Bollettino Ufficiale n. 02 del 12 / 01 / 2000

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CONCORSI

 

Regione Piemonte





Concorso pubblico per esami a n. 1 posto di categoria D1 profilo professionale “Istruttore Addetto ad Attività Agrarie e Forestali”

N.B.:
sulla busta contenente la domanda indicare quale riferimento

Bando n. 135

Il Direttore della Direzione regionale “Organizzazione; pianificazione, sviluppo e gestione delle risorse umane”, in esecuzione della determinazione n. 349 del 21.12.1999

rende noto

che è indetto, ai sensi dell’art. 5 della L.R. 34/89, un concorso pubblico per esami a n. 1 posto di categoria D1 (per le esigenze della Direzione regionale “Territorio rurale”, Settore “Caccia e pesca”, legate all’attuazione della L.R. 70/96), per il profilo professionale di “Istruttore addetto ad attività agrarie e forestali”, per il quale è richiesto il possesso del diploma di laurea in Scienze naturali ovvero in Scienze forestali ovvero in Scienze agrarie ovvero in Scienze biologiche.

L’ammissione al concorso e l’espletamento della procedura sono disciplinati dai seguenti articoli.

Art. 1

Per essere ammessi al concorso i candidati devono essere in possesso, alla data di scadenza del termine utile stabilito per la presentazione delle domande, dei seguenti requisiti:

a) diploma di laurea in Scienze naturali ovvero in Scienze forestali ovvero in Scienze agrarie ovvero in Scienze biologiche;

b) cittadinanza italiana (per le equiparazioni valgono le norme in materia) ovvero cittadinanza di uno Stato membro dell’Unione Europea;

c) godimento dei diritti politici;

d) non aver riportato condanne penali che determinino la non ammissione all’impiego pubblico;

e) idoneità fisica all’impiego;

f) aver ottemperato alle leggi sul reclutamento militare.

Possono partecipare al concorso anche i cittadini degli Stati membri dell’Unione Europea, ai sensi dell’art. 37 comma 1, del D.Lgs. 3.2.1993 n. 29, nonché dell’art. 3 del D.P.C.M. 7.2.1994 n. 174.

I cittadini degli Stati membri dell’Unione Europea, ai fini dell’accesso ai posti della Pubblica Amministrazione, devono:

1) godere dei diritti civili e politici negli Stati di appartenenza o provenienza;

2) essere in possesso, fatta eccezione della titolarietà della cittadinanza italiana, di tutti gli altri requisiti previsti per i cittadini della Repubblica;

3) avere adeguata conoscenza della lingua italiana.

Non possono essere prese in considerazione le domande:

- di coloro che siano esclusi dall’elettorato politico attivo;

- di coloro che siano stati destituiti o dispensati dall’impiego presso una Pubblica Amministrazione ovvero che siano stati dichiarati decaduti da un impiego statale ai sensi dell’art. 127, lettera d), del T.U. approvato con D.P.R. 10.1.1957, n. 3.

Art. 2

Le domande di ammissione al concorso, redatte in carta semplice, devono essere inoltrate a mezzo raccomandata A.R., ovvero consegnate a mano dalle ore 9,00 alle ore 12,00 del Martedì, Mercoledì e Giovedì, alla Regione Piemonte - Direzione regionale “Organizzazione; pianificazione, sviluppo e gestione delle risorse umane” - Settore “Reclutamento, mobilità e gestione dell’organico”, P.zza Castello, 165 - 10122 Torino, nel termine perentorio di 30 giorni a decorrere dal giorno successivo alla data di pubblicazione del presente bando sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte. Qualora la scadenza coincida con un giorno festivo, il termine di presentazione delle domande si intende prorogato al primo giorno successivo non festivo.

Per la determinazione del termine di scadenza, in caso di inoltro a mezzo raccomandata, fa fede la data del timbro dell’Ufficio Postale accettante. L’amministrazione non assume responsabilità per la dispersione di comunicazioni dipendente da inesatte indicazioni del recapito da parte del concorrente oppure da mancata o tardiva comunicazione del cambiamento dell’indirizzo indicato nella domanda, né per eventuali disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a fatto di terzi, a caso fortuito o forza maggiore.

Non vengono accolte le domande consegnate a mano oltre il termine stabilito al comma 1 del presente articolo o con timbro postale di data posteriore al termine di cui sopra e quelle non sottoscritte.

La domanda deve essere redatta utilizzando il modulo che costituisce l’allegato D) del presente bando e che sarà in distribuzione presso gli uffici regionali di:

Torino - P.zza Castello, 165

Torino - Via Alfieri, 15

Alessandria - Via dei Guasco, 1

Asti - C.so Dante, 163

Biella - Via Quintino Sella, 12

Cuneo - C.so Kennedy, 7/bis

Novara - Via F. Dominioni, 4

Verbania - P.zza Matteotti, 34

Vercelli - P.zza Zumaglini, 14.

