcal/mc distribuito a mezzo rete urbana per le utenze del bacino tariffario costituito dagli esercizi dei Comuni di Crescentino, Lamporo, Palazzolo V.se (Prov. Di Vercelli) e Verolengo (Prov. di Torino)

U.T.I.M. - Ufficio Tecnico Impianti Metano S.p.A. - Sede legale in Cremona Viale Trento e Trieste n. 106 - Codice fiscale 00883690158

La U.T.I.M. Ufficio Tecnico Impianti Metano S.p.A. comunica che, in applicazione al combinato disposto delle Deliberazioni dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il gas n. 193 e 195 del 22.12.99 - pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale n. 303 del 28.12.1999 in applicazione del dispositivo introdotto dalla Deliberazione dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas n. 52/99 del 22 aprile 1999 - pubblicata sulla G.U. n. 100 del 30.4.1999 - Vi comunichiamo che, a decorrere dal 1/1/2000, in relazione all’adeguamento intervenuto dalla stessa data per il costo della materia prima metano tutte le tariffe di vendita del gas proveniente da metano conseguenti all’applicazione del Decreto 19.11.1996 del Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 300 del 23 dicembre 1996 e successive modificazioni aumentano di:

Lit./Mcal 0,37 (0,32 Lit/Kwh), corrispondenti a 3,4 Lit/mc. Per metano con P.C.S. di 9,200 Lcal/mc.

Pertanto con decorrenza 1 gennaio 2000 i nuovi livelli tariffari, imposte incluse, sono i seguenti:

quota proporzionale al consumo.

Tariffe    L/.mc    L/Mcal.    L,/Kwh
T1 - uso domestico (cottura cibi e produz. acqua calda)    614,4    66,79    57,43
T2 - uso riscald. indiv. con o senza uso promiscuo    454,6    49,43    42,50
T3 - altri usi: 1º sc. fino a 50.000 mc./anno    434,8    47,27    40,65
T3 - altri usi: 2º sc. oltre 50.000 mc./anno    421,9    45,87    39,44
T3d - Utenze comunali    367,6    39,96    34,36
T4 - piccole imprese industriali ed artigiane con consumi compresi tra i 100.000 e 200.000 mc./anno
1º sc. fino a 100.000 mc./anno    405,8    44,12    37,93
2º sc. oltre i 100.000 mc/anno    378,2    41,12    35,35

In aggiunta alle tariffe di cui sopra viene altresì applicata la quota fissa nei termini e nei limiti previsti dal Provv. C.I.P. n. 16/93 del 23 dicembre 1993 e precisamente:

L. 3.000 mensili per le utenze con tariffa T1 uso domestico di cottura cibi e produzione acqua calda;

L. 5.000 mensili per le utenze con tariffa T2 uso riscaldamento individuale con o senza uso promiscuo di cottura cibi e produzione acqua calda;

L 4,5/Mcal. relative a tutte le utenze da applicare ai soli consumi effettuati.

Le tariffe saranno applicate col criterio della ripartizione giornaliera dei consumi come stabilito dal punto 3.1.6 del Provv. C.I.P. n. 24/88 del 9 dicembre 1988.

Cremona, 17 gennaio 2000

U.T.I.M. S.p.A.
Il Consigliere Delegato