12 Settembre 2018 09:16
AGRICOLTURA E FORESTE
L’assessore regionale all’agricoltura Giorgio Ferrero ha visitato oggi due importanti realtà imprenditoriali del nostro Piemonte, entrambe situate a Isolabella, nel torinese, insieme con il sindaco del Comune Silvia Colombatto. La prima azienda visitata è il prosciuttificio Rosa. Accolto dal proprietario Umberto Raspini, l’assessore ha potuto visitare lo stabilimento, conoscere il processo produttivo e apprezzare la qualità delle lavorazioni.
“Quella del salumificio Rosa e della famiglia Raspini è una realtà molto legata al territorio, all’utilizzo dei suini allevati in Piemonte e alle loro prestigiose carni”, commenta Giorgio Ferrero. “Purtroppo queste carni spesso finiscono nelle altre regioni per essere valorizzate nelle famose Dop dei prosciutti e in altri salumi. In questo campo Rosa è una eccellenza riconosciuta, una di quelle che hanno fatto grande il Piemonte, e il fatto che l’azienda stia affrontando tra le prime in questo settore il mercato statunitense è per noi motivo di orgoglio”.
"La famiglia Raspini ha avuto anche un ruolo importante nella concessione da parte dell’UE della Igp del salame Piemonte. E’ una famiglia che unisce alla forte capacità imprenditoriale e al legame con il territorio una cordialità e affabilità di altri tempi. Sono convinto che anche grazie al loro impegno sia possibile costruire filiere di qualità che partano dalle stalle e giungano sulle tavole dei consumatori”.
L’assessore Ferrero ha poi visitato la ”Isolabella agricola”, nata nell’81 quando sei famiglie di allevatori si unirono per creare un soggetto unico. Oggi conta circa un migliaio di capi bovini in gran parte da latte, una centrale termica a biogas, colture su 500 ettari di mais, frumento, prato stabile, triticale ed erba medica, in grado di sfamare completamente l’intero allevamento. La produzione è latte ad alta qualità che fornisce trasformatori importanti come il caseificio Pugliese.
“E’ una realtà straordinaria nata in anni difficili”, commenta Giorgio Ferrero, “oggi è una delle prime dieci stalle a livello produttivo nella nostra regione. E’ un grande esempio di come la cooperazione sul territorio può dare risultati anche economici di grande rilievo. Oggi questo territorio ha una gestione importante grazie alla lungimiranza di persone che da decenni hanno inseguito una idea, sono stati in grado di realizzarla e farla evolvere con brillanti risultati, utilizzando anche con soddisfazione manodopera della comunità indiana dei Sikh che quotidianamente svolgono un lavoro di mungitura con grande cura e professionalità”.