E’ fatto obbligo ai concorrenti di dichiarare sotto la propria responsabilità a pena di esclusione:

1. il proprio cognome e nome;

2. il luogo e la data di nascita;

3. la propria residenza;

4. di essere in possesso del diploma di laurea in ____, conseguito presso _____ il ____;

5. le eventuali cause di risoluzione di rapporti di lavoro presso una pubblica amministrazione;

6. di essere cittadino italiano (o di essere in possesso del titolo di equiparazione), ovvero cittadinanza di uno Stato membro dell’Unione Europea;

7. il Comune di iscrizione nelle liste elettorali (ovvero i motivi della non iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime);

8. di non aver riportato condanne penali che determinino la non ammissione all’impiego pubblico (ovvero le eventuali condanne riportate ovvero gli eventuali carichi pendenti);

9. di essere fisicamente idoneo allo svolgimento delle mansioni relative al posto messo a concorso;

10. la posizione riguardo agli obblighi militari (solo per i candidati di sesso maschile);

11. il domicilio o il recapito cui indirizzare le eventuali comunicazioni se diverso dalla residenza.

Per i candidati cittadini degli Stati membri dell’Unione Europea i certificati rilasciati dalla competente Autorità dello Stato di cui lo straniero è cittadino, devono essere conformi alle disposizioni vigenti nello Stato stesso e devono altresì essere legalizzati dalle competenti Autorità Consolari Italiane.

Agli atti e documenti redatti in lingua straniera deve essere allegata una traduzione in lingua italiana, certificata conforme al testo straniero, redatta dalla competente rappresentanza diplomatica o consolare ovvero da un traduttore ufficiale.

Ai sensi dell’art. 10, comma 1, della Legge 31.12.1996, n. 675, i dati forniti dai candidati sono raccolti presso la Direzione Regionale “Organizzazione; pianificazione, sviluppo e gestione delle risorse umane”, per le finalità di gestione del concorso e saranno trattati anche successivamente per le finalità inerenti la gestione del rapporto di lavoro. I candidati godono dei diritti di cui all’art. 13 della medesima legge che possono essere fatti valere nei confronti del Direttore della Direzione regionale “Organizzazione; pianificazione, sviluppo e gestione delle risorse umane”.

Ai sensi della Legge 5.2.1992, n. 104 i candidati riconosciuti portatori di handicap devono fare esplicita richiesta, a pena di decadenza del beneficio, nella domanda di partecipazione al concorso unico, in relazione al proprio handicap, dell’eventuale ausilio necessario, nonché dell’eventuale necessità di tempi aggiuntivi per l’espletamento della prova.

Art. 3

I candidati devono allegare alla domanda in originale o in copia autenticata in carta semplice (è valida la autocertificazione):

a) gli eventuali documenti comprovanti il diritto a preferenza (vedi allegato C);

b) elenco in carta semplice dei documenti allegati.

Non sono tenuti in considerazione i titoli di cui al punto a) se presentati oltre il termine di scadenza per la presentazione delle domande.

La documentazione di cui sopra, ai sensi della Legge 23.8.1988, n. 370 è esente dall’imposta di bollo, tuttavia il vincitore deve regolarizzare in bollo la documentazione secondo le disposizioni dell’art. 2 della citata legge.

Art. 4

La Commissione giudicatrice del concorso, composta a norma della L.R. 26/94, è nominata con successivo provvedimento; decide circa l’ammissione o esclusione dei candidati, fa luogo alle prove d’esame e al giudizio sulle stesse e formula la graduatoria finale, con l’osservanza delle disposizioni vigenti in materia di preferenza a parità di merito a favore di particolari categorie.

Art. 5

Per la valutazione delle prove d’esame la Commissione giudicatrice si attiene ai seguenti criteri:

su un totale di 180 punti la ripartizione è la seguente:

- 1a prova scritta punti 60

- 2a prova scritta punti 60

- colloquio punti 60.

Gli esami del concorso per il profilo professionale di “Istruttore addetto ad attività agrarie e forestali”, descritto nell’Allegato A), consistono in due prove scritte e in un colloquio così come indicato nell’allegato B) che forma parte integrante del presente bando.

Il diario e la sede delle prove d’esame sono fissati dalla Commissione giudicatrice.

Ai candidati ammessi al concorso è data comunicazione della data, dell’ora e della sede in cui si svolgeranno le prove scritte almeno 15 giorni prima dell’inizio delle prove stesse con lettera di invito o telegramma.

L’assenza dalle prove d’esame è considerata come rinuncia al concorso.

