09 Agosto 2018 11:34
CACCIA E PESCA
Il Consiglio dei ministri ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale la legge regionale sulla caccia contestando due norme secondarie, una delle quali caldeggiata in Consiglio regionale da una componente del governo nazionale.
Si tratta di due punti secondari, su cui avevamo dato disponibilità al confronto per eventuali modifiche, ma il governo ha voluto arrivare all’impugnativa, rendendo impossibile un dialogo istituzionale che consideriamo sempre positivo, al di là delle divisioni partitiche.
L’impugnativa comunque conferma la bontà della legge piemontese sulla caccia, non essendo stati messi in discussione i punti cardine: le specie non cacciabili, la riorganizzazione di Atc e Ca e le relative incompatibilità, le domeniche di settembre chiuse all’attività venatoria, la possibilità di cacciare le specie dannose sui propri terreni. Tutti elementi che stanno trovando concreta attuazione sul territorio piemontese e da cui troviamo conforto sulla bontà del lavoro svolto.