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Comunicati della Giunta Regionale

23 Febbraio 2018 11:44

SANITA'

A KLAGENFURT (AUSTRIA) PRESENTATI I RISULTATI DEL PROGETTO EUROPEO CONSENSO INCENTRATO SULLA FIGURA DELL'INFERMIERE DI FAMIGLIA E COMUNITA'

Esperienza positiva, la Regione auspica la valorizzazione del progetto 

     Torino, 23  febbraio 2018       

 

I risultati del progetto europeo Co.N.SE.N.SO, acronimo di Community nurse supporting elderly in a changing society, incentrato sulla figura dell’infermiere di famiglia e comunità sono stati presentati ieri a Klagenfurt, in Carinzia,  in una riunione delle Regioni partecipanti.

 

L’infermiere di comunità e di famiglia è un progetto nato nel 2016 con  i Fondi europei del Programma transnazionale Spazio Alpino con la Regione Piemonte come capofila, in collaborazione con istituzioni pubbliche sanitarie e accademiche di Francia, Croazia e Austria.

 

Dopo la sperimentazione nelle zone montane del Cuneese, dove le iniziative si sono concretizzate nelle visite a domicilio e nella creazione di ambulatori dedicati alla popolazione con più di 65 anni e alle persone in condizione di cronicità, il modello è stato esteso anche in altre realtà del Piemonte, con modalità diverse legate alle specificità del territorio.

 

L’obiettivo è aiutare gli anziani a vivere autonomamente nel proprio domicilio il più a lungo possibile ed offrire supporto nelle attività della vita quotidiana, nella promozione dell’inclusione sociale, nella prevenzione degli incidenti domestici, nell’assistenza nelle terapie, nel monitoraggio dei vari indicatori di salute.

 

Il progetto dell’infermiere di famiglia e di comunità è servito molto anche per costruire il Piano regionale della Cronicità che a breve sarà illustrato alle associazioni ed ai cittadini.

 

Nelle Case della Salute, negli ambulatori dei medici di famiglia, in quelli gestiti dai Comuni o dalle associazioni, nei servizi sociali, l’infermiere di famiglia e di comunità può trovare la sua collocazione e prendere in carico un numero predefinito di cittadini.

 

Come sottolineato dall’assessore regionale alla Sanità nel saluto inviato ai partecipanti, in questi anni in Piemonte si è lavorato molto sul fronte dell’integrazione tra assistenza e territorio, potenziando l’assistenza domiciliare, in base ad una concezione meno ospedale-centrica.

 

Il progetto dell’infermiere di famiglia e comunità ha già ottenuto riconoscimenti a livello nazionale: è una“buona pratica” che si cerca di estendere il più possibile e l’auspicio della  Regione Piemonte è che vi possa essere una valorizzazione del progetto europeo in una prossima “call”.