Sono ammessi alla seconda prova scritta i candidati che hanno ottenuto non meno di 42/60 nella prima prova scritta.

Ai candidati ammessi alla seconda prova scritta è data comunicazione dell’avvenuta ammissione, con l’indicazione del voto riportato nella prima prova scritta

Sono ammessi al colloquio i candidati che hanno ottenuto non meno di 42/60 nella seconda prova scritta.

Ai singoli candidati ammessi al colloquio è data comunicazione dell’avvenuta ammissione, con l’indicazione del voto riportato nella seconda prova scritta.

Il calendario delle prove orali è reso noto ai singoli candidati non meno di 20 giorni prima di quello in cui essi debbono sostenere la prova stessa.

Il colloquio deve svolgersi in un’aula aperta al pubblico di capienza idonea ad assicurare la massima partecipazione.

Il colloquio non si intende superato se il candidato non ha ottenuto la votazione di almeno 42/60; al termine di ogni seduta la Commissione giudicatrice forma un elenco dei candidati esaminati indicando per ognuno di essi la votazione conseguita nel colloquio; l’elenco, previa sottoscrizione del Presidente e del Segretario della Commissione, è affisso presso la sede in cui viene sostenuto il colloquio.

La graduatoria finale di merito è formulata sommando le votazioni conseguite nelle prove scritte e nel colloquio.

A parità di merito valgono i titoli di preferenza di cui all’art. 3 del presente bando.

A parità di merito e di titoli per la preferenza si fa riferimento a quanto previsto dall’art. 5 del D.P.R. 487/94 e successive modifiche ed integrazioni.

Ai sensi dell’art. 2, comma 7, Legge 15.5.1997, n. 127 così come modificato ed integrato dall’art. 2, comma 9, Legge 16.6.1998, n.  191, se due o più candidati ottengono, a conclusione delle operazioni di valutazione dei titoli e delle prove d’esame, pari punteggio, è preferito il candidato più giovane di età.

Art. 6

Si fa presente che, ai sensi dell’art. 7 comma 6 del regolamento per l’attuazione del diritto di accesso ai documenti amministrativi promulgato con D.P.G.R. n. 652 del 13.2.1995, è differito sino all’approvazione della graduatoria l’accesso ad ogni atto del procedimento concorsuale ad esclusione dei verbali della Commissione giudicatrice relativi all’ammissione alle prove.

Il candidato dichiarato vincitore sarà invitato, a mezzo raccomandata A.R., ad assumere servizio previo accertamento dei requisiti prescritti dal presente bando e presentazione nel termine di 30 giorni dalla ricezione della lettera di invito, della dichiarazione di incompatibilità, ovvero, in caso contrario, della dichiarazione di opzione per l’Amministrazione regionale, ai sensi dell’art. 58 del D.Lgs. 29/93 e della L.R. 10/89. Decade dall’impiego chi abbia conseguito l’assunzione mediante presentazione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile.

Scaduto inutilmente il termine di 30 giorni sopra indicato non si darà luogo alla stipula del contratto.

Il vincitore dovrà regolarizzare in bollo la documentazione allegata alla domanda secondo le disposizioni dell’art. 2 della L. 23.8.1988, n. 370.

Per coloro che prestano servizio di ruolo presso la Regione Piemonte non si richiede la presentazione dei documenti indicati nel presente articolo ove già esistenti agli atti dell’Amministrazione.

Art. 7

Al vincitore del concorso, a seguito dell’assunzione, è corrisposto il trattamento economico spettante al personale di ruolo nella categoria D1 previsto dalla normativa vigente.

Ai fini previdenziali ed assistenziali, il neo assunto a tempo indeterminato è iscritto all’I.N.P.D.A.P. Gestione Autonoma C.P.D.E.L. e Gestione autonoma I.N.A.D.E.L. e deve accettare la sede di servizio che gli verrà assegnata.

Qualora non assuma servizio entro il termine fissato decadrà dalla nomina, salvo che provi l’esistenza di un legittimo impedimento.

Per il periodo di prova si osservano le disposizioni previste dal C.C.N.L. del comparto Regioni-Enti Locali.

Art. 8

Del presente bando, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, viene data notizia con la trasmissione dello stesso al Commissario di Governo, alle Amministrazioni Provinciali ed ai Comuni della Regione Piemonte - ex art. 12, comma 4, L.R. 74/79 -, alla Direzione Generale delle Provvidenze per il Personale del Ministero della Difesa - ex art. 19, legge n. 958/86 e successive modifiche -, nonché con ogni altra forma di pubblicità ritenuta opportuna.

Art. 9

Per quanto non previsto espressamente dal presente bando, si fa riferimento ai regolamenti e alla legislazione regionale e statale in materia, nonché alle disposizioni contenute nella Legge 10.4.1991, n. 125, sulle pari opportunità tra uomini e donne per l’accesso al lavoro.

