nematode del pino

Con Decreto del 28 marzo 2014 alt il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, in recepimento della Decisione di esecuzione della Commissione 2012/535/UE, ha imposto la lotta obbligatoria e definito misure d'emergenza per impedire l'introduzione e la diffusione di Bursaphelenchus xylophilus (nematode del pino) nel territorio della Repubblica italiana.

Nel 1999, dal Portogallo, è giunta la prima segnalazione in Europa di casi di deperimento del pino riconducibili alla presenza del nematode Bursaphelenchus xylophilus. In seguito a tale segnalazione, l’Unione Europea ha prescritto agli Stati Membri di svolgere indagini annuali sulla eventuale presenza del nematode del pino su legname, cortecce e piante sensibili presenti nel proprio territorio. Nel 2011 sono state accertate segnalazioni in Spagna, facendo aumentare il livello di allarme per la diffusione del nematode del pino in Europa.

Le specie forestali piemontesi sensibili al nematode sono principalmente i pini: Pinus sylvestris, P. pinaster, P. mugo e P. nigra. Altre conifere ospiti sono: Larix decidua (larice europeo), Picea abies (abete rosso) e i cedri. La malattia si manifesta con un deperimento che porta la pianta colpita velocemente a morte: nel corso dell’estate dapprima avviene un arresto del flusso resinoso, cui segue un cambiamento di colore degli aghi che diventano grigiastri, quindi la chioma appassisce e gli aghi assumono un colore rosso-marrone ma restano attaccati ai rami.
Sia il nematode sia l’insetto che contribuisce alla sua diffusione sono presenti sul legno vivo e sul legname lavorato o semilavorato. Necessitano quindi di particolare attenzione le aree boscate comprese in un raggio di 5 km da luoghi a rischio quali depositi di legname, segherie e centri di lavorazione del legname, centri di stoccaggio di merci imballate nel legno, stabilimenti di riciclaggio imballaggi, grandi vie di comunicazione, ecc… Però è bene tenere sotto controllo anche situazioni di morti improvvise di singoli nuclei o pini isolati sensibili al nematode.

Il Settore Fitosanitario della Regione Piemonte, competente in materia, ha intrapreso da tempo uno specifico programma di monitoraggio per accertare la presenza di tale nematode su tutto il territorio regionale. Il monitoraggio, per ora, ha dato fortunatamente esiti negativi.

 

Per ulteriori informazioni è possibile scaricare l'opuscolo informativo "Il deperimento del pino causato dal nematode del legno" alt e contattare:

Settore Fitosanitario Regionale
Via Livorno, 60 – 10144, Torino
tel. 011.4321473 - fax 011.4323710

 

 

 

Scritto da mpignochino