08 Aprile 2013 16:14
CULTURA
Caselle T.se, 8 aprile 2013 – Da oggi a dare il benvenuto ai passeggeri dell’Aeroporto di Torino c’è un gigantesco dinosauro di dimensioni naturali. Si tratta di Dino, un Gigantosauro di oltre 14 metri di lunghezza e 4 metri di altezza, simbolo del Museo Regionale di Scienze Naturali. Dino farà bella mostra di sé nella sala partenze dello scalo “Sandro Pertini”, nello spazio temporaneo dedicato al Museo Regionale di Scienze Naturali, una delle istituzioni di eccellenza del nostro territorio.
Questa iniziativa nasce, ancora una volta, dalla collaborazione tra Regione Piemonte e SAGAT con l’obiettivo di promuovere iniziative e istituzioni culturali del nostro territorio presso tutti i passeggeri che frequentano l’Aeroporto di Torino.
Per Michele Coppola, assessore alla Cultura della Regione Piemonte: “Torniamo a Caselle per dare il benvenuto ai milioni di passeggeri che arrivano e partono dall’aeroporto, perché la cultura è uno degli elementi principali della nuova identità del Piemonte. La collaborazione avviata nel 2012 con SAGAT, grazie al Salone del Libro con la mostra “L’Italia dei Libri”, oggi si rinnova per un’altra nostra eccellenza, il Museo Regionale di Scienze che da pochi giorni ha inaugurato il nuovo straordinario allestimento Lo spettacolo della Natura , tributo anche a Charles Darwin. Un dinosauro al “Sandro Pertini” sarà una grande calamita di attenzioni per il Museo e per la cultura scientifica proprio in un momento in cui se ne avverte ancora di più l’importanza”.
Maurizio Montagnese, presidente SAGAT afferma che: “Tutte le iniziative volte a promuovere la cultura, il nostro territorio, all’interno dell’Aeroporto di Torino sono benvenute, in particolare quando queste avvengono senza costi. Far vivere lo scalo attraverso questi eventi rappresenta un’importante opportunità per la SAGAT, per la cultura, per il Museo Regionale di Scienze Naturali, per tutte le persone che vorranno osservare da vicino questo splendido esemplare di Gigantosauro”.
CHI E’ DINO?
Dino è un gigantosauro (Giganotosaurus carolinii), un dinosauro carnivoro del Cretaceo, vissuto circa 90 milioni di anni fa in Argentina. Deve il suo nome a Ruben Carolini, un cacciatore di fossili dilettante di origine italiana che ne scoprì le ossa nei depositi della formazione geologica di Rio Limay in Patagonia, nel 1993 (15 km a sud di Villa El Chocon), Provincia del Neuquen. Il nome del genere "Giganotosaurus" deriva dal greco gigas ("gigante"), notos ("vento del sud") e sauros ("lucertola"). Entrambi i nomi furono pubblicati da Rodolfo Coria e Leonardo Salgado sulla rivista Nature nel 1995. I fossili originali si trovano al Carmen Funes Museum di Neuquen, Argentina, benché riproduzioni siano comuni in musei dell’Argentina e in altri paesi del mondo. E’ il più grande dinosauro carnivoro fino ad oggi conosciuto. Dimensioni medie stimate: 14 metri di lunghezza (circa 190 cm solo il cranio), altezza 4 m, femore 1,4 m, tibia 1,1 m, peso circa 8 tonnellate. Il Gigantosauro è più lungo del Tirannosaurus rex di circa 2 metri. Rispetto al Tyrannosaurus rex, il Giganotosaurus Carolinii, nonostante le dimensioni superiori del cranio, ha una scatola cranica molto più piccola. Il cervello del Giganotosaurus aveva appena le dimensioni di una banana.
Lo scheletro presente all’Aeroporto di Torino è un modello in resina, composto da circa 100 pezzi, acquistato dal Museo Regionale di Scienze Naturali in occasione dell’allestimento della mostra “Dinosaurios Argentinos. I giganti della Patagonia” svoltasi dal novembre 2004 al giugno 2005 e realizzata a cura del Grupo de Gestores Patrimonio Cultural Latino Americano, con il patrocinio del Ministero degli Esteri e Commercio Estero dell’Argentina e curata da Fabio Frachtenberg, museologo argentino, con la collaborazione del Dott. Jorge Calvo paleontologo dell'Università Nazionale di Comahue, Patagonia (Argentina). La mostra presentava complessivamente 12 modelli di dinosauri e numerose riproduzioni di impronte fossili.