La partecipazione al concorso comporta la esplicita ed incondizionata accettazione delle clausole del bando, nonché delle eventuali modifiche che potranno essere apportate.

Art. 10

Il presente bando è stato adottato tenuto conto dei benefici in materia di assunzioni riservate ai disabili e agli aventi diritto ai sensi della Legge n. 68 del 12.3.1999.

Per quanto non esplicitamente previsto nel presente bando si fa riferimento alla legislazione statale e regionale in materia, al regolamento recante le modalità per lo svolgimento dei concorsi pubblici indetti dall’Amministrazione Regionale, ed, in quanto applicabili, ai principi del D.Lgs. n. 29/93 e successive modificazioni ed integrazione, nonché al relativo regolamento attuativo adottato con D.P.R. n. 487/94 e successive modifiche ed integrazioni.

Allegato A)

Profilo professionale “Istruttore addetto ad attività agrarie e forestali”

Provvede, nell’ambito della specifica competenza professionale e delle funzioni proprie della qualifica rivestita alla verifica formale di atti o documentazione tecnica in materia di forestazione, assetto fondiario, delle infrastrutture, degli interventi per le strutture aziendali ed interaziendali, delle produzioni agricole e loro valorizzazione, dei servizi per lo sviluppo agricolo.

Effettua sopralluoghi, ispezioni; collabora all’attuazione dei programmi promozionali e di assistenza tecnica del settore.

Estrapola dalla propria attività dati significativi del settore e contribuisce all’implementazione e all’aggiornamento del sistema informativo di settore.

Competono altresì, in via complementare, i compiti accessori antecedenti, concomitanti e susseguenti alle attività sopraindicate.

Allegato B)

- la prima prova scritta verte su:

- diritto costituzionale, amministrativo, regionale;

- legislazione nazionale e regionale in materia di tutela della fauna selvatica omeoterma e di disciplina dell’attività venatoria;

- la 2a prova scritta verte su:

- interferenza della fauna selvatica con le attività produttive;

- ricognizione delle risorse ambientali e faunistiche;

- miglioramenti ambientali a fini faunistici;

- Il colloquio verte sulle materie delle prove scritte nonché su:

- vocazioni faunistiche del territorio regionale;

- equilibrio biologico delle specie selvatiche di interesse naturalistico e venatorio, loro caratteristiche;

- rapporti tra fauna, caccia, agricoltura, ambiente.

Allegato C)

A parità di merito i titoli di preferenza sono:

1) gli insigniti di medaglia al valor militare;

2) i mutilati ed invalidi di guerra ex combattenti;

3) i mutilati ed invalidi per fatto di guerra;

4) i mutilati ed invalidi per servizio nel settore pubblico e privato;

5) gli orfani di guerra;

6) gli orfani per fatto di guerra;

7) gli orfani dei caduti per servizio nel settore pubblico e privato;

8) i feriti in combattimento;

9) gli insigniti di croce di guerra o di altra attestazione speciale di merito di guerra, nonché i capi di famiglia numerosa;

10) i figli dei mutilati e degli invalidi di guerra ex combattenti;

11) i figli dei mutilati e degli invalidi per fatto di guerra;

12) i figli dei mutilati e degli invalidi per servizio nel settore pubblico e privato;

13) i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti in guerra;

14) i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per fatto di guerra;

15) i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per servizio nel settore pubblico e privato;

16) coloro che abbiano prestato servizio militare come combattenti;

17) coloro che abbiano prestato lodevole servizio a qualunque titolo, per non meno di un anno nell’amministrazione che ha indetto il concorso;

18) i coniugati e i non coniugati con riguardo al numero dei figli a carico;

19) gli invalidi ed i mutilati civili;

20) militari volontari delle Forze armate congedati senza demerito al termine della ferma o rafferma.

A parità di merito e di titoli la preferenza è determinata:

a) dal numero dei figli a carico, indipendentemente dal fatto che il candidato sia coniugato o meno;

b) dall’aver prestato lodevole servizio nelle amministrazioni pubbliche.

Ai sensi dell’art. 3, comma 7, Legge 15.5.1997, n. 127 così come modificato ed integrato dall’art. 2, comma 9, Legge 16.6.1998 n.  191, se due o più candidati ottengono, a conclusione delle operazioni di valutazione dei titoli e delle prove d’esame, pari punteggio, è preferito il candidato più giovane di età.

N.B.:

- per i punti 5), 6), 7), 10), 11), 12), 13), 14) e 15) occorre allegare documentazione da cui risulti il grado di parentela;

- per i punti 18) e a) i figli devono essere a carico dell’interessato.

Segue allegato D)